28/02/2019, 00:34
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27/03/2019, 04:05
31/03/2019, 00:43
19/04/2019, 07:22
01/06/2019, 15:17
"600 bambini nati malformati a Taranto"
"La notizia che non fa notizia: 600 bambini nati con malformazioni congenite tra il 2002 e il 2015 a Taranto come riportato nella Valutazione del danno sanitario: è la storia che si ripete e come accaduto nel 2012 non si rendono pubblici i dati dell’indagine epidemiologica Sentieri dell’Istituto superiore di Sanità su Taranto che analizza fino all’anno 2018". A denunciarlo è il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.
"Il governo nazionale -avverte- ha deciso di non presentare nel mese di maggio scorso l’indagine epidemiologica. Rinviando la presentazione al mese di luglio ovvero dopo le elezioni europee, l’attuale governo pentastellato sta facendo esattamente la stessa cosa che fece il governo con ministro dell’Ambiente Clini quando attese sei mesi prima di presentare l’indagine aspettando la forma dell’autorizzazione aberrante all’Ilva. Da uno stralcio dell’indagine epidemiologica- continua Bonelli- si legge che a Taranto si continua a morire e i rischi di morte legati all’inquinamento sono aumentati nonostante le rassicurazioni del governo che tutto va bene e le accuse di allarmismo fatte contro gli ambientalisti".
"Il dato di 600 bambini nati malformati -assicura Bonelli- è presente nella valutazione del danno sanitario dello stabilimento siderurgico Arcelor Mittal, perché non è stata resa pubblica questa notizia considerato che il rapporto era stato presentato nel 2108? Perché 600 bambini nati malformati non diventano una notizia? Perché i ministri dell’Ambiente, della Salute, e dello Sviluppo economico Costa, Grillo e Di Maio non hanno reso pubblica questa notizia, perché hanno rinviato la presentazione dell’indagine epidemiologica?". "Se ci trovassimo in un altro paese europeo -sottolinea- questo sarebbe uno scandalo che porterebbe alle dimissioni di membri del governo e non solo. Ripeto ancora la domanda: perché 600 bambini nati malformati non fanno notizia e il governo si trincera dietro un’indecente silenzio?'', si chiede Bonelli.
01/06/2019, 19:31
vimana131 ha scritto:
"600 bambini nati malformati a Taranto"
"La notizia che non fa notizia: 600 bambini nati con malformazioni congenite tra il 2002 e il 2015 a Taranto come riportato nella Valutazione del danno sanitario: è la storia che si ripete e come accaduto nel 2012 non si rendono pubblici i dati dell’indagine epidemiologica Sentieri dell’Istituto superiore di Sanità su Taranto che analizza fino all’anno 2018". A denunciarlo è il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.
02/06/2019, 13:05
17/11/2019, 10:35
ArTisAll ha scritto:Ex Ilva, ecco la copertura dei parchi minerali: “Nel 2020 non ci saranno più polveri su Taranto” – FOTOGALLERY
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Che fosse una costruzione gigantesca era immaginabile: sulla carta le dimensioni descrivevano chiaramente l’imponenza dell’opera, ma solo osservare da diversi punti della città la sua realizzazione può rendere chiare le dimensioni del progetto che dovrebbe salvare il quartiere Tamburi e l’intero territorio ionico dalla diffusione delle polveri che il vento trasportava dalla fabbrica nelle strade, nelle case e nelle vite dei tarantini. L’obiettivo, quindi, è quello di eliminare lo spolverio che ha segnato la vita di un'intera comunità ed è stato l’argomento centrale dell’inchiesta Ambiente svenduto, che dopo il sequestro dell’area a caldo nel 2012, ha portato alla sbarra la proprietà dell’ex Ilva, i dirigenti aziendali e la politica fino ai tecnici del ministero dell’Ambiente
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Eccolo il nuovo skyline di Taranto. Un profilo modificato dalla ciclopica opera di copertura dei parchi minerali dell’ex Ilva in grado di offuscare persino le imponenti ciminiere dello stabilimento siderurgico. Che fosse una costruzione gigantesca era immaginabile: sulla carta le dimensioni descrivevano chiaramente l’imponenza dell’opera, ma solo osservare da diversi punti della città la sua realizzazione può rendere chiare le dimensioni del progetto che dovrebbe salvare il quartiere Tamburi e l’intero territorio ionico dalla diffusione delle polveri che il vento trasportava dalla fabbrica nelle strade, nelle case e nelle vite dei tarantini. L’obiettivo, quindi, è quello di eliminare lo spolverio che ha segnato la vita di un’intera comunità ed è stato l’argomento centrale dell’inchiesta Ambiente svenduto, che dopo il sequestro dell’area a caldo nel 2012, ha portato alla sbarra la proprietà dell’ex Ilva, i dirigenti aziendali e la politica fino ai tecnici del ministero dell’Ambiente.
La maxiperizia ambientale ordinata dal gip Patrizia Todisco spiegò che ogni anno dai parchi minerali si sollevavano verso la città circa 700 tonnellate di polveri di ferro e carbone. L’Arpa Puglia aveva sempre denunciato che l’unica possibile soluzione al problema fosse la copertura, ma la famiglia Riva si era sempre opposta. Le intercettazioni dell’inchiesta lo raccontano in modo efficace: è proprio Fabio Riva, ignaro di essere ascoltato dai finanzieri, a spiegare la strategia di sostituire l’ipotesi di copertura con la costruzione di un “rete di barrieramento”. “Siccome noi – spiega Riva al suo interlocutore – non possiamo assolutamente coprire i parchi perché non è fattibile… tanto vale rischiarla così”. Ed effettivamente i Riva riuscirono a raggiungere il loro obiettivo costruendo una “rete antiveleni” che durante la sua costruzione mostrava la sua totale inefficacia.
La rete dei Riva non ha nulla a che fare con la grandezza dell’opera affidata da Ilva in Amministrazione Straordinaria al Gruppo Cimolai per 300 milioni di euro. Nella sua presentazione il gruppo ha dettagliato che le strutture saranno due: entrambe lunghe 700 metri e larghe 254 metri e con una altezza tra i 67 e i 77 metri dovrebbero coprire quasi 200mila metri quadrati di superficie. Anche i numeri dei materiali utilizzati sono impressionanti: 60mila tonnellate di acciaio, 200mila metri cubi di calcestruzzo, 10mila tonnellate di armature, 24mila metri di pali di fondazione. Ogni giorno 200 operai lavorano per portare a termine la più importante ed emblematica prescrizione imposta dall’autorizzazione integrata ambientale. Lo scorso 5 aprile Arcelor Mittal, in una nota, ha annunciato la costruzione “con 10 giorni di anticipo” del terzo arco della copertura del Parco minerale: “Un’opera che – a lavori completati – avrà un ruolo decisivo nel limitare la dispersione di polveri verso la città, in particolare nel quartiere Tamburi. I minerali presenti nei parchi primari saranno infatti messi sotto copertura entro la fine del 2019, quasi 19 mesi prima della scadenza stabilita dal Decreto del Presidente del Consiglio del settembre 2017. Entro maggio 2020 verrà invece completata la copertura dei fossili: e anche in questo caso saremo in anticipo rispetto al termine di scadenza previsto dallo stesso Decreto. La prossima scadenza è per il 30 aprile, quando sarà completato il 50% della struttura superiore della copertura che accoglierà tutto il materiale presente nel parco minerale. Le attività sono in corso nella parte più vicina al quartiere Tamburi. La copertura dei parchi non è solo uno degli interventi più importanti richiesti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, ma anche parte del Piano Ambientale più ambizioso di sempre: un totale di 1.15 miliardi di euro di investimenti entro il 2023 per un obiettivo, fare di Taranto lo stabilimento più avanzato d’Europa”.
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Fonte
Però dai,
Che gran soluzione quella copertura.
Come se l'inquinamento a Taranto dipendesse solo dai parchi minerali.
Ricordarsi che nei due seni del Mar Piccolo, tanto per fare un'esempio, non é più possibile allevare le cozze.
Per via dei parchi minerali?
Nel latte materno diossine e Pcb.
Per via dei parchi minerali?
L'inquinamento prodotto dallo stabilimento siderurgico in tanti anni è esagerato.
Per chi vive nella città dei due mari, acqua terra e aria, non c'è da stare tranquilli.
Chi ha avuto l'idea di quel “sarcofago” è veramente un genio (Lex Luthor, un cialtrone dilettante a confronto).
Un pò come pulire con la scopa il pavimento di casa e nascondere il lerciume sotto lo zerbino.
Battuta di Bebbe Grillo di qualche anno fa: “È come non cambiarsi le mutande per settimane, poi una bella verniciata di bianco e sembra tutto pulito. Però sotto.... TOPI MORTI!„.
Non so se ho riportato fedelmente la battuta.
Ad ogni modo i tarantini, osservando quella boiata, possono crepare più serenamante.![]()
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11/12/2020, 23:07
12/12/2020, 13:17