Gli scienziati stanno studiando in maniera approfondita il genoma dei cefalopodi fin dal 2015...
Cita:
Polpi extraterrestri? IL genoma di polpo si è rivelata molto più complicato di quello umano.
Gli scienziati americani presso l’Università di Chicago hanno concluso che i polpi hanno DNA alieno, uno studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.
Secondo lo studio, il gene del polpo ha un incredibile livello di complessità. Esaminando il DNA dei cefalopodi, gli scienziati hanno trovato che i geni dell’Octopus è costituito da 33000 geni di proteina-codificazione che significativamente supera il numero di geni simili nel corpo umano.
Basandosi su questi dati, gli scienziati hanno concluso che, a differenza di altri animali che popolano la terra, i polpi non possono essere “nativi” del nostro pianeta. Come l’Octopus sia riuscito ad arrivare sulla terra, gli scienziati non hanno specificato.
FonteQui sotto l'articolo originale su nature, dove si dice
"È il primo genoma sequenziato da qualcosa di simile ad un alieno", scherza il neurobiologo Clifton Ragsdale dell'Università di Chicago, nell'Illinois, che ha co-diretto l'analisi genetica del polpo California a due punti (Octopus bimaculoides).
Cita:
Octopus genome holds clues to uncanny intelligence
DNA sequence expanded in areas otherwise reserved for vertebrates.
Alison Abbott
12 August 2015
Added to those distinctions is
an unusually large genome, described in Nature1 on 12 August, that helps to explain how a mere mollusc evolved into an otherworldly being.
“It’s the first sequenced genome from something like an alien,” jokes neurobiologist Clifton Ragsdale of the University of Chicago in Illinois, who co-led the genetic analysis of the California two-spot octopus (Octopus bimaculoides).
Fonte NatureAltro articolo su Nature che spiega l'enorme complessità genomica di queste creature:
https://www.nature.com/articles/nature14668E ora guardate questo video...
(Questa è
una creatura non identificata che si trovava nell'oceano sopra di me mentre lavoravo nel Golfo del Messico. E NO non è un polipo.
Guarda come cade la coda e poi ne rigenera un'altra immediatamente.)
P.S. In un commento al video, che risale ad otto anni fa viene identificato come
"Blanket Octopus"...in ogni caso, sia quel che sia, questo animale è incredibile...
http://www.realmonstrosities.com/2012/0 ... topus.htmlQuesto è un altro studio recente che sta facendo discutere molto la comunità scientifica...
Cita:
I polpi sono alieni venuti dallo spazio profondo: lo studio choc
Secondo un team di ricerca internazionale composto da 33 studiosi i polpi avrebbero un’origine spaziale. Le ipotesi sono due: potrebbero essere stati generati da virus alieni che hanno modificato il DNA dei calamari, oppure le loro uova potrebbero essere precipitate sulla Terra all’interno di comete ghiacciate. Ironia e sconcerto tra i colleghi degli scienziati.
Natura e Animali
17 maggio 2018 17:11
di Andrea Centini
I polpi non sono creature di questa Terra, ma alieni plasmati da virus giunti da un mondo lontano. In alternativa, le loro uova (e quelle dei calamari) potrebbero essere precipitate sul nostro Pianeta all'interno di comete, dove avrebbero resistito nello spazio – congelate – fino alla schiusa nella nuova casa.
No, non si tratta di deliranti ipotesi pubblicate su un sito per appassionati di ufologia, ma del fulcro di un vero e proprio articolo scientifico al quale hanno collaborato ben 33 ricercatori.
Obiettivo degli scienziati, guidati dal dottor Edward J. Steele del Centro per l'Astrobiologia dell'Università di Ruhunaera, Sri Lanka, era provare a dare una risposta all'esplosione della biodiversità avvenuta 500 milioni di anni fa nel Cambriano, all'inizio del Paleozoico. All'epoca, infatti, sebbene la vita non avesse ancora conquistato la terraferma, essa era ampiamente diffusa sott'acqua, dove diede origine a un generoso ventaglio di gruppi tassonomici, molti dei quali ancora viventi. Tra essi le meduse, i brachiopodi e i protagonisti di questa ricerca: i molluschi.
Secondo Steele e i numerosi colleghi, fra i quali non vi è traccia di un solo zoologo, questa esplosione di vita sarebbe legata proprio a una sorta di panspermia. In parole semplici, i semi della vita – in questo caso virus alieni – sarebbero giunti sulla Terra incastonati nei corpi celesti, e dopo essersi diffusi avrebbero condizionato l'evoluzione delle creature terrestri.
Il calamaro sarebbe uno degli organismi coinvolti dalla mutazione aliena; si sarebbe evoluto nel polpo proprio grazie all'inserzione nel suo codice genetico di DNA extraterrestre, come mostra una esilarante immagine pubblicata all'interno dell'articolo.Gli autori della ricerca si sono spinti ancora oltre, suggerendo che non si può escludere che gli stessi calamari e/o i polpi possano essere giunti sulla Terra sotto forma di uova congelate all'interno di comete. Insomma, potrebbero essere degli alieni ‘fatti e compiuti' arrivati direttamente da un altro mondo. Resta il ‘piccolo' mistero su come le loro uova avrebbero fatto a sopravvivere all'impatto della cometa con atmosfera e superficie terrestre, a temperature infernali e valori di pressione in grado di fondere le rocce.
L'articolo, dal titolo
“Cause of Cambrian Explosion – Terrestrial or Cosmic?”, è stato accolto con grande ironia – e anche un po' di sconcerto – da parte dei massimi esperti mondiali di cefalopodi, rimasti particolarmente colpiti dall'immagine che mostra la trasformazione dei calamari in polpi. “L'articolo è, beh, non buono (scioccante – lo so), ma ha le migliori figure che ho visto per la descrizione delle origini dei polpi dai virus spaziali”, ha scritto su Twitter tra il divertito e l'incredulo il professor Jonathan Eisen, docente presso il Dipartimento di Evoluzione ed Ecologia dell'Università della California, Davis.
Gli ha fatto eco il dottor Mark Carnall del Museo di storia naturale dell'Università di Oxford: “È un'assurdità, non all'altezza della comprensione più basilare della biologia e dell'evoluzione dei cefalopodi”.
I dettagli del controverso studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Progress in Biophysics and Molecular Biology.Fonte