G7 A TAORMINA, TRUMP CONTRO TUTTI: VINCE TRUMP
IL POPULISMO NON E' MORTO, LO STANNO SOLO IGNORANDO
LA DEMOCRAZIA E’ A RISCHIO PERCHE LE ELITE ODIANO I PROPRI POPOLI

Partiamo da cosa è successo realmente al G7 di Taormina che l’informazione non dice. E’ stato un G7 diverso da tutti i canoni precedenti. Theresa May dopo la prima giornata se ne è andata dal summit, mentre Trump e Merkel non hanno partecipato alla conferenza stampa finale.
In pratica, a parte l’accordo sul terrorismo, di tutto il resto nulla di fatto, a parte qualche piccola apertura di Tump sul commercio, sul quale ha spuntato comunque in contro-partita il commercio equo e sulle sanzioni della Russia dove comunque la posizione del G7 è uscita molto annacquata.
Durante gli incontri del G7 è successo di tutto, è emersa palesemente la contrarietà di Trump contro lo strapotere della Germania, tanto che un suo stretto collaboratore, Guido Lombardi ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera "Trump vuole contenere l'aggressione economica della Germania, oltre che della Cina. Non sto esagerando. Il presidente Usa pensa che Merkel voglia aumentare il suo potere economico, dominando l'Europa e mettendo in difficoltà gli Stati Uniti da una parte e la Russia dall'altra".

Inoltre da quanto si evince dall’intervista, Trump punta a "guastare la festa tedesca" aiutando tutti quei Paesi che ne subiscono lo strapotere economico. Trump, ha detto Lombardi, pensa a investimenti per rilanciare l'economia dei Paesi penalizzati dalle regole imposte dai tedeschi: Italia, Grecia, Portogallo e Spagna. Sta ideando una specie di nuovo piano Marshall. Inoltre ha aggiunto che un accordo con la Russia è sicuro al mille per mille.
Quindi, i “Professioni” della politica Italiana e Europea, hanno fatto come al solito una figura di **********. Sull’immigrazione, Gentiloni, si è sentito rispondere che «E’ un diritto sovrano degli Stati controllare i confini, e stabilire chiari limiti all’immigrazione, come elementi chiave della sicurezza nazionale». Un altro schiaffo a Gentiloni è arrivato quando Trump non ha messo la cuffia per sentire la traduzione del discorso di Gentiloni. Il tutto si è concluso con la dichiarazione della Merckel nel suo paese, che pur tendando di mascherare la sua l’ira senza successo, ha dichiarato che “il summit è stato insoddisfacente”.

Il contorno del G7, forse è stata la parte migliore. Le consorti e il consorte della Merckel in giro per le città della Sicilia e l’incontro tra Macron e Turedau (presidente canadese) che sono stati fotografati spesso insieme. Inoltre Macron ha anche "twittato" un video: "L'amicizia franco-canadese ha un nuovo volto. Justin Trudeau, dobbiamo affrontare i problemi delle nostre generazioni". L'ha presa molto male la Boschi, che si è vista scavalcare dalla moglie di Gentiloni nell'organizzazione degli eventi per i consorti. In conclusione il G7 ha dimostrato tutta la distanza tra esigenze dei popoli e le super strutture sovranazionali che non riescono più ad intercettare i bisogni dei popoli. Trump in pratica è risultato discontinuo in quanto il suo comportamento nazionalista conto una classe di dirigenti liberale e globalista è stato molto evidente. Di fatto il Populismo in Europa non è morto, in quanto non saranno le forze populiste a essere responsabili della crisi delle democrazie, ma saranno le élite che, pur vedendo che le proprie scelte economiche non hanno funzionato, continuano a proporle; sono le politiche fatte ai danni dei Popoli ad essere sbagliate che tengono in vita e rafforzano il Populismo ed il Nazionalismo..

Questo è l’errore che rafforza i vari movimenti della Le Pen e di Grillo. Non sono loro a portare la responsabilità di ciò che accade, ma di chi, pur vedendo che le proprie scelte economiche non hanno funzionato, continua a proporle. Di fatto “La democrazia è a rischio perché le élite odiano i popoli”, come afferma il professore ed economista francese Jean Paul Fitoussi.

Fitoussi: “La democrazia è a rischio perché le élite odiano i popoli”
Non ne rispettano le scelte e sovvertono i risultati popolari. Impongono le loro politiche e non si fermano di fronte al malcontento che sorge dalla disuguaglianza. Secondo il professore ed economista francese, è questo il grande errore che rischia di rovinare l’Europa

di Dario Ronzoni

http://www.linkiesta.it/it/article/2017 ... oli/34313/

Angela Merkel dice che l’Europa non può più contare sull’America con Donald Trump


"L'Europa deve prendere il proprio destino nelle sue mani", deve "lottare", perché "i giorni in cui potevamo fare pieno affidamento gli uni sugli altri stanno finendo. L'ho sperimentato negli ultimi giorni", ha detto la cancelliera in campagna elettorale. Un riferimento chiaro al G7 di Taormina

neXt quotidiano

L’Europa “deve prendere il proprio destino nelle sue mani”, deve “lottare”, perché “i giorni in cui potevamo fare pieno affidamento gli uni sugli altri stanno finendo. L’ho sperimentato negli ultimi giorni”. È quanto ha detto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel in un comizio elettorale tenuto a Monaco di Baviera, all’indomani del vertice del G7 a Taormina.

Angela Merkel e Donald Trump

Proprio oggi la Frankfurter Allgemeine Zeitung ha riferito di un “piano ambizioso” della cancelliera per avere un’Unione europea politicamente ed economicamente più forte e indipendente. Un piano basato su tre pilastri: la questione dei profughi, con la conseguente stabilizzazione della Libia; una politica di difesa comune più indipendente, con il via libera al ministro della Difesa Ursula von der Leyen di sostenere una maggiore cooperazione tra gli eserciti europei; e infine il futuro dell’Unione economica e monetaria. “Noi europei dobbiamo veramente prendere il nostro destino nelle nostre mani – ha aggiunto – dobbiamo lottare per il nostro destino”. Ieri, al termine del G7, Merkel ha definito “molto difficili, per non dire insoddisfacenti” i risultati dei colloqui tenuti da “sei contro uno”, ossia il presidente americano Donald Trump.







E se resta la necessità di mantenere buoni rapporti con Londra e Washington, ha aggiunto, è con Parigi che bisogna coltivare una relazione speciale. Secondo la FAZ il piano della Merkel si snoda su tre punti. Oltre ai profughi, il secondo è quello della difesa comune: su questo “Merkel vuole spendere più soldi” e a Bruxelles “si potrebbe costruire un comando centrale per un impegno militare comune”. Con la Brexit, Londra, che ha sempre frenato, non è più un ostacolo al progetto. Mentre le nuove minacce rappresentate da Mosca e Donald Trump comportano “una apertura dai Paesi dell’est”. Fra le idee concrete sul tavolo un bilancio comune dell’eurozona e un ministro delle finanze. Opzioni che trovano favorevoli Emmanuel Macron e Wolfgang Schaeuble. Fra le varianti prese in considerazione, si legge ancora, “un governo economico dell’eurozona potrebbe anche introdurre titoli propri. Alla fine ne risponderebbero i Paesi membri, non solo la Germania”. Questa opzione sarebbe comunque cosa “differente dai classici eurobonds”, stando all’entourage di Merkel, che avrebbe “simpatia” per questi scenari. Se alla guida della Bce andasse il tedesco Jens Weidmann, come Merkel vorrebbe, scrive inoltre la Fas, Berlino potrebbe aprire ad altre “concessioni”.