Ma chi è lui!!! cacciato da tutte le amministrazioni dove ha governato, Di Maio invece lo amano 11.000.000 di Italiani.

Allora perchè lo chiamano "reddito di citttadinanza" che è tutta un'altra cosa?
Chiamiamolo sussidio di disoccupazione altrimenti qualcuno potrebbe votare pensando ad un'altra cosa
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... s/4207734/
E poi presentarsi al CAF pretendendo quanto promesso ...
Io non mi spavento poichè so perfettamente che sono tutte promesse elettorali ma sulla confusione del concetto di "reddito di cittadinanza" il M5S ci ha marciato parecchio
Perchè Di Maio non lo ha spiegato chiaramente durante la campagna elettorale, lo ha detto solo ora!!! A voti acquisiti ...

Personalmente che governi la destra, la sinistra o il M5S me ne frega davvero poco, quel che desidero farvi capire è che in questo vento di cambiamento mondiale, di cui parlate tanto, c'è un forte odore di mer.da. Negli USA è successa la stessa cosa ...

In Francia pure. E anche in Italia, ormai. Si chiama "dissenso controllato".

Vero, anche in Francia ...
Con la scusa del cambiamento stanno andando al governo persone assurde
Direi che negli USA stiamo vedendo molto bene come stanno controllando il "dissenso" ma il problema è che il dissenso non è "il cambiamento" ma una cosa ridicola.
Ho sempre pensato che le cariche di governo dovessero andare a persone competenti e virtuose, invece vediamo solo imbecilli e ladri ... ma molto furbi
E questa situazione non migliora nel tempo ... anzi !!!
I furbi usano strategie ingannevoli poichè sanno che funzionano, quindi è evidente che siamo noi (elettori) il problema ...

Che lo chiamino reddito di cittadinanza o in un altro modo torna relativo perchè i 5 Stelle da soli al governo non ci andranno e se ci andranno sarà solo insieme ad altri partiti per cui non potranno imporre il loro programma, ergo al massimo si potrà aumentare un po il già esistente reddito di inclusione e nulla di più.

..ohé! Grillisti! Come la mettiamo 'sta "rivoluzione"?




Roma, 6 apr – Luigi Di Maio con l’occasione delle consultazioni al Colle ha lanciato dei chiari messaggi fuori dai confini nazionali, lasciando intendere al di là di ogni dubbio che lui è più affidabile e “istituzionale” del rivale-possibile partner Salvini. Come era ampiamente prevedibile, il leader dei 5 Stelle, tradendo di fatto la sua base elettorale, ha cancellato ogni posizione anti-sistema, dichiarando a chiare lettere che con lui al governo “l’Italia manterrà gli impegni internazionali già assunti: resterà alleata dell’Occidente, resterà nella Nato, nell’Unione europea e nell’unione monetaria”.

Insomma, i grillini si sono auto-addomesticati pur di entrare a Palazzo Chigi. Anche se a questo punto è legittimo dubitare che fosse davvero nelle loro reali intenzioni quanto sbandierato durante la campagna elettorale, ossia assumere posizioni in qualche modo assimilabili a quelle della Lega sul fronte della sovranità nazionale (come dimenticare la campagna no immigrati della Lombardi).

Appena sotto i riflettori istituzionali, Di Maio ha consumato un dietrofront tattico per superare Salvini nelle grazie di Ue e Usa. Questo la dice lunga su quanto i 5 Stelle siano davvero la grande novità anti-sistema, il movimento dei cittadini onesti che non fa inciuci e via dicendo. Non a caso ieri, al Quirinale, quando il solito Enrico Lucci ha chiesto a Di Maio: “Che differenza c’è tra contratto e inciucio?”, il leader pentastellato ha taciuto.

La posizione dei 5 Stelle ormai è svelata: si sono messi a disposizione dell’establishment come un Pd qualsiasi pur di governare. E proprio ai Dem hanno lanciato l’amo, sotto gli occhi attenti di Mattarella.

Chi alle ultime elezioni non è caduto nella trappola del voto utile sapeva già che tutto questo sarebbe successo. Chi non ha votato per il centrodestra, consapevole che i suoi leader avrebbero fatto di tutto per tornare nel Palazzo, oggi almeno può dire di aver espresso un voto davvero sovranista, per il bene della nazione. Il tempo (e i fatti come quelli a cui stiamo assistendo in queste ore) darà ragione a chi non si lascia incantare dalle sirene della vecchia politica – che adesso annovera ufficialmente tra le sue disordinate schiere anche i grillini.

Simone Di Stefano, segretario nazionale di CasaPound Italia, lo ricorda a tutti: “No, non avremmo partecipato in nessun caso ad un governo con i 5 Stelle. Mai un governo con Luigi Di Maio, che anche oggi ha voluto ribadire di essere al servizio scodinzolante dell’Europa e dell’Euro! E quelli che vi dicevano ‘votateci o arriva un governo coi 5 Stelle’? Ora vogliono fare un governo coi 5 Stelle. Complimenti”.

Nulla di nuovo sotto il sole, ma almeno adesso è sotto gli occhi di tutti.

http://www.ilprimatonazionale.it/politi ... uro-82954/


Barionu! facce 'n'altra ... "sparata"!

ARRENDETVI, SIETE ... SPUTTANATI!

HONESTAH'11!1

CHi li ha votati, me compreso, ha ascoltato bene i discorsi di Di Maio e quindi ha votato CONSAPEVOLMENTE. Ciò che sta facendo è ciò che ha sempre dichiarato in campagna elettorale. Chi invece ha votato col culo senza informarsi rimane sorpreso e pensa che lo siano tutti

... evidentmente abbiamo due televisori ... diversi!

.. infatti, ecco la contraddizione (sempre presente)!





Non erano nemici mortali?

Le cose sono due: o facevano finta, oppure (come dicevo sempre) sono ... cugini!

Il guaio del PD è stata la "LINEA" RENZI,tolto lui il PD si potrebbe "aggiustare",non come FI che è inguaribile e hanno il cervello duro come gli Asini.

SMS di Soros ?
Mi aspetto che anche la Bonino, dopo aver ammesso di essere finanziata dall' illuminato, si accodi al banchetto che distruggera definitivamente l' Italia.
Spero che gli 11 milioni di elettori che in buona fede hanno creduto nel cambiamento, scendano spontaneamente dalla scaletta del cavallo di Troia e si arrendano al vero cambiamento.
Ho la netta impressione che i 5 Stelle perderanno pezzi durante il loro tragitto di governo con il PD.
Confido malgrado tutto nel buon senso del presidente della Repubblica e che l' incarico dato Salvini, possa portare l' Italia fuori dal pantano.