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Wolframio ha scritto:Non capisco cosa dimostra questo video senza commento di un aereo a bassa quota immerso nello smog.
Forse per evidenziare lo smog aerodisperso?.
Visto che ci sono, aggiungo questo articolo apparso ieri alle 21.10 su Meteoweb ed in seguito eliminato.Asma e allergie respiratorie: solo un ‘tic’ per il 15% dei bimbi21.10.17 19:42Autore: Antonella Petris | ALTRE SCIENZE, MEDICINA & SALUTE, NEWS, asma, bambini
Il respiro che si blocca in gola, oppure diventa difficoltoso e costringe a fare lunghi sospiri. La tosse stizzosa che non passa, oppure gli starnuti a ripetizione, decine di volte al minuto, e che persistono tutto il santo giorno per cessare d’incanto all’addormentamento. Il bisogno insopprimibile di schiarirsi la gola, o di fare tanti profondi respiri uno dietro l’altro. Sono tutti sintomi che portano a credere che ci sia un’allergia respiratoria o un peggioramento dell’asma, soprattutto se a riferirli o un ragazzino che già si sapeva essere allergico o asmatico.
Invece si tratta di disturbi respiratori disfunzionali, psicosomatici, o “somatoformi” come oggi più correttamente vengono definiti, e che ormai arrivano a colpire il 15% dei bimbi, soprattutto adolescenti. In pratica somatizzazioni di un disagio che il ragazzo manifesta con alterazioni del respiro, la tosse ostentata, o svariati movimenti ticcosi del naso. Ne hanno discusso gli esperti in occasione del IV Forum della Società Italiana Medici Pediatri (SIMPe) e dell’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss), a Bologna dal 19 al 21 ottobre, sottolineando come il fenomeno sia in crescita esponenziale. Riconoscere e intercettare tempestivamente un disturbo somatoforme e fondamentale anche per impedire ripetute indagini diagnostiche e inutili e dannosi tentativi terapeutici; ma anche per interrompere l’inevitabile “doctor shopping” alla ricerca di una risposta e di un perché che la mancata definizione diagnostica inevitabilmente comporta.
“Dieci, vent’anni capitava raramente vedere casi di disturbi respiratori funzionali, oggi nei pronto soccorso e perfino nei reparti è comune trovare bambini con disturbi su basa psico-comportamentale -, spiega Giorgio Longo, pediatra allergologo dell’Istituto Burlo Garofolo di Trieste.
“Parliamo del 15% dei casi. I più comuni sono la tosse persistente di tipo ticcoso, ma anche la sensazione di mancanza d’aria che si accompagna a iperventilazione, un problema che compare spesso in ragazzi dell’età adolescenziale, a partire dai 12-13 anni e con una frequenza doppia nelle ragazzine; altrettanto frequenti i sospiri profondi, così come il tic di schiarirsi continuamente la voce o gli starnuti parossistici, con attacchi in cui si starnutisce anche più di 30-100 volte al minuto”, aggiunge sottolineando che “uno dei campanelli d’allarme tipici è la perdita dei giorni di scuola: un adolescente con grave patologia organica di media non perde più di una o due settimane di lezioni, i ragazzi con disturbi psicogeni arrivano a restare assenti per mesi o anche perdere l’anno scolastico. Per la diagnosi dei disturbi somatoformi, o di conversione, o anche da finzione è più che mai fondamentale una attenta raccolta anamnestica specie quando il disturbo riportato è singolare, atipico e indefinibile. I test diagnostici strumentali o meno sono un passaggio spesso inevitabile per confermare la natura non organica del sintomo, ma possono anche diventare causa di errore e portare fuori strada, se non interpretati correttamente”.
“Una diagnosi corretta oltre che per escludere una patologia organica e interrompere percorsi diagnostici e terapeutici – spiega Giuseppe Mele, presidente della Società Italiana di Medicina Pediatrica (SIMPE) – permette di tranquillizzare i ragazzi e le loro famiglie, e questo, non serve dirlo, è il punto di partenza fondamentale per poter risalire e cercare di risolvere, i problemi che stanno alla base di queste condizioni”.
“Una terapia comportamentale o una psicoterapia – conclude Longo – possono rivelarsi spesso indispensabili per risolvere i disturbi disfunzionali del respiro. Che purtroppo sono il risultato dei nostri tempi: abbiamo creato una generazione di bambini stressati, adolescenti che non hanno più punti di riferimento solidi nella scuola, nella famiglia, nella chiesa e che per questo sono molto fragili psicologicamente, al punto da ammalarsi di patologie psicosomatiche. Spesso questi disturbi sono la conseguenza di disagi familiari, per esempio un divorzio o abusi in famiglia, oppure il risultato dell’ansia di non riuscire a soddisfare le aspettative dei genitori, per esempio nello sport”.
L'articolo Asma e allergie respiratorie: solo un ‘tic’ per il 15% dei bimbi sembra essere il primo su Meteo Web.
Bello questo modo di cambiare la realtà spiegato in neolingua. I disturbi da inquinamento indotto li chiamano disturbi respiratori disfunzionali, psicosomatici, o “somatoformi”. In pratica li si fà passare per disturbi da finzione curabili con una terapia comportamentale o psicoterapia
Cioè, in poche parole:
Ti avvelenano l'aria e se ti viene da starnutire e ti manca il respiro, sei un pazzo da curare tramite una terapia comportamentale.
Insomma siamo arrivati alle menzogne pur di nascondere l'evidenza.
Meteoweb si sono resi conto che questa pistolinata era troppo grossa e perciò l'anno eliminata per evitare l'insorgere di discussioni che avrebbero evidenziato le reali cause di questo disturbo respiratorio?
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