In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 15:55

ORSOGRIGIO ha scritto:Ammesso e non concesso, dove pensi che ragionevolmente, un anziano come me, con i famigliari (5) potrebbe andare??



In Tunisia. Li puoi farti un conto in euro e campare da Dio con solo 600 euro al mese, almeno così dicono. Moltissimi italiani vanno a vivere in Tunisia con la loro pensione italiana accreditata li "lorda" e poi pagando le poche tasse tunisine.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 17:17

sottovento ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:Ammesso e non concesso, dove pensi che ragionevolmente, un anziano come me, con i famigliari (5) potrebbe andare??



In Tunisia. Li puoi farti un conto in euro e campare da Dio con solo 600 euro al mese, almeno così dicono. Moltissimi italiani vanno a vivere in Tunisia con la loro pensione italiana accreditata li "lorda" e poi pagando le poche tasse tunisine.

Ero a Tunisi 1l 25/12/2010 e non mi dispiaceva per niente , ma poi due mesi dopo c'è stato un bel casino e non mi sembra che sia ancora una nazione tranquilla.
Per quanto riguarda il discorso della riscossione lorda della pensione, la stessa cosa c'è anche alle Canarie ed ancora più conveniente in Portogallo, dove sono appena stato, MA.
Il MA è dovuto al fatto che da buon lombardo, testone e sgobbone, sono troppo provincialmente attaccato alle mie radici ed a quello che ho realizzato nella vita, come una casetta decente.
L'unica soluzione sarebbe un porto d'armi ed una legge più "attenta" ai propri cittadini.
Forse desidero troppo??

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 17:19

sottovento ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:Ammesso e non concesso, dove pensi che ragionevolmente, un anziano come me, con i famigliari (5) potrebbe andare??



In Tunisia. Li puoi farti un conto in euro e campare da Dio con solo 600 euro al mese, almeno così dicono. Moltissimi italiani vanno a vivere in Tunisia con la loro pensione italiana accreditata li "lorda" e poi pagando le poche tasse tunisine.


http://www.panorama.it/economia/soldi/p ... re-estero/

http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/m ... 143514.php

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 17:41

zakmck ha scritto:
sottovento ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:Ammesso e non concesso, dove pensi che ragionevolmente, un anziano come me, con i famigliari (5) potrebbe andare??



In Tunisia. Li puoi farti un conto in euro e campare da Dio con solo 600 euro al mese, almeno così dicono. Moltissimi italiani vanno a vivere in Tunisia con la loro pensione italiana accreditata li "lorda" e poi pagando le poche tasse tunisine.


http://www.panorama.it/economia/soldi/p ... re-estero/

http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/m ... 143514.php


Un pensionato che guadagna 640euro al mese se lo sogna il biglietto per andare in un altro paese, dovrebbe decidere se mangiare o compare quel biglietto..la vedo dura

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 18:35

sottovento ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:Ammesso e non concesso, dove pensi che ragionevolmente, un anziano come me, con i famigliari (5) potrebbe andare??



In Tunisia. Li puoi farti un conto in euro e campare da Dio con solo 600 euro al mese, almeno così dicono. Moltissimi italiani vanno a vivere in Tunisia con la loro pensione italiana accreditata li "lorda" e poi pagando le poche tasse tunisine.



il problema è la sanità..
è vero che con pochi spicci fai il nababbo,
tunisia, namibia, costa rica, ecc.
ma se hai un malore improvviso, urgente
che non permetta un viaggio in aereo o in nave
x farsi ricoverare in patria,
necessiti di cure indifferibili e mirate,
secondo me lì sei spacciato..
peggio che qui..

bisognerebbe trovare un posto
con buone strutture ospedaliere..

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 18:57

In Tunisia se hai un gruzzolo da parte ci sono ottime cliniche private. Per il resto è logico che trasferirsi non è una scelta facile inclusa la lingua visto che in Tunisia parlano quasi tutti il francese e qualcuno mastica l'Italiano ma almeno il francese è d'obbligo. Però considera che una pensione di 600 euro esentasse li è assai più alta, togli le trattenute italiane e fai due conti. In Tunisia la pressione fiscale è bassissima, la benzina costa 4 soldi e con l'equivalente di 50cents ti fai un panino al kebab. Secondo me fra le varie alternative la Tunisia è al 1 posto. Poi non è che in altri paesi poveri le cose funzionino meglio e infine la Tunisia è a un tiro di schioppo dall'Italia.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 19:17

Con i soldi (fuori dall'Italia) ti puoi permettere il meglio ... [:304]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 19:29

Si parla molto bene delle Canarie come regime fiscale, inoltre si parla lo spagnolo che è abbastanza facile da imparare e clima bello tutto l'anno.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 20:57

sottovento ha scritto:Si parla molto bene delle Canarie come regime fiscale, inoltre si parla lo spagnolo che è abbastanza facile da imparare e clima bello tutto l'anno.

Verissimo ed in Tenerife ci sono delle strutture ospedaliere eccellenti e sinceramente percepire la pensione lorda sarebbe niente male. [:291] [:291]
Tra l'altro ha tre "climi" ed un vulcano spento, il Teide, che magari si sveglia proprio quando ci vado io. [:302]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 21:29

Comunque se su Google scrivi "Vivere alle Canarie" (o trasferirsi alle Canarie), ti escono un sacco di siti dove attingere informazioni. Io onestamente preferisco mangiarmi pane e cipolle in Italia almeno ora che sono single. In coppia/famiglia magari è diverso perché c'è più sostegno, comunque trasferirsi non è uno scherzo e bisogna pianificare tutto ma proprio tutto, poi farsi un viaggio e sondare il terreno di persona, magari star li un mesetto o due e capirci di più. Io tempo addietro avevo fantasticato sul trasferirmi in Corsica fra qualche anno perché avevo letto che anche li c'è un regime fiscale più agevolato inoltre l'italiano è praticamente la seconda lingua.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 22:23

sottovento ha scritto:Comunque se su Google scrivi "Vivere alle Canarie" (o trasferirsi alle Canarie), ti escono un sacco di siti dove attingere informazioni. Io onestamente preferisco mangiarmi pane e cipolle in Italia almeno ora che sono single. In coppia/famiglia magari è diverso perché c'è più sostegno, comunque trasferirsi non è uno scherzo e bisogna pianificare tutto ma proprio tutto, poi farsi un viaggio e sondare il terreno di persona, magari star li un mesetto o due e capirci di più. Io tempo addietro avevo fantasticato sul trasferirmi in Corsica fra qualche anno perché avevo letto che anche li c'è un regime fiscale più agevolato inoltre l'italiano è praticamente la seconda lingua.

Ti ringrazio per la cortese ricerca e segnalazione.
Conosco abbastanza bene Tenerife, meno Lanzarote e le altre.
Ma le mie sono solo delle ipotetiche "evasioni" dalla nostra itaGlia, perché nella stessa casa viviamo con figlia, genero e nipoti.
E' solo, come dicevo, una evasione mentale, una valvola di sfogo.
Salude.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

12/02/2017, 22:39

Di niente figurati.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

13/02/2017, 08:18

«Io, bibliotecaria minacciata per aver denunciato droga e violenze in Ateneo a Bologna»
La tirocinante: si viveva tra siringhe in bagno, spaccio e furti. «Una volta è successo che un tizio si è masturbato davanti a una ragazza... Un’altra ho avvertito una ragazza che la stavano derubando: sono stata inseguita e minacciata di botte»

«È successo anche questo: un giorno un tizio si è masturbato davanti a una ragazza, all’interno della biblioteca, come se niente fosse. Lei è scappata fuori in lacrime mentre dentro scoppiava un pandemonio. Un’altra volta ho avvertito una ragazza che la stavano derubando: sono stata inseguita e minacciata di botte».
Storie di tutti i giorni negli spazi della biblioteca della facoltà di Lettere a Bologna, negli stessi luoghi che nei giorni scorsi sono stati teatro dei tafferugli tra i collettivi studenteschi che occupavano i locali e imponevano la loro legge e le forze dell’ordine.
Le minacce
Emilia Garuti, 22 anni, per aver reso pubblico quello che in tanti sapevano ma tacevano, è diventata subito bersaglio di dileggio e velate minacce. Da ieri nella sua pagina Facebook vengono «depositate» frasi e giudizi poco rassicuranti. «Spero di non dover cambiare le mie abitudini di vita, per questo». In realtà non è sola. Le ultime violenze sembrano aver compattato un fronte di studenti e personale universitario che ha deciso di dire basta. Una petizione in questo senso sul sito «change.org» ha raccolto in poche ore 6.500 adesioni e altri, dopo Emilia, hanno deciso di far sentire la loro voce. A dispetto di quanti, ad esempio la Cgil di Bologna o altre associazioni, hanno criticato l’intervento della polizia nei locali dell’università e altre misure di scurezza.
Cosa succede
«Ma se queste persone passassero qui una sola mattinata, vi garantisco che cambierebbero idea al volo». Emilia ha un legame particolare con la biblioteca di Lettere: la frequenta assiduamente in quanto iscritta alla facoltà di arti visive. Ma per quattro mesi ha svolto lì dentro anche un tirocinio come bibliotecaria, per ottenere crediti formativi; quegli spazi, insomma, sono un po’ una sua seconda casa. E allora proviamo a descrivere l’aria che tira. «La biblioteca nel corso degli anni ha prolungato i suoi orari, prima oltre le 17, poi fino alle 24. Uno sforzo compiuto proprio per garantire a tutti la possibilità di studiare. Ma dal pomeriggio il personale se ne va, restano solo i custodi. E in quelle ore le stanze diventano terra di nessuno. O meglio: hanno cominciato a entrare i punkabbestia e gli altri gruppi che stazionano nella piazza lì davanti, facendo i loro comodi». Da lì poi, per chi vuole dedicarsi ai libri, la situazione diventa insopportabile: «I bagni vengono usati come luoghi di spaccio o per drogarsi — racconta Emilia — più volte sono state trovate siringhe usate e i servizi sono rimasti chiusi per giorni. I borseggi e i furti sono all’ordine del giorno, i materiali della biblioteca danneggiati, persino i libri».
E quando il rettorato decide di introdurre misure di controllo, ad esempio facendo arrivare guardie giurate, la situazione peggiora: «Oltre ai punkabbestia — racconta ancora la studentessa — sono comparsi i collettivi anarchici: sono cominciate le occupazioni, le assemblee, le risse tra gruppi rivali; minacce e insulti erano all’ordine del giorno. Un inferno».
I tornelli
Il culmine viene raggiunto quando l’ateneo bolognese si convince a installare dei tornelli all’ingresso della biblioteca: chi entra, deve avere un badge. È cronaca dei giorni scorsi: prima gli antagonisti decidono di sabotare i dispositivi all’ingresso, poi li smontano e occupano la biblioteca. A quel punto il rettore chiama la polizia e fa sgomberare i locali con la forza. Gesto che non suscita in città reazioni unanimi, diciamo così: vengono rievocate le atmosfere del ‘77, la Bologna del sindaco Zangheri che diventa un campo di battaglia, la repressione ordinata da Cossiga. Altri tempi. Più banalmente la biblioteca e i suoi frequentatori sono ostaggi di una ventina di persone, non di più.
«Anche noi studenti avremmo fatto a meno di vedere i poliziotti fare irruzione — confessa ancora Emilia — ma al punto a cui eravamo giunti, che alternative c’erano? I collettivi ci dicono che deve essere garantito il diritto allo studio, ma loro sono i primi a negarcelo, impedendoci l’uso della biblioteca, spaccando tavoli e strappando i libri che altri hanno contribuito a pagare. Troppo comodo criticare i tornelli e le misure di sicurezza appellandosi a principi astratti. Calatevi nella realtà e poi ne riparliamo».
http://www.corriere.it/cronache/17_febbraio_13/io-bibliotecaria-minacciata-bologna-7f2a8d72-f163-11e6-b184-a53bdb4964d9_preview.shtml?reason=unauthenticated&cat=1&cid=qMqQ4Epq&pids=FR&origin=http%3A%2F%2Fwww.corriere.it%2Fcronache%2F17_febbraio_13%2Fio-bibliotecaria-minacciata-bologna-7f2a8d72-f163-11e6-b184-a53bdb4964d9.shtml

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

13/02/2017, 11:19

ORSOGRIGIO ha scritto:Fare la valigie, ma mica è facile con lasciare figli e nipoti, sapendo di lasciarli nel prossimo guano.
Ammesso e non concesso, dove pensi che ragionevolmente, un anziano come me, con i famigliari (5) potrebbe andare??
Per ora non guardiamo la situazione economica specifica, diciamo che è comunque da considerare. [:291]




Nei limiti del possibile, è meglio restare a casa propria e cercare di migliorare la situazione.
Sia pur giustificata e condivisibile, la " fuga " in paesi che permettono una vita più che dignitosa con pochi euro, la ritengo sbagliata e lo dice un disoccupato con 3 figli a carico.
P.S. Alle Canarie, cominciano ad essere stufi di questa " invasione " italiana. [:302]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

13/02/2017, 11:54

greenwarrior ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:Fare la valigie, ma mica è facile con lasciare figli e nipoti, sapendo di lasciarli nel prossimo guano.
Ammesso e non concesso, dove pensi che ragionevolmente, un anziano come me, con i famigliari (5) potrebbe andare??
Per ora non guardiamo la situazione economica specifica, diciamo che è comunque da considerare. [:291]




Nei limiti del possibile, è meglio restare a casa propria e cercare di migliorare la situazione.
Sia pur giustificata e condivisibile, la " fuga " in paesi che permettono una vita più che dignitosa con pochi euro, la ritengo sbagliata e lo dice un disoccupato con 3 figli a carico.
P.S. Alle Canarie, cominciano ad essere stufi di questa " invasione " italiana. [:302]

Concordo sul discorso di cercare di migliorare a casa propria, ma sperare, come me, nella secessione o nella Repubblica Federale Cisalpina, rischia di essere una faccenda a lungo termine.
Ne varrebbe comunque la pena per figli e nipoti.
Alle Canarie sono arrivati anche dei taGliani ed in effetti i Canari, cominciano ad esserne stufi. [:302]
Scherzi a parte alle Canarie la disoccupazione è piuttosto alta.
Rispondi al messaggio