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Re: Re:

19/04/2019, 17:56

sottovento ha scritto:
Aztlan ha scritto:@sottovento: E' qui che ti sbagli, sai che l' acqua è stata privatizzata anche qui in ITALY, perlomeno nella mia Sardegna [?]

E questo nonostante il referendum abrogativo per l' acqua pubblica mai applicato (la 1a stella del M5* che votai subito)... ti sei chiesto perchè [?]

Perchè comprando le noci californiane sostieni questo MODELLO di profitto che chiaramente va ESPORTATO ovunque...
tanto a essere proprietarie dell' acqua pure in Italy saranno multinazionali quotate in borsa e rilevabili.

Mi sembra un ragionamento un po visionario/complottista asserire che comprando noci californiane si sostiene quel modello (avessimo noi la produttività della California, il meridione d'Italia sarebbe più ricco del principato di Monaco!

Quanto alle acque di Sardegna magari con le privatizzazioni si ottengono più servizi (migliori) a costi leggermente superiori. Nb: la questione a mio avviso non è tanto se l'acqua è privata o no ma il costo a cui si vende e qui dovrebbe subentrare la supervisione dello Stato o della Regione secondo le competenze.


Voglio dire che il Sud e la Sicilia con i loro prodotti potrebbe inondare il mondo,purtroppo è una questione politica se si vendono poco o non conviene produrre causa costo dell'Acqua troppo alto,concimi,manodopera ecc.. troppo alti,vi ricordate quante milioni di tonnellate di arance finivano nei burroni o schiacciati dai camion anni fa?.

Re:

19/04/2019, 18:03

ma se per andare da una parte all'altra della sicilia ci vogliono 12 ore e si fa prima col mulo a momenti ma che volete esportare dai su. E la colpa non è certo SOLO dello stato centrale ma dellla mentalità arrivista, assistenzialista e in fondo mafiosa ed omertosa della gente che ci abita. Per fortuna da 20 anni a questa parte le cose stanno cambiando e le nuove generazioni crescono schifando i valori dell'omertà e della mafia e quindi piano piano riusciranno ad esprimere una classe dirigente adeguata che farà finalmente gli interessi di quella regione e non delle tasche dei soliti picciotti.

Re: Re:

19/04/2019, 18:10

MaxpoweR ha scritto:ma se per andare da una parte all'altra della sicilia ci vogliono 12 ore e si fa prima col mulo a momenti ma che volete esportare dai su. E la colpa non è certo SOLO dello stato centrale ma dellla mentalità arrivista, assistenzialista e in fondo mafiosa ed omertosa della gente che ci abita. Per fortuna da 20 anni a questa parte le cose stanno cambiando e le nuove generazioni crescono schifando i valori dell'omertà e della mafia e quindi piano piano riusciranno ad esprimere una classe dirigente adeguata che farà finalmente gli interessi di quella regione e non delle tasche dei soliti picciotti.


Ah!... lo Stato secondo te non ci ha messo la sua parte?,che fa ritorniamo ai discorsi triri e ritriti per quali sono stati i motivi che ci hanno portato a quel punto?.
Che dici cominciamo?. [:303]

Re:

19/04/2019, 22:31

sei in grado di capire quello che leggi?

me stesso ha scritto:E la colpa non è certo SOLO dello stato centrale

Re: Re:

19/04/2019, 22:51

MaxpoweR ha scritto:sei in grado di capire quello che leggi?

me stesso ha scritto:E la colpa non è certo SOLO dello stato centrale


Prima di estrapolare una frase da un discorso intero cerca almeno di postarlo tutto per capire il senso del ragionamento se ti riesce, che parte della colpa è anche di una certa parte di Siciliani è fuor di dubbio, ciò non vuol dire condannarne altri milioni di persone oneste.

Con il tuo ragionamento la Sicilia si trova nelle condizioni che è per colpa della mafia;d'accordo!,allora vuol dire che da Roma a scendere fino alla Calabria quando la mafia nelle regioni del sud Italia non esisteva ancora,queste regioni sarebbero per ora (non avendo l'Autonomia essendo gestite direttamente dallo stato Centrale) a livello del Nord, ora spiegami come mai non si sono evolute ne economicamente ne strutturalmente. [:291]
:

Re:

20/04/2019, 05:49

Il veto americano




Afghanistan: l’Aja non può indagare
I magistrati che devono giudicare l’ammissibilità delle richieste di indagine del procuratore generale della Corte penale internazionale hanno respinto oggi all'unanimità la sua richiesta di procedere con un'indagine su presunti crimini di guerra e contro l'umanità sul territorio afgano. Il peso del veto americano



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La Camera preliminare della Corte penale internazionale (Cpi) – la corte che deve giudicare l’ammissibilità delle richieste di indagine del procuratore generale dell’Aja – ha respinto oggi all’unanimità la sua richiesta di procedere con un’indagine su presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra sul territorio della Repubblica islamica dell’Afghanistan. I giudici – recita un comunicato della Cpi – hanno deciso che “un’indagine sulla situazione in Afghanistan in questa fase non servirebbe gli interessi della giustizia”. Solo poco più avanti, in una riga, il comunicato spiega esattamente perché: La Camera infatti “ha accuratamente controllato le informazioni fornite dal Procuratore e ha ritenuto che la richiesta stabilisse una base ragionevole per considerare che reati… sono stati commessi in Afghanistan e che i potenziali casi sarebbero ammissibili dinanzi alla Corte. Tuttavia la Camera ha rilevato il tempo trascorso dall’apertura dell’esame preliminare nel 2006 e la situazione politica in Afghanistan da allora in poi, la mancanza di cooperazione che il procuratore ha ricevuto… (stimando che ) ostacoli la possibilità di indagini e procedimenti giudiziari di successo”. Eccola la parola: cooperazione. Gli Stati Uniti infatti hanno negato i visti di ingresso agli investigatori del Cpi, di cui non riconoscono l’autorità, e di conseguenza i magistrati che devono dare luce verde al procuratore non possono concedere che si proceda a indagare su un Paese agli archivi del quale non si può accedere. Se anche Kabul non negasse l’ingresso alla signora Bensouda (la procuratrice generale) e ai suoi aiutanti, l’indagine sarebbe monca se lo Stato su cui si indaga (gli Stati Uniti) non collabora.

“Di conseguenza – scrivono i magistrati – è improbabile che il proseguimento di un’indagine porti al raggiungimento degli obiettivi elencati dalle vittime… La Camera ha quindi concluso che un’indagine sulla situazione in Afghanistan in questa fase non servirebbe gli interessi della giustizia e ha respinto la richiesta di autorizzazione del Procuratore di indagare”. La storia inizia un anno e mezzo fa: il 20 novembre 2017, il procuratore chiede l’autorizzazione dei giudici preliminari per avviare un’indagine sui presunti crimini di guerra e crimini contro l’umanità in relazione al conflitto armato in Afghanistan dal 1 ° maggio 2003. La Camera preliminare stabilisce che vi sia una “base ragionevole” per procedere e consente alla Procura di avviare i primi passi dell’indagine. Ma Washington si mette di mezzo. Prima minaccia, poi – qualche giorno fa – stabilisce che Fatou Bensouda, procuratrice capo della Corte penale internazionale, non può ottenere il visto d’ingresso negli Usa. Il segretario di Stato Mike Pompeo già 15 marzo aveva sostenuto che il lavoro della Corte è un «attacco allo stato di diritto americano», minacciando di negare il visto ai suoi membri se avessero proseguito le ricerche su eventuali crimini commessi in Afghanistan da soldati e funzionari statunitensi o alleati. La parola è stata mantenuta e la Corte non poteva che prenderne atto.
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Fonte


Immagine

Marines in Afghanistan con i simboli delle SS. La foto è autentica ed è del 2010. Un portavoce dei marines ha condannato l'uso dei simboli nazisti senza specificare quali provvedimenti siano stati presi.




E vai con la “democrazia”.
Yuppyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy... 'cci loro! Immagine

Re:

20/04/2019, 12:42

Il cero cancro del pianeta.

Re:

20/04/2019, 12:45

La "demoniocrazia più grande del mondo" fonda il suo impero sulla "maggioranza":

le donne di facili costumi e i depravati senza cervello.

Che volete di più? Gengis Khan fu un santo.

Re: Re:

20/04/2019, 14:51

sottovento ha scritto:
Aztlan ha scritto:@sottovento: E' qui che ti sbagli, sai che l' acqua è stata privatizzata anche qui in ITALY, perlomeno nella mia Sardegna [?]

E questo nonostante il referendum abrogativo per l' acqua pubblica mai applicato (la 1a stella del M5* che votai subito)... ti sei chiesto perchè [?]

Perchè comprando le noci californiane sostieni questo MODELLO di profitto che chiaramente va ESPORTATO ovunque...
tanto a essere proprietarie dell' acqua pure in Italy saranno multinazionali quotate in borsa e rilevabili.

Mi sembra un ragionamento un po visionario/complottista asserire che comprando noci californiane si sostiene quel modello (avessimo noi la produttività della California, il meridione d'Italia sarebbe più ricco del principato di Monaco!

Quanto alle acque di Sardegna magari con le privatizzazioni si ottengono più servizi (migliori) a costi leggermente superiori. Nb: la questione a mio avviso non è tanto se l'acqua è privata o no ma il costo a cui si vende e qui dovrebbe subentrare la supervisione dello Stato o della Regione secondo le competenze.


Magari! [:302] [:297]

Re:

21/04/2019, 12:57

c'è gente che ancora crede che le privatizzazioni di beni pubblici portino vantaggi ai cittadini, veramente viviamo nel paese dei gonzi, fanno bene a spolparci.

Re: Re:

21/04/2019, 14:01

MaxpoweR ha scritto:c'è gente che ancora crede che le privatizzazioni di beni pubblici portino vantaggi ai cittadini, veramente viviamo nel paese dei gonzi, fanno bene a spolparci.

A me non frega nulla che un bene sia pubblico o che venga privatizzato. Ciò che mi importa è che siano garantiti servizi efficienti e costi accessibili al cittadino.

Logicamente nel caso di compagnie importanti come reti stradali e trasporti è anche una questione di immagine avere uno Stato efficiente e capace di gestirle.

Re: Re:

21/04/2019, 14:55

sottovento ha scritto:A me non frega nulla che un bene sia pubblico o che venga privatizzato. Ciò che mi importa è che siano garantiti servizi efficienti e costi accessibili al cittadino.

Tu dici ? [:291]

Allora non so in quale Paradiso vivi in questa tartassata Italia privatizzata. [:D]

Re:

21/04/2019, 14:56

Sottovento, tu credi che uno stato sia una "azienda", non una famiglia di persone che convivono per cultura, lingua, usi e costumi, per cui sei già fuori completamente.
L'azienda (perfino ospedaliera) non è mica la comunità genetica che unisce un popolo, ma solo una stortura ultramodernista della vita umana, che di umano non ha più nulla.

Siete diventati macchine? Bene, allora di che libera democrazia cianciate? Dovreste chiamarla "tecnocrazia lussuosa", e forse sareste coerenti almeno intellettualmente.
Se non sei nemmeno padrone dei tuoi beni, che "uomo libero" sei? Se la tua casa è del fisco, del comune, dell'amministratore e di chi te la soffia, perchè non hai pagato un qualche pizzo, se i tuoi soldi sono un reato fiscalmente punibile con prelievi forzosi, se la tua macchina è un dettame industriale ed un salasso annuale tra tasse e collaudi obbligatori, se nemmeno sei padrone del tuo cadavere, perchè può essere usato per pezzi di ricambio, ma di quale "libertà" vai vantandoti? Forse ti pagano per questo? O non ci arrivi proprio? Non voglio crederlo.

Re: Re:

21/04/2019, 16:38

bleffort ha scritto:
sottovento ha scritto:A me non frega nulla che un bene sia pubblico o che venga privatizzato. Ciò che mi importa è che siano garantiti servizi efficienti e costi accessibili al cittadino.

Tu dici ? [:291]

Allora non so in quale Paradiso vivi in questa tartassata Italia privatizzata. [:D]

Infatti come te vivo in Italia ma il mio era solo un ragionamento volto a dire che a prescindere da chi sia il gestore l'importante è che quel servizio funzioni bene e non abbia costi alti per il cittadino (credo che abbiamo votato anche per queste cose no?).

Re: Re:

21/04/2019, 16:43

Morley ha scritto:Sottovento, tu credi che uno stato sia una "azienda", non una famiglia di persone che convivono per cultura, lingua, usi e costumi, per cui sei già fuori completamente.
L'azienda (perfino ospedaliera) non è mica la comunità genetica che unisce un popolo, ma solo una stortura ultramodernista della vita umana, che di umano non ha più nulla.

Siete diventati macchine? Bene, allora di che libera democrazia cianciate? Dovreste chiamarla "tecnocrazia lussuosa", e forse sareste coerenti almeno intellettualmente.
Se non sei nemmeno padrone dei tuoi beni, che "uomo libero" sei? Se la tua casa è del fisco, del comune, dell'amministratore e di chi te la soffia, perchè non hai pagato un qualche pizzo, se i tuoi soldi sono un reato fiscalmente punibile con prelievi forzosi, se la tua macchina è un dettame industriale ed un salasso annuale tra tasse e collaudi obbligatori, se nemmeno sei padrone del tuo cadavere, perchè può essere usato per pezzi di ricambio, ma di quale "libertà" vai vantandoti? Forse ti pagano per questo? O non ci arrivi proprio? Non voglio crederlo.

Fatico a starti dietro. Ho soltanto detto, e lo ripeto, che un servizio dovrebbe funzionar bene ed avere costi accessibili a prescindere da chi lo gestisce. Per fare un esempio in America la sanità è privata e devi farti l'assicurazione ma funziona benissimo. Poi possiamo mettere in discussione il sistema in se ma non l'efficienza (preciso che a mio parere la sanità dovrebbe essere sempre pubblica e poi chi ha i soldi se vuole si fa curare privatamente).

Tutto il resto che hai scritto è anche condivisibile ma cosa c'entra? Ti sembrerà strano ma io in questo fottuto paese ci vivo ancora bene.