26/07/2017, 19:07
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29/07/2017, 18:17
11/09/2017, 21:48
Dagli Usa un chip per riparare ferite e organi
Una tecnologia rivoluzionaria per la medicina rigenerativa. I ricercatori dell'Ohio State University Wexner Medical Center e del College of Engineering dell'Ohio State hanno sviluppato una nuova tecnologia chiamata Tnt (Nanotransfection Tissue), un chip capace di generare qualsiasi tipo di cellula all'interno del corpo del paziente. La tecnologia grande come una tessera dello Scarabeo, secondo gli scienziati può essere utilizzata per riparare le ferite o ripristinare la funzione di un tessuto invecchiato, dagli organi alle cellule nervose. Lo studio è descritto su 'Nature Nanotechnology'.
"Utilizzando la nostra tecnologia a nanochip, gli organi feriti o compromessi possono essere sostituiti. Abbiamo dimostrato che la pelle è un terreno fertile, su cui possiamo far crescere gli elementi di qualsiasi organo in fase di declino", spiega Chandan Sen, direttore del Centro per la medicina rigenerativa e le terapie cellulari dell'Ohio State, che ha condotto lo studio con L. James Lee, professore di ingegneria chimica e biomolecolare dell'Ohio State College of Engineering.
I ricercatori in questa fase hanno studiato topi e maiali. Nel loro studio sono stati in grado di riprogrammare le cellule della pelle per farle diventare cellule vascolari in gambe ferite e con un ridotto afflusso di sangue. Entro una settimana vasi sanguigni attivi sono comparsi nell'arto, e nella seconda settimana la gamba era stata salvata. Non solo: in test di laboratorio questa tecnologia si è dimostrata in grado di riprogrammare le cellule della pelle in un corpo vivente in cellule nervose, che sono state iniettate poi in topi colpiti da ictus per aiutarli a recuperare.
Un risultato "difficile da immaginare, ma realizzabile, con un successo nel 98% dei casi. Con questa tecnologia possiamo convertire le cellule della pelle in elementi di qualsiasi organo in un solo colpo. Questo processo richiede solo meno di un secondo e non è invasivo, e poi hai finito. Il chip non rimane con te, ma inizia la riprogrammazione della cellula. La nostra tecnologia mantiene le cellule nel corpo sotto sorveglianza immunitaria, quindi non è necessaria l'immunosoppressione", spiega Sen.
La tecnologia Tnt ha due componenti principali: un chip basato sulle nanotecnologie e progettato per trasportare carichi speciali alle cellule adulte. Poi c'è lo specifico carico biologico necessario per la conversione delle cellule. Un 'pacchetto' che trasforma una cellula adulta da un tipo all'altro. Il carico viene consegnato con una piccola carica elettrica, appena percepita dal paziente. "Il concetto è molto semplice - assicura Lee - In realtà, siamo rimasti sorpresi anche che funzionasse così bene". I ricercatori prevedono di avviare sperimentazioni cliniche il prossimo anno per testare questa tecnologia sull'uomo.
14/11/2017, 17:20
"In realtà Kurweil ha dichiarato ben altro ma forse hanno fatto meglio a non scriverlo perché comunque non sarebbe stato preso sul serio....Io però sono politicamente scorrettoe quindi posso dire che Kurzweil e gli altri scienziati transumanisti al servizio dell'elite stanno studiando il modo per impiantare delle interfacce neurali (formate da nanobot) nelle nostre neurocortecce cerebrali. Questa idea farà sorridere ma la gente rideva anche dei microchip....poi però sono arrivati davvero e molti babbani hanno già iniziato a impiantarseli su base volontaria...." (Marco Pizzuti)
14/11/2017, 21:25
vimana131 ha scritto:Dagli Usa un chip per riparare ferite e organi
Una tecnologia rivoluzionaria per la medicina rigenerativa. I ricercatori dell'Ohio State University Wexner Medical Center e del College of Engineering dell'Ohio State hanno sviluppato una nuova tecnologia chiamata Tnt (Nanotransfection Tissue), un chip capace di generare qualsiasi tipo di cellula all'interno del corpo del paziente. La tecnologia grande come una tessera dello Scarabeo, secondo gli scienziati può essere utilizzata per riparare le ferite o ripristinare la funzione di un tessuto invecchiato, dagli organi alle cellule nervose. Lo studio è descritto su 'Nature Nanotechnology'.
"Utilizzando la nostra tecnologia a nanochip, gli organi feriti o compromessi possono essere sostituiti. Abbiamo dimostrato che la pelle è un terreno fertile, su cui possiamo far crescere gli elementi di qualsiasi organo in fase di declino", spiega Chandan Sen, direttore del Centro per la medicina rigenerativa e le terapie cellulari dell'Ohio State, che ha condotto lo studio con L. James Lee, professore di ingegneria chimica e biomolecolare dell'Ohio State College of Engineering.
I ricercatori in questa fase hanno studiato topi e maiali. Nel loro studio sono stati in grado di riprogrammare le cellule della pelle per farle diventare cellule vascolari in gambe ferite e con un ridotto afflusso di sangue. Entro una settimana vasi sanguigni attivi sono comparsi nell'arto, e nella seconda settimana la gamba era stata salvata. Non solo: in test di laboratorio questa tecnologia si è dimostrata in grado di riprogrammare le cellule della pelle in un corpo vivente in cellule nervose, che sono state iniettate poi in topi colpiti da ictus per aiutarli a recuperare.
Un risultato "difficile da immaginare, ma realizzabile, con un successo nel 98% dei casi. Con questa tecnologia possiamo convertire le cellule della pelle in elementi di qualsiasi organo in un solo colpo. Questo processo richiede solo meno di un secondo e non è invasivo, e poi hai finito. Il chip non rimane con te, ma inizia la riprogrammazione della cellula. La nostra tecnologia mantiene le cellule nel corpo sotto sorveglianza immunitaria, quindi non è necessaria l'immunosoppressione", spiega Sen.
La tecnologia Tnt ha due componenti principali: un chip basato sulle nanotecnologie e progettato per trasportare carichi speciali alle cellule adulte. Poi c'è lo specifico carico biologico necessario per la conversione delle cellule. Un 'pacchetto' che trasforma una cellula adulta da un tipo all'altro. Il carico viene consegnato con una piccola carica elettrica, appena percepita dal paziente. "Il concetto è molto semplice - assicura Lee - In realtà, siamo rimasti sorpresi anche che funzionasse così bene". I ricercatori prevedono di avviare sperimentazioni cliniche il prossimo anno per testare questa tecnologia sull'uomo.
http://www.adnkronos.com/salute/medicin ... 6HOnM.html
Sophia ha scritto:in un’intervista con la Cnbc, al recente Web summit di Lisbona Sophia non ha esitato a definire come inevitabile la possibilità che macchine senzienti soppiantino l’uomo nella maggior parte dei lavori nel prossimo futuro, in un’interpretazione darwiniana dell’evoluzione delle specializzazioni che per la prima volta non vede l’uomo al vertice della catena.
17/11/2017, 20:37
Approvata la prima pillola digitale che dice al tuo medico se segui la terapia
https://www.wired.it/scienza/medicina/2 ... a-terapia/
03/02/2018, 22:17
Bracciale per rendere dipendenti efficienti: Amazon nella bufera
È polemica in Italia dopo la diffusione della notizia secondo cui il colosso americano dell’e-commerce Amazon avrebbe ottenuto due brevetti per braccialetti per monitorare i movimenti dei suoi dipendenti con l’obiettivo di aumentarne la produttività.
La notizia è stata diffusa ieri dal sito GeekWire. Per ora si tratta solo di un brevetto, che fu depositato da Amazon due anni fa, nel 2016, e che solo recentemente è stato riconosciuto come valido. Se fossero prodotti, i braccialetti sarebbero connessi all’inventario e agli ordini, e quindi permetterebbero un più preciso controllo se le mani dei dipendenti si stanno muovendo nel posto “giusto”.
In poche parole, si potrà sapere se lo staff sta compiendo i passaggi corretti e più veloci per evadere un ordine. Uno strumento pensato per rendere il lavoro più efficiente ma anche una potenziale forma di controllo che metterebbe a rischio la privacy del lavoratore.
La diffusione della notizia ha subito alimentato forti perplessità e critiche. A partire dal premier Paolo Gentiloni, che ha subito commentato:
“È facile declamare sui temi del lavoro, ma la sfida è il lavoro di qualità e non il lavoro con il braccialetto”.
Gentiloni non è stato l’unico politico che ieri ha fatto riferimento al braccialetto elettronico di Amazon. Per il presidente del Senato e leader di Leu Pietro Grasso “è un brutto film di fantascienza”, mentre la presidente della Camera Laura Boldrini (Leu) su Twitter parla di una “modalità degradante e offensiva per la dignità lavoratori”. Secondo il garante della privacy italiana, invece, il braccialetto di Amazon non si può usare.
“Allarme ingiustificato”, si vede che siamo in campagna elettorale
Per i giuslavoristi Carlo Majer ed Edgardo Ratti, Managing Partners di Littler, invece, il polverone venutosi a creare è per il momento ingiustificato. Interpellati da Wall Street Italia hanno dichiarato: “immaginare che lo sviluppo di una tecnologia ed il suo brevetto da parte di una multinazionale sottintenda necessariamente un pensiero malizioso è questo sì, scusate il gioco di parole, un pensiero malizioso. Sappiamo tutti quanto sia sport diffuso nel nostro Paese fare polemica sulle tematiche del lavoro, ma la polemica sorta intorno al progetto di Amazon – del quale peraltro si conosce ancora poco – appare quanto meno prematura e quindi al momento francamente strumentale”.
D’altronde secondo i giuristi, “non ci si può opporre all’avanzare della tecnologia e ciò tanto più nella misura in cui serva all’efficienza del lavoro e sia di aiuto ai lavoratori” e in ogni modo “il complesso e rigido sistema italiano di norme a protezione del lavoratore costituisce di per sé stesso il miglior anticorpo rispetto al possibile utilizzo improprio di un simile strumento. Ma si sa, la campagna elettorale è iniziata…”.
Immediata è arrivata la risposta di Amazon:
“Non rilasciamo commenti relativamente ai brevetti. In Amazon siamo attenti a garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo. La sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sono la nostra priorità” dicono da Seattle. “In tutti i Paesi in cui operiamo rispettiamo in maniera rigorosa tutte le regolamentazioni in materia di lavoro”, chiarisce ancora Amazon in una nota, spiegando anche che “i brevetti impiegano anni per essere approvati e non necessariamente riflettono gli sviluppi attuali che stanno avendo i nostri prodotti e servizi”. E che negli ultimi 20 anni il gruppo ha introdotto “diverse innovazioni tecnologiche per supportare i nostri dipendenti durante il loro lavoro e rendere i processi più semplici ed efficaci”.
Duri invece sono stati i commenti dei sindacati, che con Amazon in Italia hanno un contenzioso aperto per le condizioni di lavoro della sede di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, che ha scioperato durante il Black Friday, giorno di punta del colosso dell’eCommerce.
L’iniziativa di Amazon “si commenta da sola”, dice il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “Ne penso tutto il male possibile”, aggiunge il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. “È evidente che ci vuole ancora tanto lavoro per affermare in ogni dove che il lavoro deve avere dignità e rispetto per le persone”: fa eco la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Nel nostro Paese c’è una regolazione per legge di tutti gli strumenti che ipoteticamente consentono i controlli a distanza. Se un’azienda intende utilizzare uno strumento con queste caratteristiche deve farlo nel rispetto della legge: ossia avere l’accordo con le organizzazioni sindacali o richiedere l’autorizzazione al ministero”, ha aggiunto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
27/06/2018, 22:59
28/06/2018, 07:28
03/07/2018, 19:16
zakmck ha scritto:Portafoglio nel dito: svedesi in fila per farsi mettere un chip
Gli svedesi si sono avvicinati amichevolmente al mondo del futuro dei romanzi fantastici. Nel Paese è stato annunciato l'inizio di una campagna per installare un chip sulle persone. 3.500 svedesi si sono già registrati per la procedura volontariamente.
Il chip sottocutaneo viene impiantato con una pistola speciale tra il pollice e l'indice. Il dispositivo svolge diverse funzioni in contemporanea: da portafoglio elettronico, da tessera per i mezzi pubblici, da cartellino per l'ufficio e da chiavi di casa.
Tuttavia gli scettici aggiungono qualcos'altro a questa lista. Chiunque abbia impiantato questo chip, automaticamente finisce sotto il controllo dei servizi segreti.
Fonte
Rendiamoci conto.
Il chip, nel cranio devono metterglielo a sta gente, perche' sotto ai capelli c'hanno il vuoto assoluto.
03/07/2018, 21:53