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Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 20:34

Robiwankenobi ha scritto:Considerando quanta importanza ha a livello economico e impiegatizio,in America,il comparto militare,mi aspetto uno svuotamento importante di riserve di armamenti per far ripartire la macchina lavorativa e gettare fumo negli occhi degli elettori.

Se andava avanti per la sua strada lo impicciavano a breve ... diciamo che ha trovato un modo per rimandare il problema
Ti dirò che ho anche qualche sospetto sul mancato intervento degli anti-missile russi nell'attacco in Siria

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 21:04

Trump bombarda la Siria: neanche 100 giorni per essere fagocitato dal sistema

La lotta tra il “populista” Donald Trump e l’establishment atlantico, liberal e finanziario, quello che poggia sull’asse City-Wall Street, non è durata neppure tre mesi: il 20 gennaio scorso il neo-presidente si è insediato alla Casa Bianca e dopo solo dieci settimane, appestate dalla diffusione di dossier, agguati al Congresso, insinuazioni sui suoi rapporti con la Russia, colpi bassi dei servizi segreti, Trump ha infine capitolato.
Tra un combattimento all’arma bianca e la resa, l’immobiliarista di New York ha scelto la seconda strada, chinando il capo ed adeguandosi alle direttive dell’oligarchia. Il gesto di riconciliazione con l’élite atlantica è coinciso col bombardamento della base aerea siriana di Shayrat nella notte tra il 6 ed il 7 aprile, motivato dal precedente attacco chimico su Idlib che gli angloamericani avevano orchestrato ad hoc: 59 missili Tomahawk con cui il neo-presidente ha cestinato la campagna elettorale, le sue promesse di distensione con la Russia ed il vagheggiato neo-isolazionismo, per ricevere il battesimo dell’establishment. Ora Trump è parte integrante del sistema: gli attacchi della stampa cesseranno, il partito repubblicano si acquieterà, la CIA smetterà di produrre scomodi dossier ed il Dipartimento di Stato si allineerà allo Studio ovale.
Poche mosse in rapida successione sono state sufficienti per piegare un presidente che aveva suscitato grandi speranza negli Stati Uniti e all’estero per la sua carica anti-sistema, ma all’atto pratico ha dimostrato di non possedere né la fibra, né l’esperienza, né la forza politica, per imporre la sua linea e liberare la nazione americana dall’élite mondialista. Il 24 marzo l’ammutinamento del partito repubblicano impedisce l’abolizione dell’Obamacare; il 31 marzo l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn si dice pronto a testimoniare davanti alla commissione del Congresso che indaga sul “Russiangate” in cambio dell’immunità; il 4 aprile si consuma nella provincia di Idlib l’attacco chimico imputato al regime di Assad e realizzato dai “White Helmets” finanziati dagli angloamericani. La strage siriana è il test decisivo per Trump: o si piega alla volontà dell’establishment o sarà estromesso. Trump getta la spugna: il 5 aprile, Stephen Bannon, l’anima “populista” della campagna elettorale, è allontanato dal Consiglio per la Sicurezza nazionale per la gioia del Pentagono. Il 6 aprile la Casa Bianca ribalta di 180 gradi la strategia sinora seguita sulla Siria: il Segretario di Stato Rex Tillerson sostiene che Bashar Assad deve essere rimosso e nelle prime ore del 7 aprile, è sferrato il blitz sulla base aerea di Shayrat, da dove sarebbe partiti i fantomatici caccia per gasare Idlib.
Sebbene Mosca disponga di mezzi idonei a neutralizzare l’attacco (i sistemi S-300 e S-400), non si registra nessuna reazione da parte russa: il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, dirà che il personale della base è stato evacuato dopo l’avviso americano dell’imminente raid.
È da notare la tempistica dell’attacco: poche ore prima che il presidente Trump incontri in Florida il leader cinese Xi Jinping e a distanza di pochi giorni dalla visita del Segretario di Stato Tillerson in Russia, l’11 e 12 aprile1. Il blitz statunitense è un monito che la “nuova” Casa Bianca, quella del rinato Donald Trump, lancia al resto del mondo: nessun isolazionismo, nessuna distensione, nessuna divisione del mondo in sfere d’influenza. L’impero angloamericano è vivo ed è pronto alla guerra per difendere la sua egemonia mondiale: esattamente l’opposto di quanto aveva promesso Trump in campagna elettorale, delineando uno scenario di progressivo ritiro degli USA. Smantellamento della NATO, ritiro dal Giappone, fine delle interferenze in Medio Oriente, etc. etc.
C’è chi dice che il bombardando dell’installazione militare siriana sia la prova della dipendenza di Trump dal Likud e dal premier israeliano Benjamin Netanyahu; altri dicono che, oltre a Tel Aviv, il presidente americano abbia voluto rinsaldare i legami con le potenze sunnite regionali, Turchia ed Arabia Saudita in testa. Non sono affermazione errate, ma parziali: quelli israeliani, turchi e sauditi sono pur sempre piccolo o medi nazionalismi.
L’azione di Trump deve essere letta considerando cosa è oggi il Medio Oriente: una grande scacchiera dove il declinante impero angloamericano si confronta con la rinnovata potenza mondiale russa. L’intervento in Siria è prima di tutto una vittoria dell’establishment atlantico, atterrito dai progetti neo-isolazionisti del primo Trump: Washington e Londra sono ancora in Medio Oriente e sono pronte a “contenere” la Russia in qualsiasi quadrante. Nessun Levante in mano ai russi, nessun smantellamento della NATO, nessun attacco al suo corrispettivo politico, l’Unione Europea: è questo il nuovo corso del Donald Trump “normalizzato”.
Sono sintomatici, a questo proposito, gli editoriali della stampa liberal, la stessa che fino al 5 aprile braccava Trump con le accuse di connivenza con Mosca: ora che il presidente si è piegato alla linea “russofobica”, ora che è disposto a combattere l’esuberanza russa in Medio Oriente, ora che la distensione, mai decollata, è morta del tutto, è un fiorire di elogi e ripensamenti.

Tutto l'articolo qui: http://federicodezzani.altervista.org/t ... l-sistema/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 21:23

a proposito delle capriole dei dem assetati di sangue..
mo trump è un personaggio di tutto rispetto,
praticamente riabilitato..

avete presente quando noi parliamo di impero del caos
contro impero dell'ordine,
ecc.
eccone una citazione nonchè difesa conclamata e spudorata,
eugenio scalfari,
uno che dovrebbe essere un sinistroide..
ma che è solo uno schiavo dei padroni dei cannoni..


http://www.repubblica.it/esteri/2017/04 ... P1-S1.4-T1

Il presidente Usa è innamorato delle proprie contraddizioni, le conosce e le accresce volutamente: Per ora ha tirato fuori la sua arma per farla vedere. Quando la userà? E contro chi lo userà?
di EUGENIO SCALFARI

Di motivazioni che spiegano la mossa a sorpresa di Trump ce ne sono dunque parecchie e quasi tutte azzeccate, in particolare sul nostro giornale e sugli organi di stampa più influenti in Italia e nel mondo occidentale. Per me sono tutte accettabili e nel loro complesso danno un quadro completo di quanto sta accadendo e delle sue possibili conseguenze. A mia volta voglio anch'io farne una:il mondo è strutturalmente caotico, è il caos che lo domina, non soltanto oggi ma da sempre. Il caos è la legge dell'universo e del nostro pianeta dove c'è vita in particolare. La vita e la sua storia in particolare. Perfino le particelle elementari nascono dal caos che Einstein cercò di spiegare con la teoria della relatività.

Ebbene, il caos genera in ciascuno di noi una conseguenza: le contraddizioni che abbiamo dentro di noi, nell'anima nostra. Alcuni hanno contraddizioni che cercano di conciliare tra loro, altri tendono invece non solo a subirle ma anzi ad esaltarle.

Confrontate due individui che hanno ricoperto la stessa carica, uno dopo l'altro: Obama e Trump. Il primo era pieno di contraddizioni a cominciare dalla nascita, ma ha usato la logica per conciliarle tra loro e in parte c'è anche riuscito.

Trump invece è innamorato delle proprie, le conosce e le accresce volutamente.

praticamente un'apologia del caos (impero yanchees)
da non credere..
capito?
è giusto ammazzare, fare la guerra,
dominare,

lanciare missili qua e la.
è il caos bellezza..
la civiltà, il diritto internazionale, l'etica,
il diritto positivo, il progresso, ecc.
tutte kaz.zate,

domina il caos, punto e fine..
tutto è lecito, tutto si può fare..
il più forte comanda la vita e la morte..
così, a come gli gira, senza motivo..
neanche nel neolitico perseguivano
farneticazioni del genere..


ribadisco..
e questo sarebbe di sinistra..
destra, sinistra, tutte kaz.zate..
la distinzione è tra servi e liberi..

ma bisogna essere ubriachi o sotto effetto di psicofarmaci
per scrivere queste cose..


il nuovo idolo guida del mondo secondo la dottrina scalfari..


Immagine

e il suo discepolo

Immagine


NON C STANNO PIÙ COL CERVELLO..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 21:47

La sinistra é da mò che si é venduta all'establishment, all'élite, nwo, o quello che é. Idem le destre e i centri vari... Rimangono solo i partiti e movimenti sovranisti, sempre sotto attacco da parte di quelli di cui sopra. Ma comincio a chiedermi.. Se una volta al potere facessero le "giravolte" anche loro?!

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 22:00

bè sicuramente la libertà
non è a costo zero..

proveranno a fermare chi c prova..
questo è da mettere in conto..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 22:20

sottovento ha scritto:
Dovete ricordarvi che le sanzioni alla Corea del nord li hanno applicati solo per il fatto che questa nazione è Comunista.

In verità di sanzioni ne sono state applicate anche a diversi paesi per niente comunisti, infatti togliendo Cuba e Corea del Nord si possono citare l'Iraq, la Libia, l'Iran e persino Israele che di comunista non hanno mai avuto nulla. Non riesco quindi a vedere questa relazione fra sanzioni e comunismo. Tu sai spiegare la tua tesi?

Vedi quale è il guaio degli Italiani?,sono senza cervello,senza memoria storica,se tu consulti la storia ti renderai conto che tutte le guerre, le intromissioni,le sanzioni della ("comunità internazionale quella buffonata dell'ONU "leggasi America),sono state applicate GUARDA CASO a Paesi con Sistemi Socialisti o Comunisti,poi sono stati questi ultimi che si sono staccati o hanno cercato di staccarsi dall'oppressione dal Sistema Occidentale e solo questi sono stati colpiti e altri (sempre con Sistemi Socialisti) sono nell'elenco.
IN QUANTO SOLO UN SOCIAL-COMUNISMO PUO' FERMARE IL N.W.O.,HANNO ANCORA GLI INCUBI E TREMANO SE PENSANO AD UN MONDO SOCIALIZZATO. [:305]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 23:03

ma se buttano giù kim per me non esiste più la korea del nord e uniranno le due koree, di sicuro.
da una parte abbiamo usa, giappone e korea del sud.
dall'altra korea del nord, russie e cine in teoria. se non se ne aggiungono altri.
vedete un pò voi.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 23:41

xfabiox ha scritto:ma se buttano giù kim per me non esiste più la korea del nord e uniranno le due koree, di sicuro.
da una parte abbiamo usa, giappone e korea del sud.
dall'altra korea del nord, russie e cine in teoria. se non se ne aggiungono altri.
vedete un pò voi.

Secondo me se ci sarà un'altra guerra tra le due Coree,questa volta si uniranno,ritorneranno uniti sotto la naturale influenza e alleanza delle due grandi potenze Asiatiche Cina e Russia statene certi!. [^]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 23:50

Il problema è vedere cosa rimarrà della Corea del Sud dopo le rappresaglie della Corea del Nord e considera che solo a Seul vivono quasi 11 milioni di persone. E' infatti assai probabile che per ripicca i nordcoreani colpiranno la Corea del Sud che essendo confinante è a tiro di missili, cannoni, esercito.

Logicamente nelle rappresaglie potrebbe rientrare anche il Giappone data la portata dei missili nordcoreani quindi prima di pensare ai possibili scenari occorrerebbe prima pensare alle conseguenze perché sai come si dice...una guerra sai quando inizia ma non sai quando finisce. Infine bisogna vedere gli attori perché anche quelli sono determinanti.

Comunque dalla sicurezza manifestata da Trump dopo l'incontro col presidente Cinese io ho l'impressione che Trump abbia l'appoggio della Cina, poi magari mi sbaglio. Il "dopo" se tutto non provocherà casini troppo eclatanti, sarà probabilmente una Nord Corea libera magari un protettorato cinese che gli Usa regaleranno a Pechino insieme alle "isole contese" in cambio della loro collaborazione o magari le due Coree si riuniranno in un solo paese.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 23:54

sottovento ha scritto:
Logicamente nelle rappresaglie potrebbe rientrare anche il Giappone data la portata dei missili nordcoreani quindi prima di pensare ai possibili scenari occorrerebbe prima pensare alle conseguenze perché sai come si dice...una guerra sai quando inizia ma non sai quando finisce.

.

Questa riflessione fosse bene che la facessero gli Americani!. [:D]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

09/04/2017, 23:59

Si anche se dovesse intervenire la Cina ci saranno "danni collaterali", questo é sicuro...

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

10/04/2017, 00:05

bleffort ha scritto:Questa riflessione fosse bene che la facessero gli Americani!. [:D]

Sono d'accordo, infatti gli americani dovrebbero mettere in conto innanzitutto questo aspetto, ma lo faranno pur di raggiungere il loro scopo? Insomma, quanti civili sono morti in Iraq, Libia, Afghanistan, Siria etc. durante le varie campagne militari fatte a fin di bene? Non penso che la Corea del Nord in questo faccia differenza, anche li c'è un cattivo da eliminare "per il bene del mondo" e se il cattivone se la prenderà coi giapponesi o coi sudcoreani ci diranno che nessuna guerra è perfetta, che era inevitabile e via dicendo.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

10/04/2017, 00:10

Nella maggioranza delle guerre nel mondo,chi si aspettava di vincere poi ha perso,nell'ultima guerra mondiale le potenze dell'Asse erano sicuri di vincere la guerra e gli Inglesi e i Russi di perderla poi è entrato un nuovo soggetto facendo cambiare la situazione,ma... anche l'America ha avuto il forte dubbio di perderla. [^]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

10/04/2017, 00:12

TheApologist ha scritto:Si anche se dovesse intervenire la Cina ci saranno "danni collaterali", questo é sicuro...

Meglio non pensarci perché ci sarebbe la 3 guerra mondiale, ergo fine del mondo, kaputt, adios amigos, sayonara.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

10/04/2017, 00:14

sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:Questa riflessione fosse bene che la facessero gli Americani!. [:D]

Sono d'accordo, infatti gli americani dovrebbero mettere in conto innanzitutto questo aspetto, ma lo faranno pur di raggiungere il loro scopo? Insomma, quanti civili sono morti in Iraq, Libia, Afghanistan, Siria etc. durante le varie campagne militari fatte a fin di bene? Non penso che la Corea del Nord in questo faccia differenza, anche li c'è un cattivo da eliminare "per il bene del mondo" e se il cattivone se la prenderà coi giapponesi o coi sudcoreani ci diranno che nessuna guerra è perfetta, che era inevitabile e via dicendo.

Vedi devi capire la differenza che c'è fra le Coree e l'Iraq, la Libia,Palestina ecc....,tu andresti a rapire un cucciolo di Orso che si trova vicino la sua mamma?. [:246]
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