Coscienza, arte e creatività nel percorso evolutivo
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Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

18/11/2017, 13:25

ULTIMA PERLA ....


Abusi su piccoli seminaristi in Vaticano: "I grandi abusavano dei piccoli",

"Molestato da seminarista ordinato prete a Como; denunciai ai superiori ma fui allontanato"

"Denunciai più di 140 abusi su chierichetto, ma i superiori allontanarono me e l'accusato. Ora è prete"



http://laici.forumcommunity.net/?t=60358001

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/1 ... e/3972561/

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

18/11/2017, 13:49

barionu ha scritto:ULTIMA PERLA ....


Abusi su piccoli seminaristi in Vaticano: "I grandi abusavano dei piccoli",

"Molestato da seminarista ordinato prete a Como; denunciai ai superiori ma fui allontanato"

"Denunciai più di 140 abusi su chierichetto, ma i superiori allontanarono me e l'accusato. Ora è prete"



http://laici.forumcommunity.net/?t=60358001

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/1 ... e/3972561/

Denunciati a chi???
Al clero, ad un clericale, = voce nel deserto.
Ma ai nostri giudici???
Niente???
Oppure rientra tutto nei patti fascisti-lateranensi??

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

18/11/2017, 15:36

Una volta nacondevano tutto per evitare clamore; è lì che sbagliavano! Se perfino Gesù Cristo prese la frusta ............ [:292]

Troppi falsi preti vanno in giro (come afferma mio cognato parroco); dovrebbero fare esami severissimi prima di accogliere gente in Seminario! Non prendere "tutti" perchè ci sono poche vocazioni; infatti ne basta uno per fare "contento" barionu ... [:304] Ma ha ragione.

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

18/11/2017, 15:43

Ufologo 555 ha scritto:Una volta nacondevano tutto per evitare clamore; è lì che sbagliavano! Se perfino Gesù Cristo prese la frusta ............ [:292]

Troppi falsi preti vanno in giro (come afferma mio cognato parroco); dovrebbero fare esami severissimi prima di accogliere gente in Seminario! Non prendere "tutti" perchè ci sono poche vocazioni; infatti ne basta uno per fare "contento" barionu ... [:304] Ma ha ragione.

Molti i preti, pochi i sacerdoti. [B)] [B)]
E c'è niente da essere "contenti".

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

18/11/2017, 16:25

Papa: un buon prete ama la sua gente, amorevole e mai rigido.

Un sacerdote non è un rigido “professionista della pastorale”, ma un uomo sempre vicino al “popolo”, di cui è padre e fratello, e soprattutto un “apostolo di gioia” del Vangelo. Lo ha ribadito Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti al Convegno organizzato dalla Congregazione per il Clero.

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Dal momento che annuncia la “buona notizia”, un prete non può che essere il ritratto della gioia del Vangelo. Pose da funzionario, un po’ altero, che ricerca spazi privati staccato dalla gente, o visi che tradiscono tristezze da persona umanamente irrisolta non possono semplicemente far parte del bagaglio di un ministro di Dio.

Non siete “funghi” spuntati a caso

Papa Francesco ritorna con vigore su un tema a lui caro e lo fa come sempre senza giri di parole. Per capire questa vocazione – afferma davanti ai convegnisti che lo ascoltano nella Sala Regia del Palazzo apostolico – bisogna considerare il fatto che, sostiene, i sacerdoti sono “presi fra gli uomini”, sono “costituiti in favore degli uomini” e sono “presenti in mezzo agli altri uomini”.

“Il sacerdote è un uomo che nasce in un certo contesto umano; lì apprende i primi valori, assorbe la spiritualità del popolo, si abitua alle relazioni. Anche i preti hanno una storia, non sono ‘funghi’ che spuntano improvvisamente in Cattedrale nel giorno della loro ordinazione (...) Questo vuol dire che non si può fare il prete credendo che uno è stato formato in laboratorio, no; incomincia in famiglia con la tradizione della fede e con tutta l’esperienza della famiglia”.

Sereni, non nevrotici

Un “buon prete”, prosegue Francesco, è anzitutto figlio di un contesto comunitario, a partire da quel “fondamentale centro di ‘pastorale vocazionale’ che è la famiglia”. E poi è un “uomo con la sua propria umanità”. È basilare, afferma, che i preti “imparino a non farsi dominare dai loro limiti, ma piuttosto a mettere a frutto i loro talenti”:

“Un prete che sia un uomo pacificato, pacificato, saprà diffondere serenità intorno a sé, anche nei momenti faticosi, trasmettendo la bellezza del rapporto col Signore. Non è normale invece che un prete sia spesso triste, nervoso o duro di carattere; non va bene e non fa bene, né al prete, né al suo popolo (…) Per favore, che i fedeli non paghino la nevrosi dei preti… Non bastonare i fedeli, vicinanza di cuore con loro”.

Ministri che “mordono”

Il Papa insiste molto sulle “radici” familiari e sociali da cui scaturisce, cresce e si fortifica una vocazione sacerdotale. Racconta un aneddoto di tanti anni fa, di un giovane sacerdote gesuita che entra in crisi, vorrebbe mollare, ma a rimetterlo in carreggiata sono gli “schiaffi spirituali” di sua madre, con la quale il futuro Papa gli ha suggerito di confidarsi. “Un prete – ripete – non può perdere le sue radici, resta sempre un uomo del popolo” e al suo servizio:

“Sapere e ricordare di essere ‘costituiti per il popolo’ - popolo santo, popolo di Dio -, aiuta i preti a non pensare a sé, ad essere autorevoli e non autoritari, fermi ma non duri, gioiosi ma non superficiali, insomma, pastori, non funzionari (...) Io vi dico sinceramente, io ho paura a irrigidire, ho paura. Ai preti rigidi… Lontano! Ti mordono! (...) Il ministro senza il Signore diviene rigido e questo è un pericolo per il popolo di Dio”.

Amore e vicinanza

E nel vivere la sua missione, il sacerdote – riafferma Francesco – non può comportarsi come “un professionista della pastorale o dell’evangelizzazione, che arriva e fa ciò che deve – magari bene, ma come fosse un mestiere – e poi se ne va a vivere una vita separata. Si diventa preti per stare in mezzo alla gente”, asserisce, e dunque il criterio base e “la vicinanza”. Vicinanza che intanto con grande cura i vescovi, dice con forza il Papa, sono chiamati a manifestare verso i sacerdoti della loro diocesi:

“Ci sono vescovi che sembrano allontanarsi dai preti (...) E questo è amore di padre, fratellanza (…) “No, ho una conferenza in tale città e poi devo fare un viaggio in America e poi…”. Ma, senti, il decreto di residenza di Trento ancora è vigente! E se tu non te la senti di rimanere in diocesi, dimettiti, e gira il mondo facendo un altro apostolato molto buono. Ma se tu sei vescovo di quella diocesi, residenza. Queste due cose, vicinanza residenza”.

Occhio ai seminari

Quindi, Francesco invita ad avere un atteggiamento di grande misericordia durante le confessioni – impartendo comunque almeno una benedizione quando proprio l’assoluzione è impossibile – per poi spostare l’attenzione ai futuri sacerdoti. “Occhi aperti nella formazione dei seminari”, dice, ricordando un episodio del ’72, quando, nei panni di maestro dei novizi, portò a esaminare da una psichiatra i test di valutazione della personalità di alcuni ragazzi. E – riferisce il Papa – la dottoressa fu schietta nell’indicare chi, a suo giudizio, non possedeva le doti per essere un buon sacerdote. Gente psichicamente fragile – disse il medico – che inconsciamente è alla ricerca di sicurezza nelle “istituzioni forti”, come possono essere oltre al clero anche la polizia o l’esercito.

“Viscere di misericordia”

Ma ciò che in definitiva conta, conclude Francesco, sono le tre qualità che un sacerdote deve sempre testimoniare tra la sua gente, “vicinanza, viscere di misericordia, sguardo amorevole”:

“Un prete non può avere uno spazio privato perché sempre è o col Signore o col popolo. Io penso a quei preti che ho conosciuto nella mia città, quando non c’era la segreteria telefonica, niente, ma dormivano con il telefono sopra il comodino, e a qualunque ora chiamasse la gente, loro si alzavano a dare l’unzione: non moriva nessuno senza i sacramenti! Neppure nel riposo avevano uno spazio privato. Questo è zelo apostolico”.


http://it.radiovaticana.va/news/2015/11 ... do/1188304

(Sono stato sempre fortunato a conoscere questo tipo di sacerdoti) ...

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

18/11/2017, 16:38

Anch'io ne conosco alcuni che meritano rispetto ed ammirazione.
Mi auguro che ne vengano altri.
Ne abbiamo bisogno.

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

18/11/2017, 19:42

infatti ne basta uno per fare "contento" barionu



UNO ?????

SONO 70 PAGINE ...

http://laici.forumcommunity.net/?f=1493896&st=2070

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

18/11/2017, 20:02

Naturalmente era un modo di dire ... (Ti do ragione)!

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

19/11/2017, 15:39

Abusi sessuali sui chierichetti del Papa, il Vaticano conferma: “In corso indagine per far luce sull’accaduto”


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I fatti denunciati dalle inchieste delle Iene e dall'ultimo libro di Gianluigi Nuzzi sono al centro di una nuova inchiesta penale. Ne dà notizia un comunicato ufficiale della Santa Sede, da cui si evince che già nel 2013 erano arrivate segnalazioni in tal senso
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Il Vaticano apre una nuova indagine sugli abusi sessuali commessi ai danni dei chierichetti del Papa. La notizia arriva dopo poco più di una settimana dall’uscita nel nuovo libro di Gianluigi Nuzzi, Peccato originale (Chiarelettere) e dalle inchieste de Le Iene, che svelano, tra l’altro, i rapporti omossessuali a cui erano costretti alcuni allievi del preseminario vaticano san Pio X. Le sconcertanti testimonianze pubblicate dal giornalista nella sua accurata inchiesta avevano già trovato ampio riscontro nelle dichiarazioni che proprio alcuni dei protagonisti avevano rilasciato a Le Iene. Il programma di Italia 1, però, è andato anche oltre, raccogliendo le parole della vittima di queste molestie.

La conferma della nuova indagine vaticana in corso dopo la pubblicazione del libro di Nuzzi è contenuta in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede: “In merito alla vicenda che vede coinvolto un ex alunno del preseminario san Pio X, successivamente ordinato sacerdote, si precisa quanto segue. A seguito di alcune segnalazioni, anonime e non, a partire dal 2013 furono compiute, a più riprese, delle indagini sia da parte dei superiori del preseminario sia da parte del vescovo di Como, atteso che la comunità degli educatori appartiene alla sua diocesi. I fatti denunciati, che risalivano agli anni precedenti e che avrebbero coinvolto alunni coetanei tra loro, alcuni dei quali non più presenti nell’Istituto al momento degli accertamenti, non trovarono adeguata conferma. In considerazione di nuovi elementi recentemente emersi, – prosegue la nota – è in corso una nuova indagine che faccia piena luce su quanto realmente accaduto”.

Dal Vaticano, quindi, arriva più di una conferma sull’attendibilità di quanto mandato in onda dalle Iene e pubblicato da Nuzzi. In Peccato originale il giornalista riporta anche la lettera scritta dal polacco Kamil Tadeusz Jarzembowski e consegnata nelle mani di Bergoglio. L’autore della missiva è un ex studente del preseminario vaticano che ha denunciato al Papa di essere “stato testimone di atti sessuali che Antonio esigeva da Paolo (entrambi nomi di fantasia, ndr), atti sessuali che si compivano nonostante la mia presenza. Gli atti venivano svolti sempre di sera, intorno alle ventitré”. Parole che Kamil ha poi ribadito a Le Iene in un lungo servizio in cui ha parlato anche e soprattutto la vittima di questi abusi. Da qui la svolta investigativa.

Da quello che è emerso negli ultimi giorni, però, non sarebbero solo questi due ex seminaristi ad aver denunciato negli anni ai diretti superiori ciò che avveniva di sera nel collegio vaticano che li ospitava. Il cerchio si starebbe allargando e di molto con diverse altre testimonianze analoghe che hanno indotto la Santa Sede a riaprire l’indagine. Un procedimento che, se dovesse trovare tutti i riscontri positivi, confermerebbe che le denunce fatte da Kamil e da altri suoi compagni del preseminario all’epoca dei fatti sono state quanto meno sottovalutate, per usare un eufemismo, consentendo così all’autore di questi abusi di essere ordinato prete, cosa avvenuta proprio quest’anno, e di essere incardinato nella diocesi di Como.

Ciò che sta emergendo, infatti, è che non si tratterebbe di un caso isolato bensì di un vero e proprio sistema perverso di abusi sessuali commessi ai danni dei ragazzi della scuola media che venivano inviati dai loro parroci e vescovi nel preseminario vaticano. Il tutto coperto da un velo pesante di omertà che proteggeva i carnefici e non le vittime. Chi parlava denunciando a tutti i livelli cosa avveniva di sera all’interno del collegio san Pio X veniva, infatti, subito allontanato da Roma. Ora sembra che finalmente la verità stia emergendo e che Francesco voglia vederci chiaro.
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Fonte

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

02/12/2017, 11:17

IL CASO DON GIOVANNI TROTTA

http://laici.forumcommunity.net/?t=60116176

PADRE PIO GUIDOLIN

http://laici.forumcommunity.net/?t=60399126


MOSTRI

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

02/12/2017, 13:44

Lo avevano messo pure in oratorio pieno di bambini. Questi veramente non ci stanno con la testa.

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

02/12/2017, 16:13

I pedofili; quale occasione migliore! Farsi "preti" e ... realizzare il loro sogno! (Fatemene conoscere uno, poi mi leggerete in cronaca) ........

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

02/12/2017, 16:44

Per quanto sia inorridito da queste vicende tutto ciò non mi allontana dalla Fede perché per un credente la Chiesa è un tramite fondamentale tra l'uomo e Dio (è il luogo dove pregare al cospetto dell'Altissimo, confessarsi e ricevere l'Eucarestia). Ciò detto è imperativo fare una pulizia profonda negli ambiti ecclesiastici per restituire decoro alla Chiesa e spero che Papa Francesco ne sia un promotore esemplare.

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

02/12/2017, 16:52

Naturalmente sottoscrivo tutto.
Mi fa diventare furibondo che non vengano immediatamente arrestati e lasciati in mano ai carcerati (meglio di loro)!
E ribadisco (per "somma gioia" di barionu) che se fosse per gli uomini, da tempo sarebbe finita la Chiesa! Da principio.
Ma come ha ben detto Gesù Cristo:"

24 Un'altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. 27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? 28 Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? 29 No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio». (Matteo 13,24-30)

Re: VATICANO. CELIBATO DEI PRETI E PEDOFILIA

02/12/2017, 17:19

caro Ufologo,
te ne propongo un'altra:

Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
[;)]

ciao
mauro
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