Allora ci dovrebbero mandare un conto salato per tutti gli articoli che postiamo battute a parte da ciò che ho capito questo Copyright riguarda ad esempio il caricare su Youtube dei video fatti da altri oppure che i vari quotidiani non possono più riprendere articoli o parti di essi per commentarli nonostante mettano la fonte.

Linkare a mio parere non dovrebbe essere soggetto a restrizioni poiché linkando si incolla un titolo e un indirizzo web che porta comunque alla fonte autrice dell'articolo o del video. Basta pensare ai social dove la gente condivide articoli e video dalla mattina alla sera.

Ad ogni modo attendiamo di capirci di più.

E qui ti sbagli. Purtroppo non sara' piu' possibile riportare nemmeno il titolo se non si possiede l'autorizzazione dell'autore (vedi art. 11). Questo quindi pone la parola fine sulla possibilita' di linkare liberamente i contenuti.
(ovviamente cio' sara' vero quando questo provvedimento diverra' legge).

ma mi pare esagerato,
mi devo leggere questo art. 11,
ma non penso sia così..
se l'articol oè ad accesso gratuito
perchè pagare o chiedere il permesso?

anche perchè linkano tutti,
politici, privati cittadini, artisti..
tutti..

e poi conviene anche al giornale menzionato,
attira lettori e costituisce pubblicità gratuita, no?

mah..

https://www.corriere.it/tecnologia/card ... o-11.shtml

L’articolo 11, “Protezione delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo digitale”, prevede l’introduzione di quella che è stata definita una link tax, ossia una tassa sui link. Gli editori dovrebbero quindi farsi pagare i diritti per la semplice pubblicazione di un link a un loro articolo, laddove il link stesso incorpori un estratto o un riassunto del contenuto. I diritti di copyright verrebbero estesi così agli snippet, ossia le anteprime degli articoli composte da titolo, immagine e sommario create automaticamente dai social network e dagli aggregatori di notizie quando pubblicano un link. Più che una tassa sui link si tratta quindi di una tassa sulle notizie. In base agli emendamenti approvati il 12 settembre, la semplice condivisione di collegamenti ipertestuali («hyperlink») agli articoli è invece libera da vincoli, così come l’uso privato e non commerciale delle pubblicazioni di carattere giornalistico da parte di singoli utenti.

bè mi pare che non c arricchiamo
se citiamo il fatto o il corriere, ecc.
comunque così come scritto dal corriere
non si capisce un kaz.zo..

avendo postato il contenuto sopra,
sarei in regola o no?
e chi dovrei pagare e quanto?
all'inizio pare di si,
sul finale pare di no.

invece di pagare me che pubblicizzo il (loro) sito
sono io che devo pagare loro..
pazzesco..

confusione totale..

Allora questa legge che la pretendo con tutte le mie forze, deve valere anche nella vita reale, per esempio:
Discutendo con della gente, non potrei dire, il libro La sai l'ultima lo trovate nella libreria Secchioni, in via Cavolidibruxelles 6
È pur sempre un link

Ma che mondo di imbecilli, imbecilli pure chi li sta ad ascoltare invece di mandarli affa n culo con i loro provvedimenti.

Ringrazio @Zak per la precisazione. Cos'altro aggiungere? Ah si, tutto questo "grazie" alla UE. Non vedo l'ora che arrivi maggio 2019 per votare, magari è la volta buona che questa UE e i suoi assurdi provvedimenti li si cambia una volta per tutte come legittimo che sia cioè tramite il voto dei cittadini.

Da leggere:
https://www.lettera43.it/it/articoli/po ... ia/223488/

Nb: piccola considerazione personale sull'argomento...secondo me il prossimo step dopo questa direttiva sul Copyright sarà rendere internet a pagamento per tutti, una sorta di canone cioè una web-tax da pagarsi annualmente per ciascun utente, ergo un giro di miliardi.

A tuo parere da quando sarà Legge? cioè per adesso possiamo continuare a postare i ns articoli dal web??

dopo mezz'ora sono riuscito a trovare il testo..
eccolo..

https://eur-lex.europa.eu/legal-content ... 2016PC0593

TITOLO IV
MISURE MIRANTI A GARANTIRE IL BUON FUNZIONAMENTO DEL MERCATO PER IL DIRITTO D'AUTORE

CAPO 1
Diritti sulle pubblicazioni

Articolo 11
Protezione delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo digitale

1.Gli Stati membri riconoscono agli editori di giornali i diritti di cui all'articolo 2 e all’articolo 3, paragrafo 2, della direttiva 2001/29/CE per l'utilizzo digitale delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico.

2.I diritti di cui al paragrafo 1 non modificano e non pregiudicano in alcun modo quelli previsti dal diritto dell’Unione per gli autori e gli altri titolari di diritti relativamente ad opere e altro materiale inclusi in una pubblicazione di carattere giornalistico. Essi non possono essere invocati contro tali autori e altri titolari di diritti e, in particolare, non possono privarli del diritto di sfruttare le loro opere e altro materiale in modo indipendente dalla pubblicazione di carattere giornalistico in cui sono inclusi.

3.Gli articoli da 5 a 8 della direttiva 2001/29/CE e la direttiva 2012/28/UE si applicano, mutatis mutandis, ai diritti di cui al paragrafo 1.

4.I diritti di cui al paragrafo 1 scadono 20 anni dopo l'uscita della pubblicazione di carattere giornalistico. Tale termine è calcolato a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo alla data di pubblicazione.

aramaico..
c vuole il traduttore..

Ho sentito un'intervista a Crimi del M5S e diceva che ci vorranno almeno tre anni.

Questa e' il nocciolo della questione.

Il solo fatto di "utilizzare digitalmente" per qualsiasi scopo anche la piu' piccola parte delle loro pubblicazioni, assegna agli editori i relativi diritti.

Da cio' ne consegue che non potendo verificare preventivamente la gratuita' di tale diritto, la piattaforma di pubblicazione, che nei fatti e' il soggetto investito dall'obbligo di pagamento, impedira' in tutti modi ogni pubblicazione di questo tipo.

Comunque, il fatto che l'intera Forza Italia insieme al PD hanno votato a favore di questo provvedimento fa capire in un solo istante che non si tratta di una cosa fatta negli interessi della gente.

Allora c'è da sperare che col voto europeo del 2019 questa direttiva venga abolita!!

Il governo italiano ha la possibilità di fare qualcosa in proposito? Siamo per forza di cose tenuti a rispettare tutte le leggi europee?

Quanto invidio i britannici...

Questa Europa è sempre più inquietante.
Comunque se anche potessimo dissociarci il quadro generale non è roseo. Per chi sta in alto c' è troppa libertà in internet, troppe idee, troppa gente che legge, troppo che vorrebbero controllare.
C' hanno provato a luglio a mettere una sorta di censura e non ci sono riusciti, adesso ci riprovano a step sperando che l' obiettivo resti camuffato... ma è sempre arrivare a decidere di cosa dovremmo fruire e di conseguenza PENSARE.

Non vedo l'ora che si applichi la "legge" del caos, divertimento garantito
È quello che si meritano gli eurocyberutentii ignavi (alias bovini).