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Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

26/03/2017, 17:58

Corea del Nord minaccia un attacco preventivo contro esercitazioni USA-Corea del Sud

https://it.sputniknews.com/mondo/201703 ... a-del-Sud/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

28/03/2017, 14:51

L’America rischierà la terza guerra mondiale per prevenire l’emergere di un superstato UE-Russia

Davide 28 marzo 2017 , 0:10 Attualità, Notizie dal Mondo, Opinione 9 Commenti 2,023 Viste

DI MIKE WHITNEY

counterpunch.org

“La Russia è parte organica e inalienabile dell’Europa in senso allargato e della civiltà Europea. I nostri cittadini si considerano Europei. Per queste ragioni la Russia propone un movimento verso la creazione di uno spazio economico comune che vada dall’Atlantico al Pacifico, una comunità a cui gli esperti Russi si riferiscono come “l’Unione di tutta Europa”, che rafforzerà il potenziale Russo nel suo sforzo economico verso la ‘Nuova Asia’. ” – Presidente della Russia Vladimir Putin, “La Russia e il Mondo in cambiamento”, Febbraio 2012

L’inarrestabile demonizzazione di Vladimir Putin è soltanto una parte della multiforme strategia di Washington per fare arretrare il potere Russo in Asia centrale e mettere la parola fine al sogno di Putin di “Una più grande Europa”. Insieme al tentativo di liquidare il Presidente Russo come “bandito del KGB”, o “dittatore”, i media hanno inoltre insinuato che Mosca abbia avuto ingerenze sulle elezioni USA e che la Russia sia un pericoloso aggressore seriale che pone una crescente minaccia alla sicurezza della UE e degli USA. Il mattatoio mediatico, che si è pure intensificato dopo l’elezione di Donald Trump nel Novembre 2016, è stata accompagnata da pesanti sanzioni, attacchi asimmetrici ai mercati Russi e alla valuta, l’armamento e addestramento di antagonisti della Russia in Ucraina e Siria, la soppressione calcolata dei prezzi del petrolio greggio e il ripetuto tentativo di sabotare le relazioni commerciali Russe in Europa. In breve, Washington sta facendo qualsiasi cosa in suo potere per prevenire che Europa e Russia possano fondersi nella più grande area di libero scambio mondiale, che verrebbe inevitabilmente a rappresentare il centro della crescita e della prosperità mondiale per il prossimo secolo.

Ecco per quale motivo il Dipartimento di Stato si è unito alla CIA per rovesciare il governo Ucraino nel 2014. Washington confidava nel fatto che annettendo un ponte terrestre vitale tra EU e Asia, i manovratori di potere USA potessero riuscire a controllare i gasdotti fondamentali che stanno avvicinando sempre di più i due continenti in una alleanza che escluderà gli Stati Uniti. La prospettiva che la Russia soddisferà i crescenti bisogni energetici Europei, mentre il sistema di ferrovie ad alta velocità Cinesi faranno arrivare ancora più prodotti a basso costo, suggeriscono che il centro di gravità dell’economia mondiale si sta spostando rapidamente, e con esso l’irreversibile declino degli USA. E quando il dollaro verrà inevitabilmente cestinato come mezzo di scambio primario tra i partner commerciali in una emergente area di libero scambio EU-Asia, il riciclaggio di ricchezza sotto forma di debito USA crollerà rapidamente, precipitando i mercati USA nell’abbisso, mentre l’economia intera affonderà in una palude. Impedire a Putin di creare una “armoniosa comunità di economie che vada da Lisbona a Vladivostok” non è un compito secondario per gli USA, è una questione di vita o di morte.

Ricordiamo la dottrina Wolfowitz: “Il nostro obbiettivo primario è prevenire l’emergere di un nuovo rivale, sia esso sul territorio della fu Unione Sovietica o in altro luogo, ogni rivale che possa costituire una minaccia come quella precedentemente costituita dall’Unione Sovietica. Questa è una considerazione fondamentale che definisce la nuova strategia di difesa regionale, ed essa richiede che noi non perdiamo mai di vista la necessità di prevenire che ogni potere ostile possa dominare una regione le cui risorse possano, sotto controllo consolidato, rivelarsi sufficienti a generare dominio globale”.

Le relazioni di Washington con la Russia saranno sempre problematiche perchè la Russia pone una perenne minaccia alle ambizioni degli Stati Uniti di dominare il mondo. La geografia è destino, e la geografia Russa contiene vastissime riserve di petrolio e gas naturale, delle quali l’Europa ha bisogno per riscaldare le sue case e fornire energia alla sua economia. La relazione simbiotica tra fornitore e utilizzatore finale porterà a un certo punto all’abbandono delle barriere commerciali, l’abbassamento delle barriere tariffarie e il progressivo integrarsi delle economie nazionali in un mercato comune di tutta la regione. Questo potrebbe rappresentare il peggiore incubo di Washington, ma è anche la massima priorità strategica di Putin. Ecco ciò che egli stesso sostiene:

“Dobbiamo prendere in considerazione la possibilità di una cooperazione più estesa nella sfera energetica, comprendente l’aspirazione a un comune complesso energetico Europeo. Il gasdotto Nord Stream sotto il Mar Baltico, e il gasdotto South Stream sotto il Mar Nero costituiscono importanti passi in questa direzione. Questi progetti hanno l’appoggio di molti governi e coinvolgono le massime compagnie Europee del settore energetico. Una volta che i gasdotti iniziano ad operare a piena capacità, l’Europa avrà un flessibile ed affidabile sistema di approvvigionamento energetico che non dipende dai capricci politici di un solo Stato. Ciò rafforzerà la sicurezza economica del continente non soltanto nella forma, ma specialmente nella sostanza. Ciò è particolarmente importante in luce della decisione di alcuni Stati Europei di ridurre o rinunciare del tutto all’energia nucleare”.

Se l’Europa vuole un socio affidabile in grado di soddisfare i suoi bisogni energetici, la Russia corrisponde alla descrizione. Sfortunatamente gli USA hanno tentato ripetutamente di sabotare entrambi i gasdotti allo scopo di mettere a repentaglio i rapporti Europa-Russia. Washington preferirebbe che l’Europa riducesse drammaticamente il suo utilizzo di gas naturale o che si rivolgesse ad altre fonti più costose che non passano per la Russia.In altre parole, i bisogni naturali Europei vengono sacrificati agli obiettivi geopolitici USA, tra i quali il maggiore è prevenire la formazione di una Più Grande Europa.

La guerra di Washington contro la Russia è sempre più militarizzata. Di recente il pentagono ha stanziato più truppe da combattimento in Siria e Kuwait, suggerendo che i pianificatori bellici USA intendono muoversi dalla strategia attuale di armamento di milizie jihadiste (per rovesciare il governo Siriano legittimo di Bashar Al Assad) a un uso più diretto della forza marziale per conquistare e controllare territorio nell’Est della Siria. Ci sono segni di un esacerbarsi della violenza anche in Ucraina, dal momento che il Presidente Trump sembra determinato soltanto a usare un approccio più duro per dirimere le controversie regionali rispetto al predecessore Barack Obama.

Anche la NATO ha stanziato truppe e armamenti sul fianco Occidentale Russo, mentre gli USA hanno disseminato basi militari in Asia centrale. La NATO non ha mai smesso di spingere verso Est dal momento in cui il Muro di Berlino cadde nel Novembre 1989. L’accumulo di mezzi bellici ostili sul perimetro Occidentale della Russia è una fonte di crescente preoccupazione a Mosca, e per ottime ragioni. I Russi conoscono la loro storia.

Al tempo stesso, gli Stati Uniti stanno costruendo un sistema terrestre di difesa missilistica antiaerea in Romania (Star Wars), che integra l’arsenale missilistico USA in un luogo a soli 900 km da Mosca. Il sistema missilistico USA, che è stato “certificato per le operazioni” nel Maggio 2016, cancella il deterrente nucleare Russo e distrugge l’equilibrio strategico di potere in Europa. Putin ha risposto con appropriate contromisure. Ecco i suoi commenti sull’argomento:

“Sembra che i paesi NATO, in primo luogo gli Stati Uniti, abbiano sviluppato una particolare visione della sicurezza, molto diversa dalla nostra. Gli Americani sono ossessionati dall’idea di ‘assoluta invulnerabilità’ per loro stessi. Ma l’assoluta invulnerabilità di una nazione significa assoluta vulnerabilità per tutti gli altri. Non possiamo assolutamente essere d’accordo”.

La settimana scorsa l’amministrazione Trump ha annunciato che impiegherà il sistema Terminal High Altitude Area Difense (THAAD) in Corea del Sud, citando la necessità di rispondere alle provocazioni da parte della Corea del Nord. In realtà gli USA sfruttano il Nord come pretesto per poter minacciare Russia e Cina come “limiti assiali” dell’ Heartland Eurasiatico, come mezzo per contenere la vasta massa di terre emerse che Sir Halford Mackinder ha chiamato “l’area fondamentale, che si estende tra il golfo Persico e il fiume Yang Tze in Cina”.

Washington spera che controllando le rotte marine critiche, circondando la regione con basi militari, e inserendosi aggressivamente dove necessario, possa riuscire a prevenire l’emergenza di un colosso economico che possa sminuire l’importanza degli Stati Uniti come superpotenza globale. Il futuro dell’America dipende dalla sua capacità di fare deragliare l’integrazione economica del centro del Mondo e riuscire nel grande gioco nel quale tutti gli altri hanno fallito. Ecco un estratto da un articolo di Alfred W. McCoy intitolato “La geopolitica del declino globale Americano”, il quale aiuta a illuminare la natura della contesa che sta avendo luogo in questo momento per il controllo della cosiddetta “Isola-Mondo”.

In seguito alla seconda guerra Mondiale gli USA si sono ritrovati “Prima potenza nella storia a controllare i punti strategici assiali di entrambe le estremità dell’Eurasia”. Con la paura dell’espansione Russa e Cinese come “catalizzatore della collaborazione”, gli USA hanno guadagnato bastioni strategici sia in Europa Occidentale che in Giappone. Con questi punti assiali come ancoraggio, Washington ha proceduto a creare un arco di basi militari basate sul modello marittimo precedente della Gran Bretagna, visibilmente concepite per circondare l’ “Isola-Mondo”.

“Avendo preso possesso dei limiti assiali dell’ Isola-Mondo, sottraendoli alla Germania nazista e al Giappone Imperiale nel 1945, per tutti i 70 anni successivi gli Stati Uniti si sono affidati a strati sempre più fitti di potenziale bellico per contenere Cina e Russia nei limiti dell’ Heartland Eurasiatico. Spogliata del suo rivestimento ideologico, la grande strategia di Washington del contenimento anti-comunista nella guerra fredda, non è stato molto altro che un processo di successione imperiale”.
Alla fine della guerra fredda nel 1990, l’accerchiamento della Cina comunista e della Russia richiedevano 700 basi in territori stranieri, una potenza aerea di 1763 jet da combattimento, un vasto arsenale nucleare, oltre 1000 missili balistici, una potenza navale di 600 navi, tra cui 15 portaerei nucleari, tutti unificati dall’unico sistema al mondo di comunicazione globale satellitare”. – (La geopolitica del declino Americano globale, Alfred W. McCoy)

Negli ultimi 70 anni la strategia Imperiale ha funzionato senza contrattempi, ma adesso la rinascita Russa e l’esplosiva crescita Cinese minacciano di liberarsi dal giogo dell’abbraccio costrittivo di Washington. Gli alleati Asiatici hanno iniziato a puntellare l’Asia e l’Europa con gasdotti e ferrovie ad alta velocità che uniranno insieme i vari staterelli distanti dispersi nelle steppe, attirandoli nell’ Unione Economica Euroasiatica, collegandoli a un superstato prospero e in espansione, epicentro del commercio e dell’industria globale. L’uomo della “grande scacchiera”, Zbigniew Brzezinski, ha riassunto l’importanza dell’Asia centrale nel suo classico del 1997 sostendendo che:

“L’Eurasia è il maggiore continente del globo e la sua importanza geopolitica è assiale. Una potenza che domina l’Eurasia controllerebbe due tra le tre regioni più avanzate ed economicamente produttive. Circa il 75% della popolazione mondiale vive in Eurasia e la maggior parte della ricchezza fisica effettiva si trova anche essa in questa area, sia nelle sue imprese che nel suo suolo. L’Eurasia conta per il 60% del PIL mondiale e per circa tre quarti delle risorse energetiche note del globo” (La Grande scacchiera: La supremazia Americana e i suoi imperativi geostrategici, Zbigniew Brzezinski, pag.31).

Un nuovo impero globale sta gradualmente emergendo in Asia Centrale e mentre l’impatto trasformazionale dell’integrazione economica dell’area non si è ancora realizzato, gli sforzi da parte degli USA per fermare questa possibile alleanza nella sua fase embrionale appaiono sempre più inefficaci e disperati. L’iperbolica propaganda sul presunto “hacking Russo” dell’elezione presidenziale USA è solo uno tra i numerosi esempi di ciò, armare i militanti Nazi a Kiev ne è un altro.

Il punto è che sia la Russia che la Cina si stanno servendo dello sviluppo dei mercati e della semplice ingenuità per avere la meglio su Washington, mentre Washington si basa quasi esclusivamente sull’inganno, attività occulte, forza militare bruta. In parole povere gli ex comunisti stanno stracciando i capitalisti nel loro stesso gioco. Ancora McCoy:

“La Cina si sta affermando in modo profondo nell’ ‘Isola-Mondo’ in un tentativo di dare una forma completamente nuova ai fondamentali geopolitici del dominio globale. Per fare ciò sta usando una fine strategia che fino a questo momento ha eluso la comprensione da parte delle elites al potere in USA.

Il primo passo è consistito in un sensazionale progetto di creazione di una infrastruttura che assicuri l’integrazione economica del continente. Stendendo un elaborata e complessa rete di ferrovie ad alto volume ed alta velocità, come anche gasdotti ed oleodotti, nelle vaste distese Eurasiatiche, la Cina potrebbe rendere realtà l’intuizione di Mackinder in un modo imprevisto. Per la prima volta nella storia il rapido movimento transcontinentale di carichi di materie prime fondamentali: petrolio, minerali, prodotti, sarà possibile su una scala prima impensabile, unificando così potenzialmente la grandissima estensione di terre in questione in una unica zona economica che si estende per 6500 miglia da Shangai a Madrid. In tal modo la leadership Pechinese spera di spostare il baricentro del potere geopolitico via dalla periferia marittima e fin dentro all’ Heartland continentale.” (Tomgram: Alfred McCoy, Il gran gioco di Washington e perchè sta fallendo, TomDispatch).

Washington di certo non lascerà che il piano Russo-Cinese vada avanti senza lottare contro. Se sanzioni economiche, attività occulte e sabotaggio economico non funzioneranno, i manovratori di potere USA passeranno a strategie più letali. I recenti stanziamenti di truppe in Medio Oriente suggeriscono che i legislatori ritengono che un confronto militare diretto possa essere la migliore opzione disponibile, dopotutto una guerra contro la Russia combattuta in Siria o in Ucraina non necessariamente potrebbe degenerare in una guerra nucleare a tutto campo. Nessuno vuole arrivare a questo. Ma se la guerra può essere contenuta entro i confini Siriani, ciò sarebbe un modo pratico per chiamare a raccolta gli alleati Europei, abbattere definitivamente il piano Russo di “integrazione economica” e immobilizzare la Russia in un lungo pantano che ne prosciugherebbe le risorse. Forse i pianificatori militari USA potrebbero avere in mente questo?

E’ un piano rischioso, ma non dubitiamo che Washington potrebbe tentarlo volentieri se ciò fosse necessario a rafforzare la supremazia globale Americana.

Mike Whitney
Fonte: www.counterpunch.org


https://comedonchisciotte.org/lamerica- ... ue-russia/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

28/03/2017, 22:48

La vera idiozia occidentale è quella di continuare ad alimentare tensioni con la Russia dopo le aperture di Putin che oltretutto si è rivelato un valido alleato nella lotta contro l'Isis invece cosa si fa? Si sanziona la Russia e si ammassano truppe ai confini. Oltretutto col colosso cinese che avanza e che migliora tecnologie e spese militari l'ideale sarebbe tenersi la Russia come amico e non come possibile nemico in un ipotetico conflitto atomico laddove un'alleanza Cina-Russia sarebbe schiacciante.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

29/03/2017, 15:29

Corea del Nord, ultimato stadio finale, sesto test nucleare imminente
Si teme resa esplosiva fino a 14 volte maggiore di quella avvenuta lo scorso settembre


http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cor ... 80325.html

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 08:52

Corea, Trump avverte la Cina: “Fermatela o lo faremo noi”

http://www.lastampa.it/2017/04/03/ester ... agina.html

Come può chiedere Trump alla Cina di fermare la Corea del Nord? E' pura utopia! La Cina non vuole affatto una Corea unificata senza Kim Jong Un che significherebbe una Corea unita e filoamericana, in altre parole se cade Kim Jong Un la Cina si ritrova gli americani come vicini di casa e inoltre dovrebbe gestire un massiccio esodo di profughi nordcoreani ben felici di poter emigrare in Cina.

Questa situazione è molto più complessa di come la immaginiamo, inoltre buona parte delle postazioni nordcoreane sono su rampe mobili quindi non facilmente neutralizzabili per cui gli Usa dovrebbero fare bombardamenti a tappeto con ingenti perdite civili, sarebbe una catastrofe anche perché una Corea del Nord ferita ma non annientata come prima cosa colpirebbe la Corea del Sud e il Giappone e Dio solo sa cosa potrebbe significare un missile nucleare nordcoreano su Tokyo o su Seul ma Trump su questa faccenda ci si gioca la reputazione, sua e degli Stati Uniti.

Per come la vedo io è iniziato il conto alla rovescia ed è qui che si gioca il destino del mondo e non sarà nulla di minimamente paragonabile all'invasione dell'Iraq o ai raid in Libia.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 10:35

si infatti..
la corea del nord è (era) come l'ucraina
per la russia,
uno stato-cuscinetto..

alla cina va bene così..

non capisco trump,
ma probabilmente ha dietro idioti civili
che giocano a risiko da dietro le scrivanie
dopo aver pippato la pista di neve
(facile spostare carrarmatini sulla carta)
e non capiscono
che la realtà è diversa..

ok gli yanchees fanno un raid,
poi i nord-coreani lanciano razzi di ritorsione
sulla corea del sud..come minimo..
quindi??

bomba dopo bomba si finisce male..
si sa come si comincia
non si sa come si finisce..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 11:03

La faccenda coreana (nord) è tutto un giochetto "cinese".
Intanto che tutto il mondo o quasi, guarda il Cicciobello, loro, i cinesi, si stanno "prendendo" mezzo mondo, comperandolo, per ora.
Quando poi tra est asiatico, e territori africani, saranno 3-4 miliardi, NON avranno più bisogno di pagare, prenderanno e basta.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 11:07

Infatti stanno gia svuotando l'Africa spedendo gli "inquilini" da noi... D'altronde qualcuno darà loro i soldi per i "viaggi della speranza" no?! O li creano dal nulla dentro le capanne?

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 11:13

TheApologist ha scritto:Infatti stanno gia svuotando l'Africa spedendo gli "inquilini" da noi... D'altronde qualcuno darà loro i soldi per i "viaggi della speranza" no?! O li creano dal nulla dentro le capanne?

Il giro probabile:
1 - mettono prodotti scadenti e di basso prezzo sui nostri mercati, guadagnando comunque EUROS.
2 - questi EUROS li danni ai "fricani"
3- loro si pagano il viaggio
4 - ed il telefonino GPS qui da noi, lo trovano sotto le piante.
5 - vitto ed alloggio non è un problema loro, ma nostro.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 11:22

Perfetto. E fateci caso, la Cina é l'unica dittatura che oltre a fare comodo a tutti non é mai messa in discussione. Produce per tutto il globo... E chissenefrega dei diritti dei lavoratori che fanno l'iphone o il televisiore che ci piace tanto lavorando 20 ore al giorno pagati due noccioline.

Inquinano piu di tutti gli altri messi assieme, mentre da noi ci propinano le "domeniche verdi", "m'illumino di meno" e cagate del genere!
Come prendere un'aspirina per curare il cancro.
L'ipocrisia del genere umano... Il bello é che, volenti o nolenti, siamo tutti complici.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 12:30

ma qualcuno magna di più..

cioè putacaso il telefonino
ce lo vendono a 80 euro,
ai cinesi l'importatore, produttore, ecc.
costa 15/20 al massimo..

la grassa differenza se la pappa lui..

la complicità dovrebbe essere alla pari, no?

questa è truffa a largo spettro..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 12:36

mik.300 ha scritto:ma qualcuno magna di più..

cioè putacaso il telefonino
ce lo vendono a 80 euro,
ai cinesi l'importatore, produttore, ecc.
costa 15/20 al massimo..

la grassa differenza se la pappa lui..

la complicità dovrebbe essere alla pari, no?

questa è truffa a largo spettro..

Più che truffa mi sembra "CIRCONVENZIONE DI INCAPACE". [:292] [:292]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 12:44

ORSOGRIGIO ha scritto:
mik.300 ha scritto:ma qualcuno magna di più..

cioè putacaso il telefonino
ce lo vendono a 80 euro,
ai cinesi l'importatore, produttore, ecc.
costa 15/20 al massimo..

la grassa differenza se la pappa lui..

la complicità dovrebbe essere alla pari, no?

questa è truffa a largo spettro..

Più che truffa mi sembra "CIRCONVENZIONE DI INCAPACE". [:292] [:292]


sempre reato è....

cioè se il telefonino lo producessero in italia,
non credo costerebbe più di 80 euro
in ogni caso..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 13:25

ORSOGRIGIO ha scritto:La faccenda coreana (nord) è tutto un giochetto "cinese".
Intanto che tutto il mondo o quasi, guarda il Cicciobello, loro, i cinesi, si stanno "prendendo" mezzo mondo, comperandolo, per ora.
Quando poi tra est asiatico, e territori africani, saranno 3-4 miliardi, NON avranno più bisogno di pagare, prenderanno e basta.


Se c'è chi compra allora vuol dire che c'è chi lietamente vende facendo i propri interessi. Tra la strategia USA della razzia e quella Cinese dell'acquisto io preferisco la seconda.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

03/04/2017, 14:24

Sono d'accordo con Mik: una guerra si sa quando inizia ma non si sa quando finisce (nel caso della Corea del Nord essendoci in ballo le atomiche non si sa nemmeno le possibili conseguenze in termini di malattie conseguenti all'uso di queste armi visto che in Giappone per la bomba di Hiroshima la gente muore ancora oggi). va da se quindi che una ritorsione atomica nordcoreana su Corea del Sud e Giappone avrebbe conseguenze devastanti ma anche Cina e Russia ne risentirebbero.

Sul discorso dei prodotti cinesi low cost il discorso riguarda in verità molti paesi emergenti. Guardate le etichette in molti prodotti del ramo vestiario e noterete che non sono prodotti in Cina bensì in altri paesi persino in Pakistan (fra l'altro detentore della bomba atomica), eccezion fatta per la "Cina Italiana" (Prato) dove i cinesi hanno in mano quasi tutto il tessile. Forse non si è capito ma i nuovi ricchi del pianeta non sono i sionisti ma i cinesi (e sono anche quelli con l'esercito più numeroso e armamenti formidabili, ocio a sottovalutarli).

Opinione personale: se la Cina ha un po di sale in zucca se gli Usa bombardano la Corea del Nord i cinesi stanno al gioco e non rompono le scatole continuando a far soldi con la manodopera a basso costo e facendo i loro affari in Africa e viviamo tutti felici e contenti. Viceversa se intervengono scomodando le loro armi tutto il pianeta va a ramengo e questo non lo vuole nessuno. Conclusione: gli amerricani bombarderanno la Corea del Nord e ci sarà un dittatore di meno sulla terra con la gioia dei nordcoreani che potranno tornare ad essere un popolo libero, what else?
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