Mi par di capire che qualcuno non ha preso bene il mio precedente intervento… pazienza… come diceva un saggio preferisco deludere
poche scimmie piuttosto che molti lettori intelligenti e, in ossequio all’insegnamento del grande Dante Alighieri contenuto nel verso ‘perder tempo a chi più sa più spiace’ , direi senz’altro di proseguire il nostro discorso. Dopo queste doverose premesse, a titolo di preambolo, riporto qui quanto ho scritto a suo tempo in altro sito, certo di riscuotere l’interesse di più di un lettore…
… per iniziare in maniera corretta occore dire che, se le ‘perplessità’ [chiamiamole così…] riguardo alla ‘identità’ dei due aerei impattati sulle Twin Towers non mancano, nel caso del Pentagono il minimo che si può dire è che ‘l’unica cosa certa è il nulla’. Dal momento però che piangerci sopra non procura utilità, poniamoci subito una domanda cruciale: l’oggetto che alle ore 9.38 a.m. dell’11 settembre 2001 è impattato con effetti terrificanti sul Pentagono era o non era l’American Airlines Flight 77, l’aereo di linea Boeing 757 partito alle ore 8.20 a.m. dal Dulles Airport di Washington?… Il materiale che ho suggerito di consultare dovrebbe risultare abbastanza ‘convincente’ al riguardo. Nell’improbabile ipotesi che così non sia proviamo un poco ad esaminare la cosa ‘a mente fredda’. Cominciamo ad osservare, anche ‘distrattamente’, le quattro foto raggruppate qui sotto…

La prima foto [a sinistra in alto…] riporta la ‘traiettoria’ con cui il nostro ‘oggettino’ è penetrato nell’edificio. È chiaro senza che possa sussistere alcun dubbio che esso ha attraversato i tre anelli esterni [per primo l’anello E, quindi l’anello D e infine l’anello C…] come un coltello taglia una torta. Nella prima foto si nota anche i ‘foro d’uscita’ [exit hole…], ben visibile sulla parete interna dell’anello C, lo stesso ‘foro’ che compare nella foto a destra in alto. Al fine di comprendere la natura del problema tecnico che si ha di fronte non sarà certo fuori luogo riportare alcune righe di un precedente postato…
… era la sola aerea del Pentagono dotata di sistemi antincendio automatici. Era inoltre stata rinforzata con colonne e travi d’acciaio in grado di resistere all’onda d’urto di bombe convenzionali. Le finestre erano anch’esse a prova di esplosione [spesse due pollici e pesanti ciascuna 2.500 libbre…], le quali sono rimaste intatte in seguito all’impatto e al successivo incendio...
Se quindi non abbiamo le traveggole [cosa sempre possibile per carità…], si deve arguire che il nostro ‘oggettino’ ha attraversato cemento e acciaio come fossero burro, lasciando alla fine un foro annerito di forma perfettamente circolare. Domanda talmente ovvia da sembrare rivolta ad un demente: è tutto ciò compatibile con le caratteristiche dei materiali di cui è fatto un aereo Boeing 757?... Al pari di ogni altro aeromobile, anche il Boeing 757, allo scopo di mantenersi in aria con il minor numero possibile di problemi, è costruito con materiali ‘leggeri’. La fusoliera perciò è fatta in gran parte di lega di alluminio mentre per il ‘muso’ [che si vede nella foto in baso a destra…] occorre fare un discorso a parte. Come già accennato in precedenza infatti, nel ‘muso’ è alloggiata la ‘avionica’ [radar, transponder, radioassistenza per l’atterraggio strumentale, etc…], per cui è necessario che la copertura sia ‘trasparente’ alla radiazione elettromagnetica. Tale ‘copertura’ quindi [chiamata in gergo aeronautico radome…] è fatta di materiale compositi che in genere sono assai fragili. Per avere idea di quanto il muso di un Boeing 757 sia ‘delicato’ e sufficiente dare un’occhiata alla foto in basso a sinistra, la quale mostra l’effetto della collisione con… un piccione!… Diciamo che qualche dubbio in qualcuno potrebbe magari far capolino e quindi se si fornissero altri elementi che possono tranquillizzarci un poco ne saremmo tutti assai contenti. Certo il gentile lettore potrà chiedere: ma esistono in questo caso filmati o fotografie?… Come il lettore avrà appreso dal sito al qual l’ho indirizzato, di ‘filmati’ ve ne era più d’uno solo che… solo che l’Fbi ha avuto l’accortezza di requisirli e dichiararli ‘materiale per le indagini’… col che è assai probabile che non li vedremo mai più. Tutto quello che abbiamo a disposizione è l’immagine seguente, un fotogramma ripreso una frazione di secondo prima dell’impatto da una delle telecamere della sicurezza poste fuori del Pentagono…
Certo non è un granchè, ma sapete com’è… la ‘sicurezza nazionale’ della superpotenza mondiale esige che noi si veda il meno possibile… Il nostro ‘oggettino’ è nascosto dietro a quello che ha tutta l’aria di essere una macchinetta per la validazione dei pass. Un decimo di secondo dopo l’oggetto sparirà in una palla di fuoco… Grosso modo si distinguono [a stento…] i piani di coda e la parte superiore della fusoliera. Il gentile lettore deve sapere che a me, come a tutti del resto, piace 'giocare'. E’ successo quindi che non appena ho visto il fotogramma in alto, subito mi è venuta la voglia di fare un bel giochino. Allora per prima cosa sono andato a cercare sul web una bella immagine di un Boeing 757 visto di profilo. Dopo poco tempo l’ho trovata in
http://www.turbosquid.com/FullPrevie....cfm/ID/185415. Bene, ora è bastato usare un qualsiasi tool per immagini [Microsoft paint va benissimo…], per rimpicciolire quanto basta e… voilà!…

Sembra proprio che il nostro ‘oggettino’ è un poco più corto di un Boeing 757… Qualcuno non ci crederà e dirà che sono tutte farfalle?… certo… può essere… però non sono l’unico cui piace giocare nel web e così ho scoperto che qualcun altro ha fatto il giochino prima [e meglio…] di me…
Allora cari amici… come la mettiamo?… pare proprio che anche qui ci sia un bel ‘mistero’… o no?… E le ‘decine di testimoni oculari’?… Eh già… i testimoni oculari ‘hanno visto e sentito’ e questo bisogna pur spiegarlo… Hanno visto sì… e hanno anche sentito… ma che cosa?… Proviamo a mettere insieme alcune di queste ‘testimonianze’. Sentiamo dalla loro ‘viva voce’ come era fatto il ‘coso’ che è finito sul Pentagono…
Dall’alto verso il basso i possibili aerei ‘candidati’ ad essersi ‘sfracellati’ sul Pentagono: AA Boeing 737, AA Boeing 747, AA Boeing 757, American Eagle Commuter, American Eagle Turbo Prop, ‘Orange & Blue’, ‘White’ …
Meseidy Rodriguez: … era un aereo di dimensioni medie…
Steve Patterson: … Steve Patterson, 43 anni, afferma che stava osservando in Tv le immagine del Wolrd Trade Center allorché ha scorto dalla finestra del suo appartamento del quattordicesimo piano un piccolo jet tipo quelli usati per colegamenti regionali di color argento sfrecciare a forte velocità. L’aereo era lontano circa 150 yards, proveniva da ovest e volava a circa 20 piedi da terra. Patterson riferisce che l’aereo emetteva un sibilo acuto e volava sopra il Cimitero di Arlington così basso da sembrare volesse posarsi sulla tangenziale I-395. L’aereo è passato troppo veloce perché lui potesse leggere le scritte sulla fusoliera. Era di quel tipo di aerei che possono trasportare 8-12 passeggeri e volava come se dovesse atterrare su una pista inesistente…
Scott P. Cook: … nè io nè Ray, ex-ufficiale di aviazione, abbiamo potuto non riconoscere un grosso Boeing 757 che andava a 400 miglia orarie passare davanti alla nostra finestra 10 secondi prima della fine…
Ken Ford: … stavamo osservando il binocolo il vicino aeroporto [si riferisce al Reagan National Airport…-n.d.r.]. L’aereo era un bimotore turboelica e volava sopra il fiume. Quindi è virato e si è diretto verso il Pentagono. E’ scoparso alla vista e pochi secondi dopo è impattato contro l’edificio…
Sergente Maurice L. Base: … guardandomi intorno in attesa di veder comparire un caccia a reazione, sono riuscito a vedere per un attimo un aereo civile di colore bianco sfrecciare verso l’edificio. Non ho fatto in tempo a meravigliarmi che quello è andato a fracassarsi contro un angolo del Pentagono a non più di 200 yard da dove io stavo…
Mike Dobbs : … stavo in uno dei livelli superiori dell’anello esterno del pentagono e guardavo fuori dalla finestra quando ho visto un bimotore 737 della American Airlines precipitarsi contro l’edificio…
James S. Robbins : … avevo lo sguardo rivolto in quella direzione quando l’aereo è impattato. La vista del 757 con angolo di discesa irrecuperabile mi rimarrà in mente per sempre. Vi è stato un lampo argenteo, un’esplosione e subito una densa nube di fumo nero ha nascosto l’edificio…
Levi Stephens: … si sono udite due esplosioni. Secondo un testimone qualcosa che assomigliava ad un 747 è precipitato sul Pentagono…
Vigile del fuoco Alan Fallace: … si trovava fuori dall’edificio quando, guardando in direzione dell’autostrada, ha visto un aereo bianco con striscie blù e arancione venire proprio verso di lui. Si è quindi fracassato contro l’edificio a non più di cento piedi di distanza. ‘Quando ho sentito la vampa di calore mi sono gettato a terra…’, ha raccontato poi…
Questi sono soltanto alcuni dei ‘riscontri’ resi da ‘testimoni oculari’. Basta volerlo e se ne possono trovare chissà quanti altri. Per esempio quella di Steve O’Brien, comandante del C-130 Golfer 06, una persona con ‘oltre vent’anni di esperienza di volo’ e chiaramente ‘al di sopra di ogni sospetto’…
… ho risposto che l’aereo sembrava essere un 757 o un 767 e a giudicare dal colore argento della fusoliera sembrava essere un aereo della American Airlines…
A parte il tipo specifico di aeromobile [nella fattispecie i modelli 737,747,757, 767 della Boeing…], riguardo al quale anche una persona esperta in circostanze come queste può sbagliarsi, pare che i ‘testimoni’ si possano dividere in due categorie: coloro che sostengono che si trattava di ‘un grosso aereo di linea’ e coloro che invece sostengono si trattava di un aereo di linea di dimensioni più ridotte, di quelli chiamati in gergo Regional Jet [tipo per intenderci il tristemente noto ATR-42…]. Ovvio il quesito: chi dei due ha ragione?… Di primo acchito uno sarebbe tentato di rispondere in maniera ‘automatica’ accreditando coloro che si adattano alle proprie ‘intime convinzioni’. E poi non vorremo mettere sullo stesso piano uno Steve Pattison qualsiasi e il tenente colonnello O’Brian, con alle spalle oltre vent’anni di carriera!… Il buon senso dovrebbe suggerire di no ma il guaio è che il buon senso non spiega il fatto che l’aereo ritratto in maniera ‘furtiva’ dalla telecamera posta all’esterno del Pentagono proprio non sembra essere un Boeing 757. Un modo ‘salomonico’ per risolvere l’enigma potrebbe essere quello di sondare la possibilità che tutti siano nel vero, vale a dire che i diversi testimoni in realtà hanno visto aerei differenti. Mah!… in fondo provare non costa niente e allora esaminiamo un poco la figura seguente...
[img]http://digilander.libero.it/luposabatini/Pentagonapproach[2].jpg[/img]
L’immagine riporta la ‘traiettoria stimata’ percorsa dal Flight 77 nella parte finale del suo volo, conclusosi con il disastroso impatto sul Pentagono. Come già detto in precedenza essa è una ‘discesa a capofitto [da una quota di 2500 metri…] lungo una spirale’, qualcosa di simile a quello che si fa sulle ‘montagne russe’ del Luna Park, con la differenza che in quel caso il veicolo corre su rotaie. E’ pensabile che un ‘beduino’, bravo finchè si vuole a ‘guidar cammelli’, dopo aver frequentato con profitto scadente un paio d’ore di scuola di volo, riesca in una impresa del genere su un Boeing 757 che non aveva mai pilotato in precedenza?… Anche se mi rendo conto del rischio di essere giudicato ‘ridicolo’ io sono del parere che non solo non è pensabile, ma che si tratta di impresa impossibile per chiunque su un aereo di quel genere. Già… ma allora?… Allora può essere che i protagonisti di questo singolare ‘carosello’ non siano stati due, bensì
tre aerei : il Golfer 06, un aereo simile ad un 757 di colore argento inviato lì in funzione di ‘specchio per allodole’, ed infine un jet proveniente da sud a bassa quota che poi è stato quello che veramente è impattato sul Pentagono. Pura fantasia?… Può essere, certo, ma proviamo ad esaminare di nuovo alcune testimonianze…
Steve O’Brian : … anche andando a tutta manetta, avevo grosse difficoltà a tenergli dietro… al momento dell’esplosione vedevo da lontano la sagoma del Pentagono…
In altre parole il comandante O’Brian precisa che l’aereo che stava inseguendo era più veloce del suo [e infatti un Boeing 757 supera le 500 miglia orarie di velocità, contro le 340 miglia orarie di un C-130…] e che al momento dell’esplosione egli si trovava indietro…
Vin Narayanan: … sono balzato fuori dall’auto dopo l’esplosione del jet, ed è stato allora che ho scorto un secondo jet in cielo…
Narayan parla di due jet e quindi non del C-130 che è un turboelica. Non occorre certo essere specialisti per distinguere il suono prodotto da un jet [un ‘sibilo’ più o meno acuto…] dal suono prodotto da un turbolelica [il caratteristico ‘rombare’ delle eliche…].
Keith Wheelhouse: … volava esattamente sopra il jet della American Airlines, come se volesse nasconderlo al rilevamento radar e allo stesso tempo guidarlo in direzione del Pentagono… quando il Flight 77 ha inziato la fase finale della sua discesa, il secondo aereo ha virato ad ovest e si è allontanato…
Anche se la ‘testimonianza’ è un poco ‘strana’, pare proprio che quello che la Wheelhouse ha visto siano stati il ‘jet della American Airlines e il C-130 che lo inseguiva stando ad una quota superiore. Ciò in definitiva conferma del tutto quanto riferito da O’Brian…
Un ‘addetto alla manutenzione’ dell’Arlington National Cemetery: … un secondo aereo con fare misterioso girava in cerchio sopra l’area quando il primo è impattato sul Pentagono…
Questo testimone parla di ‘un secondo aereo’ ma non specifica se si tratta di un jet o di un aereo ad elica…
John O’Keefe: … la prima cosa che ho fatto è stato fermarmi sul lato della strada e quando sono uscito dall’auto ho visto un secondo aereo sopra la mia testa. Mi è parso che fosse un cargo C-130. Dopo aver fatto un giro completo sopra il Pentagono si è allontanato…
O’Keefe e la Wheelhluse stavano entrambi percorrendo l’autostrada e quindi non stupisce che le loro testimonianze tutto sommato concordano…
Brian Kennedy: … io e altri presenti nell’ufficio di Rumsfeld abbiamo scorto un secondo aereo…
Dal momento che le finestre dell’ufficio di Rumsfeld davano in direzione sud-est, il ‘secondo aereo’ di cui parla Kennedy è evidentemente lo ‘specchio per le allodole’ mentre il primo è quello che effettivamente è impattato contro il Pentagono. Il C-130 in quel momento doveva trovarsi indietro e del tutto fuori vista…
Scott P. Cook: … nè io nè Ray, ex-ufficiale di aviazione, abbiamo potuto non riconoscere un grosso Boeing 757 che andava a 400 miglia orarie passare davanti alla nostra finestra 10 secondi prima della fine…
Cook e Ray con ogni probabilità hanno scorto dalla finestra lo ‘specchio per allodole’ che altri, presumibilmente meno ‘esperti’, hanno identificato invece come un 737,747 o 767…
Steve Patterson: … stavo osservando in Tv le immagini del Wolrd Trade Center allorché ho scorto dalla finestra del mio appartamento del quattordicesimo piano un piccolo jet tipo quelli usati per collegamenti regionali di color argento sfrecciare a forte velocità. L’aereo era lontano circa 150 yards, proveniva da ovest e volava a circa 20 piedi da terra. Patterson riferisce che l’aereo emetteva un sibilo acuto e volava sopra il Cimitero di Arlington così basso da sembrare volesse posarsi sulla tangenziale I-395. L’aereo è passato troppo veloce perché lui potesse leggere le scritte sulla fusoliera. Era di quel tipo di aerei che possono trasportare 8-12 passeggeri e volava come se dovesse atterrare su una pista inesistente...
E’ chiaro che questa testimonianza ha l’effetto di una vera e propria ‘scure’ ed è difficilmente credibile ogni tentativo di liquidarla brevemente come ‘allucinazione’. Troppi infatti sono i dettagli significativi citati da Patterson perché possa trattarsi di una banale ‘invenzione’. Tra questi ‘dettagli significativi’ quello che più merita di essere evidenziato è il seguente: volava basso, circa 20 piedi da terra, 'come volesse posarsi sulla tangenziale I-395 o atterrare su una pista inesistente…'. Beh, il gentile lettore che ha seguito con attenzione il discorso fatto nelle precedenti puntate ricorderà la breve trattazione sugli ‘atterraggi radioassistiti’ e non avrà difficoltà a fare i necessari collegamenti. La conclusione, sin troppo banale in verità, a questo punto non può essere che la seguente: qualunque fosse il tipo velivolo osservato da Patterson e ripreso dalla telecamera di sicurezza posta fuori del Pentagono, esso è stato radioguidato contro il bersaglio con la medesima tecnica utilizzata al World Trade Center di New York. Pur consapevoli del rischio che corriamo, a questo punto ci arrischiamo a prendere come ‘vera’ la testimonianza di Steve Patterson e concludere che nello ‘scenario’ siano stati coinvolti non due bensì
tre aerei. A questo punto si può dire che siamo circa a metà strada nella soluzione di quello che possiamo chiamare ‘Enigma del Pentagono’. Capisco l’ansia del gentile lettore perché si percorra in fretta la strada che manca alla meta ma, causa il numero limitato di immagini che possono essere inserite in ogni post e la complessità della ricerca ancora da effettuare, sono costretto a rinviare la cosa alla prossima puntata…
cordiali saluti
lupo grigio
Ultima modifica di
lupo grigio il 26/08/2009, 15:25, modificato 1 volta in totale.