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Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

20/03/2018, 15:54

lox1 ha scritto:Finalmente anche i palestinesi avranno almeno un paio di caricatori per difendersi.Finchè l'Iran non si sarà armato a dovere sarà a rischio.Allora Ufologo,li cacciamo questi americani dall'Italia?



Personalmente sono sempre stato d'accordo! Ma, ripeto, fanno comodo dove stanno e per il Governo che non pensa troppo a difendersi .... (Ero addentro, lo so) [;)]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

22/03/2018, 17:43

Gli Stati Uniti addestrano la Nato a fare la “guerriglia” contro la Russia

http://www.occhidellaguerra.it/nato-guerriglia-russia/

Prevenire è meglio che curare.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

23/03/2018, 10:58

La flotta USA nel Mediterraneo assume la predisposizione d’attacco
Commento di George Ades (da Cipro)

Questa è la situazione nel Mediterraneo orientale, al momento, con entrambe le flotte, quella della Russia e quella della NATO che hanno assunto posizioni di battaglia in vista delle minacce lanciate da Washington, secondo cui le forze USA sarebbero “pronte a colpire Damasco e il palazzo presidenziale, a prescindere dalla presenza di Personale russo “e con Mosca che risponde che la Russia si riserva di colpire le posizioni da cui partono i missili.

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Sembra che io abbia un posto in prima fila per tutto ciò che potrebbe venire fuori da quelle minacce, considerando che il cagnolino americano numero 1, il Regno Unito, ha basi militari sulla nostra isola (Cipro) e che risulta improbabile che vengano ignorate se la “roba marrone” colpisce il ventilatore.

Una rapida scansione sui continenti ha rivelato che gli Stati Uniti hanno un coinvolgimento politico molto attivo in tutte le zone del mondo. Molti paesi sono costituiti da stati vassalli degli Stati Uniti, cagnolini, membri dello strumento militare americano NATO, paesi che sono stati “modificati dal regime” degli Stati Uniti, occupati dagli Stati Uniti, gestiti dagli Stati Uniti dalle loro emanazioni, paesi “balcanizzati” dagli Stati Uniti, invasi e distrutti dagli Stati Uniti, minacciati dagli Stati Uniti o sanzionati dagli Stati Uniti.

C’erano alcune isole minori e insignificanti da qualche parte nel Pacifico per cui gli Stati Uniti non hanno mostrato molto interesse, ma non ne so abbastanza per scrivere su di loro e in ogni caso, molti non ne avrebbero mai sentito parlare prima.

Per quanto riguarda la Russia, ne scrivo perché sembra essere rimasto l’unico paese che offre un barlume di speranza come contrappeso e ostacolo al mondo unipolare che gli Stati Uniti vogliono per il loro dominio totale.

Fonte
Fonte Fort Russ

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

23/03/2018, 11:24

Invece, le Flotte russe, dove sono ...? [:291]
Poi, chi più ne ha, ne mette ... [:306]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

23/03/2018, 13:15

zakmck ha scritto:Questa è la situazione nel Mediterraneo orientale, al momento, [b]con entrambe le flotte, quella della Russia e quella della NATO che hanno assunto posizioni di battaglia in vista delle minacce lanciate da Washington, secondo cui le forze USA sarebbero “pronte a colpire Damasco e il palazzo presidenziale, a prescindere dalla presenza di Personale russo “e con Mosca che risponde che la Russia si riserva di colpire le posizioni da cui partono i missili.[/b]


Magari leggere l'articolo prima di commentare no eh? Non dovevi sforzarti nemmeno più di tanto, bastava arrivare al secondo rigo...

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

23/03/2018, 13:39

Ufologo 555 ha scritto:Invece, le Flotte russe, dove sono ...? [:291]
Poi, chi più ne ha, ne mette ... [:306]

Che vuoi fà ufò, l'ironia non sempre viene compresa ...

Sembra la stessa situazione del 2013, forse anche la mappa è la stessa

EDIT
Mi sta sul gozzo una cosa ...
Ricordo che nella campagna elettorale per la Brexit la regina fece un fuorionda dicendo che la UE stava andando vs la guerra con la Russia e che doveva avvisare i suoi sudditi
Ebbene che cavolo ci fanno le sue vasche da bagno in mezzo a quei guerrafondai della NATO?

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

23/03/2018, 18:21

MaxpoweR ha scritto:
zakmck ha scritto:Questa è la situazione nel Mediterraneo orientale, al momento, [b]con entrambe le flotte, quella della Russia e quella della NATO che hanno assunto posizioni di battaglia in vista delle minacce lanciate da Washington, secondo cui le forze USA sarebbero “pronte a colpire Damasco e il palazzo presidenziale, a prescindere dalla presenza di Personale russo “e con Mosca che risponde che la Russia si riserva di colpire le posizioni da cui partono i missili.[/b]


Magari leggere l'articolo prima di commentare no eh? Non dovevi sforzarti nemmeno più di tanto, bastava arrivare al secondo rigo...



Certo! (Intendevo in giro per il Mondo ... [^] Ognuno dispone di ciò che ha ... e naviga. [;)]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

23/03/2018, 22:29

Anche a me quella cartina ricorda quella del 2013....Inoltre,quali fonti indipendenti potrebbero garantire notizie reali sul conflitto siriano?Ghouta sarà anche sotto un pesante assedio,ma a me è sembrato di leggere di un attacco missilistico proveniente da quella zona che avrebbe causato una trentina di morti a Damasco.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

24/03/2018, 13:39

[8D] [:291]

“I laboratori segreti di Putin per la guerra con l’Occidente”


Per ordine diretto del presidente russo Vladimir Putin, la Russia ha creato laboratori militari segreti per sviluppare armi con tecnologia estremamente avanzata e in grado di fornire il potenziale distruttivo necessario per rispondere a possibili guerre lanciate dall’Occidente, in particolare, dagli Stati Uniti. L’accusa arriva dalle colonne del Washington Post, e ci ricorda che il senso di russofobia presenta negli Usa abbia ormai raggiunto quei canoni che non si vedevano dai tempi del maccartismo.

Stando a quanto riferito dal quotidiano americano, “durante la sua ultima corsa per la presidenza, nel 2012, il leader russo Vladimir Putin ha sorpreso gli esperti militari degli Stati Uniti con un misterioso impegno a sviluppare nuovi tipi di armi per contrastare il vantaggio tecnologico dell’Occidente. Gli eserciti del futuro, ha detto, avrebbero bisogno di armi ‘basate su nuovi principi fisici’ tra cui la scienza ‘genetica’ e ‘psicofisica’”. Da questa frase, gli analisti americani hanno ritenuto plausibile che fosse iniziato, in Russia, un nuovo processo di creazione di armi chimiche. E portano alcune prove, anche fotografiche, di quanto starebbe avvenendo in Russia.

Dall’inizio del secondo mandato di Putin, è infatti visibile un vero e proprio “boom edilizio” in 24 istituti che facevano parte del dipartimento dell’Unione Sovietica concernente armi biologiche e chimiche. Questa espansione, è particolarmente evidente nei laboratori segreti del ministero della Difesa che hanno a lungo richiamato i sospetti dei funzionari statunitensi su possibili violazioni del trattato sulle armi.

E chiaramente ora, con il caso Skripal e le accuse al Cremlino, questi dubbi della Difesa statunitense tornano a essere la cornice di una nuova accusa nei confronti di Mosca. Accuse che i funzionari russi respingono insistendo sul fatto che la ricerca nei laboratori gestiti dal governo sia puramente difensiva e perfettamente legale. Ma che in America sono da tempo oggetto di analisi approfondite, specialmente riguardo allo sviluppo della ricerca in territorio russo riguardo agli agenti patogeni e al loro utilizzo.

Thomas Countryman, assistente del segretario di Stato per la sicurezza internazionale e il controllo delle armi durante l’amministrazione Obama, ha dichiarato al Wp che anche prima di Putin, i funzionari statunitensi hanno messo in dubbio che il Cremlino possedesse un certo tipo di armi in maniera trasparente. Ma negli ultimi sei anni, la sfiducia è cresciuta per un motivo molto più politico: Mosca e Washington, in questo periodo, hanno vissuto e continuano a vivere il periodo con le relazioni bilaterali più basse dal crollo dell’Urss.

E ci sono anche alcune prove. I dati raccolti da Zilinskas e Mauger, i ricercatori che hanno condotto questa indagine, comprendono documenti, rapporti in lingua russa e immagini aeree dal satellite che indicano una grossa espansione quantomeno nei quattro laboratori del ministero della Difesa e in numerosi centri di ricerca civili gestiti dal governo in tutto il paese.

In un complesso militare a Ekaterinburg le immagini satellitari mostrano gruppi di edifici industriali di nuova costruzione. In altri, si possono osservare ristrutturazioni in edifici più vecchi che nei tempi sovietici erano fabbriche per bacillus anthracis , i batteri che causano l’antrace. Al 33esimo Central Research Test Institute di Shikhany nel sud-ovest della Russia i dati di questi centri di ricerca segnalano un recente picco di spese per attrezzature specializzate per la produzione microbica, per la costruzione di una galleria del vento utilizzata per testare batteri e virus, nonché le ricostruzione di un’area probabilmente destinata a test all’aria aperta degli esplosivi.

Ma c’è una premessa, che molti ignorano e che dimostra come vi sia anche una vera e propria forma di prevenzione ideologica in qualsiasi cosa avvenga a Mosca. Il Pentagono impiega attrezzature simili nelle sue strutture di ricerca di biodifesa nel Maryland e nello Utah. Solo che Zilinskas e Mauger sostengono che l’espansione russa invita un livello più alto di controllo alla luce delle esplicite richieste dei leader russi di lavorare su nuovi tipi di armi. In pratica, la Russia e gli Stati Uniti effettuano lo stesso tipo di ricerche, ma il Cremlino non può farlo senza essere oggetto di indagine.

Questo tipo di ricerche conduce a fare luce su una sfera molto inquietante della nuova Guerra Fredda: la rinascita delle armi chimiche. Inutile negarlo, è un tema estremamente delicato. Tuttavia bisogna anche dire come vi sia una sostanziale disparità di trattamento in questo tipo di analisi. Difficilmente leggeremmo delle ricerche sugli agenti patogeni nella basi degli Stati Uniti, sulle colonne dei maggiori quotidiani internazionali. Ma di quelle russe sì. In qualunque caso non si può considerare positivo il loro sviluppo, ma il confine fra propaganda e analisi diventa, in certi casi, estremamente labile.

http://www.occhidellaguerra.it/laborato ... eti-putin/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

24/03/2018, 14:36

Vabbè dai non cerchiamo il pelo nell'uovo.Le notizie che appaiono sui nostri organi di informazione sono al di sopra di ogni sospetto.....Pensate,i giocattoli palestinesi,diventano formidabili armi da guerra,mentre le sanguinose rappresaglie israeliane sono diritto di autodifesa.....se un drone o qualcosa di simile si avvicina al suolo israeliano,diventa una aggressione alla sovranità ed all'esistenza dello stato d'Israele....le loro incursioni su libano e Siria,invece,sono un diritto all'autodifesa.....

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

24/03/2018, 16:19

Ufologo 555 ha scritto: [8D] [:291]

“I laboratori segreti di Putin per la guerra con l’Occidente”


Per ordine diretto del presidente russo Vladimir Putin, la Russia ha creato laboratori militari segreti per sviluppare armi con tecnologia estremamente avanzata e in grado di fornire il potenziale distruttivo necessario per rispondere a possibili guerre lanciate dall’Occidente, in particolare, dagli Stati Uniti. L’accusa arriva dalle colonne del Washington Post, e ci ricorda che il senso di russofobia presenta negli Usa abbia ormai raggiunto quei canoni che non si vedevano dai tempi del maccartismo.

Stando a quanto riferito dal quotidiano americano, “durante la sua ultima corsa per la presidenza, nel 2012, il leader russo Vladimir Putin ha sorpreso gli esperti militari degli Stati Uniti con un misterioso impegno a sviluppare nuovi tipi di armi per contrastare il vantaggio tecnologico dell’Occidente. Gli eserciti del futuro, ha detto, avrebbero bisogno di armi ‘basate su nuovi principi fisici’ tra cui la scienza ‘genetica’ e ‘psicofisica’”. Da questa frase, gli analisti americani hanno ritenuto plausibile che fosse iniziato, in Russia, un nuovo processo di creazione di armi chimiche. E portano alcune prove, anche fotografiche, di quanto starebbe avvenendo in Russia.

Dall’inizio del secondo mandato di Putin, è infatti visibile un vero e proprio “boom edilizio” in 24 istituti che facevano parte del dipartimento dell’Unione Sovietica concernente armi biologiche e chimiche. Questa espansione, è particolarmente evidente nei laboratori segreti del ministero della Difesa che hanno a lungo richiamato i sospetti dei funzionari statunitensi su possibili violazioni del trattato sulle armi.

E chiaramente ora, con il caso Skripal e le accuse al Cremlino, questi dubbi della Difesa statunitense tornano a essere la cornice di una nuova accusa nei confronti di Mosca. Accuse che i funzionari russi respingono insistendo sul fatto che la ricerca nei laboratori gestiti dal governo sia puramente difensiva e perfettamente legale. Ma che in America sono da tempo oggetto di analisi approfondite, specialmente riguardo allo sviluppo della ricerca in territorio russo riguardo agli agenti patogeni e al loro utilizzo.

Thomas Countryman, assistente del segretario di Stato per la sicurezza internazionale e il controllo delle armi durante l’amministrazione Obama, ha dichiarato al Wp che anche prima di Putin, i funzionari statunitensi hanno messo in dubbio che il Cremlino possedesse un certo tipo di armi in maniera trasparente. Ma negli ultimi sei anni, la sfiducia è cresciuta per un motivo molto più politico: Mosca e Washington, in questo periodo, hanno vissuto e continuano a vivere il periodo con le relazioni bilaterali più basse dal crollo dell’Urss.

E ci sono anche alcune prove. I dati raccolti da Zilinskas e Mauger, i ricercatori che hanno condotto questa indagine, comprendono documenti, rapporti in lingua russa e immagini aeree dal satellite che indicano una grossa espansione quantomeno nei quattro laboratori del ministero della Difesa e in numerosi centri di ricerca civili gestiti dal governo in tutto il paese.

In un complesso militare a Ekaterinburg le immagini satellitari mostrano gruppi di edifici industriali di nuova costruzione. In altri, si possono osservare ristrutturazioni in edifici più vecchi che nei tempi sovietici erano fabbriche per bacillus anthracis , i batteri che causano l’antrace. Al 33esimo Central Research Test Institute di Shikhany nel sud-ovest della Russia i dati di questi centri di ricerca segnalano un recente picco di spese per attrezzature specializzate per la produzione microbica, per la costruzione di una galleria del vento utilizzata per testare batteri e virus, nonché le ricostruzione di un’area probabilmente destinata a test all’aria aperta degli esplosivi.

Ma c’è una premessa, che molti ignorano e che dimostra come vi sia anche una vera e propria forma di prevenzione ideologica in qualsiasi cosa avvenga a Mosca. Il Pentagono impiega attrezzature simili nelle sue strutture di ricerca di biodifesa nel Maryland e nello Utah. Solo che Zilinskas e Mauger sostengono che l’espansione russa invita un livello più alto di controllo alla luce delle esplicite richieste dei leader russi di lavorare su nuovi tipi di armi. In pratica, la Russia e gli Stati Uniti effettuano lo stesso tipo di ricerche, ma il Cremlino non può farlo senza essere oggetto di indagine.

Questo tipo di ricerche conduce a fare luce su una sfera molto inquietante della nuova Guerra Fredda: la rinascita delle armi chimiche. Inutile negarlo, è un tema estremamente delicato. Tuttavia bisogna anche dire come vi sia una sostanziale disparità di trattamento in questo tipo di analisi. Difficilmente leggeremmo delle ricerche sugli agenti patogeni nella basi degli Stati Uniti, sulle colonne dei maggiori quotidiani internazionali. Ma di quelle russe sì. In qualunque caso non si può considerare positivo il loro sviluppo, ma il confine fra propaganda e analisi diventa, in certi casi, estremamente labile.

http://www.occhidellaguerra.it/laborato ... eti-putin/

Avete capito come "battono" sulle armi chimiche dei loro nemici gli Americani?,solo con queste false accuse possono "intonnare" l'ONU a votare le solite sanzioni. Non possono dire che i Russi hanno armi tecnologicamente più avanzati e più potenti se no (anche agli occhi degli alleati) perdono la faccia. [:246]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

24/03/2018, 17:05

Le hanno tutt'e due, tranquillo.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

24/03/2018, 19:58

Le hanno tutti tranne gli iracheni nel 1991,ovviamente,non ne possiedono i palestinesi......come dice spesso Ufologo,quando uno ha le armi le usa:ergo,i palestinesi hanno coltelli e basta.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

24/03/2018, 20:15

Hanno ben altro; in più l'appoggio di tutti i Paesi arabi (che non è poco ...) [8D]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

24/03/2018, 20:18

Appoggio,soldi, ma niente armi.Le userebbero!
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