Ancora una volta son d' accordo con te starman

Senti dato che da un pò di tempo stiamo andando decisamente OT, che ne dici di visitare la discussione "Resistenza" contro gli Alieni! che si occupa proprio di questo argomento. Ti dò il link:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=7055475&whichpage=2&TOPIC_ID=2961#48629


La discussione è partita da poche ore per iniziativa del grande Ufologo ma ha già raggiunto le due pagine... direi che vale la pena fare un salto si son dette cose molto interessanti!

Saluti,

Aztlan

Quello che dici e' molto interessante e non ho una preparazione tale da poter discutere le tue ricerche nel dettaglio, ma vorrei provare a guardare le tue osservazioni da un altro punto di vista.

Purtroppo quando si parla di vita, ci si confronta con l'argomento più difficile, un problema che l'umanità continua ad evitare, nascondendosi dietro alle leggi meccanicistiche della scienza o dietro l' invenzione di Dio.

Quasi 500 anni fa Giordano Bruno disse: "Non e' la materia che genera il pensiero, e' il pensiero che genera la materia."

All' epoca una frase del genere era pura eresia, ma adesso possiamo riconoscere la genialità di tale affermazione. Se consideriamo lo spazio, il tempo e l' energia come una creazione della mente, forse tutto diventa più semplice.

Se la mente crea la materia anche un sasso e' un essere vivente, perché e' semplicemente lo specchio del pensiero che lo genera. La mente e' un qualcosa che sfugge dalle leggi universali, compresa la termodinamica, ma e' l'unica cosa reale dell'universo, tutto il resto e' illusorio.

Se l'universo e' soltanto lo specchio dove la mente può vedere se stessa, il cerchio si chiude, rendendo inutile un Dio creatore scisso dal creato.

Tutti noi apparentemente divisi partecipiamo al sostentamento della nostra realtà. Tutto l'universo e' pensiero e questo e' stato intuito anche da alcuni fisici quantistici.

ciao teschio

la questione che poni é ancora senza risposta,anche perché ogni risposta avverrebbe all'interno di quello che tu hai identificato come proiezione mentale della nostra esperienza.

Che cosa sia la realtà nessuno lo può dire a meno che si basi solo su dati materiali grezzi
e del tutto umani come la nostra percezione sensoriale,la nostra esperienza,cultura,ecc...

Anche la scienza,se uno ci pensa bene,non é che una protesi specializzata e tecnologica della nostra mente e in quanto tale appare come una specie di visore notturno in un presunto reale che é ancora in buona parte...notte per noi.

Ti faccio una domanda:

prendi un bicchiere ,mettilo davanti a te e poi rispondi:come sai che esiste?

Fatelo tutti,é un esperimento interessante.

POi ne parliamo.

a dopo

Esistere significa essere percepito.

Infatti non escludo che tra me e il bicchiere potrebbero esserci altri 100 bicchieri che i miei sensi non riescono a percepire.

Grandissima intuizione Bruno.....e grande citazione la tua

come non trovarmi in sintonia con giordano bruno e te sognatore

Ricordo una frase di Einstein: Non sono i fatti che determinano un'ipotesi e una teoria,ma é l'ipotesi e la teoria che determinano quali fatti e
che cosa di quei fatti riusciamo a capire.

Sherlock Holmes la pensava in modo diverso,Popper si avvicina all'idea
e in generale l'osservazione tiene.

Inoltre mi ricordo il fisico Heisenberg e il suo principio di indeterminazione secondo il quale non é possibile misurare la velocità e la posizione di un elettrone nello stesso tempo:se scegliete di misurare l'una dovete rinunciare all'altra e viceversa.

Heisenberg,insieme ad altri,capì che é la scelta dell'osservatore a determinare quello che può essere visto e studiato e questo,insieme ad altre cose,mutò notevolmente il punto di vista della filosofia della scienza.

Di fatto,oggi,si é capito anche che conoscere vuol dire proiettare
il proprio vissuto emotivo/affettivo/mentale sull' "oggetto" della conoscenza,il quale non é più un oggetto ma diventa perlomeno un mezzo "soggetto" interagendo con l'osservatore.

Il reale dunque é perlomeno in parte UNA PROIEZIONE DELLA NOSTRA UMANA ESPERIENZA SU DI ESSO il che non ci permetterâ mai di capirlo
e di gestirlo veramente.

Su questo io non ho alcun dubbio.

RESTA DA VEDERE SE L'ALTRA METÀ DEL REALE,QUELLA PRESUNTA OBIETTIVA E RELATIVAMENTE LIBERA DALLE NOSTRE PROIEZIONI SIA
EFFETTIVAMENTE ESISTENTE OPPURE NON SIA ANCH'ESSA,IN FONDO,UNA PROIEZIONE...

IN QUESTO CASO DOVREMMO RICONOSCERE MOLTO MODESTAMENTE E...REALISTICAMENTE(MUAH) CHE IL REALE,L'ESISTENTE,ESISTE
PER NOI NEL MODO IN CUI POSSIAMO ESPERIMENTARLO.

SE POI ESISTA VERAMENTE OPPURE NO,SE NOI SIAMO ESISTENTI O MENO,SE TUTTO FOSSE SOLO UN GIOCO,UN TRUCCO,UN DIVERTIMENTO ALIENO O DI STRANI DEI ...QUESTO ALMENO PER IL MOMENTO NON POSSIAMO SAPERLO.

Ciao,alla prossima

Infatti Giordano Bruno ha intuito quello che la fisica ha dimostrato quasi 500 anni dopo. Un grande filosofo bruciato vivo dall'inquisizione, che ha bruciato anche molti dei suoi libri che non sono riusciti a giungere fino a noi.











La meccanica quantistica mi ha sempre affascinato e conosco il principio di indeterminazione di Heisenberg, ma non sono d'accordo con le tue conclusioni.

Penso che non sia stato dato il giusto peso ai risultati ottenuti in laboratorio. Prendiamo per esempio l'esperimento delle due fessure. L'aver dimostrato che l'osservatore influenza le particelle che si comportano secondo le aspettative dell' osservatore stesso, questo dovrebbe echeggiare in tutti i rami della scienza, provocando una rivoluzione scientifica, culturale e filosofica, invece si preferisce discutere su cose marginali ignorando i fatti più eclatanti e sconvolgenti.

Anche il fenomeno dell' entaglement quantistico dovrebbe far riflettere.

Personalmente trovo plausibile che nell'universo non esistano divisioni, ognuno di noi fa parte di un campo quantico che si estende per tutto l'universo, non esistono altre metà, creato e creatore sono la stessa cosa, osservato e osservatore coincidono. E' la cosa più semplice, la realtà e' semplicemente lo specchio di noi stessi.

In questo l'uomo e' simile all' animale che non riconosce la propri immagine nello specchio, allo stesso modo l'uomo quando osserva l'universo non riesce a vedere se stesso, forse quando ci riuscirà, acquisirà anche un nuovo livello di coscienza per una nuova evoluzione della specie umana.

Sono d'accordo...

non resisto:leggete anche questo

http://www.google.it/search?q=ondacorpuscolarit%C3%A2&hl=it&cr=countryIT&ie=UTF-8&filter=0

questa idea l'ho partorita circa 10 anni fa e l'ho discussa su non so quanti forum e in chat diverse:bisogna che la riprenda

Risponderò con un' altra citazione famosa, stavolta di Cartesio:



"PENSO DUNQUE SONO"


Se non esistessimo, non potremmo neanche pensare. Perchè un essere possa pensare deve avere una mente e quindi esistere.


Aztlan

io so di esistere non solo per il pensare,ma per il sentire,l'ascoltare,
lo sperimentare,l'esplorare,il muovermi ,ecc...

non pensare che io dubiti di questo.

l'unica cosa di cui io dubito é il fatto che il modo di vivere attuale ma anche passato sia .....vivo e da vivi.

Personalmente lo trovo noioso,monotono,banale,superficiale e pure
scassa...........oni ,a tratti ridicolo,a volte tragico,altre volte sadomasochistico....insomma...NECROFILO....

L'attuale é una cultura necrofila,cultura di morte,amore per la morte e per tutto ciô che é morto o che muore,che accelera la morte o la diluisce
nella vita come un lento veleno,un virus lento....

Mi permetto di proporti una metafora cruda:sembrerebbe quasi che la specie umana attuale sia posseduta da una morte lenta e strisciante,silente e letale,una morte che può durare anche 80 anni
convincendo la gente che....un giorno o l'altro....

Certo un girono o l'altro moriranno tutti davvero,a una certà etâ,dopo una vita passata a morire lentamente,giorno per giorno,nell'attesa di
un qualcuno o di un wqualcosa che......

Il fatto é,Aztlan,che nessun Principe Azzurro,nessun Babbo natale,nessun Messia,nessun contatto alieno,niente di tutto questo
può servire a qualcosa e a qualcuno,perché il cambiamento può e deve essere prima di tutto una SCELTA INTERIORE DI CIASCUNO DI NOI
REALIZZATA REALMENTE NEL QUOTIDIANO.

Così ci si sente VIVI e SI VIVE DAVVERO!

ciau

Sono d' accordo.

Io parlavo di un Contatto auspicabile in merito alla questione ET stessa, non ai problemi delle persone. Per quelli non c' è alieno o messia che tenga, ognuno è il miglior medico di se stesso.

Poi si potrebbe discutere all' infinito su come un Contatto potrebbe influire sulla nostra cultura, cosa potremmo imparare da loro. Ma questo è un altro discorso.


Aztlan

Beh, non aspettavo altro che un thread dove si parlasse di esistenza.
In effetti tutto ciò è molto controverso, Esistenza, Vita, Pensieri, Anima, Fisica Quantica..
Il tutto è un gran brodo che ankio nel mio piccolo ho cercato di capire e che tuttora è parte dei miei pensieri.
In effetti L'Esistenza in sè non ha molto senso, ma dopotutto noi non siamo esseri in grado di poter definire cosa ha senso e cosa no, viviamo perlopiù in media 80 anni e nn bastano nemmeno x scalfire l'idea di esistenza.
Per esempio, molti non pensano a "quello che vedono" perchè gli pare normale.
Eppure il fatto di vedere un oggetto, che so, una biro, è una cosa invece straordinaria.
Oppure nessuno pensa a una cosa fondamentale, quando si parla di Universo: Noi cosa siamo?
In effetti, a rigor di logica, NOI SIAMO L'UNIVERSO.
Ogni particella del nostro corpo è parte integrante dell'Universo.
Ogni oggetto che tocchiamo è un pezzo di Universo.
A questo punto, lo step successivo dovrebbe essere: Perchè io posso vedere L'universo?
In effetti anche qui è molto interessante l'argomento, poichè noi come esseri "viventi" abbiamo i sensi e un cervello che ci aiuta a percepire l'universo "da dentro".
Già, ma da "dentro" dove? Dentro l'Universo?
Noi siamo pezzi di Universo dentro l'Universo?
Sembrano domande banali, ma se uno se le domanda da solo + di una volta comincia a capire che il senso stesso di Universo è paradossale.

Per esempio, adesso noi siamo qui. Punto.
Perchè? Perchè prima no? Perchè ora si?
Non vi pare strano che un pezzo di universo (noi) si renda conto di esistere? che cosa spinge un pezzo di universo a prendere coscienza e generare una funzione elettrochimica che gli permette di percepire di esistere?

Parlando di Universo e sulla sua esistenza, molti scienziati suppongono che ce ne siano altri di universi.
Ma il problema non è stabilire se ci siano altri universi, il problema è stabilire per quale motivo essi esistano.
Noi riusciamo a immaginarci il NULLA?
Il NULLA cosa è? L'assenza di materia? o la NON ESISTENZA?
Spesso confondiamo il NULLA con l'assenza di qualsivoglia materia ma mai pensiamo a ciò che realmente esplicita.
Nessuno si immagina il nulla. Provate a immaginarvi voi il nulla e ditemi cosa vedete.
Effettivamente se ci pensate bene, non vi è possibile immaginare il nulla, poichè vi viene da pensare abbastanza blandamente uno spazio vuoto o... o cosa? Io l'unica cosa alternativa allo spazio vuoto è vedere un colore piatto tutto intorno a..? Già. A dove?
Ora penserete che il Nulla non ha a che vedere con L'esistenza, eppure a livello quantistico dovrebbe averlo.
Non so in che modo, poichè il cervello umano non può definire il nulla come ragionamento quantisticamente logico.

Ma al di là di ciò, qua un universo esiste, non si sa quanto sia grande (ma le teorie lasciano il tempo che trovano) eppure cè.
E questo universo fa una cosa che forse a noi pare bizzarra, ma magari anche no. Questo universo si muove.
Non solo un movimento di gigantesche dimensioni, come l'allontanamento delle galassie dal suo "ipotetico" centro, ma di cose all'interno di esso che si spostano "dentro di esso" in maniera del tutto autonoma e non regolare.
Cioè NOI.
Ora, è probabile che mi vado a scontrare con qualche argomento di cui avrà già parlato qualcuno prima di me (è molto probabile, ormai si sono spese centinaia di anni su ogni tipo di teoria), ma ciò mi fa pensare a una cosa:
Noi definiamo vita tutto quello che si muove in maniera autonoma.
Noi siamo vita, animali, insetti, blabla perfino un globulo bianco potrebbe essere definito vita autonoma.
Ora definiamo che questa vita possiede la coscienza di esistere.
Noi esistiamo e ne siamo coscienti, e vediamo questo pianeta, gli altri pianeti, stelle, ogni cosa che vogliamo, proviamo sensazioni, esperienze e quant'altro.
Noi siamo pezzi di Universo coscienti.
E' possibile che l'Universo stesso sia cosciente?
E qui non intendo parlare di universo cosciente come a una entità sola che controlla tutto, ma di una entità che vede e percepisce sè stesso da dentro in miliardi di forme differenti.
Con questo verrebbe da pensare che ogni cosa che facciamo non è data dalla nostra personalità o coscienza personale, ma che ognuno di noi sviluppa una sorta di punto di vista individuale di questa grande coscienza.
E' una cosa molto difficile da comprendere (e da spiegare).
Indubbiamente ognuno di noi ha il suo pensiero personale, ma è possibile che facciamo tutti parte di una Multicoscienza Universale?
E' possibile definire L'universo Vivo di sè stesso?
Di tutto mi viene da pensare che noi siamo gli occhi dell'Universo.
Ma l'universo è grande, e xchè esso stesso si possa vedere (sempre in base a questa teoria) ha creato la vita i + parti dell'universo.
Non so in base a quale motivo possa essere dato questa cosa, mi verrebbe da pensare banalmente che nemmeno l'universo sappia il perchè esiste.
Qui mi ritorna in mente il video delle 2 fessure, in base al quale osservando gli elettroni questi fanno 2 onde, mentre quando non li osservi fanno + onde.
Forse la coscienza dell'universo modifica queste cose, modifica sè stesso in base a qualche sua necessità.

Per finire:
Io non credo che riusciremo mai a comprendere a fondo L'esistenza, poichè è un argomento fittizio tanto quanto il concetto stesso.
Esistiamo o non esistiamo, è forse un opinione, un punto di vista, una legge universale oppure semplicemente esistiamo e basta.
Ma fino a quando potremo esistere?

sono tutte belle domande e altrettanti problemi di conoscenza.

Io trovo importante e essenziale questa nostra voglia di sapere ,di conoscere,esplorare e creare,con il pensiero,il cuore,l'azione.

Forse questa é la nostra migliore qualità :pochi l'accettano,la sviluppano e la usano,pochi ma....BUONI.

Ciao