Cita:
Forte scossa di terremoto in Molise, magnitudo 4.2
Epicentro Acquaviva Collecroce (Campobasso)
Localizzazione del terremoto del 25 aprile 2018 nella zona di Capobasso

Un forte terremoto, di magnitudo 4.2, ha fatto tremare il Molise. La scossa è stata registrata alle 11.48 con epicentro Acquaviva Collecroce (Campobasso), ad una profondità di 31 chilometri. La scossa è stata avvertita anche in Abruzzo fino a Pescara. Tanta paura, al momento non vengono segnalati danni.
"E un evento nuovo", ha detto all’ANSA il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.
Un'altra scossa di 3.5 era stata registrata alle 3:08 tra Muccia e Pieve Torina, in provincia di Macerata, con ipocentro a 7 km di profondità.
Acquaviva, 'capitale' dei croati d'Italia, distrutta già nel 1456 - Ad Acquaviva, 400 abitanti, epicentro della scossa, si parla croato. Acquaviva, infatti, assieme a Montemitro e San Felice è in Molise uno dei tre paesi di lingua madre croata, unicum del centro Italia. L'immigrazione croata servì a ripopolare queste zone dopo un devastante terremoto che nel 1456 rase completamente al suolo questa zona. La magnitudo sarebbe stata intorno al 7.1 e quel sisma e' stato considerato dagli esperti, sulla base di calcoli rapportati ovviamente alle fattezze dei nuclei abitativi dell'epoca, il piu' devastante della storia italiana. In precedenza Acquaviva era un feudo dei Cavalieri di Malta, e una colonia di slavi provenienti dalla Dalmazia che scappavano dall'invasione turca che furono portati a ripopolare queste zone. Kruch è infatti il nome in croato di Acquaviva come appare in una targa davanti al comune che racconta le vicende del piccolo centro molisano.
Acquaviva è quindi il cuore della conservazione del dialetto croato in Italia. Anche i ragazzi parlano un dialetto che risale a quell'epoca e ti spiegano che stavolta "dopo il movimento sussultorio c'è stato un boato". Alternando dialetto croato e italiano con marcato accento molisano, i ragazzi di Acquaviva ci spiegano che "a parte le case nuove, antisismiche, nessuno ha mai fatto lavori particolari, specie nel centro storico".
http://www.ansa.it/molise/notizie/2018/ ... 35ec3.htmlCita:
Stromboli, “intensa sequenza esplosiva” sul vulcano delle isole Eolie: le immagini VIDEO
Stromboli, gli esperti dell'INGV spiegano cosa sta succedendo sul vulcano delle isole Eolie dopo l'intensa sequenza esplosiva delle scorse ore. Spettacolari le immagini
Questa mattina, 24 aprile, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato una intensa sequenza esplosiva sul vulcano Stromboli che ha coinvolto le bocche dell’area centro-sud poste sulla terrazza craterica. Una prima esplosione, avvenuta alle 11.05 locali, ha emesso abbondante cenere frammista a materiale incandescente e blocchi lavici di grosse dimensioni che sono ricaduti in zona sommitale e lungo la Sciara del Fuoco. I prodotti emessi hanno superato un’altezza di 250 metri sopra la terrazza craterica, come evidenziato dalle telecamere di videosorveglianza dell’Osservatorio Etneo dell’INGV-OE. Tale esplosione è stata seguita da un secondo evento esplosivo alle 11.06, caratterizzato da un modesto fontanamento. Alle 11.10, l’evento di chiusura della sequenza con il lancio di materiale piroclastico di intensità minore, rispetto alla prima esplosione. Complessivamente, tale sequenza esplosiva ha prodotto una nube di cenere che è stata rapidamente dispersa verso i quadranti sudorientali dell’isola. Il lancio di materiale piroclastico grossolano è stato radiale ed è ricaduto oltre la terrazza craterica e lungo la Sciara del Fuoco.
Violente sequenze esplosive, come quella descritta e classificate come esplosioni maggiori, si sono verificate anche di recente, lo scorso 18 e 7 marzo, e nel corso del 2017, il 1 dicembre, il 1 novembre , il 23 ottobre e il 26 luglio. Si tratta di esplosioni più violente di quelle dell’attività stromboliana ordinaria, durante le quali viene emesso materiale grossolano e cenere, che ricade in zona sommitale. Questi eventi, occasionali e imprevedibili, interrompono bruscamente l’attività stromboliana ordinaria. Fanno comunque parte della fenomenologia vulcanica tipica dell’attività sommitale di Stromboli, caratterizzata da esplosioni di variabile energia. L’attività dello Stromboli è continuamente monitorata dall’INGV mediante le sue Sezioni di Catania, Napoli e Palermo.
http://www.meteoweb.eu/2018/04/strombol ... e/1083874/