Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3138 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61 ... 210  Prossimo
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/09/2009, 12:06 
Comunicazione del Servizio Documentario del CUN

(avendomi preceduto dresa99, il merito è suo)

Immagine


Dall’elaborazione dei dati delle segnalazioni UFO, a noi direttamente pervenuti fino al 31 8 09, abbiamo notato una deflessione delle segnalazioni medesime nel mese di Agosto ’09 ; segnalazioni che portano la curva statistica per il mese di agosto ai livelli dell’anno precedente, fermo restante l’aumento totale delle segnalazioni nel periodo gennaio-agosto 2009 rispetto a quelle degli anni precedenti (2000-2008)
Si allega la tabella aggiornata delle comparazioni mensili 2008-2009

Franco Mari



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/09/2009, 18:37 
Un sogno che penso non rivedrò più (se è vero quwello che ha detto Armstrong; viste poi le "scuse" che tirano in ballo per alunngare i tempi...) [:(]



Immagine



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/09/2009, 18:46 
...E quindi, non mi resta che rimirar le Stelle!




Immagine



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 04/09/2009, 20:08 
LE LUCI DI HESSDALEN



Cita:
Messaggio di Lawliet

Sono rimasto meravigliato dal non aver trovato questo argomento nè in questo forum nè nell'archivio di ufologia.net.. magari avrò sbagliato la ricerca;

Le luci di Hessdalen

Hessdalen is a small valley in the central part of Norway. At the end of 1981 through 1984, residents of the Valley became concerned and alarmed about strange, unexplained lights that appeared at many locations throughout the Valley. Hundreds of lights were observed. At the peak of activity there were about 20 reports a week.

Project Hessdalen was established in the summer of 1983. A field investigation was carried out between 21.January and 26.February 1984. Fifty-three light observations were made during the field investigation. You may read the details in the technical report. There was an additional field investigation in the winter of 1985. However, no phenomena were seen during the period when the instruments were present.

Lights are still being observed in the Hessdalen Valley, but their frequency has decreased to about 20 observations a year. An automatic measurement station was put up in Hessdalen in August 1998. Both data and alarm-pictures can be viewed on this website.

Hessdalen è una piccola valle al centro della Norvegia. Dalla fine del 1981 al 1984 i residenti della valle rimasero stupidi e allarmati per via di strane e inspiegabili luci apparse ovunque intorno la valle. Vennero osservate migliaia di luci. Il picco venne raggiunto in una settimana, vi furono infatti ben 20 chiamate.

Nell'estate del 1983 venne creato il "Project Hessdalen". Un'investigazione sul posto venne fatta tra il 21 gennaio e il 26 febbraio 1984. Ben 53 luci vennero osservate durante il campeggio. Potete leggere il rapporto nel seguente documento; http://www.hessdalen.org/reports/hpreport84.shtml . Ci furono altri sopralluoghi nell'inverno del 1985. Comunque, nessun fenomeno venne ripreso durante questo periodo.

Le luci si vedono ancora nella valle, ma la loro frequenza è diminuita di 20 volte per anno. Fu posta una telecamera a ripresa automatica nell'agosto del 1998. I filmati e le foto possono essere viste presso questo sito http://www.hessdalen.org/index_e.shtml sotto la voce Station, dove può essere vista la telecamera in tempo reale tutt'oggi attiva.


Questo è uno dei casi chiave dell'ufologia, ancora non si è potuto capire cosa siano tali luci, riprese da 20 anni a questa parte senza interruzioni. La maggior parte degli scienziati sono comunque tesi ad affermare che si tratta di uno strano fenomeno naturale a noi sconosciuto, appunto per la sua frequenza ed il suo genere. Di seguito alcuni video presi da me su youtube, ma se cercate la parola Hessdalen, ne usciranno migliaia;






Cita:
Lawliet ha scritto:

http://www.cisu.org/r16kaarb.htm

A partire dall'inizio di dicembre 1981, dalle zone attorno alla valle di Hessdalen e ad Alen, vennero riportate centinaia di osservazioni UFO. I testimoni avevano parlato di strani fenomeni luminosi per i quali nessuno, né profano né esperto, era stato in grado di offrire una spiegazione soddisfacente. E' opportuno una breve descrizione dell'area in questione: la valle di Hessdalen si trova 80 chilometri a sud di Trondheim, nella parte centrale della Norvegia meridionale, in una zona montuosa 10 chilometri a sud-ovest del villaggio di Alen, che ha circa 2000 abitanti (zone limitrofe incluse). La valle è a 600-700 metri sul livello del mare, con vicino cime montuose elevantesi a 1000-1100 metri ed uno scenario alquanto desolato. A Hessdalen ci sono solo poche centinaia di abitanti, che vivono soprattutto in fattorie isolate; loro principale fonte di reddito sono l'agricoltura, la silvicoltura e qualche industria. La Società mineraria Killingdal estrae pirite ricca di rame circa 15 chilometri ad est di Hessdalen. Inoltre, la zona abbonda di vecchie miniere abbandonate, ricche un tempo soprattutto di rame; la vecchia città mineraria di Roros si trova 30 chilometri a sud. Attraverso Alen passa una diramazione delle Ferrovie Statali (Rorosbanen) e la strada statale n°30. Il villaggio si trova in una valle più ampia, la valle di Gauldalen, in cui il fiume Gaula scorre verso ovest.

I fenomeni cominciarono ad apparire come luci di diversa grandezza ed intensità, che volavano tra i versanti delle montagne. Frequentemente apparivano a sud, si muovevano con un ampio ventaglio di velocità, si fermavano istantaneamente, salivano rapidamente nel cielo o acceleravano lateralmente, ecc. Molti degli oggetti non avevano una forma chiaramente definita ma altri erano stati descritti come ovoidali con qualche sorta di "finestra" di foggia antiquata. Altri testimoni sostenevano di aver visto oggetti sigariformi od oblunghi, spesso con una specie di strana luminosità diffusa. In quasi ogni caso era stato visto un solo oggetto per volta, e senza alcun suono udibile. Si notava una certa periodicità nelle osservazioni attorno alle 19.30 e tra le 22.30 e le 23.00, ma i fenomeni erano anche apparsi in molti altri orari. Le condizioni di osservazione erano assai varie: pioggia, nevischio, neve, nuvoloso senza precipitazioni, oppure cielo sereno. La temperatura variava tra -30 e +5 gradi centigradi.

La maggior parte dei rapporti descriveva luci notturne, ma erano state riportate anche un paio di osservazioni diurne. Su molti degli oggetti osservati erano state viste potenti luci intermittenti bianche, comparabili alla luce di un flash elettronico. L'osservazione di queste luci intermittenti aveva funzionato come indicazione della distanza: molti testimoni affermavano che l'UFO in quel momento è molto vicino. In aggiunta a ciò, erano state viste di frequente luci rosse pulsanti, che in qualche caso erano fisse. In connessione con qualche osservazione è stata riportata l'interferenza con la ricezione TV. In un caso, un cane ebbe una reazione anomala al passaggio di un UFO nelle vicinanze, restando accucciato senza muoversi: successivamente esso si era comportato normalmente. Quando l'ondata UFO raggiunse il culmine nei primi mesi del 1982 e il pubblico norvegese seppe del fenomeno (tra l'altro grazie al buon lavoro di stampa, radio e TV), centinaia di persone interessate corsero a Hessdalen e si appostarono lungo l'arteria principale della valle, sperando di poter gettare un occhiata al fenomeno UFO. In certe occasioni si potevano contare fino a cento auto alla volta in determinate posizioni.




Cita:
cagliari79 ha scritto:

UFO Notiziario n° 27 - Dicembre 2001



Il progetto EMBLA a Hessdalen


Nel 2000 ebbe luogo la prima spedizione italiana a Hessdalen, denominata "EMBLA 2000"[/center][/b]


di Massimo Teodorani

1. Globi di luce in una valle desolata
La valle di Hessdalen è teatro di fenomeni luminosi anomali fin dal 1981.
In base alla testimonianza diretta di scienziati, ingegneri e osservatori a questi direttamente correlati, impegnati nelle osservazioni sul campo, viene descritto un fenomeno luminoso il cui comportamento è del tutto multiforme, in termini di forma, dimensioni, colore e regime di moto.
La forma più frequente è quella dello sferoide, ma appaiono anche forme lenticolari, forme allungate, forme approssimativamente triangolari od ogivali, molto spesso anche forme asimmetriche.
Le dimensioni intrinseche vengono stimate tra 1 e 30 metri. Il colore è spesso bianco, ma altre volte anche giallo, rosso, verde o blu.
Molto spesso si tratta di plasmoidi luminosi multipli caratterizzati da differenti colori; più frequentemente è presente l'accoppiata bianco-rosso. Le luci appaiono talora come improvvisi "flash" nel cielo.
Il regime di moto è di rado rettilineo, più spesso del tutto casuale, a volte pendolare, oscillante o elicoidale.
Oggetti di questo genere, che quasi mai emettono rumore, possono muoversi a velocità elevatissime (fino a 30.000 km/h) e fermarsi all'improvviso. Possono scindersi in più parti e poi fondersi di nuovo in un'unica struttura. Possono rimanere in cielo per pochi secondi, così come anche per alcune ore, sia in movimento che rimanendo immobili.
Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di oggetti caratterizzati da un'apparenza del tutto evanescente senza contorni precisi. La loro luminosità può essere elevatissima, superando spesso 100Kw di potenza, e rimanere tale per tempi prolungati fino a 1-2 ore, fino a spegnersi di colpo. Altrettanto spesso tali oggetti sono stati visti pulsare in modo regolare o semi-regolare, e talora aumentare la frequenza di pulsazione in seguito al puntamento di torce elettriche o fasci Laser nella loro direzione. La loro direzione di percorrenza è spesso lungo l'asse nord-sud. Le quote sono di solito molto basse, da 1000 metri fino ad un metro da terra.
Il fenomeno sembra manifestarsi molto spesso in stretta vicinanza col terreno, spesso caratterizzato da valli e da montagne: l'apparizione dei globi luminosi appena sopra la cima delle montagne è una caratteristica molto diffusa.

2. Dal Progetto Hessdalen al Progetto Embla
Il fenomeno luminoso di Hessdalen viene studiato scientificamente fin dal 1984, quando una commissione di ricercatori professionisti guidati dall'ingegnere elettronico Erling Strand, ora professore assistente all'Østfold College di Sarpsborg, portò alla creazione del "Project Hessdalen".
Nel 1984 ebbe luogo una campagna strumentale di misurazione con la quale si dimostrò che il fenomeno luminoso è correlato con perturbazioni magnetiche, produce marcatissime tracce radar e determina talora balzi improvvisi dell'emissione radio (HF).
Subito dopo il 1994, anno in cui si svolse a Hessdalen un importante convegno internazionale di fisica per discutere del fenomeno, nacque una collaborazione tra il Project Hessdalen e il sottoscritto. Ciò portò alla messa a punto di svariati progetti di ricerca strumentale mirati a testare le varie teorie sul tappeto, e ad un'ulteriore analisi dei dati acquisiti nel 1984. Questa analisi, che poté confermare tutto quanto effettuato a suo tempo dal Project Hessdalen, fornì anche un nuovo risultato: alcune componenti del fenomeno mostrano una significativa correlazione con l'attività solare. Questa correlazione, pur restando tale dal punto di vista della statistica, non ebbe un seguito dal momento che, nel corso della stessa indagine, si osservò che il fenomeno mostrava anche caratteristiche completamente autonome senza alcuna correlazione con la ionizzazione solare.
Il 1995 segna una svolta importante: è l'anno in cui il sottoscritto coinvolge in questa ricerca anche il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), in particolare il Prof. Stelio Montebugnoli, dirigente tecnologo della Stazione Radioastronomica di Medicina (BO). In quell'anno ebbe così luogo il primo di quattro workshop italo-norvegesi dove al Prof. Strand si aggiunse anche il Prof. Bjorn Gitle Hauge. Nascono così le basi del "Progetto Embla", che porterà in seguito anche all'effettuazione di missioni scientifiche italiane a Hessdalen.
Nel 1998 il Prof. Strand dà vita alla AMS (Automatic Measurement Station), un vero e proprio osservatorio computerizzato, provvisto di videocamere automatiche, magnetometro, analizzatore di spettro radio e radar. In particolare le videocamere in uso (di diverso tipo) hanno consentito, e consentono tuttora, di monitorare in tempo reale il fenomeno luminoso a Hessdalen. Ciò ha permesso al sottoscritto di costruire una statistica obiettiva dalla quale emerge che il fenomeno luminoso si verifica maggiormente nei periodi invernali e nelle ore che vanno dalle 22,00 alle 01,00 e che esso presenta una distribuzione assolutamente uniforme nel cielo (e talora sulla terra) senza mostrare aerovie preferenziali.
Nel 2000 ebbe luogo la prima spedizione italiana a Hessdalen, denominata "EMBLA 2000". Questa missione era soprattutto dedicata al monitoraggio del fenomeno nel campo radio, in particolare nella finestra delle onde lunghe (VLF), progetto che fu suggerito da Flavio Gori di NASA Inspire. Gli analizzatori di spettro approntati da Montebugnoli e dai tecnici suoi collaboratori, vennero installati per un mese all'interno dell'osservatorio norvegese. Ciò portò all'acquisizione di un'enorme quantità di dati, dai quali emersero caratteristiche altamente peculiari, in primo luogo la rilevazione degli stessi identici segnali rilevati 16 anni prima dai norvegesi nelle onde corte: balzi improvvisi dell'emissione radio con elevata caratteristica di periodicità. Ma soprattutto la rilevazione di segnali mai registrati prima: segnali marcatamente "doppler" che permettevano di misurare velocità fino a 100.000 km/sec. Un'analisi del sottoscritto ha portato all'elaborazione di un modello fisico dal quale emerge che i "plasmoidi" luminosi di Hessdalen sembrano essere oggetti rapidamente rotanti in grado di espellere particelle a velocità quasi-relativistica e collimate da un fortissimo campo magnetico. Nel corso della stessa missione fu anche possibile documentare e riprendere con videocamera e camera fotografica l'apparizione di fenomeni di luce, alcuni dei quali dalle caratteristiche altamente peculiari.
La missione "EMBLA 2000" deve la sua realizzazione anche al neonato Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH), un istituto privato di ricerca diretto dallo studioso Renzo Cabassi, da lui creato per promuovere uno studio scientifico dei fenomeni luminosi anomali in atmosfera. Il CIPH finanziò il sottoscritto per partecipare a questa missione come supervisore scientifico in appoggio ai tecnologi del CNR. Il CIPH ha invece completamente gestito sulla base dei fondi e della strumentazione messi a disposizione, la spedizione "EMBLA 2001", missione questa completamente dedicata allo studio eminentemente ottico del fenomeno luminoso.
Per un mese intero (agosto 2001), sono state effettuate osservazioni sul campo usando un telescopio riflettore, una camera CCD, una sofisticata videocamera CCD, uno spettrografo a bassa dispersione, varie macchine fotografiche e tutta una serie di detector portatili messi a disposizione dal CNR (presente anche quest'anno assieme a Flavio Gori, ma per un periodo limitato di tempo). Questa missione, di cui il sottoscritto è stato direttore scientifico, ha consentito di portare ad una maggiore comprensione del profilo fenomenologico dei globi luminosi, dal quale è emerso che:

1. il fenomeno è costituito da molti sferoidi secondari che sembrano vibrare attorno ad un comune baricentro, alcuni dei quali vengono palesemente espulsi dal corpo centrale,
2. il fenomeno è in grado di cambiare forma e colore in tempi rapidissimi, manifestando in continuazione delle pulsazioni irregolari. Da un punto di vista fisico, si è potuto dimostrare sia spettroscopicamente che fotometricamente che il fenomeno luminoso si comporta nel 95% dei casi come un plasma termico con una temperatura paragonabile a quella della fotosfera solare. Pur tuttavia si è dovuto prendere atto di due fattori peculiari:
* la luminosità aumenta solo per via dell'aumento della superficie irradiante e non per via dell'aumento della temperatura che resta pressoché costante senza alcun effetto di raffreddamento: ciò porta a ritenere che si tratti di un plasma confinato all'interno di un fortissimo campo magnetico e che la struttura approssimativamente globulare dei plasmoidi sia dovuta ad un tipo di "forza centrale" che simula la gravità - si pensa in questo caso a mini buchi-neri o a monopoli magnetici - e che fa assumere ai plasmoidi un aspetto simile a quello di una "stella in miniatura",
* così come rilevato nella missione dello scorso anno, una esigua ma significativa parte degli oggetti rilevati non mostra alcuna caratteristica di plasma bensì quella di oggetti solidi illuminati uniformemente, facendo ritenere che la fenomenologia di Hessdalen sia dovuta alla sovrapposizione di due fenomeni dalle caratteristiche differenti oppure da due comportamenti differenti di uno stesso fenomeno.

Nel corso di "EMBLA 2001" si è potuto anche rilevare l'altissimo livello di elettrificazione dell'intera valle di Hessdalen, in forma di specie di lampi globulari che vengono rilevati ovunque, così in cielo come in terra.
Nel corso delle prossime missioni programmate a Hessdalen si sta tuttora progettando di utilizzare uno spettrografo ad alta risoluzione e un "imaging radar".

3. Le peculiarità di Hessdalen
Gli abitanti di Hessdalen e della zona limitrofa, come ad esempio il lago Oyongen, riportano fin dal 1981 testimonianze dal carattere eminentemente ufologico che non si limitano solamente alla descrizione di sfere di luce evanescenti ma anche di oggetti nettamente strutturati di varie forme: dischi, triangoli, ovoidi e sigari volanti tra i più citati.
Prima che le missioni EMBLA venissero intraprese, gli scienziati, incluso il sottoscritto, hanno ritenuto che queste testimonianze null'altro fossero che una interpretazione fantasiosa degli abitanti di un fenomeno di sicura origine naturale, mediata da un immaginario collettivo ben radicato nel mondo: il mito delle astronavi o aeronavi aliene.
La prima osservazione sul campo (EMBLA 2000) ha permesso di rilevare, assieme ad una stragrande preponderanza di luci non strutturate, anche la presenza di oggetti che presentano una struttura ben netta: un triangolo di luci prima, un piccolo ovoide a debole luminosità poco dopo. Durante la seconda osservazione (EMBLA 2001) si è potuto rilevare qualcosa di simile ad un ellissoide schiacciato.
Si prende serenamente atto anche di questi "dati discrepanti", nella piena consapevolezza che fare scienza significhi analizzare tutti i dati a disposizione, e non selezionarli in funzione di convenienze accademiche preconcette guidate da una presa di posizione, di per sé ideologica, che ben poco ha a che fare con un sano e obiettivo positivismo di fronte ai fatti osservati. Il positivismo resta, anzi avanza proprio quando la scienza ha il coraggio di procedere anche nei sentieri più impervi. Ciò non significa affatto che la presenza di "eventi strutturati" a Hessdalen propenda a favore di visite ET, anzi è molto ragionevole ritenere che i governi che tuttora eventualmente esperimentino congegni volanti a tecnologia esotica sceglierebbero proprio località come Hessdalen per operare indisturbati nel migliore dei camuffamenti: la coesistenza di luci anomale legate al territorio e di macchine volanti nate da qualche mente degli "Skunk Works" permetterebbe a qualche governo di operare segretamente facendo credere all'opinione pubblica che Hessdalen è una base aliena.
Dunque il fatto di aver rilevato anche "eventi strutturati" a Hessdalen non è una prova che la Terra sia visitata da ET. Pur tuttavia questa possibilità in sé non è affatto esclusa dalla scienza ufficiale: la Terra può essere raggiunta in vari modi canonicamente accettati e se ne discute all'interno dell'establishment ufficiale da almeno 20 anni, sulla base della pubblicazione di articoli su riviste del prestigio del Journal of the British Interplanetary Society, e da qualche anno nell'ambito del progetto SETV (Search for Extraterrestrial Visitation) nato all'interno della NASA.
Non esistono allo stato attuale prove scientifiche che la Terra sia visitata da intelligenze allogene, ma esistono tutte le procedure per cercare queste prove, che devono passare attraverso un rigorosissimo screening. Restano per ora accertati due fatti:

* che a Hessdalen sussiste una sovrapposizione di fenomeni apparentemente molto diversi tra loro, quelli attribuibili ad un plasma (in preponderante maggioranza) e quelli tipici di solidi uniformemente illuminati,
* gli stessi fenomeni di plasma offrono caratteristiche in tutto anomale dal punto di vista termodinamico.

A prescindere dalla soluzione ultima della fenomenologia di Hessdalen nella sua globalità, ciò che spinge i ricercatori a effettuare investigazioni in quella vallata è la necessità di comprendere il meccanismo fisico con cui si manifesta l'energia dei globi luminosi o di qualunque cosa ad essi eventualmente correlata, ora abbastanza ben conosciuta dal punto di vista fenomenologico.
Si tratta di un patrimonio di inestimabile importanza per l'umanità: la pressoché costante apparizione di globi di luce in grado di restare accesi per oltre un'ora emettendo a volte un megawatt di potenza non può lasciare indifferente la comunità dei ricercatori che operano nella fisica fondamentale. Ancor più, queste apparizioni sembrano venire incontro al bisogno urgente dell'umanità di dotarsi di una fonte di energia non inquinante ma potentissima e durevole.
Di natura ET o non-ET poco importa. Ciò che importa è che la scienza che sta nascendo ad Hessdalen è rivolta ad un'umanità in crisi, e all'unico paradiso all'interno del sistema solare, meritevole di essere salvato.

Immagine


Ultima modifica di Bastion il 22/01/2010, 09:53, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/09/2009, 11:59 
Immagine


Cosa succede a Google..? [:D]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/09/2009, 19:47 
Cosa dire? Se una foto è troppo sfocata è sicuramente un fake! Se è troppo definita è un fake!

Immagine

Una delle tante foto di Eduar Meyer, studiato da molti ufologi; ma il tutto ancora controverso (io non sono daccordo in toto con i denigratori; qualcosa sicuramente c'è stato...)



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2009, 13:25 
Avevo intenzione da tempo di postare almeno questi tre testimonianze per evidenziare i diversi comportamenti degli Alieni nei nostri confronti.Ma ho pensato di "scannerizzarli" poiché, crivendo lentamente con la tastiera ci avrei messo ore per trascriverli (ci ho provato all'inizio, due anni fa, con gli avvistamenti di Donald Keyhoe, principalmente, ma ora..). Perciò ve li propongo così:



Immagine


Immagine


Immagine


Immagine


Ce ne sarebbero diversi anche se non proprio simili, a volte è stata "colpa" anche dei testimoni...



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2009, 13:28 
Questo è senz'altro un aiuto insperato...



Immagine


Immagine


Immagine



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2009, 13:33 
Quest'altro, penso sia il tipico Incontro che molti desidererebbero fare!

SID PADRICK

Il 30 gennaio 1965 Padrick passò apparentemente due ore a bordo di una nave spaziale sconosciuta. Padrick è un tecnico di radio e televisori, che lavora a Selva Beach (Warsonville), sulla costa del pacifico, circa 120 chilometri a Sud di San Francisco. Passeggiando sulla spiaggia, non lontano da casa sua, verso le 2 del mattino, egli afferma di aver sentito improvvisamente un sibilo simile a quello di un aereo a reazione e di aver scorto nella notte i contorni di un immenso apparecchio di 15 metri di diametro e circa 10 di altezza. La forma del veicolo richiamava realmente quella di due piatti rovesciati l’uno contro l’altro. In preda al panico, Padrick si mise a correre, ma sentì una voce provveniente dall’apparecchio: “Non abbia paura, non siamo ostili”. Tentando di fuggire, sentì la voce ripetere il messaggio: “Non vi vogliamo alcun male”. Poi la voce lo invitò a salire a bordo. Padrick si fermò, pietrificato. Tornò lentamente sui propri passi, vide una porta aperta e salì a bordo. La porta si chiuse dietro di lui. L’abitacolo era grande all’incirca 2 metri per 2. Un’altra porta scorrevole si aprì e Padrick penetrò nella stanza. Un uomo l’aspettava. La somiglianza di quest’uomo con noi stessa – disse il testimone – era incredibile. Portava una tuta da volo che gli aderiva al corpo e parlava l’inglese alla perfezione. L’uomo appariva stupito come il testimone. Quest’ultimo ebbe l’impressione che l’apparecchio si fosse spostato durante il suo soggiorno a bordo, perché più tardi ebbe il permesso di fare un breve girò e notò che il paesaggio era cambiato. Si trovava in una regione montuosa. Ma non percepì alcun movimento. Il veicolo comprendeva quattordici scompartimenti su due piano collegati con un ascensore. A bordo c’erano otto uomini e una donna. Tutti portavano la stessa tuta azzurra. Ma solo quello di cui aveva sentito la voce gli rivolse la parola. Padrick afferma di aver visto una quantità di quadri di comando estremamente complicati. Gli occupanti, tutti affaccendati, gli diedero appena un’occhiata quando entrò. Gli venne mostrata un’enorme lente, sulla quale Padrick riuscì a vedere un oggetto di forma allungata, il vascello di navigazione (vascello-madre) che si trovava in quel momento nello spazio. L’uomo gli spiegò che provenivano da un pianeta situtato a parecchi anni luce nello spazio. Dopo aver ricevuto la promessa di un nuovo incontro, Padrick fu rilasciato, discese dal veicolo alle 4 del mattino e rientrò a casa.
Nell’edizione di marzo-aprile 1965 del giornale “The little listening post” venne riportata una lunga intervista con il testimone. Il colloquio fu registrato su nastro magnetico. Padrick fu sottoposto al fuoco incrociato delle domande poste dai suoi interlocutori: le sue risposte furono immediate, dirette, chiare e precise. Le indagini condotte sul suo conto presso la gente del luogo rivelarono che era tenuto in considerazione da tutti. Vi presenteremo ora dei brani tratti dalla registrazione di quella intervista. Tutte le parole, le espressioni, sono quelle del testimone Padrick. Lasciamo giudicare al lettore.

Perché i visitatori dello spazion vengono qui?
“Sono qui in missione d’esplorazione e d’osservazione. Hanno detto di voler ritornare per delle osservazioni supplementari. Credo che osservino soprattutto la gente. Non hanno fatto alcuna allusione al governo, alla politica o al nostro avvenire. Mi hanno dato l’impressione di voler prendere contatto in futuro con un maggior numenro di persone. Dicono di aver avuto dei contatti con un intero gruppo di persone due mesi fa in Nuova Zelanda.”

Da dove vengono?
“ Il mio interlocutore mi disse che venivano da un pianeta più lontano di un altro che noi osserviamo gia, ma che non osserviamo loro stessi. Non ha detto che non siamo riusciti ad osservarli, ma piuttosto che non li abbiamo osservati. Io penso che questo pianeta si trovi nel nostro sistema solare.

Chi c’era a bordo?
“Gente come voi e me. Non dobbiamo aver paura di loro. Credo che non siano ne angeli ne robot. Non si dedicano ad attività che mettono in pericolo le nostre vite. Dopo questo contatto con loro, ne sono assolutamente certo.”

Qual’era l’aspetto di questi esseri?
“Erano tutti alti circa metri 1,75 – 1,78. Il loro peso era sui 68 – 70 chilogrammi. Tutti hanno capelli corti, tranne la donna che li porta pettinati all’indietro e nascosti nella tuta. Non siamo entrati nella stanza che lei occupava, ma siamo passati davanti alla porta aperta. L’ho quindi vista solo per un istante. Era molto bella. Penso che la loro età sia sui 25 – 30 anni. Sembravano vivaci, energici e intelligenti. Tutti avevano capelli castano e la pelle molto chiara. Il loro viso era simile al nostro ma più affilato verso il bass: mento e naso appuntiti. Gli occhi sono uguali ai nostri.”

Com’erano vestiti?
“Portavano tutti una tuta a due pezzi aderente al corpo, azzurra, quasi bianca (lo stesso colore della parete), apparentemente non c’erano bottoni o cerniere. Le scarpe, una specie di stivali, sembravano tutt’uno con la tuta. Erano dotate di suole e di tacchi. Questa gente si muoveva a passi felpati su un tappeto che sembrava di gomma. Il colletto della tuta aveva una decorazione molto graziosa. Terminava a V sul davanti e portava una specie di nastro i cui colori non somigliavano per niente a quelli che conosco. Erano molto più belli dei colori che conosco.”

L’uomo parlava bene l’inglese?
“ Non sembrava uno straniero. Parlava un inglese perfetto. Credo che essi riescano ad adattarso a qualunque condizione. Tuttavia mi ha confidato che lui era il solo dei nove occupanti a parlare l’inglese.”

C’è stata telepatia nei vostri contatti a bordo?
“Dopo oguna delle mie domande l’uomo osservava una pausa di circa 25 – 30 secondi. Forse riceveva delle istruzioni telepatiche prima di rispondere. Suppongo che i membri dell’equipaggio comunicassero per telepatia, perché non li ho mai sentitit discutere tra loro.”

Quali furono le reazioni degli altri occupanti?
“Mi diedero un occhiata quando entrai nel loro compartimento ma non interruppero il lavoro, come se la mia visita non li riguardasse.”

I dettagli dell’interno dell’apparecchio?
“Il pavimento, le pareti e il soffitto avevano la stessa apparenza (bianco-azzurro pallido). Le stanze non avevano angoli. Tutto era arrotondato. L’illuminazione indiretta sembrava emanata dalle pareti: non c’erano lampade. In altre parole, tutto era illuminato.”

C’erano dei pannelli di strumenti?
“Ogni compartimento comprendeva dei quadri di strumenti disposti suòòa parete. In alcuni locali ce n’erano quattro o cinque, in altri quindici o venti. Ma si assomigliavano tutti, benchè fossero molto differenti dai nostri. Sembravano amovibili, ma non ho potuto avvicinarmi. Nella prima stanza dove eravamo entrati volli avvicinarmi ad una parete, ma il mio ospite fece un gesto per impedirmelo. Non mi disse la ragione e io non gliela domandai. Ho visto dei contrassegni scorrere sugli strumenti, qualcosa che mi ricordava il nastro delle telescriventi, con dei punti e delle linee che si spostavano da sinistra a destra. Non c’erano degli schermi come quelli dei nostri oscilloscopi. Per contro, c’erano delle specie di manometri senza divisioni sui quadranti. Il mio ospite mi fece notare che i quadranti s’illuminavano soltanto in servizio.”

L’apparecchio era controllato da un’altra nave spaziale?
2Sono stato messo davanti a un enorme lente che doveva costituire soltanto una parte di un sistema ottico d’osservazione. La riproduzione delle immagini aveva un effetto tridimensionale. Quella che la mia guida mi fece osservare era l’immagine dei quello che egli chiamò vascello di navigazione (non pronunciò mai le parole vascello-madre). Benchè fossero le 2,45 o le 3 del mattino, la nave era illuminata dal sole, nonostante che in quel momento essa fosse molto lontana dalla terra, forse 1500 chilometri o più. Non ho ntoato alcuna iscrizione, alcun oblò sulla nave spaziale, la cui forma richiamava quella di un sigaro. Era impossibile calcolarne le dimensioni. Era circondata da una specie di nebbiolina o di alone, malgrado la limpidezza dell’atmosfera. Dal momento che lasciai l’aparecchio, non la potei scorgere a occhio nudo. Non l’ho più vista dopo il decollo dell’apparecchio. Mi hanno assicurato, dopo le misure fatte, che qulle navi erano lunghe da 2 a 2,5 chilometri. L’uomo mi disse in seguito che l’apparecchio attingeva tutta la sua energia dal vascello di navigazione, che lo guidava interamente nello spazio. Ne ho concluso che lo strumento complicato di cui disponeva l’equipaggio seviva soltanto all’osservazione.”

E il volo sulla regione montagnosa?
“Dopo una sosta, l’astronauta mi spiegò che il loro apparecchio si era spostato ed era parcheggiato su un vasto terreno per campeggio di roulottes, non utilizzato in inverno. “Qui non ci potranno vedere”, aggiunse. Non ho la minima idea del luogo dove ci trovavamo: in seguito ricevetti parecchie informazionicon la descrizione delle zone di campeggio esistenti nella regione. Una sola corrisponde a quella descritta dall’astronauta: si trova a circa 260 chilometri da casa mia!”

Ha toccato la superficie esterna dell’apparecchio?
“ Dopo l’atterraggio tra le montagne, l’uomo mi ordinò di uscire in modo da rendermi conto che non stavo sognando. Lasciai dunque da solo l’apparecchiio e ci girai attorno. Mo sembrò fatto di un materiale non metallico, ma molto duro. Il solo prodotto analogo che conosco è il plexiglas. Quello dell’apparecchio era lucido fino all’inverosimile.L’astronauta non mi proibì di toccarlo e io non risentii di alcun effetto particolare, ne in quel momento ne più tardi. Mi infilai sotto l’apparecchio e guardai i supporti sui quali poggiava. Cercai di scoprire dei segni d’immatricolazione o delle iscrizioni, ma non c’era niente.”

Le fotografie delle loro città?
“L’astronauta mi mostrò una foto e disse: “Ecco da dove veniamo”. Quella foto mostrava degli edifici sullo sfondo, a forma di falce di luna. Si vedevano delle finestre, ma non posso affermarre di non aver mai visto una fotografia cosi strana. La disposizione degli edifici non aveva niente a che vedere con i nostri. Lontani gli uni dagli altri, la disposizione tra i seguenti osservava una distanza ancora superiore rispetto a quella tra gli edifici precedenti. Si immaginavano delle strade in lontananza. In primo piano c’erano degli alberi e dei cespugli; la foto era molto chiare si vedevano i più piccoli dettagli.”

Come vivono a casa loro?
“L’astronauta mi disse: “Come sapete, noi non abbiamo malattie, delitti, vizi, polizia. Non abbiamo scuole. I bambini apprendono un mestiere fin dalla più tenera infanzia. A causa della lunga durata della nostra vita, abbiamo un rigoroso controllo delle nascite. Non abbiamo denaro. Viviamo assolutamente uniti”.”

Il vostro incontro faceva parte di un piano premeditato?
“Certo. E questo piano ha un aspetto religioso o spirituale. L’astronauta mi condusse nella “camera delle consultazioni”, una specie di cappella all’interno della qual l’armonia dei colori cosi bella che sono stato li li per svenire. E’ impossibile descriverla. Occupavano la stanza otto sedie, uno sgabello e quello che mi parve essere un altare. “desidera invocare la divinità suprema?” mi domandò. Di nuovo mi sentii svenire. Non sapevo che fare. “Noi ne abbiamo una” gli risposi, “e la chiamiamo Dio. Stiamo parlando della stesssa cosa?” “Non ce n’è una sola”, disse lui. Mi inginocchiai cosi sullo sgabellino e disse la mia solita preghiera. Ho 45 anni e non ho mai sentio la presenza dell’Essere supremo come in quella notte.”

Ha avuto la sensazione di essere sottoposto a un influsso elettrico?
“No, era una sensazione molto eccitatne, qualcosa che verametne elevata.”

L’astronauta era più una guida spirituale che un uomo di scienza?
“ Non credo di poterlo considerare come uno scienziato, cenchè il livello scientifico di qulle persone sia evidente. Ma i loro legami con la divintà suprema hanno un significato molto più profondo delle loro conoscenze tecniche. Si potrebbe dire che per loro religione e scienza fanno un tutt’uno.

Il tempo e le distanze?
“Si calcolano in termini di “luci”. Quando gli domandai a quale velocità viaggasserò nello spazio, mi spiegò che quella velocità era limitata soltanto da un’altra alla quale essi potevano spostare la loro fonte di energia. Aggiunse che l’apparecchio nel quale mi trovavo non era spinto da energia sua propria ma da quella che gli era trasmessa dal fascio di un raggio di luce o di una fonte di luce da loro conosciuta.”

Prenderanno contatti con il governo?
“No, per il momento. A detta dell’astronauta ora non desiderano contatti ufficiali. Ma io penso più alle autorità militari che al governo. Gli ho domandato se avevano gia tentato di prendere contatto con il governo o con le autorità militari. La sua rispostà fu negativa. “Forse vi posso essere utile per stabilire questo contatto”, continuai. Risposta: “No, la vostra nazione e tutte le nazioni vogliono aggredire un oggetto sconosciuto senza ragione, soltanto per distruggerlo”. Le parole “senza ragione” significarono che essi non sono mai venuti armati tra noi e che non c’è alcuna ragione per attaccarli e distruggerli. Ma noi conosciamo il nostro atteggiamento: eliminare tutto ciò che non possiamo identificare.”

E’ stata notata da parte dell’UFO una certa ostilità?
“L’Air Force e altri organi inquirenti credono all’esistenza di apparecchi ostili. L’astronauta mi ha assicurato che non era il caso che l’apparecchio a bordo del quel mi trovavo non aveva mai sostenuto il fuoco di nessino. Ma si era sparato su delle navi spaziali. Gli ho domandato se erano gia stati impegnati in combattimento. Mi ha risposto: “Si, ma non con l’obbiettivo di distruggere, di distruggerci”. Dopo questa allusione, ho l’impressione che noi siamo più vulnerabili di loro. Io non penso che il fatto che noi cerchiamo di abbatterli causi loro la minima preoccupazione.”

Come possiamo stabilire un contatto con loro?
“Noi non possiamo pretendere di controllarli, pertanto non possiamo stabilire alcun contatto. Soltanto loro possono desiderare di farlo. Alla mia richiesta di sapere se avrei potuto, come radioamatore, comunicare con loro, mi ha risposto di no. I loro sistemo di comunicazione ci sono sconosciuti, ma cionondimeno essi ci ascoltano. Suppongo che essi comunichino per mezzo di raggi luminosi o magnetici.”

Ha delle foto o una prova tangibile?
“Non avevo la macchina fotografica con me. Non ho pensato di chiedere il permesso di portar via qualcosa. Fu una tale sorpresa, un tale colpo, che non ho pensato a nulla.”

E il suo interrogatorio di tre ore da parte dell’Air Force?
“Mi hanno chiesto un resoconto corcostanziato. Ho raccontato loro esattamente quello che è successo. Erano i primi ad ascoltarmi. Mi dissero di non parlare in pubblico di taluni dettagli. Per quanto mi riguarda, tutto poteva essere rivelato. Non vedo perché si debba nascondere qualcosa. Mi si chiese di non dire che gli extraterrestri non aveveno denaro, di non rivelare niente sul genere e le dimensioni dell’apparecchio, perché quello avrrebbe potuto voler dire, agli occhi del pubblico, che l’Air Force non fa il suo dovere. Ho risposto loro che non c’era alcun motivo di preoccupazione.”

L’Air Force ha divulgato informazioni che confermano o che riguardano la sua esperienza?
“Si, all’epoca. Ma io non insisto. Non tento più di provare quello che è accadutto. Mi si creda o no, m’importa poco. Ma io dico che l’Air Force ci crede. Ha indagato parecchie volte nella regione. Gli inquirenti vennero qui poco tempo dopo l’avvenimento ed ebbero la prova assoluta che un apparecchio era atterrato gia prima del fatto e dopo.”

Ci sono ancora altri dettagli che l’Air Force voleva mettere a tacere?
“Si, qualcuno: i mezzi di comunicazione e la fonte d’energia. Anche il nome dell’astronauta. Mi hanno detto di non ripetere mai quel nome, perché non voleva dire niente. L’astronauta mi aveva detto: “Può chiamarmi Xeno”. Questo non era necessariamente il suo nome. L’ho chiamato Zeno o Zeeno, ma era proprio Xeno. Secondo il dizionario vuol dire “straniero””.

Si metteranno ancora in contatto con lei?
“Si, siamo d’accordo. Ma il prossimo incontro sarà per mia, non per loro scelta. Il segnale sarà dato dall’esecuzione di un atto convenuto tra noi. Essi mi osserveranno.”

Qual è il senso di questo incontro?
“Per me ha molto più significato di una semplice visita di extraterrestri. Mi sono sentito trasformato, elevato molto al di sopra di tutto quello che porima avrei potuto immaginare.


(Ripresi dal volume: "Contatti UFO" , De vecchi ed.)


Ultima modifica di * Cesco * il 12/09/2009, 10:52, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2009, 15:03 
Certo non dobbiamo Considerarli dei "padreterni", come alcuni stupidi oggi (e ignoranti di ieri) ", così, no. Dobiamo riconoscere in Loro una Civiltà più sviluppata, ma se hanno fatto il percorso che stiamo facendo noi adesso... Addio! C'è il rischio (alto) che sviluppandoci tecnologicamente, lasciamo da parte lo "spirito", ed ecco presentarsi un mucchio di problemi! Alcuni di questi sono l'apatia, l'indifferenza, il relativismo, la libertà di fare ognuno ciò che gli fa comodo! Questo modo di pensare (sempre fatto in nome della presunta libertà) ci porterà alla rovina a lungo andare ... diventeremo tutti come i "Grigi": senza sguardo, senza sentimenti, senza anima! Per fortuna sembra vi siano altre Razze .... Speriamo che c'insegnino qualcosa... (senza bisogno che li consideriamo semi-dei!) [;)]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2009, 19:56 
Immagine


Immagine


Immagine



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/09/2009, 14:04 
INTERVISTA A BOB LAZAR

14/03/2005

Immagine

Immagine

- Domanda : Che impressione ebbe quando entrò per la prima volta?
- Lazar : Sembrava tutto molto militare e non molto scientifico, c'erano molti controlli ed un massimo livello di sicurezza, ovunque si andasse bisognava essere accompagnati da una guardia armata anche nella toilette. Tutte le porte si aprivano e si chiudevano con dei badge di plastica magnetici, e c'era un'atmosfera molto oppressiva.
- Domanda : Quante volte è dovuto entrare in quella zona prima di poter vedere il velivolo?
- Lazar : Credo due o tre, forse due giorni prima di poterlo vedere.
- Domanda : Cos'ha provato la prima volta che visto l'oggetto?
- Lazar : Ma la prima volta che entrai nell’hangar dissi tra me e me : ecco questo finalmente spiega tutti quegli avvistamenti di strani oggetti, è un veicolo militare segreto in fase di sperimentazione.
In realtà fu la seconda volta che lo vidi quando entrai al suo interno che intuì cosa stava accadendo, e cioè che si trattava di un mezzo alieno, ma questo avvenne dopo che avevo letto il materiale informativo. Era tutto molto difficile da comprendere, mi sentivo come un’intruso.
- Domanda : Provi comunque :
- Lazar : Ha presente le foto di Billi Meier scattate durante i suoi avvistamenti? Era incredibilmente simile a quello delle sue foto, una linea sfuggente con lo scafo discoidale. E’ difficile descriverlo così senza disegnarlo, ma aveva la forma classica del disco volante.
- Domanda : Di un tipo solo o diversi?
- Lazar : In totale i dischi erano nove, ma io lavorai a livello di retroingegneria solo su un’oggetto, erano in hangar separati, ma tutti visibilmente differenti.
- Domanda : Le hanno detto in che modo erano stati recuperati dall’intelligence o dalla marina?
- Lazar : No, assolutamente no. Molta gente ha avanzato varie ipotesi, che erano stati abbattuti o che erano precipitati, ma non sembravano danneggiati, quindi nutro seri dubbi su queste ipotesi.
- Domanda : Ce ne può descrivere l’interno?
- Lazar : E’ molto semplice, c’è un solo colore dominante : è un grigio feltro, anche l’esterno è dello stesso colore, non ci sono scivoli.
All’interno tutte le attrezzature hanno una forma arrotondata, anche i sedili e gli alloggiamenti per gli amplificatori, è come se fossero stati fusi nella cera e poi modellati con queste forme curvilinee, incluse le giunture tra le pareti ed il pavimento. L’interno è essenziale, molto arioso : l’uso dello spazio non sembra per niente funzionale.
Ci sono tre ponti : quello più basso ospita gli amplificatori montati su basi mobili. Su quello di mezzo da dove si accede alla nave ci sono i sedili e gli amplificatori, e poi c’è il ponte superiore, con una sezione limitata a cui non avevo accesso, non so cosa ci fosse.
- Domanda : Per lei il velivolo era alieno?
- Lazar : Assolutamente sì, alieno. Prima di tutto, lo scopo del progetto era di analizzarlo, se si fosse trattato di un’apparecchio degli Stati Uniti non avremmo perso tempo a capire come lo avremmo costruito, in secondo luogo per le dimensioni delle attrezzature interne, dalle dimensioni dei sedili e per i materiali utilizzati, a noi totalmente estranei, e poi per il carburante : l’elemento 115, che è virtualmente inesistente. Ho sommato queste informazioni a quelle che mi erano state precedente fornite, in cui si affermava chiaramente che si trattava di un veicolo extraterrestre.
-Domanda : Le hanno detto come funzionava il sistema di propulsione?
-Lazar : Faceva parte del mio lavoro d’ingegneria inversa, cioè capire il sistema di propulsione, avevano già fatto qualche progresso, ma non so esattamente da quanto tempo il velivolo si trovasse lì, se lo stessero esaminando da uno o dieci anni, comunque con scarsi progressi.
Il sistema è fisicamente impressionante : è composto da due parti, dagli amplificatori di gravità e dal reattore che fornisce energia, il reattore funziona ad annichilazione completa alimentato da antimateria. L’annichilazione completa è praticamente la reazione nucleare più efficace tra le tre ovvero : fissione, fusione ed annichilazione. Utilizza un elemento superpesante, l’elemento 115, cioè questa sarebbe la sua collocazione nella tabella periodica che sulla Terra non è stato ancora sintetizzato.
A mio avviso, su alcuni sistemi stellari questa sintesi avviene spontaneamente. Questo elemento viene bombardato in un’accelleratore dalle dimensioni estremamente ridotte. L’elemento che viene bombardato subisce una scissione spontanea e produce particelle di antimateria. Queste, grazie ad un dispositivo termoelettrico efficace al 100% reagiscono con la materia gassosa e vengono trasformate in elettricità.
Ora l’efficienza al 100% di qualunque dispositivo elettrico è fisicamente impossibile, lo afferma la prima legge sulla termodinamica, perché si devono verificare dispersione di calore o altre perdite del genere, ma io non ne ho rilevata nessuna in questo sistema, è una tecnologia assolutamente stupefacente. L’incredibile quantità d’energia che viene generata dal sistema, alimenta gli amplificatori, e come prodotto collaterale del bombardamento dell’elemento 115, si genera un fenomeno interessantissimo, cioè una particolare onda detta “gravitazionale A” : tale onda viaggia in modo molto simile alle microonde. Viene applicata agli amplificatori gravitazionali e per mezzo della corrente elettrica generata dal reattore, viene amplificata e focalizzata.
Il segnale così amplificato viene reso leggermente “afasico”, e grazie a questo è possibile attirare o respingere qualsiasi corpo gravitazionale.
Il velivolo è in grado di decollare anche utilizzando un solo amplificatore. Questa nave in particolare era dotata di tre amplificatori, e quando attiva un solo amplificatore per allontanarsi dalla terra, utilizza la cosiddetta configurazione “omicron” : per viaggiare nello spazio la nave ruota su di un lato, focalizza i tre amplificatori su di un punto situato ad enorme distanza, poi il reattore e gli amplificatori vengono portati a massima potenza, e praticamente “attirano” il tessuto stesso dello spazio, distorno lo “spazio-tempo” e lo attirano verso la nave che così è in grado di coprire enormi distanze in un lasso di tempo praticamente nullo.
La nave non si sposta in maniera lineare, perchè distorce lo spazio. Il tessuto stesso dello spazio, quindi anche i campi gravitazionali ed il tempo sono strettamente connessi.
Quando si distorce un campo gravitazionale, si distorce anche lo spazio ed il tempo.
Queste non sono semplici teorie, sono cose che conosciamo già da molto tempo, solo che non abbiamo la possibilità di poterle verificare, ed apparentemente questa civiltà lo ha messo in pratica.
- Domanda : E voi siete mai riusciti a farne volare uno?
- Lazar : Sono stati fatti molti collaudi, ma non al di fuori dell’atmosfera, voli brevi e a bassa quota. Del resto hanno un’oggetto dal valore inestimabile e non intendono distruggerlo con rischi inutili o a causa del campo gravitazionale terrestre o volando a quote troppo elevate, ma ho assistito ad alcune prove al di fuori della recinzione di sicurezza ed in un’occasione ho visto tutto ma a non più di trenta metri dal velivolo.
- Domanda : L’oggetto come manovrava in volo?
- Lazar : era molto silenzioso, si alzava generando un debole sibilo, la superficie inferiore emanava una luce azzurra, probabilmente dovuta all’altissimo voltaggio generato. Dopo un po’, man mano che aumentava di quota, la luce scompariva. Sembrava che galleggiasse dolcemente nell’aria, per poi appoggiarsi al suolo, il tutto in modo assolutamente tranquillo e quasi totalmente silenzioso
- Domanda : Potrebbe descrivere i documenti informativi ed il loro contenuto?
- Lazar : Si trattava di un gran numero di documenti, circa 120 relazioni molto concise, in pratica mi consentivano un’idea in generale sulle altre ricerche condotte sul velivolo, ma la quasi totalità delle informazioni e dei dettagli tecnici riguardava il sistema di propulsione e generazione d’energia, cioè il campo in cui avrei dovuto lavorare.
C’erano anche documenti in cui si affermava che la nave era aliena. I rapporti di alcune autopsie non erano molto approfonditi perché non c’era nessuna ragione per fornirmi informazioni dettagliate su questo, ma con fotografie : anzi per l’esattezza c’erano due fotografie di un corpo alieno con il torace aperto, che aveva un solo organo che era stato rimosso e sezionato. Dal mio punto di vista non medico, sembrava che questo organo espletasse non una, ma più funzioni.
Poi vi erano altri documenti che descrivevano ricerche metallurgiche condotte in altre parti della nave, insomma erano brevi riassunti del lavoro svolto dai vari gruppi e viceversa, sicuramente anche loro avranno ricevuto dei resoconti e brevi relazioni del lavoro svolto dal mio gruppo.
- Domanda : Indicavano il luogo di provenienza degli alieni?
- Lazar : Sì : dal sistema Zeta Reticulis, non so se questa informazione sia stata ricavata dallo scafo stesso, da mappe astrali o da strumenti di bordo
- Domanda : C’erano informazioni su questa civiltà, sulla loro storia, o su precedenti contatti con il genere umano?
- Lazar : Non esattamente, non c’era scritto : è andata così, si faceva riferimento ad un’intervento alieno avvenuto nel passato, risalente a moltissimi anni fa, precisamente a milioni di anni fa. Dai documenti che ho visto, ripeto, erano documenti sintetici, riassuntivi che non so se fossero veri o falsi, posso solo fare supposizioni. Tuttavia, le informazioni sul sistema di propulsione erano tutte vere, ne sono certo, ci lavoravo. Per il resto c’erano solo accenni sul contatto con la Terra avvenuto più di 10.000 anni fa, ad alterazioni genetiche che hanno prodotto un’essere scimmiesco ed altre interazioni di questo tono.
- Domanda : Ha mai visto da vicino un’alieno? Vivo o morto?
- Lazar : No, solo in fotografia. Ho dichiarato più volte, che attraversando una certa zona, ho guardato in una finestra ed ho notato qualcosa di piccolo, ma non che fosse il corpo di un’alieno. E’ inutile saltare alle conclusioni che devo avere visto un’alieno. Potrebbe trattarsi di un manichino, creato come modello sulle loro differenze corporee e sulle dimensioni dei sedili, quindi ribadisco che in realtà non ho visto nessun corpo vivo che si muovesse, in linea di principio rispondo di no.
- Domanda : Perché hanno scelto lei per questo lavoro?
- Lazar : e’ molto difficile rispondere, non saprei. Sicuramente come fisico non sono molto indicato, quindi non ne ho la più pallida idea. Viste le diverse angolazioni forse si sentivano frustrati, non riuscivano a fare passi avanti, era da lungo tempo che non riuscivano ad andare da nessuna parte, o forse volevano un persona nuova, qualcuno che potesse vedere le cose in maniera diversa, d’altronde io ho la fama di essere così.
- Domanda : Perché ha deciso di divulgare queste informazioni?
- Lazar : E’ difficile rispondere, ci sono vari motivi ad esempio per le pressioni che ho subito o per mia protezione personale e perché è ingiusto che su queste informazioni venga mantenuto uno strettissimo riserbo.
- Domanda : dopo che lei ha reso pubbliche queste cose hanno cercato di chiuderle la bocca?
- Lazar : Oh sì, in ogni modo, mi hanno sparato mentre imboccavo l’autostrada qui a Las Vegas. Alcuni miei amici sono stati minacciati, hanno perso il posto di lavoro, è successo di tutto.

Tratta dall’intervista originale su VHS : UFO DOSSIER/AREA 51 TECNOLOGIA ALIENA VOLUME 2/ FABBRI VIDEO 1997


http://www.nexusedizioni.it/apri/Notizi ... BOB-LAZAR/



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/09/2009, 21:03 
Per il fatto stesso che abbiano cancellato tutti i suoi riscontri universitari con le varie minacce personali e ad amici ,la sua testimonianza si avvalora sempre piu'ogni giorno che passa.Per me Bob Lazar è un teste attendibile!
Anche il serg. Dean, ormai ottentenne, ha parlato di Lazar come persona affidabile.


Immagine



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 08/09/2009, 11:07 
07/09/2009
Carlo Diaz, il fotografo che ha sconfitto la disinformazione in ambito UFO


Immagine

Immagine

In realtà, di contatti del primo, secondo e terzo tipo è strapiena la storia stessa dell'Ufologia, ed è stato fin troppo facile, per le aviazioni di mezzo mondo, negare o ammettere mai completamente, salvo poi secretare filmati e testimonianze, che quelle "luci" nel cielo fossero mezzi alieni.

Ma c'è un uomo, un fotografo messicano, che ha organizzato, su richiesta, veri e propri incontri con navicelle aliene, anche sul tetto di casa sua, ripresi da svariate televisioni, alla presenza di tecnici e scienziati. Carlos Diaz è il suo nome, il più grande contattista che la storia ricorderà.

Carlos ebbe il primo incontro con questa realtà nel marzo del 1981, nei pressi di Città del Messico, nel bosco di Ajusco. Era mattina presto e il fotografo scambiò uno strano bagliore arancione, proveniente dal fondo della valle sottostante la carreggiata, per un incendio. Ma quel che vide, e fotografò 12 volte, cambiò per sempre la sua vita: un'astronave di luce arancione era posata sul fondo della valle!

Un incontro ravvicinato del terzo tipo con quella che egli stesso definisce " una nave di pura energia luminosa" che ha poi visitato e che riesce a definire solo come invasa da una luce gialla armoniosa, che dona pace interiore e che genera una sorta di simbiosi con gli ospiti. A questo proposito, ricorda spesso, rispondendo alle domande dei giornalisti, che osservando le proprie mani, all'interno del vettore, gli sembravano trasparenti e tornavano normali una volta fuori.

Gli esseri che le usano affermano di venire da "ogni luogo" e questa potrebbe essere un'amabile maniera per non rispondere. Carlos pensa si possa trattare di esseri multidimensionali e che comunque possono assumere una forma umana quasi perfetta; sono presenti praticamente in ogni parte del mondo. Ciò che li spinge a frequentarci è la preoccupazione per il nostro pianeta, che definiscono agonizzante.

Carlos ha diffuso migliaia di straordinarie fotografie di queste navi, ma non degli esseri che le pilotano, esaminate con assoluto rigore da tecnici e studiosi che mai hanno potuto dubitare della loro genuinità. E ancor più sconvolgenti si sono rivelati gli appuntamenti diretti, spesso nella vallata di Tepoztlan, ripresi da telecamere e videocamere delle televisioni di ogni parte del mondo. Come accadde al fisico Victor Quesada che, dopo aver esaminato centinaia di foto e filmati, chiese a Diaz, davanti alle telecamere della televisione statale, di mostrargli dal vivo queste famose navicelle di luce. Carlos, che asserisce di chiamare al cellulare i suoi ospiti extraterrestri, acconsentì immediatamente e qualche giorno dopo, davanti a otto testimoni, la nave si materializzò pochi metri sulla testa dello stupefatto investigatore e una luce giallastra cominciò a sollevarlo da terra... si spaventò e divincolandosi istericamente, fu rilasciato dal raggio trattore e l'incontro così spavaldamente sollecitato, non si verificò.

In Messico, e in particolare nella valle di Tepoztlan, gli incontri, gli avvistamenti e non solo di Carlos Diaz avvengono ogni giorno e la gente non si spaventa affatto per le navi di luce. L'arroganza dello scientismo scettico alla Quesada (ex scettico, ormai) invece evitò l'esperienza più straordinaria della sua esistenza a chi ancora dubitava dell'interferenza aliena (in questo caso più che positiva) sulla Terra.

Nessuno osa dubitare più di Carlos Diaz, ma troppi ancora non capiscono a cosa mirano e portano le menzogne e le omissioni dei professionisti del silenzio e soprattutto non riescono a concettualizzare che ammettendo completamente la realtà ufologica permetteremo a queste civiltà di interagire liberamente con noi, saltando i filtri egoistici e censori dei governi, portandoci doni inimmaginabili, a cominciare da poter diffidare da quanti, invece, usano la razza umana per i loro loschi scopi.



http://misteritalia.myblog.it/archive/2 ... zione.html


Ultima modifica di Ufologo 555 il 08/09/2009, 12:00, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 08/09/2009, 13:56 


E per restare "a la page"...



Ultima modifica di Ufologo 555 il 08/09/2009, 14:12, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3138 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61 ... 210  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 01/11/2024, 00:55
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org