intanto dal "Corriere della Sera"
Influenza A: i pediatri chiederanno al ministero la chiusura delle scuoleIl presidente della Fimp, chiederà al ministero della Salute di prevedere lo stop delle lezioni
MILANO - La Federazione italiana medici pediatri chiederà al tavolo tecnico su come affrontare la pandemia di nuova influenza che si riunirà al ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali il prossimo 2 settembre, anche di «prendere in seria considerazione» l’ipotesi di chiudere le scuole, la cui apertura è prevista a scaglioni a partire dal 14 settembre, per contenere la diffusione del virus A/H1N1 sul quale negli ultimi giorni l'Oms ha lanciato un ulteriore allarme.
LA DICHIARAZIONE - Lo ha detto il presidente della Fimp, Giuseppe Mele, precisando che la federazione chiederà esplicitamente anche che il ministero dell’Istruzione sieda al tavolo tecnico, al quale al momento non partecipa, «nell’ottica del maggior coordinamento possibile»,
sulla scorta di quanto chiesto dal direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, che ha parlato della necessità che i governi nel loro complesso, e non solo i ministeri della Salute, prendano «alcuni interventi che hanno forti implicazioni economiche e sociali, come la chiusura delle scuole».IL MINISTRO- Un'ipotesi che al momento però è esclusa. Lo ha sottolineato il ministro Mariastella Gelmini in una nota, nella quale precisa che «al momento non è previsto nessun rinvio dell'apertura dell'anno scolastico, in quanto in Italia attualmente non ci sono le condizioni perché si renda necessario un provvedimento di questo tipo». In ogni caso «è importante, comunque, non sottovalutare la situazione e proseguire nel continuo confronto anche con gli altri Paesi Europei».
Comunque il governo « ha elaborato un piano di intervento per fronteggiare possibili evoluzioni della situazione che al momento resta sotto controllo».
RAGAZZO RICOVERATO A MONZA - Intanto il giovane di Parma colpito da nuova influenza e ricoverato da alcuni giorni a Monza, resta «in condizioni gravissime» anche se «da sabato sera si sono registrati lievissimi segni di miglioramento». È quanto ha detto oggi in un incontro con i giornalisti il primario dell' unità di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Gerardo di Monza, Roberto Fumagalli. Per il responsabile della terapia intensiva dell'Ospedale brianzolo, Giuseppe Foti: «Il ragazzo che era partito con una insufficienza multiorgano ha dato qualche segnale di miglioramento non solo per quanto riguarda la funzione respiratoria, ma anche per la funzione renale e per quella epatica. Positiva anche l'evoluzione dello stato infettivo. Il cammino è tuttavia ancora lunghissimo». Il medico ha aggiunto che F.F. dovrà affrontare e superare anche le «conseguenze del trattamento in terapia intensiva», poichè in questo momento è intubato e sedato. Tuttavia, Foti dice: «L'ottimismo è ovvio, la partita si può giocare e può essere vinta, anche se è ancora maledettamente lunga».
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