30/01/2017, 21:53
Certo che bisogna esserci il controllo ma nel Fascismo è sul popolino per non fargli alzare la testa e nel Comunismo e nel controllare i "Lupi".come è nato allora?sottovento ha scritto: il Partito Nazionale Fascista non nasce come una dittatura.Ah ah"Secondo la scuola stalinista, la dittatura del proletariato ha avuto la sua realizzazione storica nell'Unione Sovietica ed i suoi paesi satelliti, nel periodo dal 1917 al 1989. Tuttavia, i poteri straordinari furono spesso assunti da una sola persona o da una casta burocratica, e la struttura statale non rappresentava in alcun modo gli interessi della classe lavoratrice tanto da escluderla da qualsiasi processo di partecipazione politica rilevante."e secondo te durava quasi 100 anni!
Tu dici che "la dittatura è sempre fascista". Non mi sembra che questi succitati siano mai state dittature fasciste, di destra e che dir si voglia. Possiamo anche allargarci visto che ci siamo ai crimini di massa dei regimi comunisti https://it.wikipedia.org/wiki/Crimini_d ... _comunisti
Certo! detto dagli Occidentali!Premesso che ci stiamo un po allontanando dal senso del topic, io concluderei in modo alquanto semplice dicendo che il fascismo il nazismo ed il comunismo sono tutti espressione di dittature finalizzate ad interrompere la democrazia. Del resto anche se Lenin e Stalin avevano una concezione diversa da Mussolini essi avevano comunque un fine identico: controllare ogni cosa, regolare i meccanismi economici e programmare la vita di tutti i suoi cittadini (che è poi ciò che accade oggi in Nordcorea).
30/01/2017, 22:57
bleffort ha scritto:Certo che bisogna esserci il controllo ma nel Fascismo è sul popolino per non fargli alzare la testa e nel Comunismo e nel controllare i "Lupi".
bleffort ha scritto:se il comunismo ha funzionato dal 1918 fino agli anni 90, vuol dire che qualcosa di buono c'era
30/01/2017, 23:04
Sondaggi politici elettorali: voto oggi? Parlamento sarebbe così. Caos totale
http://www.newspedia.it/sondaggi-politi ... os-totale/
31/01/2017, 18:08
31/01/2017, 20:01
bleffort ha scritto:greenwarrior ha scritto:Bleff, è inutile proseguire con questa contrapposizione fascismo vs comunismo, sono le due facce della stessa medaglia.
Se proprio vuoi una classifica di quale ideologia era meno peggio, fai la conta dei morti.
Scommetto che dici che sono stati nei Paesi Comunisti!.allora anche tu hai una ideologia di parte!.
![]()
E dagli che un utente queste cifre li ha messi nel forum,ma che leggete solo quello che vi interessa?. Ecco lo vedi che sento sempre menzogne dette da una sola parte?.
31/01/2017, 20:05
Iva e tagli: il piano del governo - Una manovra che salvi la crescita
Meno spese, lotta all’evasione e nuove procedure fiscali: le ipotesi dopo la lettera di Bruxelles. L’obiettivo, correggere i conti pubblici senza pregiudicare la ripresa economica. Subito nuove entrate, tagli di spesa nel 2018
Non sarà una manovra estemporanea, destinata ad esaurirsi nell’arco del 2017. L’unico modo per impedire che la correzione dei conti pubblici chiesta da Bruxelles impatti sulla ripresa, che è anche l’unico modo per renderla politicamente realizzabile, è una manovra di respiro più ampio, che incida quel che serve sul 2017, ma che confermi e possibilmente rafforzi le prospettive di crescita dell’economia, anche giocando sulle aspettative. I tecnici del ministero dell’Economia sono al lavoro sul ventaglio di possibili misure che il ministro Pier Carlo Padoan presenterà all’inizio della settimana al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ma la strada, oltre ad essere stretta e in salita, in un periodo pre-elettorale, è quasi obbligata. Per recuperare risorse nel 2017 non ci saranno tagli pesanti alla spesa pubblica e nuove tasse, capaci di deprimere la già non brillante attività economica, ma si lavorerà al margine. Indicando nello stesso tempo le misure previste nel prossimo anno per il sostegno dell’economia.
Entrate indolori
Per l’immediato si punta su un aumento delle entrate il più possibile indolore, ad esempio con una nuova stretta sull’evasione e l’erosione dell’Iva e, nel medio termine, su nuovi tagli alla spesa pubblica. La risposta alla richiesta della Ue di una manovra correttiva da 3,4 miliardi per quest’anno partirà il primo febbraio, ma forse anche qualche giorno dopo, visto che è attesa a Bruxelles «in tempo utile» per le previsioni economiche di primavera, appena rinviate dalla Commissione al prossimo 13 febbraio. Nella lettera ci sarà un impegno politico accompagnato dalle grandi linee degli interventi di correzione dei conti, ma il loro dettaglio, e l’architettura complessiva della manovra, saranno svelati solo con il Documento di Economia e Finanza di aprile. Con l’attuazione delle misure puntuali prevista per metà anno.
Reverse charge
Tra gli interventi meno nocivi per la crescita che i tecnici stanno prendendo in considerazione ci sono quelli tesi a ridurre l’evasione dell’Iva, che in Italia è la più alta d’Europa. Si punta, in particolare, a estendere il regime del “reverse charge” e dello “split payment”. Il primo si applica nelle compravendite di beni e servizi tra le imprese in alcuni settori limitati: il commercio di oro, il settore edilizio, la compravendita di computer, tablet e consolle di gioco. Al contrario di quanto accade nella norma, il venditore cede il bene senza fatturare l’Iva, che viene invece dichiarata dall’acquirente, che l’avrebbe detratta. L’inversione contabile serve per evitare le frodi carosello ed ha funzionato bene dove è stata introdotta. Così come “lo split payment” dove è lo Stato che, quando acquisisce beni e servizi, paga l’Iva direttamente a sé stesso.
Strada stretta
Un aumento leggero delle aliquote Iva, il cui scatto di 2 punti e mezzo è congelato fino al 2018, sostenuto da parte del Pd, è ritenuto più doloroso e politicamente meno sostenibile, anche se avrebbe i suoi vantaggi. Servirebbero meno soldi per disinnescare gli aumenti del 2018, favorirebbe un po’ d’inflazione aiutando la discesa del debito, e porterebbe 4 miliardi di gettito senza far crescere la pressione fiscale. Nel conto delle nuove entrate si considera anche una prima sforbiciata ad alcune detrazioni, deduzioni ed agevolazioni fiscali, in programma da tempo ma mai attuata. I tagli alla spesa sarebbero previsti soprattutto per il 2018, quando i frutti delle nuove entrate decise quest’anno verrebbero destinati a finanziare la riduzione dell’Irpef. Benché piccola, 3,4 miliardi sul 2017, la correzione chiesta dalla Ue viaggia su una strada impervia. Angelino Alfano, segretario di Ap, ha detto ieri che voterebbe no a «ogni intervento blocca-crescita», e che senza di lui il governo non avrebbe la maggioranza per varare la manovra. Il premier, Paolo Gentiloni, chiede alla Ue di «sostenere la crescita» e usare «con intelligenza le regole». Il segretario del Pd, Matteo Renzi, minimizza. Il mondo cambia e la Ue «manda una lettera per lo 0,2 di pil». Le elezioni si avvicinano e rendono tutto più complicato.
31/01/2017, 20:53
Plutone77 ha scritto:Meno spese, lotta all’evasione e nuove procedure fiscali
31/01/2017, 21:51
31/01/2017, 22:06
TheApologist ha scritto:Ma di quale ripresa parlano, sti idioti?
01/02/2017, 11:01
Napolitano, pensione dorata: chauffeur, maggiordomo. E ufficio da 100 mq
Nonostante i tagli annunciati nel 2007, per i presidenti emeriti della Repubblica rimane una lunga lista di benefit: una segreteria di almeno una decina di persone, un assistente "alla persona", una serie di linee telefoniche dedicate.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01 ... q/1336887/
01/02/2017, 17:06
01/02/2017, 17:19
01/02/2017, 17:20
01/02/2017, 19:38
01/02/2017, 21:49
Il Quirinale costa 5,5 volte in piu’ di Buckingham Palace
http://italians.corriere.it/2014/02/15/ ... am-palace/