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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 31/07/2018, 17:40 
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Giuseppe Conte esce da questo summit con Donald Trump con la garanzia che l’Italia sarà partner privilegiato degli Stati Uniti per il Mediterraneo allargato. “Da oggi abbiamo un fatto nuovo, significativo: una cabina di regia permanente Italia-Usa nel Mediterraneo allargato, è una cooperazione strategica, quasi un gemellaggio, in virtù del quale l’Italia diventa punto di riferimento in Europa e interlocutore privilegiato per le principali sfide del terrorismo e di tutte le crisi del Mediterraneo, con particolare riguardo alla Libia”.
Il Mediterraneo allargato

Il concetto espresso da Conte in conferenza stampa forse è stato sottovalutato da molti. Concentrandosi sulla parola “Mediterraneo”, ci si è soffermati poco sull’aggettivo al suo fianco: allargato. Ma è invece lì la differenza sostanziale che c’è fra quello che noi riteniamo essere il bacino cui faceva riferimento Conte insieme a Trump e quello che invece risulta da questa definizione. Perché confondere il Mar Mediterraneo con il Mediterraneo allargato rischia di creare confusione.

Il concetto di Mediterraneo allargato nasce dall’esigenza di definire quell’area che ha il nostro mare come bacino principale, ma a sua volta collegandolo a tutti i mari e a tutte le aree che lo circondano e che, apparentemente, non rientrano nel suo ambito. Il Mediterraneo per come lo intendiamo noi è un mare piccolo, semichiuso, fondamentalmente secondario nelle logiche delle grandi potenze internazionali. Ma preso insieme ad altre aree ed altri bacini ad esso vicini o collegati culturalmente, politicamente e geograficamente, il Mediterraneo diventa il centro di interessi strategici fondamentali che ad esso sono connessi.

Ecco che allora il Mediterraneo allarga i suoi confini. Non si ferma a Gibilterra, ma arriva all’Atlantico finendo alle Canarie e alla costa occidentale dell’Africa settentrionale. A sud, non c’è più la costa mediterranea a fungere da confine:ma si deve guardare per forza al Sahel, visto che le sue crisi colpiscono direttamente il Mare Nostrum. A nord-est, il confine arriva direttamente in Crimea: il Mar Nero è parte integrante di questo sistema. E infine, ancora più a Est e Sud-est, bisogna fare particolare attenzione a questa “cabina di regia” fra Italia e Stati Uniti.

Il Mediterraneo allargato, infatti, non solo lambisce, ma penetra in Medio Oriente. Sicuramente ne fa parte il Mar Rosso e certamente ne fa parte anche il Corno d’Africa. Ma c’è addirittura chi si spinge oltre e considera il Golfo Persico come un bacino che rientra in questo concetto geopolitico. E allora, i nostri orizzonti devono estendersi anche in settori che consideriamo (colpevolmente) lontani. Ma sono aree dove i nostri interessi strategici sono ben più presenti di quanto possiamo immaginare.
L’Italia pioniera del Mediterraneo allargato

Per l’Italia questa sfida è il frutto di decenni di strategia. Perché per i governi italiani è stato sempre chiaro che non si potevano ridurre i nostri confini strategici al Mediterraneo come lo conosciamo dalle carte geografiche. Perché gli interessi commerciali italiani che transitano per il Canale di Suez, porta sudorientale del nostro mare, sono a loro volta costretti a transitare per il Golfo di Aden, Bab el Mandeb e il Mar Rosso. E non a caso nella campagna contro la pirateria la Marina italiana è sempre stata in prima linea. I nostri interessi hanno un orizzonte che giunge direttamente sulle coste della Penisola arabica

Questo percorso di avvicinamento è stato costante ma da sempre chiaro. Lo è stato dall’intervento militare in Libano del 1982 fino ai nostri giorni, con le missioni nelle aree di nostro interesse. Siamo parte di un’Alleanza, certo, ma siamo anche un Paese che molto spesso sottovaluta se stesso e si dimentica che partecipare a certe crisi significa anche mantenere contatti e controllo che le guerre e i rovesciamenti rischiano di minare nel profondo.

Non esserci, significa non tornare più.
Lo si è capito in Libia, quando o intervenivamo o perdevamo tutto quello che avevamo guadagnato in anni di accordi. Ma lo si capisce anche nella stessa Siria, Paese con cui l’Italia aveva ottimi rapporti commerciali. E lo si capisce anche con l’Iran e cosa stanno comportando le sanzioni per la nostra imprenditoria.

Una carta da giocare bene

Il ruolo che Conte è riuscito a strappare al vertice con Trump è fondamentale. Se l’Italia saprà sfruttare al meglio l’opportunità di queste convergenze di fattori, interni ed esterni, che ci rendono interlocutore privilegiato a Washington e allo stesso tempo amici di Mosca, possiamo effettivamente ripristinare una certa influenza italiana nell’area di tutti i bacini di nostro interesse.


Naturalmente, questa carta va giocata bene. Da un punto di vista strategico, questa cabina di regia deve diventare un modo per sfruttare, da gregari (perché la superpotenza è chiaramente un’altra), una via per essere riconosciuti come interlocutori dei Paesi che vivono e si occupano di questa vasta area che va dal Sahel alle Alpi, dall’Atlantico al Golfo Persico.

Ma è anche il riconoscimento di un ruolo cui l’Italia, fondamentalmente, ha sempre ambito. Il governo Conte ha ottenuto un ruolo che strategicamente Roma ha sempre voluto. Quindi l’obiettivo, a questo punto, deve essere trasformare la contingenza favorevole in un’idea di sistema. Gli Stati Uniti avranno chiaramente la leadership. È del tutto evidente che l’Italia non può diventare la potenza mediterranea. Ma questo “gemellaggio” ci dà intanto la guida della stabilizzazione della Libia. Ora sarà a noi essere capaci di gestire al meglio la situazione senza trasformarci soltanto in pedine della strategia americana.

http://www.occhidellaguerra.it/mediterraneo-allargato/



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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 31/07/2018, 18:02 
Trump deve aver compreso che prima o poi i cinesi, che già sono abbondantemente presenti in Africa, potrebbero ben presto affacciarsi anche sui paesi nordafricani magari piazzandoci una bella base militare magari sulle coste libiche e lo han capito anche i sassi che è la Cina il colosso da cui guardarsi nei prossimi anni o altrimenti la Cina conquisterà il pianeta (o se lo comprerà visti i soldi a palate che i cinesi stanno facendo negli ultimi anni).

L'Italia invece è un partner affidabile perché noi non siamo ne dei conquistatori ne dei guerrafondai ma soprattutto siamo interessati direttamente dal voler difendere le nostre coste dai flussi migratori.



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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 01/08/2018, 12:58 
Rai, la Vigilanza boccia la nomina di Foa a presidente. M5s: “Resiste il Patto del Nazareno”. Pd: “Volevano tv asservita”
https://www.google.it/amp/s/www.ilfatto ... 30531/amp/

In Forza Italia sono dei grandissimi FDP!!!



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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 01/08/2018, 13:07 
Ufologo 555 ha scritto:
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Giuseppe Conte esce da questo summit con Donald Trump con la garanzia che l’Italia sarà partner privilegiato degli Stati Uniti per il Mediterraneo allargato. “Da oggi abbiamo un fatto nuovo, significativo: una cabina di regia permanente Italia-Usa nel Mediterraneo allargato, è una cooperazione strategica, quasi un gemellaggio, in virtù del quale l’Italia diventa punto di riferimento in Europa e interlocutore privilegiato per le principali sfide del terrorismo e di tutte le crisi del Mediterraneo, con particolare riguardo alla Libia”.
Il Mediterraneo allargato

Il concetto espresso da Conte in conferenza stampa forse è stato sottovalutato da molti. Concentrandosi sulla parola “Mediterraneo”, ci si è soffermati poco sull’aggettivo al suo fianco: allargato. Ma è invece lì la differenza sostanziale che c’è fra quello che noi riteniamo essere il bacino cui faceva riferimento Conte insieme a Trump e quello che invece risulta da questa definizione. Perché confondere il Mar Mediterraneo con il Mediterraneo allargato rischia di creare confusione.

Il concetto di Mediterraneo allargato nasce dall’esigenza di definire quell’area che ha il nostro mare come bacino principale, ma a sua volta collegandolo a tutti i mari e a tutte le aree che lo circondano e che, apparentemente, non rientrano nel suo ambito. Il Mediterraneo per come lo intendiamo noi è un mare piccolo, semichiuso, fondamentalmente secondario nelle logiche delle grandi potenze internazionali. Ma preso insieme ad altre aree ed altri bacini ad esso vicini o collegati culturalmente, politicamente e geograficamente, il Mediterraneo diventa il centro di interessi strategici fondamentali che ad esso sono connessi.

Ecco che allora il Mediterraneo allarga i suoi confini. Non si ferma a Gibilterra, ma arriva all’Atlantico finendo alle Canarie e alla costa occidentale dell’Africa settentrionale. A sud, non c’è più la costa mediterranea a fungere da confine:ma si deve guardare per forza al Sahel, visto che le sue crisi colpiscono direttamente il Mare Nostrum. A nord-est, il confine arriva direttamente in Crimea: il Mar Nero è parte integrante di questo sistema. E infine, ancora più a Est e Sud-est, bisogna fare particolare attenzione a questa “cabina di regia” fra Italia e Stati Uniti.

Il Mediterraneo allargato, infatti, non solo lambisce, ma penetra in Medio Oriente. Sicuramente ne fa parte il Mar Rosso e certamente ne fa parte anche il Corno d’Africa. Ma c’è addirittura chi si spinge oltre e considera il Golfo Persico come un bacino che rientra in questo concetto geopolitico. E allora, i nostri orizzonti devono estendersi anche in settori che consideriamo (colpevolmente) lontani. Ma sono aree dove i nostri interessi strategici sono ben più presenti di quanto possiamo immaginare.
L’Italia pioniera del Mediterraneo allargato

Per l’Italia questa sfida è il frutto di decenni di strategia. Perché per i governi italiani è stato sempre chiaro che non si potevano ridurre i nostri confini strategici al Mediterraneo come lo conosciamo dalle carte geografiche. Perché gli interessi commerciali italiani che transitano per il Canale di Suez, porta sudorientale del nostro mare, sono a loro volta costretti a transitare per il Golfo di Aden, Bab el Mandeb e il Mar Rosso. E non a caso nella campagna contro la pirateria la Marina italiana è sempre stata in prima linea. I nostri interessi hanno un orizzonte che giunge direttamente sulle coste della Penisola arabica

Questo percorso di avvicinamento è stato costante ma da sempre chiaro. Lo è stato dall’intervento militare in Libano del 1982 fino ai nostri giorni, con le missioni nelle aree di nostro interesse. Siamo parte di un’Alleanza, certo, ma siamo anche un Paese che molto spesso sottovaluta se stesso e si dimentica che partecipare a certe crisi significa anche mantenere contatti e controllo che le guerre e i rovesciamenti rischiano di minare nel profondo.

Non esserci, significa non tornare più.
Lo si è capito in Libia, quando o intervenivamo o perdevamo tutto quello che avevamo guadagnato in anni di accordi. Ma lo si capisce anche nella stessa Siria, Paese con cui l’Italia aveva ottimi rapporti commerciali. E lo si capisce anche con l’Iran e cosa stanno comportando le sanzioni per la nostra imprenditoria.

Una carta da giocare bene

Il ruolo che Conte è riuscito a strappare al vertice con Trump è fondamentale. Se l’Italia saprà sfruttare al meglio l’opportunità di queste convergenze di fattori, interni ed esterni, che ci rendono interlocutore privilegiato a Washington e allo stesso tempo amici di Mosca, possiamo effettivamente ripristinare una certa influenza italiana nell’area di tutti i bacini di nostro interesse.


Naturalmente, questa carta va giocata bene. Da un punto di vista strategico, questa cabina di regia deve diventare un modo per sfruttare, da gregari (perché la superpotenza è chiaramente un’altra), una via per essere riconosciuti come interlocutori dei Paesi che vivono e si occupano di questa vasta area che va dal Sahel alle Alpi, dall’Atlantico al Golfo Persico.

Ma è anche il riconoscimento di un ruolo cui l’Italia, fondamentalmente, ha sempre ambito. Il governo Conte ha ottenuto un ruolo che strategicamente Roma ha sempre voluto. Quindi l’obiettivo, a questo punto, deve essere trasformare la contingenza favorevole in un’idea di sistema. Gli Stati Uniti avranno chiaramente la leadership. È del tutto evidente che l’Italia non può diventare la potenza mediterranea. Ma questo “gemellaggio” ci dà intanto la guida della stabilizzazione della Libia. Ora sarà a noi essere capaci di gestire al meglio la situazione senza trasformarci soltanto in pedine della strategia americana.

http://www.occhidellaguerra.it/mediterraneo-allargato/


Lo siamo stati e lo saremo pedine della politica USA e nel momento in cui in America prima o poi cambierà politica (perchè non saremo noi ad impedirglielo) potremmo ritrovarci in brutte situazioni in quanto loro ragionano a senso unico per i loro esclusivi interessi.. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 01/08/2018, 13:55 
TheApologist ha scritto:
Rai, la Vigilanza boccia la nomina di Foa a presidente. M5s: “Resiste il Patto del Nazareno”. Pd: “Volevano tv asservita”
https://www.google.it/amp/s/www.ilfatto ... 30531/amp/

In Forza Italia sono dei grandissimi FDP!!!

Io lo avevo detto dopo il 4 marzo che oramai l'Italia si divide in populisti e anti-populisti. Forza Italia ha fatto la cosa più fisiologica, si è svelata per ciò che è, cioè un partito anti-populista a favore di Ue ed euro trovandosi perciò in piena sintonia col Pd.

Ps: questa contro Foa è una "vittoria di Pirro"
Cita:
Una vittoria di Pirro o vittoria pirrica è una battaglia vinta a un prezzo troppo alto per il vincitore, tanto da far sì che la stessa scelta di scendere in battaglia, nonostante l'esito vittorioso, conduca alla sconfitta finale https://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_di_Pirro




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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 01/08/2018, 14:02 
la legge prevede il voto dei 2/3
per il voto del presidente del cda rai,
quindi se possono mettersi di traverso,
bomba e berlusca,
lo fanno..
sabotaggio
puro..

dove possono dare fastidio,
ne approfittano e lo fanno..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 01/08/2018, 14:12 
mik.300 ha scritto:
la legge prevede il voto dei 2/3
per il voto del presidente del cda rai,
quindi se possono mettersi di traverso,
bomba e berlusca,
lo fanno..
sabotaggio
puro..

dove possono dare fastidio,
ne approfittano e lo fanno..

Sono gli ultimi colpi di coda di un animale morente. Lo hanno capito anche i sassi che se tornassimo a votare Pd e Forza Italia verrebbero spazzati via dagli elettori e probabilmente scenderebbero sotto il 3%. Del resto io lo avevo pronosticato che Forza Italia sarebbe crollata sotto il 10% quando era sopra al 20% perché era fisiologico che Lega e 5 Stelle avrebbero asfaltato tutti gli altri vecchi partiti per ciò che rappresentano in termini di riscossa e di speranza.

Morale: Renzi e Berlusconi possono fare tutti i Nazareni che vogliono ma sono oramai alla frutta...o davvero c'è qualcuno che pensa che Pd e Forza Italia in caso di nuove elezioni prenderebbero i voti per formare un governo?? (magari con Berlusconi presidente del consiglio!!!).



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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 04/08/2018, 16:15 
non so e mettermi a ridere o a piangere
oppure inkazzarmi..
di sta storia non si sa ancora niente..
si sa solo che uno, potrei essere io o uno di voi, chiunque
magari anche uno dei servizi segreti per intorbidare le acque
e alzare la tensione, perchè no??
dopo il fatto di savona, inkazzato nero, giustamente,
ha aperto 400 profili twitter
per attaccare, giustamente, mattarello..

come intitola il corriere??
TROLL RUSSI..
ovvio no?
quindi da uno diventano più troll,
ma a parte quello
da cosa si evince che sono russi
o non italiani, polacchi, portoricani, ecc.???

mistero..


https://www.corriere.it/cronache/18_ago ... be12.shtml

Attacco sul web a Mattarella, i pm antiterrorismo aprono un’inchiesta
L’indagine è finalizzata a chiarire gli attacchi web al Presidente della Repubblica, nel maggio scorso, dietro i quali si sospetta possa esserci l’azione di troll russi

La vicenda

A piazzale Clodio è attesa un’informativa della polizia postale. La vicenda riguarda ciò che è avvenuto la notte tra il 27 e il 28 maggio scorso, proprio nelle ore in cui Mattarella espresse il suo «no» alla candidatura di Paolo Savona come ministro dell’Economia. Su twitter si registrarono in pochi minuti circa 400 nuovi profili, tutti riconducibili ad un’unica origine, dai quali partirono migliaia di messaggi di insulti e di inviti alle dimissioni nei confronti del Presidente della Repubblica.

l'ennsima fake news propagandistica..
e per scrivere queste boiate
uno deve passare anche un esame di stato..

vorrei tanto sapere chi si inventa queste corbellerie..
ci srà pure uno che per primo mette in mezzo i fantomatci troll russi,
no?

marcello foà parlava di spin doctors governativi
specialisti nella difusione di notizie false e tendenziose
a loro uso e vantaggio si capisce..
sarà quello..

lo stesso corriere in un link inserito nell'articolo


https://www.corriere.it/politica/18_ago ... d653.shtml

In quel momento un dettaglio sfuggiva a tutti: almeno una ventina dei profili di Twitter coinvolti nella campagna digitale contro il capo dello Stato avevano una storia controversa. Probabilmente anche di più di venti. Nel passato recente quei profili su Twitter, che appartengono a italiani del tutto ignari, erano stati usati una o più volte dalla Internet Research Agency (Ira) di San Pietroburgo per far filtrare nel nostro Paese la propria propaganda a favore dei partiti populisti, dei sovranisti e degli anti-europei. Gli stessi «account» che fino a poco più di un anno prima erano stati rilanciati, fatti rimbalzare e a volte sollecitati a intervenire sulla Rete da parte di agenti russi sotto copertura, adesso stavano attaccando Mattarella.

È impossibile sapere se i troll russi, nascosti nella loro «fabbrica dei falsi» a San Pietroburgo, abbiamo avuto un ruolo anche nell’alimentare l’ultima campagna contro il capo dello Stato: i dati per potersi pronunciare su questo aspetto non sono di dominio pubblico. Ma alcuni di coloro che presero parte a quell’attacco digitale di fine maggio erano già stati sollecitati dai russi in modo occulto, dunque a loro insaputa, in casi precedenti. Su questo non c’è più alcun dubbio. È una delle conclusioni dall’analisi a campione di circa due terzi dell’enorme banca dati sull’attività dell’Ira pubblicata nei giorni scorsi dal sito americano «Firethirtyeight». I dati, quasi tre milioni di tweet, sono parte dell’archivio studiato dal procuratore speciale Robert Mueller, che indaga sulle interferenze russe nelle presidenziali del 2016 e nella politica americana in genere. Li hanno estratti (legalmente) due ricercatori, Darren Linvill and Patrick Warren della Clemson University e Twitter ha confermato che provengono da profili legati all’Ira di San Pietroburgo. Quei profili oggi sono stati cancellati con l’esplodere del Russiagate.


cioè 20 profili fake su migliaia autentici..
accidenti..
e sti 20 profili cambiano la storia..
perdicibacco !!

ma poi ancora più ridicolo..
dopo scaiola proprietario di casa a sua insaputa
c'è anche la figura di chi posta tweets a (sua) insaputa di sè stesso..
boh..
chi li capisce è bravo...



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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 04/08/2018, 16:28 
sottovento ha scritto:

Morale: Renzi e Berlusconi possono fare tutti i Nazareni che vogliono ma sono oramai alla frutta...o davvero c'è qualcuno che pensa che Pd e Forza Italia in caso di nuove elezioni prenderebbero i voti per formare un governo?? (magari con Berlusconi presidente del consiglio!!!).




Remeber MATTARELLA ........... [:305] [;)] [:306]
(Come Scalfaro e Napolitano: fanno e disfano ...))



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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 04/08/2018, 16:35 
Non credo che sussistano delle ragioni per poter sciogliere questo governo, il quale di conseguenza durerà presumibilmente tutta la legislatura (cioè i canonici 5 anni). I problemi, almeno per quanto mi riguarda, non è tanto quanto dura ma se riusciranno a realizzare tutto ciò che hanno in programma e, soprattutto, se sapranno gestire, qualora dovesse capitare nel corso della loro legislatura, una uscita dall'euro perché almeno io ho la convinzione che la capacità di gestire il paese durante un eventuale ritorno alla lira sia finanche più importante dell'attuare cose come flat-tax e reddito di cittadinanza.



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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 04/08/2018, 16:55 
sottovento ha scritto:
Non credo che sussistano delle ragioni per poter sciogliere questo governo, il quale di conseguenza durerà presumibilmente tutta la legislatura (cioè i canonici 5 anni). I problemi, almeno per quanto mi riguarda, non è tanto quanto dura ma se riusciranno a realizzare tutto ciò che hanno in programma e, soprattutto, se sapranno gestire, qualora dovesse capitare nel corso della loro legislatura, una uscita dall'euro perché almeno io ho la convinzione che la capacità di gestire il paese durante un eventuale ritorno alla lira sia finanche più importante dell'attuare cose come flat-tax e reddito di cittadinanza.

Io invece, ho la "sensazione" che questo governo, pur apertamente osteggiato, sia il frutto di una strategia decisa "a tavolino", per evitare dei grossi casini che stavano per esplodere.
Fino a quando il "bromuro" funzionerà. andremo avanti, d'amore e d'accordo, poi come nel 1948 verrà fuori il PATATRAC.
Salvini passerà ad "altri incarichi", spero, e Giggino "salirà" nell'Olimpo, ed AUM AUM, i polentoni saranno, come 'mmeritano' cornuti e mazziati.

Prego notare che ho detto polentoni, non settentrionali, cioè gente che vie al nord.
Se Salvini fosse corretto, dovrebbe "ricostituire" la LINEA GOTICA e anche per dare lavoro, mettere in conto la costruzione del MURO sul PO(fiume). [:300]



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11 comandamento...

Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
La carta NON È tutta uguale.
C'è chi è pergamena e chi carta igienica!
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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 04/08/2018, 17:03 
ORSOGRIGIO ha scritto:
sottovento ha scritto:
Non credo che sussistano delle ragioni per poter sciogliere questo governo, il quale di conseguenza durerà presumibilmente tutta la legislatura (cioè i canonici 5 anni). I problemi, almeno per quanto mi riguarda, non è tanto quanto dura ma se riusciranno a realizzare tutto ciò che hanno in programma e, soprattutto, se sapranno gestire, qualora dovesse capitare nel corso della loro legislatura, una uscita dall'euro perché almeno io ho la convinzione che la capacità di gestire il paese durante un eventuale ritorno alla lira sia finanche più importante dell'attuare cose come flat-tax e reddito di cittadinanza.

Io invece, ho la "sensazione" che questo governo, pur apertamente osteggiato, sia il frutto di una strategia decisa "a tavolino", per evitare dei grossi casini che stavano per esplodere.
Fino a quando il "bromuro" funzionerà. andremo avanti, d'amore e d'accordo, poi come nel 1948 verrà fuori il PATATRAC.
Salvini passerà ad "altri incarichi", spero, e Giggino "salirà" nell'Olimpo, ed AUM AUM, i polentoni saranno, come 'mmeritano' cornuti e mazziati.

Prego notare che ho detto polentoni, non settentrionali, cioè gente che vie al nord.
Se Salvini fosse corretto, dovrebbe "ricostituire" la LINEA GOTICA e anche per dare lavoro, mettere in conto la costruzione del MURO sul PO(fiume). [:300]

Questo tuo pensiero non è mica nato oggi!,mi dai ragione su tutto quello che ho scritto sul razzismo interno alla nostra nazione vecchio da secoli. [:264] [:o)]


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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 04/08/2018, 17:11 
bleffort ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
sottovento ha scritto:
Non credo che sussistano delle ragioni per poter sciogliere questo governo, il quale di conseguenza durerà presumibilmente tutta la legislatura (cioè i canonici 5 anni). I problemi, almeno per quanto mi riguarda, non è tanto quanto dura ma se riusciranno a realizzare tutto ciò che hanno in programma e, soprattutto, se sapranno gestire, qualora dovesse capitare nel corso della loro legislatura, una uscita dall'euro perché almeno io ho la convinzione che la capacità di gestire il paese durante un eventuale ritorno alla lira sia finanche più importante dell'attuare cose come flat-tax e reddito di cittadinanza.

Io invece, ho la "sensazione" che questo governo, pur apertamente osteggiato, sia il frutto di una strategia decisa "a tavolino", per evitare dei grossi casini che stavano per esplodere.
Fino a quando il "bromuro" funzionerà. andremo avanti, d'amore e d'accordo, poi come nel 1948 verrà fuori il PATATRAC.
Salvini passerà ad "altri incarichi", spero, e Giggino "salirà" nell'Olimpo, ed AUM AUM, i polentoni saranno, come 'mmeritano' cornuti e mazziati.

Prego notare che ho detto polentoni, non settentrionali, cioè gente che vie al nord.
Se Salvini fosse corretto, dovrebbe "ricostituire" la LINEA GOTICA e anche per dare lavoro, mettere in conto la costruzione del MURO sul PO(fiume). [:300]

Questo tuo pensiero non è mica nato oggi!,mi dai ragione su tutto quello che ho scritto sul razzismo interno alla nostra nazione vecchio da secoli. [:264] [:o)]

NON è razzismo, è solo difesa.
Anzi è un dovere nei confronti dei figli e dei nipoti, anche se non polentoni al 100%.
Io ora sono il "patriarca" della mia gente, del mio "casato", e l'ultimo nipote nato, 4 mesi fa, è per metà abruzzese, ma ha ricevuto la mia "benedizione" ed ha il mio affetto.
Ho detto abruzzese, NON TERRONE.
Lo so che "brucia", ma se da meridionale, continui a fare i TERRONE....



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Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
La carta NON È tutta uguale.
C'è chi è pergamena e chi carta igienica!
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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 06/08/2018, 11:07 
mik.300 ha scritto:
non so e mettermi a ridere o a piangere
oppure inkazzarmi..
di sta storia non si sa ancora niente..
si sa solo che uno, potrei essere io o uno di voi, chiunque
magari anche uno dei servizi segreti per intorbidare le acque
e alzare la tensione, perchè no??
dopo il fatto di savona, inkazzato nero, giustamente,
ha aperto 400 profili twitter
per attaccare, giustamente, mattarello..

come intitola il corriere??
TROLL RUSSI..
ovvio no?
quindi da uno diventano più troll,
ma a parte quello
da cosa si evince che sono russi
o non italiani, polacchi, portoricani, ecc.???

mistero..


https://www.corriere.it/cronache/18_ago ... be12.shtml

Attacco sul web a Mattarella, i pm antiterrorismo aprono un’inchiesta
L’indagine è finalizzata a chiarire gli attacchi web al Presidente della Repubblica, nel maggio scorso, dietro i quali si sospetta possa esserci l’azione di troll russi

La vicenda

A piazzale Clodio è attesa un’informativa della polizia postale. La vicenda riguarda ciò che è avvenuto la notte tra il 27 e il 28 maggio scorso, proprio nelle ore in cui Mattarella espresse il suo «no» alla candidatura di Paolo Savona come ministro dell’Economia. Su twitter si registrarono in pochi minuti circa 400 nuovi profili, tutti riconducibili ad un’unica origine, dai quali partirono migliaia di messaggi di insulti e di inviti alle dimissioni nei confronti del Presidente della Repubblica.

l'ennsima fake news propagandistica..
e per scrivere queste boiate
uno deve passare anche un esame di stato..

vorrei tanto sapere chi si inventa queste corbellerie..
ci srà pure uno che per primo mette in mezzo i fantomatci troll russi,
no?

marcello foà parlava di spin doctors governativi
specialisti nella difusione di notizie false e tendenziose
a loro uso e vantaggio si capisce..
sarà quello..

lo stesso corriere in un link inserito nell'articolo


https://www.corriere.it/politica/18_ago ... d653.shtml

In quel momento un dettaglio sfuggiva a tutti: almeno una ventina dei profili di Twitter coinvolti nella campagna digitale contro il capo dello Stato avevano una storia controversa. Probabilmente anche di più di venti. Nel passato recente quei profili su Twitter, che appartengono a italiani del tutto ignari, erano stati usati una o più volte dalla Internet Research Agency (Ira) di San Pietroburgo per far filtrare nel nostro Paese la propria propaganda a favore dei partiti populisti, dei sovranisti e degli anti-europei. Gli stessi «account» che fino a poco più di un anno prima erano stati rilanciati, fatti rimbalzare e a volte sollecitati a intervenire sulla Rete da parte di agenti russi sotto copertura, adesso stavano attaccando Mattarella.

È impossibile sapere se i troll russi, nascosti nella loro «fabbrica dei falsi» a San Pietroburgo, abbiamo avuto un ruolo anche nell’alimentare l’ultima campagna contro il capo dello Stato: i dati per potersi pronunciare su questo aspetto non sono di dominio pubblico. Ma alcuni di coloro che presero parte a quell’attacco digitale di fine maggio erano già stati sollecitati dai russi in modo occulto, dunque a loro insaputa, in casi precedenti. Su questo non c’è più alcun dubbio. È una delle conclusioni dall’analisi a campione di circa due terzi dell’enorme banca dati sull’attività dell’Ira pubblicata nei giorni scorsi dal sito americano «Firethirtyeight». I dati, quasi tre milioni di tweet, sono parte dell’archivio studiato dal procuratore speciale Robert Mueller, che indaga sulle interferenze russe nelle presidenziali del 2016 e nella politica americana in genere. Li hanno estratti (legalmente) due ricercatori, Darren Linvill and Patrick Warren della Clemson University e Twitter ha confermato che provengono da profili legati all’Ira di San Pietroburgo. Quei profili oggi sono stati cancellati con l’esplodere del Russiagate.


cioè 20 profili fake su migliaia autentici..
accidenti..
e sti 20 profili cambiano la storia..
perdicibacco !!

ma poi ancora più ridicolo..
dopo scaiola proprietario di casa a sua insaputa
c'è anche la figura di chi posta tweets a (sua) insaputa di sè stesso..
boh..
chi li capisce è bravo...



toh..
i russi sono spariti dal titolo..
ma chi li ha inseriti laprima volta?
vorrei tanto saperlo..



https://roma.corriere.it/notizie/cronac ... fd65.shtml


Quirinale, dallo «snodo» di Milano l’account falso per l’attacco web a Mattarella|I 400 profili falsi
L’azione di una società esperta che ha utilizzato un sistema di comunicazione anonimo
. Oggi il dossier di Pansa al Copasir: il direttore del Dis ricostruirà il tweet storm contro il capo dello Stato che si era rifiutato di nominare Paolo Savona ministro dell’Economia

anche nel testo non v'è traccia dei fantomatici hacker russi..
ma chi li ha messi in mezzo senza prove ?



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: 2018: NUOVO GOVERNO (e tante speranze)
MessaggioInviato: 06/08/2018, 11:18 
https://www.corriere.it/politica/18_ago ... fd65.shtml

Infrastrutture, la ministra Lezzi contro Salvini: no al Tap, servono altre cose. Il vicepremier: vado avanti
È scontro sulle Grandi Opere. E Forza Italia: Salvini si liberi della trazione grillina

ma il concetto delle grandi opere è ok..
però devono servire davvero..
non essere cattedrali nel deserto..
buttare via dei soldi su opere che non servono o sono fatte male
o costano troppo (VOLUTAMRNTE)

allora è meglio mettere questi soldi
sulla flat tax, reddito di cittadinanza,
incentivi, riduzione debito pubblico, ecc
.
no?

è questo il sistema che deve attecchire..

sulla tap non sono motlo informato
ma mi pare che si parli di deviare il percorso..
invece che passare su terreni agricoli
e abbattere centinaia di ulivi
già danneggiati dalla xylella
che giusto la ha attecchito,
guarda tu il caso,
c'è la possibilità almeno di farlo transitare
attraverso un tracciato meno coltivato.

è da stupidi devastare aree agricole
quando facendo una deviazione
si può evitare ..

la famosa quadra, buon senso..



https://www.corriere.it/economia/18_ago ... fd65.shtml

L’intervista al ministro Fraccaro (5 Stelle): «Valutiamo: non possiamo far pagare un progetto senza benefici»
Il ministro: sul decreto dignità lavoro per evitare la fiducia

Ministro Fraccaro, Salvini dice che su Tav, Tap e Terzo Valico i benefici sono superiori ai costi. Lezzi e Toninelli sembrano di parere opposto. Le grandi opere si faranno?
«La linea del governo è chiara: per le grandi opere l’analisi costi-benefici è il nostro faro. Non possiamo far pagare per decenni agli italiani i costi di opere inutili, è un principio di buon senso su cui siamo d’accordo»


In passato lei si è scagliato contro la Tav del Brennero…
«Appunto, ereditiamo progetti rispetto ai quali abbiamo tutt’altra visione. Il Paese ha bisogno di piccole opere diffuse e infrastrutture strategiche, per individuarle bisogna ragionare in termini di opportunità. E va ascoltata la volontà dei cittadini, le grandi opere non si possono certo imporre con la forza».

piuttosto che far magnare
solo la impregilo,
è meglio, se possibile, che magnano un pò tutti no?


Lega e M5S su questo tema sembrano avere posizioni difficilmente conciliabili: non teme che possa logorare la tenuta del governo?
«Ci sono sensibilità diverse ma abbiamo definito nel dettaglio l’azione di Governo prima di partire proprio per procedere in modo coeso. Non spenderemo mai miliardi di euro senza garantire la convenienza dell’opera: su questo c’è piena sintonia».



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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