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Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

14/01/2018, 06:52

Guarda su youtube.com

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

14/01/2018, 11:30

Forse avevano dimenticato le maschere anti-gas come in Israele nel 1991....

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

14/01/2018, 14:14

qualcuno ha premuto il bottone sbagliato...

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

14/01/2018, 16:11

L'ordine è partito dall'Italia [:)]

Immagine (non cliccare l'immagine)

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

14/01/2018, 16:59

Visto che si vedono russi ovunque.....la dico tutta:sono stati gli iraniani.....

.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

16/01/2018, 17:35

Troppi "errori"...
Falso allarme missilistico in Giappone

SE saranno errori...
http://sadefenza.blogspot.it/2018/01/tentativo-di-attacco-nucleare-della.html?m=1

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

17/01/2018, 10:52

(Oltre alla Svezia ...) [^]


La Danimarca teme l’invasione russa

Più soldati e aumento spesa militare


Tra Occidente e Russia la tensione continua a essere altissima e si riversa anche nelle scelte politiche dei Paesi che sono a più stretto contatto con la sfera d’azione russa e che si trovano al confine fra i due blocchi. Perché sì, i blocchi ancora esistono, la Guerra Fredda, seppur diversa, esiste ancora e i governi d’Europa si ritrovano a dover scegliere da che parte stare.

La Danimarca ha fatto la sua scelta, schierandosi apertamente con l’Occidente e paventando la minaccia russa come causa dell’instabilità della regione baltica. E, per fronteggiare quella che il governo ha definito una vera e propria “minaccia”, ha intrapreso due azioni, con annesse dichiarazioni, che lasciano pochi dubbi sulla considerazione di Copenaghen riguardo al futuro delle relazioni con Mosca. La prima di queste è l’invio di un contingente composto da 200 soldati in Estonia, nell’ambito della missione Nato che ha lo scopo di costruire una barriera di deterrenza alle potenziali manovre russe in Europa orientale. La missione cui partecipano le forze danesi è una campagna di manovre volte ad aumentare il livello di sinergia delle forze Nato in quel settore, ed è posta sotto la guida del comando britannico. Il primo ministro danese, Lars Løkke Rasmussen, e il ministro della Difesa, Claus Hjort Frederiksen, hanno visitato domenica la base estone di Tapa, potendo assistere alle attività del battaglione Nato di stanza nell’area e osservare da vicino la base in cui saranno impiegati i soldati danesi. Il primo ministro, parlando al suo arrivo alla base, è stato molto chiaro, affermando che il continente della Danimarca non è arrivato per aumentare la tensione ma che la Russia deve capire che ciò che ha fatto in Ucraina e in Crimea è sbagliato.

“Il comportamento della Russia ha creato un ambiente di sicurezza imprevedibile e instabile nella regione del Mar Baltico”, così Lars Løkke Rasmussen nella conferenza stampa congiunta con il primo ministro lettone, Maris Kucinskis. “Quando ho ricevuto Putin a Copenaghen durante il mio primo mandato come primo ministro nel 2010, tutti pensavano che sarebbe stato l’inizio di una cooperazione nuova, molto migliore e molto più amichevole tra Europa e Russia. E che avremmo potuto ridurre le nostre spese militari “, ha continuato il primo ministro, come riporta l’agenzia britannica Reuters. “Ma data l’aggressione russa e quello che è successo in Crimea, penso che dobbiamo semplicemente essere realistici e investire di più nella nostra sicurezza”. Frasi che non sembrano aver affatto stemperato la tensione, dal momento che, se non erano state le forze danesi a farlo, ci ha pensato certamente il capo di governo a creare un’ulteriore frizione con il Cremlino.

Alle parole seguono adesso i fatti. Oltre allo schieramento di 200 soldati in Estonia e al maggiore coinvolgimento delle truppe danesi nei teatri di guerra in cui è impegnata l’Alleanza atlantica – Iraq e Afghanistan sono fra questi -, il governo della Danimarca si è impegnato a raggiungere la maggioranza parlamentare necessaria ad approvare l’aumento del 20 per cento del budget della Difesa per un periodo di cinque anni. “Vogliamo considerarci come un membro Nato centrale. E per comportarci come un membro del genere, dobbiamo aumentare le nostre spese”.“Cinque anni fa pensavamo che la linea di difesa, per così dire, non sarebbe stata in Europa, ma sarebbero state le operazioni internazionali. Ora ci rendiamo conto che dobbiamo avere la capacità di fare entrambe le cose “.Così ha concluso il primo ministro, con dichiarazioni che hanno evidentemente tolto ogni dubbio sulla percezione della Russia da parte della Danimarca e che dimostrano la crescente tensione in tutta l’area del Baltico che si sente costantemente minacciata da una presunta eventualità russa di invasione. Difficile che ciò possa mai accadere. L’eventualità che Mosca decida di avanzare militarmente sull’Europa orientale appare oggi certamente fuori discussione. Tuttavia, questo aumento di tensione giova da un lato a far sì che Mosca tronchi i legami con l’Europa, sganciandosi da un partenariato economico e politico che, negli anni precedenti, sembrava potesse avere successo. Dall’altro lato, è una tensione che serve agli Stati Uniti e alla Nato per convincere i governi a spendere di più nel budget della Difesa evitando che gli Usa continuino a mantenere l’intera alleanza. Un obiettivo fondamentale della politica della nuova amministrazione americana, apprezzato anche dai comandi Nato, ma che per avere successo deve prima di tutto fornire una motivazione: appunto, la Russia.


http://www.occhidellaguerra.it/la-danim ... -militare/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

17/01/2018, 10:54

La Svezia teme i russi e ripristina un limitato servizio di leva

Preoccupata dalla Russia e dalle sue provocazioni nel Mar Baltico, la Svezia ha annunciato il 2 marzo il ripristino del servizio di leva obbligatorio. La misura, abbandonata sette anni fa, dovrebbe partire nella prossima estate-

“Il governo vuole un flusso più stabile di personale e aumentare la capacità militare” del Paese in quanto “la situazione della sicurezza è cambiata”, ha dichiarato il ministro della Difesa Peter Hultqvist, riferendosi alla vicina Russia che nel 2014 aveva sconfinato nell’arcipelago di Stoccolma con un sottomarino non identificato. Wilhelm Agrell, esperto in questioni di sicurezza ha sottolineato come “la potenza russa sia stata a lungo sottovalutata”.

Dal 2014, ha continuato, “vediamo una Russia espansionista, pronta a usare la violenza per favorire i propri interessi”. Il governo svedese aveva già deciso nel marzo 2015 di rimilitarizzare la più grande isola del Paese, Gotland, situata a est, in cui l’ultima caserma era stata chiusa dieci anni fa. Dallo scorso settembre sono stati dislocati 150 militari sull’isola. Dal primo luglio 100 mila giovani uomini e donne natio tra il 1999 e il 2000 compileranno un questionario di reclutamento: ne verranno selezionati circa 13 mila in base a motivazione e caratteristiche dei quali ne saranno mobilitati solo 4 mila per il servizio militare da prestare nel 2018.

Non si tratta quini di un ritorno alla leva di massa (abolita nel 2010) mentre i numeri limitati consentono di valutare questo reclutamento come una “forza di completamento” idonea a coprire i vuoti nei ranghi delle forze armate determinati dallo scarso appeal che la vita militare esercita sui giovani svedesi che trovano nella vita civile impieghi meno impegnativi e meglio remunerati.

Il ministro degli Esteri svedese, Margot Wallstrom, in conferenza stampa congiunta con l’omologo russo Serghei Lavrov il 21 febbraio scorso, aveva affermato che “la politica svedese di non aderire ai blocchi militari è solida. La Svezia decide da sola la propria linea sulle questioni di sicurezza”. Lavrov ha detto di sostenere tale politica di “non allineamento” che per Mosca equivale a una “garanzia di stabilità” nel Baltico e in Europa in generale.

Più che da un’improbabile “invasione russa”, la Svezia dovrebbe forse preoccuparsi dei disordini (crescenti negli ultimi anni) nei quartieri abitati da immigrati islamici a Malmoe e alla periferia di Stoccolma dove la polizia è in palese difficoltà a gestire la situazione e dove potrebbe rivelarsi necessario dispiegare unità militari.

http://www.analisidifesa.it/2017/03/la- ... o-di-leva/



La Svezia rispolvera i Patriot per paura di Mosca

Immagine

Stoccolma teme di fare la fine dell'Ucraina e compra dagli Usa armi vecchie di 26 anni

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 62232.html

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

17/01/2018, 18:28

In Inghilterra tagliano le spese dell' esercito

L'esercito britannico taglia le spese e licenzia i soldati


Il ministero della Difesa britannico sta pianificando nuovi tagli al bilancio militare per 27 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Lo riporta il quotidiano The Times.

I tagli comporteranno il licenziamento di 11 mila soldati, 2 mila marines e oltre 1200 specialisti dell'Aeronautica. Inoltre, per ragioni economiche, marines e paracadutisti saranno fusi in un unico corpo.

Ad oggi le forze armate della Gran Bretagna contano 83 mila militari, contro i 112 mila del 2003. Dopo tutti i tagli il numero di soldati sarà il più basso degli ultimi 200 anni. Nel 2017 i britannici hanno stanziato 60 miliardi di dollari per la difesa.


https://it.sputniknews.com/mondo/201801 ... nziamenti/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

17/01/2018, 21:19

Chissa se in Libano si teme un'invasione russa.....Oppure in Corea del Nord....Oppure in Iraq:no,scusate è già stato invaso!

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2018, 13:54

.. e chi lo sa ...
In Siria ci stanno provando ... Con l'Egitto, pure ... In Africa, in corso ... In Europa, si allenano ... [8D]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2018, 20:54

Già,vero.In Libano,non c'è giorno che....qualcuno minacci un attacco....ma,non credo siano russi..Come cavolo si chiama quello stato....

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

19/01/2018, 09:33

SIRYA!

Per chi è giovane: ci prova da anni! (Hanno più volte rovesciato il Governo ... Per quello Israele l'invase, per poi ritirarsi ...) [;)]

Non scriviamo fesserie.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

19/01/2018, 12:11

Angel_ ha scritto:Troppi "errori"...
Falso allarme missilistico in Giappone

SE saranno errori...
http://sadefenza.blogspot.it/2018/01/tentativo-di-attacco-nucleare-della.html?m=1


Se ha ragione chi ha scritto questo articolo... :shock:

http://beforeitsnews.com/alternative/2018/01/the-failed-nuke-attack-on-hawaii-was-not-a-hoax-investigative-journalist-jim-stone-update-3588609.html

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

20/01/2018, 22:17

Si stanno preparando?

Gli Usa vogliono colonizzare il mondo sotterraneo

La Darpa, l’agenzia per la difesa americana lancia la sua ultima sfida: sviluppare tecnologie che mappino il sottosuolo, "ricco di spazi a misura d’uomo" che potrebbero essere sfruttati per la sicurezza civile o militare. Cavità naturali, strutture urbane sotterranee, condotti artificiali a uso strategico, non fantasia ma forse un giorno realtà. Per realizzare la mappatura, l'agenzia Usa ha lanciato un concorso: quattro anni di tempo per portare a termine il proprio progetto e il premio finale è di circa due milioni di dollari



http://www.adnkronos.com/2018/01/20/gli ... cSiDP.html
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