Sul Web ho letto questo commento:
iceace86
We europeisti, il reddito di cittadinanza esiste in tutti gli stati europei, esclusa la grecia, italia ed ungheria. Non è un reddito dato ad minchiam come quello di dignità (FI) o inclusione (PD), bensì solo a chi cerca attivamente lavoro, fa corsi per reinsersi nel mercato e dopo 3 volte che rifiuti un lavoro, lo perdi. E' un ammortizzatore sociale per aiutare chi perde il lavoro, sensato in un mondo dove automatizzazione ed aumento dell'età pensionabile, unita alla perdita di fiducia dei giovani che in troppi neanche cercano, aiuta a far ripartire il lavoro. Capisco che voi siate quelli del jobs act e contro l'art.18, ma queste sono riforme da sinistra progressista, non da destra cattolica camuffata da centrosinistra...
http://www.repubblica.it/speciali/polit ... refresh_ce

Sempre caxxate!
Ho votato Adinolfi, certo, ma per la Regione c'era solo Fontana!

Quindi prendi un tizio che abita facciamo a Caltanissetta e che vive coi genitori anziani e ha la fidanzata nello stesso paese. Sto tizio è disoccupato, gli danno il reddito di cittadinanza, dopo 3 mesi gli dicono caro mio è uscito un lavoro a Udine, 1200 euro al mese se non lo accetti ti leviamo il reddito (perché funziona così). Tizio si ritrova tra incudine e martello: se non accetta il lavoro perde il reddito, se lo accetta dovrà mollare i genitori anziani e la fidanzata e trasferirsi al Nord dove dovrà provare a sopravvivere tra fitto, alimenti e bollette con 1200 euro al mese, proprio una bella vita, la perdita degli affetti più cari e lo sradicamento dalla sua terra.

Ecco perché non ho votato i 5 Stelle: un paese emancipato il lavoro deve crearlo dove manca non creare questo balletto di San Vito dove un poveraccio deve emigrare anche migliaia di km e mollare le sue radici per un lavoro magari da 4 soldi e chissà forse pure a termine.

Perchè dovrebbe uscire ad udine il lavoro?

Intanto aspettiamo i rimpatri della lega ^_^

lascialo sfogare è un rag-azzo che non capice in un..azzo.

Udine è un esempio, potrebbe uscire anche a Milano, Torino, Trieste, Genova, ma difficilmente uscirà in un meridione famoso per la sua disoccupazione altrimenti la gente non emigrerebbe ancora no? Oppure tutti quei giovani che emigrano ce li sogniamo?

Stasera a Sky Tg24 hanno intervistato un giornalista tedesco che ha spiegato come funzionano i redditi garantiti in Germania. Lo stesso ha detto che a differenza dell'ItaGlia in Germania il Collocamento è una struttura attiva che effettua formazioni al lavoro al di la del fatto che la Germania non ha la crisi di aziende che chiudono come da noi, ergo da loro danno un reddito ma formano e piazzano la gente che in molti casi il lavoro lo trova senza doversi spostare di km da casa e quindi senza dover affrontare spese ingenti per fitto, bollette, spese etc.

Da noi questi sistemi si potrebbero anche applicare ma prima occorrerebbe modificare strutturalmente i collocamenti e soprattutto creare opportunità di lavoro altrimenti se il lavoro non c'è il reddito dovrai darlo a vita mandando i conti pubblici in bancarotta.

Di Maio fa l'istituzionale per mangiarsi il Pd. Ora teme di restare solo

Spera nell'aiuto dei Dem al tracollo e usa il fair play. Rischia di non riuscire a fare un governo

Gioco, partita, incontro, sceneggiata. Nella mattinata di ieri, prima della conferenza stampa e dopo la sbornia elettorale notturna, Luigi Di Maio è tutto per il suo staff.

«Deve essere il primo discorso da premier incaricato - gli consigliano - abbiamo preso il 33% mantenendo un approccio più istituzionale rispetto ai Vaffa del 2013». Non è il momento degli attacchi, ragionano Di Maio e i collaboratori più stretti, artefici della cavalcata. La strategia è presentarsi agli italiani «come se già avessimo avuto l'incarico», sulla scia della lista dei ministri preconfezionata prima del voto. Perché sprecare tutto il lavoro fatto con uno strappo? Meglio elogiare Mattarella («Sopno fiducioso, agirà con autorevolezza») e non danzare sul cadavere di Matteo Renzi. Di Maio si presenta sul palco dell'Hotel Parco dei Principi di Roma, apre «al dialogo con tutti», parla di «un Movimento rappresentativo dell'intera nazione» e punta «inevitabilmente verso il governo dell'Italia». Il Partito Democratico, con Renzi che balla sull'orlo dell'abisso, nonostante le bocche cucite dei fedelissimi del leader M5s, non è quasi più un avversario. Di Maio, davanti al microfono, ignora il tonfo della sinistra. È il segnale di una strategia precisa «concordata con lo staff e i parlamentari di fiducia come Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli»,fa sapere un «portavoce» che è fuori da quel cerchio magico. Proprio Toninelli, in collegamento con il Tg1, spiega: «Dovrà essere un governo di programma, i cittadini ci hanno dato un voto sui temi, gli altri sono obbligati a convergere su dei temi e a convergere con noi». Il fedelissimo detta la linea: «Presenteremo una rosa di nomi per le presidenze delle Camere, qualsiasi maggioranza deve passare da noi». Ed ecco un punto della strategia: «il contentino a un Roberto Fico quasi isolato» da mettere in lizza per la presidenza della Camera. Mentre l'altro non-detto nel piano del ristrettissimo staff è «guardare a sinistra».

Insomma, i grillini stavolta vogliono governare e hanno intenzione di fare il giro delle sette chiese. Bussando a tutte le porte, a partire dal Partito Democratico. Un Pd che da domani sarà «infiltrabile» e senza segretario, anche se il Renzi dimissionario ha precisato: «Noi saremo all'opposizione, nessun inciucio, no estremismi». Con la Lega, invece, il rapporto pare essere irrecuperabile. L'unica frecciata, nel discorso di Di Maio, è per Matteo Salvini: «Noi rappresentiamo tutto lo stivale, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, invece non posso dire lo stesso di altri che invece sono delle forze politiche territoriali». Nel contesto istituzionale del Parco dei Principi, questa riflessione sembra proprio una porta in faccia a qualsiasi ipotesi di esecutivo M5s-Lega. Il dialogo tra le due forze, che è continuato sotto traccia per molto tempo, ha visto l'ultimo tentativo di riavvicinamento durante il referendum per l'autonomia dello scorso 20 ottobre, con una sorta di «patto di desistenza» dei grillini, soprattutto in Veneto, nei confronti dei leghisti. Ma poi Di Maio ha deciso, nel suo rally elettorale, di girare il Nord in lungo e in largo a caccia dei consensi di Salvini. E David Borrelli, il «pontiere» delle trattative tra il Movimento e la Lega, ha abbandonato il M5s per fondare un nuovo «movimento delle imprese». Una mossa che, sussurrano in Veneto, «ha contenuto di molto l'avanzata grillina soprattutto nel Nord-Est». Dunque, il «premier auto incaricato» si proporrà a tutti gli altri con l'obiettivo di arrivare a Palazzo Chigi. Ma i dem, per ora, hanno chiuso la porta.

Di Maio, dopo le aperture istituzionali della conferenza stampa, si chiude in un pomeriggio di silenzio. Dice che è «cominciata la Terza Repubblica dei cittadini» e nel frattempo prova a sciogliere le prime matasse. Il dossier più caldo è quello dei candidati «espulsi» in campagna elettorale ed eletti. Un potenziale bacino di voti per un ipotetico governo di centrodestra. Undici parlamentari, tra indagati e furbetti del rimborso. Per Di Maio è meglio aspettare e prendere tempo.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... po-reale/1

Per creare lavoro al Sud innanzitutto bisogna iniziare dalle indispensabili Infrastrutture di comunicazione: Le Autostrade,le Ferrovie e i collegamenti Marittimi per la Sicilia e piccole Isole,questo dovrebbe essere la priorità assoluta,senza di questo nessun sviluppo è possibile al Sud. Le Arance, la Frutta, e i prodotti Ittici che produciamo noi se viaggiassero speditamente con mezzi veloci,si ridurrebbero i tempi di consegna,si ridurrebbe il prezzo e rimarrebbero freschi.
Inoltre lo Stato dovrebbe imporre tariffe agevolate sia per spostare le merci che per le persone che vivono lontano dal "centro" come i Siciliani Sardi e piccole Isole.
Inoltre ancora la varietà dei prodotti agricoli che si producono da noi dovrebbero essere tutti tutelati,anche per il fatto già accertato che nessun prodotto agricolo AL MONDO supera per bontà e qualità quelli che si producono in Sicilia e credo anche nel Sud Italia.

Dice tutto

Io ho votato Salvini anche per il fatto che Salvini da anni conduce grandi battaglie contro olio tunisino, arance africane e pesce sudamericano proprio perché Salvini mette al primo posto il made in Italy e gli italiani. Quanto al discorso delle infrastrutture considera che in Italia buona parte delle merci viaggiano su gomma (camion), per cui è importante come ha detto sempre Salvini ridurre le accise sui carburanti http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 7a280.html

Infine hai voglia a dare redditi di cittadinanza ma se non abbassi le tasse le imprese non aprono e non assumono per cui di lavoro non se n crea.

Padania is not Italy!

Cose di 20 anni fa quando la linea la dettava Bossi. Oggi la Lega è un partito nazionale, ha tolto persino il Nord dal proprio simbolo e sta promuovendo il federalismo con successo. Non è un caso che Salvini anche al Sud abbia preso moltissimi voti.

NO CARO,

tu ti sei chiaramente rivelato .










Peccato che nel 1848 il Regno delle 2 Sicilie era all'avanguardia nei servizi e nell' amministrazione,

e in particolare era un forziere colmo d' oro .


Oro che i Savoia arrivano APPOSITAMENTE per rubare ,

il Banco di Napoli svuotato completamente , con chiusura delle industrie del Sud

perchè concorrenziali con quelle del Piemonte .


Complimenti caro , ormai sono 2 mesi che stai trollando nel più schifoso dei modi

e ora salta fuori la tua più becera anima del puro leghista ,,,,


Ma ormai tutto il forum ha capito chi sei .




zio ot

Togiere NORD non significa niente,in quanto l'abito non fa il Monaco.
Sempre filo-Fascisti siete.

si ma avete anche fracassato le palle con sta solfa dei fascisti e dei comunisti, perché non vi limitate a parlarne nel topic dedicato lasciando puliti gli altri?