21/03/2017, 13:36
MaxpoweR ha scritto:Non lo diranno mai ma ciò che viene fatto è semplice IMPORTAZIONE di merce. Gli immigrati sono merce che produce utili a più livelli. Costano poco, generano un indotto notevole e possono essere sfruttati con pochissimi costi accessori.
Attualmente penso siano meglio dei robot, come rapporto costo/beneficio.
Non è altro che NEOschiavismo. Poi si può parlare di solidarietà, di accoglienza e di integrazione ma sono semplicemente COPERTE ideologiche che servono a mascherare questo commercio di carne.
Nel momento in cui la nave X va nel porto Y a prelevare il carico Z che poi scaricherà nel porto K non si tratta più di immigrazione ma di importazione. Che poi siano persone o macchine o cavali la sostanza non cambia.
Ed il sistema produttivo attuale ha disperato bisogno di questa merce perchè i bovini autoctoni sono ormai praticamente STERILI (sia biologicamente ma anche sociologicamente) e non producono più nuova mano d'opera.
21/03/2017, 14:19
21/03/2017, 14:32
mik.300 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Non lo diranno mai ma ciò che viene fatto è semplice IMPORTAZIONE di merce. Gli immigrati sono merce che produce utili a più livelli. Costano poco, generano un indotto notevole e possono essere sfruttati con pochissimi costi accessori.
Attualmente penso siano meglio dei robot, come rapporto costo/beneficio.
Non è altro che NEOschiavismo. Poi si può parlare di solidarietà, di accoglienza e di integrazione ma sono semplicemente COPERTE ideologiche che servono a mascherare questo commercio di carne.
Nel momento in cui la nave X va nel porto Y a prelevare il carico Z che poi scaricherà nel porto K non si tratta più di immigrazione ma di importazione. Che poi siano persone o macchine o cavali la sostanza non cambia.
Ed il sistema produttivo attuale ha disperato bisogno di questa merce perchè i bovini autoctoni sono ormai praticamente STERILI (sia biologicamente ma anche sociologicamente) e non producono più nuova mano d'opera.
guarda la coincidenza..
mi sto rileggendo malthus,
quello della sovrappopolazione,
che parla pressappoco di questo..
in sintesi teorizza che i poveri con le pezze al ku.lo
sono destinati ad esserlo in aeterno..
pure che arrivano più risorse,
quelli sco.pano e mettono al mondo altri poveracci
la fetta di torta destinata a ciascuno si riduce di conseguenza,
più gente che magna, porzioni più piccole,
e il livello torna al punto di prima..
-> LIVELLO DI SUSSISTENZA
l'unica possibilità sarebbe di limitare le nascite,
ma l'aristocratico inglese praticamente
dubita e lo dice pure che i poveracci,
in quanto ignoranti e imbecilli,
si possano contenere dal vizio
di copulare senza criterio e mettere al mondo figli..
si vede che gli italiani non sono così rinkoglioniti
e giustamente c pensano bene a mettere al mondo figli
se poi non possono mantenerli..
quindi minore offerta di forza lavoro, salari più alti, ecc.
IL CONTO PER CERTI NON TORNA PIÙ..
quindi ecco che servono i nuovi migranti semi-dementi
prelevati da qualche tribù africana o giù di lì,
che non si preoccupano di limitare la progenie,
per avere più risorse a disposizione..
ma SCO.PANO COME KONIGLI..
voilà, tutto riprende a girare nel "verso giusto"
concorrenza dal basso e stipendi da fame..
problema risolto.
21/03/2017, 14:50
In Grecia sono preoccupati per il forte aumento dei migranti in arrivo dalla Turchia
Negli ultimi giorni è cresciuto notevolmente il flusso di rifugiati e migranti dalla Turchia verso le isole greche a nord-est del mar Egeo.
Lo segnala il centro di coordinamento greco per la soluzione della crisi della migrazione. Da venerdì a lunedì in Grecia sono arrivati più di 500 migranti, mentre prima sull'isola arrivavano solo un paio di persone al giorno e in alcuni giorni addirittura nessuno. Secondo i dati del centro di coordinamento, giovedì 16 marzo non ci sono stati arrivi, il giorno dopo sono sbarcate 74 persone, il giorno dopo 193, poi 169 e lunedì 81 migranti. In quattro giorni in Grecia sono arrivati 517 migranti, soprattutto sull'isola di Chio e Lesbo.
Il flusso migratorio dalla Turchia si era drasticamente ridotto dopo la firma dell'accordo tra Ankara e Bruxelles per combattere la crisi migratoria. L'accordo è entrato in vigore esattamente un anno fa, il 20 marzo del 2016.
Non è ancora chiaro se la crescita del flusso di rifugiati sia dovuta al conflitto tra la Turchia e l'Unione Europea, per le minacce di Ankara di riprendere l'invio di migranti. I capi di stato e di governo dei paesi membri dell'Unione Europea a metà marzo 2016 hanno concordato con la Turchia un piano congiunto per combattere la crisi. Nell'ambito di questi accordi a maggio la Commissione Europea ha proposto al Parlamento Europeo e al Consiglio UE di rimuovere le restrizioni sui visti per i cittadini turchi, nel caso in cui Ankara a fine giugno avesse soddisfatto le condizioni per l'abolizione dei visti. A sua volta il presidente Tayyip Erdogan ha minacciato l'Unione Europea di far saltare l'accordo sulla migrazione, nel caso di mancata concessione per i suoi cittadini di un regime senza visti.
La scorsa settimana il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha ripetutamente sostenuto che Ankara potrebbe rompere l'accordo con l'Unione Europea per i migranti.
21/03/2017, 14:55
21/03/2017, 17:11
MaxpoweR ha scritto:mik.300 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Non lo diranno mai ma ciò che viene fatto è semplice IMPORTAZIONE di merce. Gli immigrati sono merce che produce utili a più livelli. Costano poco, generano un indotto notevole e possono essere sfruttati con pochissimi costi accessori.
Attualmente penso siano meglio dei robot, come rapporto costo/beneficio.
Non è altro che NEOschiavismo. Poi si può parlare di solidarietà, di accoglienza e di integrazione ma sono semplicemente COPERTE ideologiche che servono a mascherare questo commercio di carne.
Nel momento in cui la nave X va nel porto Y a prelevare il carico Z che poi scaricherà nel porto K non si tratta più di immigrazione ma di importazione. Che poi siano persone o macchine o cavali la sostanza non cambia.
Ed il sistema produttivo attuale ha disperato bisogno di questa merce perchè i bovini autoctoni sono ormai praticamente STERILI (sia biologicamente ma anche sociologicamente) e non producono più nuova mano d'opera.
non producono nuova manodopera
perchè ragionevolmente
non vogliono fare la fame più di prima..
per i migranti africani
bah sarà anche culturale,
ma uno che cresce in mezzo alla savana
tra zebre e coccodrilli
non è che infoiato copula pensando
alla terra o alle greggi
da pascolare..
guarda la coincidenza..
mi sto rileggendo malthus,
quello della sovrappopolazione,
che parla pressappoco di questo..
in sintesi teorizza che i poveri con le pezze al ku.lo
sono destinati ad esserlo in aeterno..
pure che arrivano più risorse,
quelli sco.pano e mettono al mondo altri poveracci
la fetta di torta destinata a ciascuno si riduce di conseguenza,
più gente che magna, porzioni più piccole,
e il livello torna al punto di prima..
-> LIVELLO DI SUSSISTENZA
l'unica possibilità sarebbe di limitare le nascite,
ma l'aristocratico inglese praticamente
dubita e lo dice pure che i poveracci,
in quanto ignoranti e imbecilli,
si possano contenere dal vizio
di copulare senza criterio e mettere al mondo figli..
si vede che gli italiani non sono così rinkoglioniti
e giustamente c pensano bene a mettere al mondo figli
se poi non possono mantenerli..
quindi minore offerta di forza lavoro, salari più alti, ecc.
IL CONTO PER CERTI NON TORNA PIÙ..
quindi ecco che servono i nuovi migranti semi-dementi
prelevati da qualche tribù africana o giù di lì,
che non si preoccupano di limitare la progenie,
per avere più risorse a disposizione..
ma SCO.PANO COME KONIGLI..
voilà, tutto riprende a girare nel "verso giusto"
concorrenza dal basso e stipendi da fame..
problema risolto.
Il problema non è intellettivo ma culturale. I migranti fanno più figli semplicemente perchè da dove provengono loro ogni figlio in più rappresenta forza lavoro in più per la famiglia e quindi il rapporto costo/beneficio è senza dubbio favorevole visto che per crescere un figlio in quelle aree bisogna investire molte meno risorse.
Da noi invece il rapporto è inverso. Il problema di chi arriva dall'Africa o da queste aree più povere non è che sono più stupide ma semplicemente hanno una cultura diversa e prima che il loro retaggio culturale muti ci vuole tempo. L'inerzia culturale genera lo squilibrio tra le famiglie "stanziali" poco numerose e quelle in arrivo numerosissime.
21/03/2017, 18:05
mik.300 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:mik.300 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Non lo diranno mai ma ciò che viene fatto è semplice IMPORTAZIONE di merce. Gli immigrati sono merce che produce utili a più livelli. Costano poco, generano un indotto notevole e possono essere sfruttati con pochissimi costi accessori.
Attualmente penso siano meglio dei robot, come rapporto costo/beneficio.
Non è altro che NEOschiavismo. Poi si può parlare di solidarietà, di accoglienza e di integrazione ma sono semplicemente COPERTE ideologiche che servono a mascherare questo commercio di carne.
Nel momento in cui la nave X va nel porto Y a prelevare il carico Z che poi scaricherà nel porto K non si tratta più di immigrazione ma di importazione. Che poi siano persone o macchine o cavali la sostanza non cambia.
Ed il sistema produttivo attuale ha disperato bisogno di questa merce perchè i bovini autoctoni sono ormai praticamente STERILI (sia biologicamente ma anche sociologicamente) e non producono più nuova mano d'opera.
non producono nuova manodopera
perchè ragionevolmente
non vogliono fare la fame più di prima..
per i migranti africani
bah sarà anche culturale,
ma uno che cresce in mezzo alla savana
tra zebre e coccodrilli
non è che infoiato copula pensando
alla terra o alle greggi
da pascolare..
guarda la coincidenza..
mi sto rileggendo malthus,
quello della sovrappopolazione,
che parla pressappoco di questo..
in sintesi teorizza che i poveri con le pezze al ku.lo
sono destinati ad esserlo in aeterno..
pure che arrivano più risorse,
quelli sco.pano e mettono al mondo altri poveracci
la fetta di torta destinata a ciascuno si riduce di conseguenza,
più gente che magna, porzioni più piccole,
e il livello torna al punto di prima..
-> LIVELLO DI SUSSISTENZA
l'unica possibilità sarebbe di limitare le nascite,
ma l'aristocratico inglese praticamente
dubita e lo dice pure che i poveracci,
in quanto ignoranti e imbecilli,
si possano contenere dal vizio
di copulare senza criterio e mettere al mondo figli..
si vede che gli italiani non sono così rinkoglioniti
e giustamente c pensano bene a mettere al mondo figli
se poi non possono mantenerli..
quindi minore offerta di forza lavoro, salari più alti, ecc.
IL CONTO PER CERTI NON TORNA PIÙ..
quindi ecco che servono i nuovi migranti semi-dementi
prelevati da qualche tribù africana o giù di lì,
che non si preoccupano di limitare la progenie,
per avere più risorse a disposizione..
ma SCO.PANO COME KONIGLI..
voilà, tutto riprende a girare nel "verso giusto"
concorrenza dal basso e stipendi da fame..
problema risolto.
Il problema non è intellettivo ma culturale. I migranti fanno più figli semplicemente perchè da dove provengono loro ogni figlio in più rappresenta forza lavoro in più per la famiglia e quindi il rapporto costo/beneficio è senza dubbio favorevole visto che per crescere un figlio in quelle aree bisogna investire molte meno risorse.
Da noi invece il rapporto è inverso. Il problema di chi arriva dall'Africa o da queste aree più povere non è che sono più stupide ma semplicemente hanno una cultura diversa e prima che il loro retaggio culturale muti ci vuole tempo. L'inerzia culturale genera lo squilibrio tra le famiglie "stanziali" poco numerose e quelle in arrivo numerosissime.
bah sarà anche culturale,
ma uno che cresce in mezzo alla savana
tra zebre e coccodrilli
non è che infoiato copula pensando
alla terra o alle greggi
da pascolare..
diciamo che non si tratta di stupidità,
ma di istinto..
vedono una bella chiappa
e gli si impenna la parte..
l'obiettivo è ficcare,
non pensano al resto
e nemmeno a cautelarsi..
viceversa l'italiano riesce ancora a ragionare..
21/03/2017, 18:07
ORSOGRIGIO ha scritto:mik.300 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:mik.300 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Non lo diranno mai ma ciò che viene fatto è semplice IMPORTAZIONE di merce. Gli immigrati sono merce che produce utili a più livelli. Costano poco, generano un indotto notevole e possono essere sfruttati con pochissimi costi accessori.
Attualmente penso siano meglio dei robot, come rapporto costo/beneficio.
Non è altro che NEOschiavismo. Poi si può parlare di solidarietà, di accoglienza e di integrazione ma sono semplicemente COPERTE ideologiche che servono a mascherare questo commercio di carne.
Nel momento in cui la nave X va nel porto Y a prelevare il carico Z che poi scaricherà nel porto K non si tratta più di immigrazione ma di importazione. Che poi siano persone o macchine o cavali la sostanza non cambia.
Ed il sistema produttivo attuale ha disperato bisogno di questa merce perchè i bovini autoctoni sono ormai praticamente STERILI (sia biologicamente ma anche sociologicamente) e non producono più nuova mano d'opera.
non producono nuova manodopera
perchè ragionevolmente
non vogliono fare la fame più di prima..
per i migranti africani
bah sarà anche culturale,
ma uno che cresce in mezzo alla savana
tra zebre e coccodrilli
non è che infoiato copula pensando
alla terra o alle greggi
da pascolare..
guarda la coincidenza..
mi sto rileggendo malthus,
quello della sovrappopolazione,
che parla pressappoco di questo..
in sintesi teorizza che i poveri con le pezze al ku.lo
sono destinati ad esserlo in aeterno..
pure che arrivano più risorse,
quelli sco.pano e mettono al mondo altri poveracci
la fetta di torta destinata a ciascuno si riduce di conseguenza,
più gente che magna, porzioni più piccole,
e il livello torna al punto di prima..
-> LIVELLO DI SUSSISTENZA
l'unica possibilità sarebbe di limitare le nascite,
ma l'aristocratico inglese praticamente
dubita e lo dice pure che i poveracci,
in quanto ignoranti e imbecilli,
si possano contenere dal vizio
di copulare senza criterio e mettere al mondo figli..
si vede che gli italiani non sono così rinkoglioniti
e giustamente c pensano bene a mettere al mondo figli
se poi non possono mantenerli..
quindi minore offerta di forza lavoro, salari più alti, ecc.
IL CONTO PER CERTI NON TORNA PIÙ..
quindi ecco che servono i nuovi migranti semi-dementi
prelevati da qualche tribù africana o giù di lì,
che non si preoccupano di limitare la progenie,
per avere più risorse a disposizione..
ma SCO.PANO COME KONIGLI..
voilà, tutto riprende a girare nel "verso giusto"
concorrenza dal basso e stipendi da fame..
problema risolto.
Il problema non è intellettivo ma culturale. I migranti fanno più figli semplicemente perchè da dove provengono loro ogni figlio in più rappresenta forza lavoro in più per la famiglia e quindi il rapporto costo/beneficio è senza dubbio favorevole visto che per crescere un figlio in quelle aree bisogna investire molte meno risorse.
Da noi invece il rapporto è inverso. Il problema di chi arriva dall'Africa o da queste aree più povere non è che sono più stupide ma semplicemente hanno una cultura diversa e prima che il loro retaggio culturale muti ci vuole tempo. L'inerzia culturale genera lo squilibrio tra le famiglie "stanziali" poco numerose e quelle in arrivo numerosissime.
bah sarà anche culturale,
ma uno che cresce in mezzo alla savana
tra zebre e coccodrilli
non è che infoiato copula pensando
alla terra o alle greggi
da pascolare..
diciamo che non si tratta di stupidità,
ma di istinto..
vedono una bella chiappa
e gli si impenna la parte..
l'obiettivo è ficcare,
non pensano al resto
e nemmeno a cautelarsi..
viceversa l'italiano riesce ancora a ragionare..
Già.
Ed intanto che l'italico ragiona, se ancora riesce a farlo, dopo l'indottrinamento del "volemose bene" via dicendo, l'INfoiato, l'INstintivo, l'INvasore di da fare.
E' vero che tra maschi e femmine, anche in itaGlia, può trovare tanti consenzienti, ma per gli altri......
Volemose bene???![]()
![]()
![]()
![]()
21/03/2017, 18:40
viceversa l'italiano riesce ancora a ragionare
22/03/2017, 10:24
22/03/2017, 12:54
Migranti: il procuratore Zuccaro: "Rischio radicalizzazione in carceri ma anche nei campi"
http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... 161113311/
23/03/2017, 01:30
La spirale di morte della Francia
di Guy Millière
22 marzo 2017
Pezzo in lingua originale inglese: France's Death Spiral
Traduzioni di Angelita La Spada
Nel 1990, fu approvata la "legge Gayssot" che stabiliva che "ogni tipo di discriminazione fondata sull'appartenenza a un'etnia, nazione, razza o religione è proibita". Da allora, questa legge è stata utilizzata per criminalizzare ogni critica della delinquenza araba e africana, ogni questione sull'immigrazione proveniente dal mondo musulmano, ogni analisti negativa dell'Islam. Molti scrittori sono stati condannati al pagamento di un'ammenda e la maggior parte dei libri "politicamente corretti" su questo argomento sono scomparsi dalle librerie.
Il governo francese ha chiesto ai media di rispettare la "legge Gayssot" e che i libri di testo di storia fossero riscritti per includere capitoli sui crimini commessi dall'Occidente contro i musulmani e sul "contributo essenziale" reso dall'Islam all'umanità. Tutti i manuali di storia sono "islamicamente corretti".
Negli ospedali, i musulmani chiedono con insistenza di essere curati solo da medici musulmani e pretendono che le loro mogli vengano visitate da medici uomini.
2 febbraio 2017: Una "no-go zone" nella banlieu est di Parigi. Una pattuglia della polizia sente delle urla e decide di intervenire. Un ragazzo insulta gli agenti, che decidono di arrestarlo. Il giovane li colpisce e inizia una colluttazione. Il ragazzo accusa un poliziotto di averlo violentato con un manganello. Una veloce indagine della polizia stabilisce che il giovane non è stato stuprato. Ma è troppo tardi. È iniziato un processo tossico.
Senza aspettare altre prove, il ministro dell'Interno francese afferma che i poliziotti si sono "comportati male". E aggiunge che "la cattiva condotta della polizia deve essere condannata". Il presidente francese François Hollande si reca all'ospedale per esprimere il suo sostegno al giovane e dice che si è comportato "in modo dignitoso e responsabile". Il giorno dopo, viene organizzata una manifestazione di protesta contro la polizia. La marcia si trasforma in una rivolta.
I disordini andranno avanti per più di due settimane e riguarderanno più di venti città in tutta la Francia, raggiungendo anche il cuore di Parigi. Decine di auto saranno incendiate. Negozi e ristoranti saccheggiati. Edifici pubblici e stazioni di polizia attaccati.
Le forze dell'ordine hanno ricevuto ordine di non intervenire. E così hanno fatto. Sono stati effettuati pochi arresti.
La calma è tornata lentamente, ma le rivolte possono ricominciare. La Francia è un paese alla mercé di disordini su larga scala. Possono esplodere in qualunque momento. I leader francesi lo sanno e trovano rifugio nella codardia.
Ciò che è accaduto è il risultato di un processo deleterio innescato cinquant'anni fa. Negli anni Sessanta, dopo la guerra d'Algeria, il presidente Charles de Gaulle orientò il paese in direzione dello sviluppo di relazioni più strette con i paesi arabi e musulmani.
I flussi di "lavoratori stranieri" dall'Algeria, dal Marocco e dalla Tunisia, che erano iniziati qualche anno prima, aumentarono notevolmente. Gli immigrati non furono incoraggiati a integrarsi. Tutti pensavano che sarebbero tornati a casa al termine dei loro contratti di lavoro. Andarono a vivere nelle periferie dei grandi centri urbani. L'economia era dinamica e creava molti posti di lavoro. Sembrava che non ci sarebbero stati problemi.
Vent'anni dopo, emersero chiaramente delle gravi difficoltà. Gli immigrati erano ormai milioni, arrivavano dall'Africa subsahariana e dai paesi arabi. Si erano formati quartieri popolati solo da arabi e da africani. L'economia era rallentata e c'era un elevato livello di disoccupazione. Ma gli immigrati disoccupati non ritornarono nei loro paesi d'origine, facendo piuttosto affidamento sui sussidi sociali. L'integrazione era inesistente. Anche se molti dei nuovi arrivati erano diventati cittadini francesi, spesso nutrivano risentimento nei confronti della Francia e dell'Occidente. I sobillatori politici iniziarono a insegnare loro a detestare la civiltà occidentale. Cominciarono a formarsi bande violente di giovani arabi e africani. Gli scontri fra le bande e la polizia erano diffusi. Spesso, quando un membro di una gang rimaneva ferito, i sobillatori politici ne approfittavano per incitare a ulteriore violenza.
La situazione era difficile da controllare. Ma nulla è stato fatto per migliorare le cose. Anzi è successo esattamente il contrario.
Nel 1984, alcuni militanti trotzkisti crearono un movimento chiamato SOS Racisme, che cominciò a definire ogni critica dell'immigrazione come "razzista". I principali partiti di sinistra appoggiarono SOS Racism. Essi sembravano pensare che accusando i loro avversari politici di razzismo avrebbero potuto attirare i voti dei "nuovi cittadini". La presenza di agitatori islamisti, a fianco di agitatori politici nei quartieri arabi e africani, e la comparsa di discorsi islamici antioccidentali, allarmarono molti osservatori. SOS Racism bollava come "razzisti islamofobi" coloro che parlavano di pericolo islamico.
Nel 1990, fu approvata una legge proposta da Jean-Claude Gayssot, un deputato comunista. La legge stabiliva che "ogni tipo di discriminazione fondata sull'appartenenza a un'etnia, nazione, razza o religione è proibita". Da allora, questa legge è stata utilizzata per criminalizzare ogni critica della delinquenza araba e africana, ogni questione sull'immigrazione proveniente dal mondo musulmano, ogni analisti negativa dell'Islam. Molti scrittori sono stati condannati al pagamento di un'ammenda e la maggior parte dei libri "politicamente corretti" su questo argomento sono scomparsi dalle librerie.
Il governo francese ha chiesto ai media di rispettare la "legge Gayssot" e che i libri di testo di storia fossero riscritti per includere capitoli sui crimini commessi dall'Occidente contro i musulmani e sul "contributo essenziale" reso dall'Islam all'umanità.
Nel 2002, la situazione nel paese divenne drammatica.
I quartieri arabi e africani erano diventati delle "no-go zones". L'Islam radicale si era diffuso ed erano cominciati gli attentati islamisti. Ogni settimana, decine e decine di auto erano incendiate. L'antisemitismo musulmano era in rapida crescita e determinò un aumento degli attacchi contro gli ebrei. SOS Racisme e altre organizzazioni antirazziste non si espressero in merito all'antisemitismo musulmano. Non volendo essere accusate di "razzismo islamofobo", anche le organizzazioni preposte a combattere l'antisemitismo rimasero in silenzio.
Sempre nel 2002, fu pubblicato un libro, "Les territoires perdus de la République", scritto da Georges Bensoussan (sotto lo pseudonimo di "Emmanuel Brenner"), che descriveva accuratamente la realtà. Il volume parlava dell'odio radicale verso l'Occidente nutrito dai giovani figli di immigrati e dell'odio verso gli ebrei da parte dei giovani musulmani. Il saggio sottolineava il fatto che le "no-go zones" erano a un passo dalla secessione e non facevano più parte del territorio francese. I media mainstream ignorarono il libro.
Tre anni dopo, nell'ottobre 2005, in tutto il paese scoppiarono una serie di tumulti. Più di 9.000 auto furono date alle fiamme. Centinaia di negozi, supermercati e centri commerciali vennero saccheggiati e distrutti. Decine e decine di poliziotti rimasero gravemente feriti. La tempesta si fermò quando il governo concluse un accordo con le associazioni musulmane per riportare la calma. Il potere era passato di mano.
Da allora, lo Stato mantiene a stento l'ordine pubblico in Francia.
Un altro libro, "Une France soumise", è stato di recente pubblicato dall'uomo che aveva scritto "Les territoires perdus de la République" quindici anni prima, lo storico Georges Bensoussan. Oggi, la stessa Repubblica francese è un territorio perduto.
Le "no-go zones" non sono più territorio francese. L'Islam radicale e l'odio per l'Occidente regnano in seno alle popolazioni musulmane e più in generale in seno alle popolazioni di origine immigrata. L'antisemitismo musulmano rende la vita insopportabile agli ebrei che non hanno ancora lasciato la Francia e non possono permettersi di trasferirsi in quartieri dove gli ebrei non sono ancora minacciati: il 16° e il 17° arrondissement, la Beverly Hills di Parigi; o la città di Neuilly. un sobborgo [chic] parigino.
Ovunque in Francia, i professori di liceo si recano al lavoro portando con sé una copia del Corano per assicurarsi che ciò che dicono non contraddica il testo sacro dell'Islam.
Tutti i manuali di storia sono "islamicamente corretti". Un terzo dei musulmani francesi dice di voler vivere secondo la legge islamica della sharia e non secondo le leggi francesi.
Negli ospedali, i musulmani chiedono con insistenza di essere curati solo da medici musulmani e pretendono che le loro mogli vengano visitate da medici uomini.
Quotidianamente si verificano attacchi contro gli agenti di polizia, che hanno l'ordine di non entrare nelle "no-go zones". Non devono rispondere agli insulti e alle minacce. Devono fuggire qualora siano aggrediti. Talvolta, non hanno il tempo di farlo.
Nell'ottobre 2016, due poliziotti sono stati bruciati vivi nella loro auto a Viry-Châtillon, a sud di Parigi. Nel gennaio scorso, tre agenti di polizia sono caduti in un'imboscata e accoltellati, a Bobigny, a est di Parigi.
Il 2 febbraio, la polizia ha reagito. Quando un uomo è diventato violento, i poliziotti non sono fuggiti. Il governo francese non può che considerarli colpevoli, accusando un agente di aver violentato il suo aggressore. Ma il poliziotto non è colpevole di stupro, ma è colpevole di essere intervenuto. Il governo francese ha anche incriminato i suoi colleghi e li ha accusati di "violenza". Ora andranno a processo.
Il giovane che ha distrutto la vita di questi agenti non è accusato di niente. In tutte le "no-go zones" è diventato un eroe. Le grandi catene televisive gli hanno chiesto delle interviste. Il suo nome è Theodore o Theo. Adesivi con su scritto "Giustizia per Theo" sono comparsi ovunque. Striscioni con il suo nome sono stati agitati durante le manifestazioni di protesta. I facinorosi hanno gridato il suo nome insieme a quello di Allah.
Qualche giornalista ha osato dire che Theo non è un eroe e che le "no-go zones" sono dei serbatoi di odio antioccidentale, antisemita e antifrancese pronto a esplodere. Ma questi giornalisti sono anche prudenti. Sanno che rischiano di essere perseguiti.
Georges Bensoussan, l'autore di origine marocchina di "Territoires perdus de la République" e "Une France soumise", recentemente è stato messo sotto processo. Una denuncia è stata presentata contro di lui dal Collectif contre l'islamophobie en France (CCIF), che lo ha chiamato in giudizio per aver detto: "Oggi, siamo in presenza di un popolo differente in seno alla nazione francese, che sta facendo regredire un certo numero di valori democratici che noi rispettiamo" e "Questo antisemitismo viscerale, dimostrato da un sondaggio realizzato da Fondapol lo scorso anno, non può essere taciuto".
I giudici sono stati immediatamente incaricati dell'istruttoria. La sentenza è stata emessa ai primi di marzo. Bensoussan non è stato condannato. Il CCIF ha fatto appello. Bensoussan è un uomo della sinistra. È un membro di "J Call", un movimento che critica "l'occupazione di Israele della Cisgiordania" e chiede "la creazione di uno Stato indipendente". Ma queste posizioni non bastano più per proteggerlo. La Lega internazionale contro il razzismo e l'antisemitismo (Licra), un'organizzazione fondata nel 1927 per lottare contro l'antisemitismo, ha appoggiato il CCIF. Le organizzazioni che combattono l'antisemitismo in Francia sembrano essere aggrappate a futili fantasie pensando di rabbonire i loro persecutori. Non parlano mai di antisemitismo musulmano e si uniscono volentieri alla lotta contro "il razzismo islamofobo" contro autori ebrei come Georges Bensoussan.
Le elezioni presidenziali francesi si terranno ad aprile. Il Partito socialista ha scelto un candidato, Benoît Hamon, appoggiato dall'Uoif (l'Unione delle organizzazioni islamiche di Francia), considerato il ramo francese dei Fratelli musulmani.
Anche l'estrema sinistra e i comunisti avranno un candidato, Jean-Luc Mélenchon, un ardente ammiratore di Lenin, Hugo Chavez e Yasser Arafat, e un risoluto nemico di Israele.
Hamon e Mélenchon probabilmente riceveranno circa il 15 per cento dei voti.
Un terzo candidato della sinistra, Emmanuel Macron, è un ex membro del governo socialista francese sotto François Hollande. Per attirare gli elettori musulmani, Macron si è recato in Algeria e ha detto che la colonizzazione francese è stata "un crimine contro l'umanità". Egli ha dichiarato più volte che la cultura francese non esiste e che la cultura occidentale non esiste più, ma ha aggiunto che la cultura musulmana araba deve avere il "suo posto" in Francia.
Il candidato conservatore, François Fillon, promette di combattere l'Islam sunnita, ma afferma di volere una "forte alleanza" tra la Francia, i mullah iraniani e Hezbollah. La sua reputazione è stata gravemente danneggiata da uno scandalo di "falsi impieghi". Fillon ha attaccato la comunità ebraica francese, presumibilmente per assicurarsi i voti musulmani e ha detto che gli ebrei non rispettano "tutte le regole della Repubblica". Ha anche asserito che Israele rappresenta una "minaccia per la pace mondiale".
Marine Le Pen, la candidata di estrema destra del Front National, potrebbe sembrare la più determinata a raddrizzare la Francia, ma il suo programma economico è marxista come quello di Hamon o Mélenchon. Anche la leader del Front National vuole attirare l'elettorato musulmano. Qualche mese fa la Le Pen si è recata al Cairo per incontrare il Grande Imam di al-Azhar. Come tutti gli altri partiti politici francesi, il Front National ha appoggiato le posizioni anti-israeliane dell'ex presidente americano Barack Obama così come la Risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvata il 23 dicembre dello scorso anno.
Marine Le Pen vincerà probabilmente il primo turno delle presidenziali, ma sarà quasi certamente sconfitta al secondo turno: tutti gli altri candidati si schiereranno con il candidato che lei si troverà ad affrontare, probabilmente Macron o Fillon (se quest'ultimo non rinuncerà alla corsa all'Eliseo). Marine Le Pen potrebbe pensare che fra cinque anni la situazione in Francia sarà anche peggio e che allora avrà la seria possibilità di essere eletta presidente.
Qualche mese fa in un libro di recente pubblicazione, "La guerre civile qui vient", l'editorialista francese Ivan Rioufol ha scritto: "Il pericolo non è il Front National che è soltanto l'espressione della rabbia di un popolo abbandonato. Il pericolo è il legame sempre più stretto tra il sinistrismo e l'islamismo. (...) Il pericolo va fermato".
Guy Millière, insegna all'Università di Parigi ed è autore di 27 libri sulla Francia e l'Europa.
23/03/2017, 13:56
mik.300 ha scritto:Wolframio ha scritto:'LA VERITA' SUI MIGRANTI', STA SPOPOLANDO SU YOUTUBE IL VIDEO DEL 23ENNE LUCA DONADEL, TRA CONSENSI E ALCUNE CRITICHE
Informazione Consapevole11:46
'La Verita' sui migranti', spopola su Youtube il video del 23enne Luca Donadel
Di Salvatore Santoru
Sta spopolando su Youtube l'ultimo video del 23enne Luca Donadel, studente di scienze della comunicazioneall'università di Torino.Guarda su youtube.com
Nel video,intitolato ' La Verità sui migranti',ci sarebbe l'intenzione di 'smascherare' l'informazione poco chiara e le 'menzogne' che imedia mainstreamracconterebbero sulla complessa tematica dell'immigrazione di massa(1).
In esso viene sponsorizzato anche il libro 'Profugopoli' di Mario Giordano e c'è da segnalare che tale video è stato alquanto apprezzato in rete sia da semplici cittadini critici dell'attuale immigrazione che da movimenti e partiti di destra anti-immigrazione così come è stato criticato sia da semplici cittadini favorevoli all'attuale immigrazione che da simpatizzanti della sinistra pro-immigrazione.
Inoltre, ci sono da segnalare per completezza d'informazione degli articoli che argomentano l'esistenza di alcune imprecisioni nel video del giovane youtuber, primo tra tutti un'interessante articolo di 'Butac'(2) e anche, su un piano politico comunque decisamente più critico, un lungo e articolato articolo sul magazine "Vice"(3).
Comunque sia, vale la pena dare uno sguardo a questo video fatto senza dubbio egregiamente e confrontare le varie fonti e teorie per cercare di trovare la verità sull'attuale emergenza immigrazione e sui veri o presunti interessi che vi starebbero dietro.
NOTE:
(1)http://www.direttanews24.com/la-verita-sui-migranti-ragazzo-smentisce-le-balle-dei-media/
(2)http://www.butac.it/la-verita-sui-migranti-vol-2/
(3)https://www.vice.com/it/article/analisi-video-verita-sui-migranti-luca-donadel
PER APPROFONDIRE RIMANDO A :http://it.blastingnews.com/cronaca/2017/03/la-verita-sui-migranti-spopola-su-youtube-il-video-del-23enne-luca-donadel-001549639.html
https://informazioneconsapevole.blogspo ... la-su.html
giusto stamattina è arrivata ad augusta
la nave ong AQUARIUS con 1000 migranti da scaricare..
scommetto che è andatat a prenderli in libia
come illustrato sopra..
praticamente SCAFISTI,
invece di arrestare comandante e marinai
li fanno scaricare la merce impunemente..
Poi parlano di lotta agli scafisti, ecc.
tutta una presa per il ku.lo,
ASSURDO..
23/03/2017, 14:12
In due giorni soccorsi in mare oltre 5 mila migranti: nel 2017 è già record di sbarchi
http://gds.it/2017/03/20/in-due-giorni- ... hi_643433/
23/03/2017, 16:41
sottovento ha scritto:In due giorni soccorsi in mare oltre 5 mila migranti: nel 2017 è già record di sbarchi
http://gds.it/2017/03/20/in-due-giorni- ... hi_643433/
Una volta arrivavano in 200-300 alla volta, oramai si parla di migliaia....e ancora deve arrivare la primavera.