07/09/2009, 11:51
ma se ti basi solo su quello che conosci e non azzardi rimani fermo ad aspettare gente come Einstein e Tesla per combinare qualcosa, se no siamo alla sclerotizzazione della conoscienza.Leandro ha scritto:
Eh, caro mio, la scienza è tutto quel che sai.
Il resto, per ora, è fantasia.
07/09/2009, 11:53
Rebel581 ha scritto:ma se ti basi solo su quello che conosci e non azzardi rimani fermo ad aspettare gente come Einstein e Tesla per combinare qualcosa, se no siamo alla sclerotizzazione della conoscienza.Leandro ha scritto:
Eh, caro mio, la scienza è tutto quel che sai.
Il resto, per ora, è fantasia.
p.s.
ma non è che fra, diciamo 3 anni e mezzo, fai lo gnorri per la cena?
posso portare amici in caso?
07/09/2009, 11:59
07/09/2009, 12:03
Leandro ha scritto:
No, non lo taglia fuori affatto.
07/09/2009, 12:08
Thethirdeye ha scritto:Leandro ha scritto:
No, non lo taglia fuori affatto.
Beh.... a sentir parlare te, sembrerebbe proprio di sì
Un atteggiamento possibilista della Scienza, ad esempio,
si esprime come fa Giuliana Conforto in merito all'esistenza
di altre dimensioni:
«Il fatto che non siamo in grado di vederle,
non significa che altre dimensioni non esistano,
piuttosto che la percezione umana è seriamente limitata».
E' un modo per riconoscere i propri limiti...
Senza magari dare per scontato, come invece fai tu,
che tutto ciò che non si può toccare e/o misurare,
debba essere semplicemente archiviato nella cartella
"fantascienza" o in quella della "fiction".
C'è una bella differenza.... non credi?
07/09/2009, 12:36
Leandro ha scritto:
Ma su cosa mi devo basare? Su quello che non conosco? Oppure sull'ispirazione divina?
Pensi che Einstein non si sia basato su quello che conosceva? Pensi che le sue idee siano scaturite da un colpo di fulmine? Questa è una visione disneyana della ricerca: Archimede Pitagorico.
E' ovvio che io ricerco cose che non conosco. Ma è ovvio che le ricerco usando strumenti che conosco.
Mooolto interessante!Leandro ha scritto:
PS: per la cena, sentiti libero di estendere l'invito all'intera popolazione romana.
07/09/2009, 13:00
Leandro ha scritto:
Ma va da sè che io non posso prendere in considerazione nella mia ricerca
qualcosa che non posso percepire.
07/09/2009, 13:08
Thethirdeye ha scritto:Leandro ha scritto:
Ma va da sè che io non posso prendere in considerazione nella mia ricerca
qualcosa che non posso percepire.
Non puoi percepirla sino a quando non hai gli strumenti per percepirla. Ma se la Scienza questi strumenti non li tira fuori, o non vuole tirarli fuori, o non può tirarli fuori perchè altrimenti stravolgerebbe molte cose che lei stessa ha imposto per troppo tempo, non possiamo per questo ESCLUDERE cose di cui abbiamo una serie interminabile di indizi.
I raggi X, ad esempio, non mostrano i muri di un edificio, ma solo la struttura in ferro al loro interno. I raggi ultravioletti, i raggi gamma, i raggi infrarossi ci mostrano altre cose nascoste alla nostra percezione.
Ma se avessimo parlato ad uno scienziato tradizionale dell'esistenza di quelle "frequenze" prima della loro scoperta ufficiale, tu pensi che si sarebbe messo a ridere?
07/09/2009, 13:12
Rebel581 ha scritto:
sia Einstein che Tesla sono stati digeriti a fatica dalla comunità scientifica per le loro fantasie (Tesla neanche adesso).
07/09/2009, 13:18
Leandro ha scritto:
Semplicemente non mi posso porre preventivamente il problema di cose che non posso percepire!
07/09/2009, 13:30
Thethirdeye ha scritto:Leandro ha scritto:
Semplicemente non mi posso porre preventivamente il problema di cose che non posso percepire!
Ok ok.... però in Ufologia cosa si fa in effetti? Ci si pone preventivamente il problema di cose che non si è ancora in grado di percepire e/o comprendere. Ma se invece di fare questo, si mettesse tutto nella cartella "fantascienza" o "fiction", in quanto carenti di "strumenti" utili alla percezione e/comprensione, allora l'Ufologia stessa (con le materie annesse) non esisterebbe..... non sei d'accordo almeno su questo?
07/09/2009, 13:47
Leandro ha scritto:
Tanto per esemplificare, se questi non si vedessero (o non si vedono) in alcun modo, neppure come puntini nel cielo o luci lampeggianti a forma di V, non potresto certo andare a chiedere allo scienziato di studiare gli UFO "che tu sai che ci sono anche se non si vedono"
Non so se rendo.
07/09/2009, 14:12
07/09/2009, 18:22
Tanis ha scritto:
Un piccolo punto a favore messo a segno dalla teoria delle stringhe http://www.physorg.com/news166097923.html
Sembra che questa incredibile teoria risulti sterile per il risultato per cui è stata concepita, mentre in questo caso è tornata utile per spiegare fenomeni come la superconduttività ad alte temperature.
07/09/2009, 21:56
Leandro ha scritto:
Solo ed esclusivamente in campo sub-atomico. E senza scambio di informazione.
Leandro ha scritto:
Non vorrei deluderti ma nessuno ha mai pensato che il nulla esistesse.
Diciamo che si è discusso sul vuoto. Non certo sul "nulla", che per la fisica non esiste proprio come concetto.
Leandro ha scritto:
Il vuoto continua ad essere considerato vuoto. Anche perchè vuoto non ha mai significato "senza niente dentro". A chi potrebbe venire in mente che il vuoto è davvero vuoto???
Il vuoto è un concetto "tendente al limite", tanto nella fisica quantistica che in quella classica. Il vuoto non è mai esistito come entità fisica. E sempre esistito come concetto teorico, come grandezza matematica. E come tale esiste ancora. Immutato.
In fisica quantistica TUTTO viene considerato "campo delle possibilità", vuoto compreso. Per la fisica quantistica tutto è espresso in termini probabilistici, non vedo perchè non dovrebbe esserlo il vuoto (che, ripeto, "vuoto" NON è neppure nella fisica classica)
Leandro ha scritto:
L'universo organico non è una teoria. E' una fantasia, un'applicazione esoterica. Così come non è vero che tutto è pensiero (ma che significa?). L' "universo cosciente specchio di noi stessi" è un concetto che fa pendant con il Quidditch di Harry Potter: parole in libertà.
Leandro ha scritto:
Siamo alla meditazione trascendentale
E allora perchè ...non mettere un cristallo, che rinfrange la medesima luce nell'Universo, ripetendo sé stessa in un infinito ordito di fotoni, che, pur nascendo dalla stessa matrice, si scompongono come plurime facce di una medesima verità. Che si propaga dando più dimensioni ad una medesima manifestazione. Così come il cosmo è un'infinita somma di potenzialità che divengono atto nell'immanente, ma che in infiniti universi paralleli si manifestano in infiniti modi diversi... (proseguire inanellando parole a piacere)![]()
Leandro ha scritto:
Ah, interessante. Dicci di più di questa "dimostrazione". Dicci chi l'ha svolta, e magari come. E, per cortesia, definisci "coscienza collettiva".
Leandro ha scritto:
In che senso "spazio, tempo ed energia vengono a cadere"? Anche nel nostro sistema "meno complesso" tutto esiste contemporaneamente, non certo a rate o in ordine alfabetico.
Leandro ha scritto:
Cosa c'entra l' "esperimento delle due fessure" con la psicologia dell'individuo? Ti sento confuso. Non solo le particelle non vengono influenzate dalle nostre osservazioni, ma questo continuo voler pasticciare la fisica quantistica con la psicologia, l'anima, la coscienza, è puro filosofeggiare esoterico. Il principio di indeterminazione non è un concetto filosofico, è un teorema matematico: non so se cogli la differenza. Non è che lo puoi usare dove ti pare per inneggiare alla "coscienza del cosmo" o "all'amore universale", passando per "l'universo organico". Useresti il teorema di Pitagora per spiegare il manifestarsi della realtà nella mente dell uomo?
La fisica quantistica vale solo con i quanti. E' lo stato dei quanti ad essere indeterminato. Non la realtà macroscopica. Alla realtà macroscopica non si può applicare "l'esperimento delle 2 fessure". Alla realtà macroscopica non si può applicare NESSUNA teoria della Fisica Quantistica.
E non è che perchè la materia macroscopica è formata da tantissima materia microscopica che alla prima possono essere applicate le leggi che regolano la seconda!! Se metti un sasso in una scatola, puoi aprire la scatola miliardi di volte, ma il sasso lo troverai sempre lì: con buona pace delle tue aspettative.
Le "fessure" non sono per tutti...![]()
Leandro ha scritto:
La realtà non è soggettiva. Può esserlo la sua percezione, entro certi limiti. Non certo la realtà.