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Re: Povera Italia.. (seconda parte)

19/02/2017, 12:43

Immagino che non si possa più scrivere, noi, la nostra opinione, per esempio su questi due.
Per non andare nelle rogne noi e tu. [V]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

19/02/2017, 14:15

LA GERMANIA VUOLE “DISTRUGGERE” L’ITALIA

http://www.lolandesevolante.net/blog/20 ... e-litalia/

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

19/02/2017, 15:35

(Si staranno ancora vendicando del ... volta faccia dell'ultima guerra ...?) [:291]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

20/02/2017, 19:37

"Soldi pubblici alla prostituzione gay": le "Iene" accendono la polemica Unar

Forza Italia, Lega Nord, Fratelli dʼItalia e M5s si muovono per unʼinterrogazione parlamentare. Meloni: "Chiudere subito"

Dopo l'ultima puntata delle "Iene" è finito nella bufera l'Unar, l'Ufficio anti discriminazioni razziali che fa parte del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. Un servizio avrebbe acceso i riflettori su un giro di prostituzione gay finanziato con fondi pubblici. L'Unar dovrebbe promuovere la parità tra i sessi e le razze e per realizzare questo obiettivo elargisce contributi anche ad associazioni no profit terze. Su segnalazione di un informatore, le Iene avrebbero scoperto che una di queste associazioni avrebbe ricevuto 55mila euro statali ma che invece - denunciano le Iene - di promuovere attività culturali sarebbe un "circolo per la prostituzione gay, con tanto di dark room".

L'indignazione si è accesa tra i telespettatori ma anche tra deputati e senatori. Gli eletti del M5s hanno già annunciato in commissione Affari sociali di voler presentare un'interrogazione parlamentare: "È necessario un chiarimento del governo. Quello che emerge è uno scenario inquietante sul quale il sottosegretario Maria Elena Boschi deve dare immediate spiegazioni, anche al fine di chiarire se siano state compiute le opportune verifiche".

Dello stesso orientamento i leghisti e gli eletti in Forza Italia che stanno predisponendo un'interrogazione rivolta alla presidenza del Consiglio dei Ministri "per avere chiarezza sui costi e sulle spese dell'Unar, dal 2011 ad oggi, e per chiedere al Governo di disporne l'immediata chiusura". Questa la promessa dell'onorevole Paolo Grimoldi, Segretario e deputato della Lega.

"Il governo - prosegue sulla stessa linea il senatore di Forza Italia Lucio Malan - deve dare risposte su tutto questo. Presento oggi stesso una interrogazione sia sulla generalizzata attività dell'Unar al di fuori della legge, sull'attività del circolo in questione, sul fatto che secondo il servizio giornalistico il direttore dell'Unar sarebbe un un tesserato di detto circolo, nonché sulla collaborazione con il circolo intitolato a Mario Mieli, noto essenzialmente per un libro dove si teorizza e si esorta alla pedofilia dalla prima all'ultima pagina. Presenterò anche un esposto alla corte dei conti per il danno erariale creato da attività non conformi alla legge istitutiva dell'Unar al costo di diversi milioni all'anno. Voglio sperare, peraltro, che le autorità competenti si siano già mosse con ispezioni, poiché dal servizio appare chiaro che, oltre a tutto il resto, il circolo finanziato dall'Unar evade ogni obbligo fiscale".

Auspica la chiusura dell'ente erogatore dei fondi anche la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Chiediamo che il sedicente 'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali' della Presidenza del Consiglio dei Ministri venga chiuso oggi stesso. L'Italia non ha alcun bisogno di un 'ufficio' che con una mano finanzia un'associazione gay nei cui circoli si consumerebbero rapporti sessuali a pagamento e con l'altra scrive lettere ai parlamentari per censurare il loro pensiero. Non un euro in più delle tasse degli italiani deve essere buttato per pagare lo stipendio a dei signori, come il direttore dell'Unar Spano, che in evidente conflitto d'interessi assegnano decine di migliaia di euro di soldi pubblici ad associazioni di cui sono soci. Fratelli d'Italia presenterà oggi stesso un'interrogazione urgente al Governo per chiedere la chiusura immediata dell'UNAR e le dimissioni del suo direttore Spano".


http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... 702a.shtml

E' sempre un piacere pagare le tasse, in questo magnifico paese. [:246] [:246] [:246]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

20/02/2017, 19:42

[:294] .. c'è gente che muore di fame ma loro ............................................... [:(!] [:o)]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

20/02/2017, 20:51

Soldi pubblici alla prostituzione gay": le "Iene" accendono la polemica Unar


Povera Italia, non c'è giorno senza un nuovo scandalo.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

21/02/2017, 13:51

Caso UNAR: festini gay? No, per il Governo è volontariato!

Oggi l'Unar conosce un momento di popolarità, e finalmente tutti sanno cosa spesso c'è dietro la "lotta all'omofobia" o le "linee guida per un'informazione rispettosa delle persone Lgbt". Ci volevano, però, le Iene e l'impatto sconvolgente delle riprese tv per diffondere qualche elemento di verità, e costringere alle dimissioni Spano, il nuovo direttore scelto dal governo Renzi. Immaginate cosa sarebbe successo fino a ieri se qualcuno avesse provato a spiegare che dietro tante associazioni e circoli finanziati dal governo ci sono solo locali per fare sesso, in gran parte a pagamento, cioè prostituzione. Sarebbero fioccate accuse e insulti. Eppure qualche politico aveva provato a dirlo, così come aveva provato a denunciare come l'Unar esulasse dai propri compiti specifici, per occuparsi di questioni su cui non avrebbe avuto alcuna competenza.

Come, per esempio, i "libretti" per insegnare la teoria del "gender" nelle scuole italiane, sin dalla tenerissima età. Scritti e disegnati per raccontarci che non era mica più sufficiente essere "essere gay friendly" (amichevoli nei confronti di gay e lesbiche), occorreva a tutti i costi essere "gay informed" (informati sulle tematiche gay e lesbiche). E così, usando come fonte l'OMS, l'ufficio che avrebbe dovuto occuparsi di discriminazioni razziali, si era posto come scopo esistenziale quello di informare sulle “relazioni omosessuali” (sempre in chiave “positiva” e “non-discriminatoria”) e sui diversi concetti di famiglia. Cose che suonavano più o meno così: da 9 a 12 anni i bambini dovrebbero essere resi capaci di “utilizzare preservativi e altri contraccettivi in modo efficace per il futuro”; da 12 a 15 anni bisognerebbe informarli sulla “identità di genere e l’orientamento sessuale”; ma soprattutto da 0 a 4 anni (sic!), oltre a dover imparare a “fidarsi dei loro istinti” e sapere di avere il “diritto di esplorare le diverse identità di genere” (sic!), i bambini dovrebbero essere informati “sul piacere nel toccare il proprio corpo, e sulla masturbazione infantile precoce”, ad esempio “nel contesto del gioco del dottore”. Istigazione alla pedofilia?

Per non parlare delle linee guida per i giornalisti, stilate in collaborazione con l'Ordine, in cui si vietava di usare il termine troppo espliciti come "utero in affitto" (meglio "maternità altruista"), e si raccomandava di non pubblicare le foto dei gay pride, perché potevano dare un'immagine sbagliata dell'universo Lgbt. Ma la Presidenza del Consiglio, a interpellanze e interrogazioni (di Giovanardi, Roccella, Gasparri e altri) aveva sempre opposto un muro di gomma e una difesa cieca dell'operato dell'Unar. Oggi, però, dopo quanto emerso dal servizio mandato in onda ieri sera dalle Iene, ogni dubbio dovrebbe esser fugato anche per i più scettici. Un servizio che non poteva passare inosservato: l’Unar, che è un ente del Governo italiano, finanzierebbe con i nostri soldi un’associazione gay (ma per usare il linguaggio corretto che l'ufficio promuove bisogna dire LGBTQIA) che, dietro la facciata della sauna e del centro massaggi, organizza orge e sesso a pagamento, cioè prostituzione. Pare anche minorile.

E' quello che emerge, con chiarezza, dai video della redazione delle Iene. E la bufera non poteva non investire Francesco Spano, direttore dell’Unar. Il quale si è nascosto dietro il "non sapevo niente" di repertorio: "Chiederò se c’è una difformità rispetto a quello che è dichiarato nello statuto e quella che è la loro attività svolta. Nel caso, annulleremo questa assegnazione". Il "non so, non ho visto né sentito" non poteva però reggere a lungo, e stasera Spano, convocato a Palazzo Chigi, ha rassegnato le dimissioni. Il testimone intervistato da le Iene aveva riferito che "in realtà questi circoli non sono altro che dei locali con ingresso a pagamento dove si incontrano persone gay per fare sesso, a volte anche questo a pagamento. Si nascondono dietro l’etichetta di associazioni di promozione sociale. Le stesse che dovrebbero avere come missione quella di aiutare le persone, ma in realtà, il loro unico scopo è quello di fare soldi senza pagare le tasse".

"Se si trattasse di un locale commerciale dovrebbero pagare le tasse sull’ingresso, sulle bibite, su tutto ciò che viene venduto, compresi i massaggi. E dovrebbero anche comprarsi una licenza. Alle associazioni invece, non è richiesto niente di tutto questo, proprio perché l’attività principale dovrebbe essere senza fini di lucro. Basta andare sui siti di quei posti per capire che cosa offrono". Più o meno funziona così: i soldi dei contribuenti se li prendono, ma poi non pagano le tasse che pagherebbe una qualsiasi impresa commerciale, perché sono "associazioni culturali e di promozione sociale", cioè, in teoria, volontariato. Ancora nel servizio delle Iene spiegano: "Esistono dei veri e propri listini, ogni cosa ha il suo prezzo. Quasi tutti quelli che chiedono il massaggio lo fanno per avere prestazioni sessuali, altrimenti andrebbero in qualsiasi altro centro che costa anche di meno". Ora almeno i fatti sono noti e il direttore si è dimesso. Ma il rischio è che tutto finisca qui, mentre associazioni e circoli gay, assimilati al volontariato, continueranno a ricevere soldi pubblici, e l'Unar cambierà solo il direttore ma non cambierà affatto attività e modo di operare.

https://www.loccidentale.it/articoli/14 ... lontariato


Poi dice che uno ..................... [:294]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

21/02/2017, 13:58

Una cosa non capisco: se questa notizia è veritiera costoro davano soldi pubblici alla prostituzione ma sono contro la riapertura delle case chiuse come avviene in altri paesi. E' un palese controsenso, almeno riconoscessero i diritti alle prostitute/prostituti, gli facessero pagare le tasse e incasserebbero un sacco di soldi puliti togliendo oltretutto quello scempio dalle strade ed eliminando una enorme fonte di guadagni per la criminalità organizzata. Invece si continuano a tassare i cittadini, a mettere accise, forse aumenteranno ancora l'Iva, quando la prostituzione legale rappresenterebbe (così come le droghe leggere), un enorme bacino di entrate nelle casse dello Stato.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

21/02/2017, 14:00

Ormai, 'sta specie de Paese, è diventato 'na fogna! (Anzi, l'HANNO fatto diventare ...) [:305]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

21/02/2017, 20:47

Guarda su youtube.com

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

21/02/2017, 21:07

Thethirdeye ha scritto:
Guarda su youtube.com

Speriamo che non lo vedano all'estero.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

22/02/2017, 01:09

Leggete e commentate questo articolo:

31 Ottobre 2019 = DEFAULT DELL’ITALIA (M-A-T-E-M-A-T-I-C-O…o quasi….)

http://www.rischiocalcolato.it/2016/04/ ... quasi.html

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

22/02/2017, 11:21

Poi, se vanno in giro certi giudici, avvocati e magistrati .... [:294]



Immagine

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

22/02/2017, 14:46

Ultimatum dell'Ue all'Italia: manovra entro aprile o scatta la procedura di infrazione

La Commissione europea considera l'Italia "non conforme" alla regola del debito prevista dal Patto di Stabilità. Per evitare di incorrere in pesanti sanzioni serve una correzione di bilancio pari almeno allo 0,2% del Pil


http://www.today.it/economia/italia-ue- ... ttiva.html

Questa è l'Italia che ha consegnato hai cittadini il Piddì, praticamente diritti nelle mani della troika

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

22/02/2017, 19:51

Certo che ******** come gl'italiani ne conosco pochi .... [^]
Una pizza, una partita e ... chi se ne frega!
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