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Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 14:29

sottovento ha scritto:
Marchionne: "Entro 2 anni la Panda va via da Pomigliano"

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 72282.html

Che tristezza, se ne va un altro pezzo d'Italia. Io quella Panda l'ho vista nascere quando ero in Fiat. Povera Italia sempre più deindustrializzata, adesso ci giochiamo pure l'Ilva che andrà in mano agli indiani http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/ ... 04b29.html

Cosa resterà di questo paese?

Ma sembra che ci produrranno delle auto più "difficili", o è una vaselinata prima di....

Comunque la deindustrializzazione è l'unica strada redditizia per qualcuno:
Visto che per risanare industrie si debbono usare quattrini che NON ci sono e dunque non ci si può "ricavare- mazzettare" quasi niente o niente, meglio favorire i compratori stranieri che, visto lo sconto enorme , il prezzo di favore, possono comunque nel conteggio finale d'acquisto, destinare delle belle sommette per le mazzette.
Taranto e Pomigliano, non sono proprio in Lombardia, altrimenti qui addirittura si "pagano" aziende per andare all'estero.
Mah.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 14:39

Per me è anche una questione di prestigio, fra poco ci venderemo anche le mutande per tirare avanti. Sembra di vedere una vecchia ereditiera ridotta in miseria dal poker che inizia a svendersi pure le posate pur di far cassa. Si pensa solo all'oggi e non al domani. Che paese si ritroveranno le future generazioni? Un paese senza un'azienda italiana, poi passeranno al demanio (hanno già ceduto un pezzo di mare alla Francia). Povera Italia!

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 14:44

sottovento ha scritto:Per me è anche una questione di prestigio, fra poco ci venderemo anche le mutande per tirare avanti. Sembra di vedere una vecchia ereditiera ridotta in miseria dal poker che inizia a svendersi pure le posate pur di far cassa. Si pensa solo all'oggi e non al domani. Che paese si ritroveranno le future generazioni? Un paese senza un'azienda italiana, poi passeranno al demanio (hanno già ceduto un pezzo di mare alla Francia). Povera Italia!

Ma il pezzo di mare, non +è così "immediato" da accorgersene, diverso è per esempio i supermercati per esempio, che qui al nord sono in maggioranza francesi, con quale relativa presenza(Eurospin, Lidl).
Comunque si fa presto a capire chi ha "mangiato" su questo vedendo chi c'era quando Carrefour e Auchan si sono pappate il meglio, in Lombardia, per esempio.
Che anno era??

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 14:56

sottovento ha scritto:
Marchionne: "Entro 2 anni la Panda va via da Pomigliano"

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 72282.html

Che tristezza, se ne va un altro pezzo d'Italia. Io quella Panda l'ho vista nascere quando ero in Fiat. Povera Italia sempre più deindustrializzata, adesso ci giochiamo pure l'Ilva che andrà in mano agli indiani http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/ ... 04b29.html

Cosa resterà di questo paese?


Pomigliano non verrà chiusa, al posto della Panda ci saranno dei modelli Alfa Romeo

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... id=AEuwUNj

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 15:15

Ciò che non riesco a comprendere è questa delocalizzazione delle city car rispetto alle Alfa. Oltretutto verrebbe automatico da dire che la produzione delle city car è nettamente superiore ad auto come la Stelvio. Evidentemente Marchionne avrà fatto i suoi conti.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 15:22

ORSOGRIGIO ha scritto:Ma il pezzo di mare, non +è così "immediato" da accorgersene


Vallo a dire a tutte quelle famiglie ed imprese sarde, liguri e toscane che si sono viste togliere uno degli specchi di mare più pescosi d'Italia e che se sgarrano subiscono multe e sequestri (le acque territoriali francesi con questa cessione si sono allargate di ben 38 miglia nautiche dalle iniziali 12). Pensavo che la cessione della Corsica gli fosse bastata!

La storia dei supermercati non la conosco.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 15:34

sottovento ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:Ma il pezzo di mare, non +è così "immediato" da accorgersene


Vallo a dire a tutte quelle famiglie ed imprese sarde, liguri e toscane che si sono viste togliere uno degli specchi di mare più pescosi d'Italia e che se sgarrano subiscono multe e sequestri (le acque territoriali francesi con questa cessione si sono allargate di ben 38 miglia nautiche dalle iniziali 12). Pensavo che la cessione della Corsica gli fosse bastata!

La storia dei supermercati non la conosco.

Pensavo che vivessi a nord di Milano, dove il "passaggio" in mano francesi si è "sentito" di più.
Come occupazione, come prezzi.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 18:01

qui a varese è pieno di carrefour e leroymerlin..

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 18:06

mik.300 ha scritto:qui a varese è pieno di carrefour e leroymerlin..

Urca, mi ero dimenticato che i CASTORAMA se li sono "magnati" quelli di LeroyMerlin.
Pensavo soprattutto agli alimentari.
SORRY. [:301]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 20:47

sottovento ha scritto:Ciò che non riesco a comprendere è questa delocalizzazione delle city car rispetto alle Alfa. Oltretutto verrebbe automatico da dire che la produzione delle city car è nettamente superiore ad auto come la Stelvio. Evidentemente Marchionne avrà fatto i suoi conti.


Panda è l'unica utilitaria costruita in occidente, non ha caso tutte le rivali vengono costruite nell'est Europa

http://www.omniauto.it/magazine/25478/q ... bilistiche

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

07/03/2017, 20:54

ORSOGRIGIO ha scritto:Pensavo che vivessi a nord di Milano, dove il "passaggio" in mano francesi si è "sentito" di più.
Come occupazione, come prezzi.

In verità le catene che vanno più forte (lo dicono i dati), sono le italiane Eurospin e Esselunga che conoscono il territorio e il modo di acquistare degli italiani. Eurospin in particolare ha superato i mille punti vendita e si sta affacciando anche in Slovenia.
LA RIVINCITA DEL SUPERMERCATO ITALICO - VENNERO PER SUONARE (LA MARSIGLIESE) E FURONO SUONATI: AUCHAN E CARREFOUR SOFFRONO, ESSELUNGA, COOP ED EUROSPIN GODONO - I FRANCESI PIGLIATUTTO HANNO SBAGLIATO I CALCOLI NELLA LORO INVASIONE D'OLTRALPE


http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... 120213.htm

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

08/03/2017, 12:20

Napoli, corruzione all’istituto dei tumori. Sette arresti, tra cui il primario

http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2017 ... tuto.shtml

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

08/03/2017, 13:08

sottovento ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:Pensavo che vivessi a nord di Milano, dove il "passaggio" in mano francesi si è "sentito" di più.
Come occupazione, come prezzi.

In verità le catene che vanno più forte (lo dicono i dati), sono le italiane Eurospin e Esselunga che conoscono il territorio e il modo di acquistare degli italiani. Eurospin in particolare ha superato i mille punti vendita e si sta affacciando anche in Slovenia.
LA RIVINCITA DEL SUPERMERCATO ITALICO - VENNERO PER SUONARE (LA MARSIGLIESE) E FURONO SUONATI: AUCHAN E CARREFOUR SOFFRONO, ESSELUNGA, COOP ED EUROSPIN GODONO - I FRANCESI PIGLIATUTTO HANNO SBAGLIATO I CALCOLI NELLA LORO INVASIONE D'OLTRALPE


http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... 120213.htm


al di là di marketing offerta, ecc.
(che io non ho notato..)
credo che dietro il risultato positivo
dei centri commerciali italiani
c sia l'AMOR PATRIO..

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

08/03/2017, 13:16

AMOR PATRIO???
Mah.
L'Eurospin che è ad 1 km da casa mia, nord Milano, essendo molto frequentato da neri, zingari ed arabi, mi farebbe venire qualche dubbio, circa quanto da te affermato.
Io ho notato che i prezzi sono più bassi, come la qualità.
Più che l'amor, potè il portafoglio.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

08/03/2017, 15:19

E' logico che chi ha prezzi convenienti venga frequentato soprattutto dai ceti più poveri. Del resto oramai la classe media sta scomparendo e di conseguenza vanno forte i generi a basso costo e quelli di lusso. Ci facevo caso guardando i vini di cui sono un grande appassionato. Girando vari di questi supermercati anni fa si partiva dai vini tipo Barolo (mediamente sulle 25 euro) passando poi ai vini locali di medio costo tipo Chianti, Canonau, Negramaro e Nero d'Avola a finire per i vini low cost tipo alcune produzioni locali in vetro e a seguire quelli nel cartone. Oggi è molto facile trovare Barolo, Barbera, Nebbiolo e poi si passa direttamente ai vini dai 4-5 euro a scendere. Se cerchi un Chianti o un Canonau difficilmente li trovi, ergo o compri il vino caro o quello economico. Come si spiega? Semplice che oggi la fascia media non esiste quasi più. Lo stesso riguarda altri generi alimentari.

Tutto ciò ha un lato positivo: il turista, la persona benestante vanno a spendere nelle piccole salumerie/enoteche dove trovano prodotti più di nicchia tipo vini, insaccati e formaggi particolari, questo aiuta la piccola impresa che gioca sulla qualità dei prodotti tipici. Io oramai faccio così: acquisto pasta, biscotti, caffè, birra, olio e yogurth al supermercato mentre se voglio un buon vino o un buon formaggio vado nella piccola salumeria o c/o i mercatini della Confagricoltori.
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