Il MoVimento 5 Stelle prima forza politica in Sicilia
di Giancarlo Cancelleri
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Se gli italiani avessero in questi anni avuto la possibilità di trovare al centro del dibattito mediatico i risultati concreti dell’azione politica anziché le opinioni, probabilmente non avremmo perso l’abitudine di valutare i numeri anziché le chiacchiere. E in questa tornata di elezioni amministrative in Sicilia i numeri stanno dalla parte del MoVimento 5 Stelle che si conferma il primo partito dell’isola praticamente in ciascuno dei comuni al voto, anche quelli dove, la legge delle alleanze e delle coalizioni non ha premiato i nostri candidati.
A Caltanisetta una sola lista a sostegno del nostro candidato Roberto Gambino ha superato il 20%, senza accozzaglie, senza ammucchiate di scopo e senza coalizioni. Soli contro tutti. Anche a Mazara del Vallo, dove per qualche centinaio di voti il nostro Nicola La Grutta non è riuscito ad accedere al secondo turno, il Movimento 5 Stelle è il primo partito della città. A Castelvetrano il nostro candidato Enzo Alfano ha addirittura sfiorato il 30% ed andrà al ballottaggio. Sono numeri incredibili che nessun afecionados di selfie con arancini/e e bomboloni ha ottenuto, nonostante lo storytelling delle piazze piene e la narrazione dei giornali che danno il MoVimento 5 stelle in calo.
Questa narrazione è indecente, cioè, pensate a giornali storicamente schierati in plotone contro Berlusconi, oggi venderebbero l’anima al diavolo o alla Lega, pur di non riconoscere i numeri delMoVimento 5 stelle. Ma ancora una volta alla narrazione dei gruppi editoriali, noi contrapponiamo i fatti. Il Movimento 5 Stelle conferma il proprio stato di salute e credibilità tra i cittadini, merito delle battaglie e dei risultati. Alla matematica non si comanda e i numeri non sono opinabili. Mai. Siamo felicissimi di questi risultati, adesso con ancora più carica, ci prepariamo all’appuntamento del 12 maggio.
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“Altro che flop, questi numeri sul reddito sono soltanto l’inizio”
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Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, tra un mese si vota. Molto dipenderà dal giudizio degli elettori su Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Successo o mezzo flop?
Le domande di reddito di cittadinanza sono 950.000 in meno di due mesi. Per il Rei, nel primo mese erano solo 80.000. C’è un tasso di rifiuto del 25 per cento, ma avranno il reddito circa 750.000 famiglie. E le domande cresceranno ancora. Ricevo mail di persone che per la prima volta si sentono aiutate dallo Stato. Mi ha scritto un ragazzo pieno di entusiasmo: prendeva un Rei da 106 euro, oggi un reddito di cittadinanza da 411. Ridare speranza è già una politica attiva del lavoro.
Ci sono più richieste in Lombardia (82.000) che in Calabria (60.000). La stupisce?
No. Il Rei aveva il 70 per cento di domande al Sud, il reddito di cittadinanza il 53. La distribuzione nazionale è omogenea. Anche nelle periferie delle zone ricche del Nord ci sono molti poveri che spesso devono pure pagare l’affitto. I poveri nel Sud, invece, dispongono quasi sempre di una casa, infatti la percentuale di chi prende il contributo pieno è bassa. In media, il reddito di cittadinanza pagato è di 520 euro.
Però alcuni ricevono poche decine di euro. Ha senso tanta burocrazia per erogare somme così basse?
Qualcuno ha avuto 40 euro. Era il massimo con vecchia carta acquisti introdotta da Tremonti. Ora è il minimo. É un passo avanti. Se qualcuno, sulla base dei criteri, ha diritto a pochi euro di integrazione, l’Inps ne paga comunque almeno 40. Lo stabilisce la legge. Qualche migliaio di persone – il 5 per cento – è in questa situazione, ma non sono i poverissimi.
Quei 40 euro sono una specie di reddito di base?
Sì. E per il futuro sarebbero utili dei minimi differenziati per categoria. Per esempio un basic income per giovani in percorsi di studio sulle arti e la cultura che offrono carriere incerte. Un Paese fondato sulla cultura ha bisogno di quelle professionalità: mi risulta ci sia un progetto di dare 400 euro al mese per due anni ai giovani che finiscono studi di laurea o di diploma in architettura, di arti performative o comunque legati al patrimonio artistico e culturale.
Le domande di reddito sono vicine al milione. Considerano la dimensione della famiglia media, si arriva a 2,75 milioni di persone. Ma per l’Istat i poveri assoluti sono 5 milioni. Dove sono gli altri?
La legge sul reddito è stata convertita in Parlamento da poco più di un mese. Ci vuole tempo. E la povertà è difficile da raggiungere. Ora lanceremo un’iniziativa con camper e gazebo per cercare i poveri là dove sono, dalla stazione Termini alla Comunità di Sant’Egidio, presso le mense. Si chiamerà “Inps per tutti”. I poveri sono emarginati, molti non sanno neanche cos’è un Caf o un Isee. Li aiuteremo a fare domanda e, se hanno i requisiti, ad avere il reddito.
Alcuni lavoratori Fiat licenziati hanno protestato per essere fuori dai parametri. Che ha risposto?
La Cassazione ha stabilito che devono restituire alcuni stipendi e loro non vogliono che quei redditi compaiano nell’Isee. Io ho spiegato che, se faranno domanda per il reddito, li scorporeremo. Se rientreranno nei criteri, avranno il reddito.
123mila domande per quota 100, meno del previsto?
Sono le domande del primo di quattro trimestri. In linea con le attese.
La misura è “sperimentale” per tre anni. Va resa permanente?
Al termine del triennio si vedrà se le esigenze che l’hanno determinata saranno cambiate e se andranno studiate altre forme di flessibilità, per esempio “quota 41”.
Il decreto dignità ha prodotto i risultati sperati?
Bilancio positivo oltre ogni aspettativa. In tempo di bassa crescita, l’occupazione tiene e stiamo ricomponendo il mercato a favore del lavoro stabile, solo nei primi due mesi del 2019 abbiamo avuto oltre 200.000 contratti stabili in più. Sia trasformazioni che nuove attivazioni. Il tasso di disoccupazione è stabile.
A Milano i rider denunciano i vip che danno mance basse: è odio di classe o l’unica forma di ribellione rimasta contro l’azienda?
Le forme di protesta si sono evolute. Il governo ha provato a riformare la gig economy. Il tavolo è stato lungo e faticoso perché il settore è nuovo. Il provvedimento era pronto a febbraio, ma non è stato inserito nel decreto sul reddito perché considerato inammissibile per materia dalle presidenze di Camera e Senato. Mi risulta che verrà ripresentato nel prossimo provvedimento utile.
Gli occupati sono tornati al livello del 2008 ma gli italiani lavorano 2 miliardi di ore in meno all’anno. Stiamo già applicando lo slogan “Lavorare meno, lavorare tutti”?
Quei due miliardi di ore vanno recuperati. Ma il progresso tecnico produce guadagni di produttività che vanno redistribuiti, sotto forma di salario o di tempo libero. In Italia non si introducono riduzioni di orario di lavoro dal 1970. Eppure da allora c’è stato grande progresso tecnico. Le forme possono essere diverse, dallo smart workig, agli incentivi di conciliazione tempo libero-lavoro, al tempo per formazione, fino alle riduzioni per legge come in Germania.
A che punto è il progetto di salario minimo?
C’è un disegno di legge al Senato in stato avanzato.La misura è giusta e necessaria in virtù della frammentazione della contrattazione sindacale, del dumping al ribasso dei salari. E il salario minimo sarà integrato con la contrattazione collettiva dei sindacati che, dove esiste, prevale. Come in Germania.
Ha aumentato le direzioni dell’Inps? Più poltrone per tutti?
La determina sull’organizzazione di Boeri, emanata a fine mandato, era contestata da due procedimenti giudiziari, e per comportamento anti-sindacale. Per questo ne ho emanata una nuova che risolve il problema e che inizia a creare le strutture che servono all’Inps, oggi privo di una direzione sulla povertà, sulla formazione continua, sulla vigilanza sull’evasione contributiva e sull’informatica. Non ho aumentato il numero dei dirigenti, come qualcuno denuncia, ho aumentato la pianta organica, pensando a possibili direzioni. I dirigenti già li abbiamo e già li paghiamo, fino a 240.000 mila euro l’anno. Alcuni si considerano demansionati in alcuni “progetti di studio” di scarso rilievo. Possiamo usarli per compiti più coerenti con il loro status e compenso.
Non rischia anche lei, come Boeri, tensioni con i sindacati?
Ho fatto un accordo con i sindacati sulla contrattazione integrativa, sul “mansionismo” e sui fabbisogni. I sindacati hanno applaudito la firma del contratto integrativo perché, a parità di risorse, per la prima volta la parte variabile del salario è andata soprattutto alla parte bassa della gerarchia del personale.
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04/05/2019, 06:12
Il Reddito di Cittadinanza cambia la vita a intere famiglie: la storia di un invalido che ha ritirato la card
di MoVimento 5 Stelle
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Il nostro è un Paese civile. Un Paese che mette finalmente al centro la dignità e l’umanità delle persone, il diritto di centinaia di migliaia di bambini di trovare il piatto a tavola la sera, la possibilità per i nostri nonni di accendere i termosifoni d’inverno. Il Reddito di Cittadinanza sta cambiando la vita a più di un milione di nuclei familiari che in questi giorni stanno ritirando la card, tra cui la famiglia con tre invalidi del servizio di Porta a Porta. Come spiega Raffaele, disoccupato da oltre 30 anni, con i soldi del reddito riuscirà a pagare l’affitto, le bollette del gas e le spese mediche per sua moglie. Raffaele si dice da subito disposto a lavorare nei servizi di pubblica utilità e che questo è un nuovo inizio per la sua vita.
Ne beneficeranno anche i commercianti italiani perché tutti i soldi del reddito dovranno essere spesi! Chi prima non poteva permettersi di fare la spesa tutti i giorni, quotidianamente potrà andare dal proprio negoziante di fiducia e mettere del cibo nel proprio frigorifero. Chi ha problemi alla vista potrà recarsi da un ottico e comprare un paio di occhiali. Chi non aveva nemmeno i soldi per curarsi ora potrà accedere alle cure mediche. Ne gioveranno non solo i beneficiari del reddito ma anche l’economia locale perché nelle casse dei commercianti arriveranno soldi che senza questa nostra misura non sarebbero mai arrivati!
Sentiamo ancora Renzi e Zingaretti, sbiaditi protagonisti di un Pd che pensa ancora ad alzarsi gli stipendi a 19 mila euro e a riempirsi le tasche con i vitalizi, attaccare il Reddito di Cittadinanza e continuare a blaterare che il loro Rei è ancora la soluzione giusta alle difficoltà economiche degli italiani. La risposta arriva, chiarissima, da Raffaele, il signore invalido che racconta la sua storia nel servizio: con la minestrina del Rei prendeva circa 200 euro di sussidio; con il Reddito di Cittadinanza la sua famiglia, composta da tre invalidi, riceverà 1200 euro e potrà finalmente guardare al futuro con maggiore fiducia.
Adesso parte la seconda fase, il reinserimento lavorativo. Sui giornali e nelle tv pullulano le previsioni degli opinionisti che, anche stavolta, dicono che non ce la faremo e che riportare dentro al mondo del lavoro queste persone non è possibile. Li smentiremo anche stavolta come li abbiamo costantemente smentiti in questi mesi. Speravano nell’apocalisse economica che non è arrivata e i dati certificati dall’Istat ci incoraggiano sulla strada della riduzione delle disuguaglianze sociali e della reintroduzione di diritti che i precedenti Governi avevano disintegrato. E la nostra funzione non si esaurirà certo con il Reddito di Cittadinanza: ora pensiamo al ceto medio con gli aiuti alle coppie che fanno figli e al Salario minimo legale per mettere fine allo sfruttamento dei lavoratori che si spaccano la schiena tutto il giorno e tornano a casa con paghe da fame.
Abbiamo lottato contro tutto e tutti e, ascoltando queste storie di vita quotidiana, racconti di chi per la prima volta sorride dopo anni di sofferenza, siamo ancora più orgogliosi di questi primi importanti risultati.
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Chi ha votato il MoVimento 5 Stelle il 4 marzo non è un c@#li@n*
di MoVimento 5 Stelle
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Chi ha votato il MoVimento 5 Stelle il 4 marzo non è un c@#li@n*. Per un anno ti hanno fatto credere questo con un martellamento mediatico senza precedenti in cui è stata raccontata l’apocalisse, anziché la realtà delle cose.
Ampia parte dei giornali ti ha detto che l’Italia era finita, che lo spread, che i soldi sotto il materasso, che il ministro della disoccupazione… Che il Paese era un disastro per colpa del MoVimento e quindi che la colpa era tua, ********, che li hai votati. Berlusconi te l’ha detto proprio in chiaro, rilanciato da tutti i media. Ti ha insultato dicendoti “guardati allo specchio e di a te stesso che sei un ********”. Hanno messo in discussione la tua libertà di votare chi ti pare, chi ti convince, chi ha il programma migliore e la credibilità di portare avanti un progetto di cambiamento radicale. Ti hanno attaccato psicologicamente per difendere i loro interessi, le loro poltrone, i loro privilegi.
Adesso scopriamo che tutta questa storia era solo una fake news. L’Italia ricomincia a crescere, la disoccupazione cala e i posti di lavoro stabile aumentano. E questo si sta realizzando anche grazie a te che hai supportato il MoVimento per cambiare. Non sei un ********, stai contribuendo ad avviare il cambiamento dell’Italia, in meglio. Alla faccia di chi vuole che tutto resti come è sempre stato per mantenere il suo potere e continuare a vivere di rendita.
Solo grazie a te, grazie a tutti quelli che come te non hanno mai smesso di crederci, se siamo qua e con voi possiamo continuare per cambiare anche in Europa. Non è il momento di fermarci. La data del 26 maggio è cruciale per l’Italia e per l’Europa, per te e per la tua famiglia, per i tuoi figli e per il tuo futuro.
Dobbiamo fare ancora tante cose è vero, ma la direzione è giusta. Sii orgoglioso di far parte di questa storia che sta iniziando a cambiare il volto dell’Italia e che di sicuro non è finita qua.
Continuare per cambiare. Anche in Europa.
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04/05/2019, 09:07
si il reddito di cittadinanza funziona
e funzionerà sempre di più..
fossi di maio mi concentrerei su quello
non a sfiduciare indagati..
sul giustizialismo cretino dissento,
ma sul rdc sono d'accordo..
04/05/2019, 14:08
il reddito avrà i suoi più grandi effetti quando sarà combinato al reddito minimo orario. queste due misure assieme dovrebbero disincentivare il nero e la "schiavitù" del lavoro che questo comporta.
04/05/2019, 20:01
il
fatto notoriamente pro 5s
ma contro questa alleanza
continua a soffiare sul fuoco..https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/0 ... a/5154194/Governo, ministero dell’Interno attacca la Trenta. M5s: “Superata linea rossa, Viminale pensi a occuparsi di sicurezza”
La
titolare della Difesa aveva twittato un ringraziamento alla Marina militare per un presunto intervento a favore di pescherecci italiani puntati dalle motovedette libiche, salvo rimuovere il post perché la notizia era falsa. Fonti dell'Interno: "Le Forze Armate italiane meritano di più". La replica sul blog delle Stelle: "Con i fatti di Napoli e prima ancora di Torino, Roma e San Donato milanese, non capiamo dove il Viminale trovi il tempo per i tweet. Lo staff non è pagato con soldi pubblici per fare campagna elettorale"
04/05/2019, 20:06
MaxpoweR ha scritto:il reddito avrà i suoi più grandi effetti quando sarà combinato al reddito minimo orario. queste due misure assieme dovrebbero disincentivare il nero e la "schiavitù" del lavoro che questo comporta.
io fossi la lega farei mio il provvedimento..
funziona..
calma la gente..
è come un piano B,
se fallisce il piano A
aumenta la propensione a imprendere, tentare,
darsi da fare,
sapendo di avere comunque un paracadute
in caso di disastro..
uno ci prova, no?
=favorisce l'ottimismo..
07/05/2019, 01:31
Una legge per dar voce a chi non ha voce: stop al maltrattamento degli animali
di Gianluca Perilli
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Canili in condizioni pessime, uccelli con ali rotte usati come esche vive, gatti randagi avvelenati. Fino al cagnolino brutalmente seviziato con il fuoco in Sardegna appena prima di Pasqua, che per giorni ha dovuto lottare tra la vita e la morte. Nel nostro paese i maltrattamenti di animali stanno diventando un vergognoso costume, e non c’è giorno che su giornali e tv non vengano raccontati macabri casi.
Quasi sempre però, chi commette queste atrocità resta impunito. Dopo tanti anni di chiacchiere è giunto il momento di passare ai fatti. Ed è necessario impegnarsi per avere al più presto pene certe e più severe.
Nella scorsa legislatura, il Movimento 5 Stelle con Vittorio Ferraresi aveva già depositato un testo per introdurre norme più stringenti per tutelare gli animali. Così, nel contratto di Governo si è deciso di fare preciso riferimento ai reati contro gli animali. Partendo proprio dal testo della passata legislatura, al Senato abbiamo depositato un articolato disegno di legge.
Il nostro obiettivo è attuare una semplice rivoluzione concettuale: far diventare oggetto della tutela direttamente l’animale e non più l’uomo legato emotivamente o sentimentalmente allo stesso.
Aumento delle pene – volto a slegare i delitti contro gli animali dall’applicazione del decreto penale di condanna – ampliamento delle fattispecie penali esistenti e introduzione di nuovi reati: viaggia su queste tre direttrici la legge che puntiamo ad approvare in Parlamento nel minor tempo possibile.
Il primo aumento di pena è per chi uccide barbaramente un animale: si passa dagli attuali 4 mesi a due anni alla reclusione da uno a cinque anni, con multe da 5 mila a 50 mila euro. Mano più pesante anche per chi li abbandona: l’arresto, oggi fino a un anno, passa fino a tre anni, con ammenda fino a 25 mila euro. Viene rimodulata l’aggravante del delitto di spettacoli o manifestazioni vietate prevedendo un aumento di pena della metà per chiunque organizzi, partecipi o finanzi manifestazioni che comportino sevizie o soprusi a danno degli animali in relazione all’esercizio di scommesse clandestine o al fine di trarne profitto ovvero nel caso in cui derivi la morte dell’animale.
Un’altra barbarie riguarda i bocconi avvelenati: oggi lasciarli in giro non costituisce reato. Con la nostra legge, chiunque semini esche o bocconi letali è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con ammende fino a 25 mila euro. Arresto da sei mesi a tre anni, invece, in caso di distruzione di habitat. Diventa un “delitto” l’uccisione di specie protette, mentre è prevista un’aggravante in caso di furto di animale domestico.
Importante è la modifica al codice di procedura penale: ufficiali e agenti di polizia possono arrestare chiunque sia colto in flagranza di reato per i delitti di cui sopra.
Capitolo caccia. Sono previsti inasprimenti di pene, senza la possibilità di ricorrere all’oblazione, vale a dire al pagamento di una somma prestabilita, per l’esercizio della caccia nei periodi di divieto generale, per l’abbattimento, la cattura o la detenzione di mammiferi o uccelli appartenenti alle specie protette. Ma anche per chi esercita l’uccellagione (ovvero l’impiego di dispositivi fissi finalizzati alla cattura indiscriminata e di massa della selvaggina volatile), per chi va a caccia nei periodi di silenzio venatorio o lo fa da postazioni vietate (autoveicoli, natanti, aeromobili).
In Parlamento da troppi anni ascoltiamo annunci, proclami e parole al vento sulle tutele per gli animali, senza vedere poi alcun risultato. Adesso abbiamo deciso di passare i fatti, coinvolgendo tutto il Parlamento. Vedremo chi ha a cuore gli animali concretamente, e non soltanto a chiacchiere o a favore di telecamere.
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L’hanno scoperto anche i giornali: addio furbi, dal Reddito riscatto per gli onesti e le famiglie
di MoVimento 5 Stelle
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Il reddito di cittadinanza tiene lontano furbi ed evasori. La scoperta choc ha lasciato di stucco i giornaloni che per mesi hanno raccontato il reddito di cittadinanza come un’oasi per i furbetti e per chi lavora in nero. In questi giorni tante famiglie e cittadini rivedono la luce in fondo al tunnel per rimettersi in gioco nella vita e nel lavoro grazie al sostegno del Reddito di cittadinanza. Ovviamente per i nostri quotidiani raccontare queste storie sarebbe un dovere, ma anche un boccone troppo amaro da digerire: si tratterebbe di ammettere che il Reddito è una misura di contrasto alla povertà necessaria. Si suda freddo nelle redazioni che per mesi hanno gettato fango su questo strumento. E così il Messaggero ora scrive un articolo sulla “Fuga dal reddito”, raccontando che alcuni dei beneficiari vorrebbero rinunciarvi. Perché? Fra le motivazioni segnalate dal Messaggero il fatto che il “beneficio comporta specifici obblighi lavorativi” e “controlli più approfonditi da parte del fisco”.
Il Messaggero, mettendosi nei panni degli evasori, sottolinea anche che in alcuni casi “il sussidio dei pentastellati non risulta competitivo agli occhi di chi lavorava (e guadagnava) in nero”. Mentre cercano di rintracciare i “nei” di uno strumento di lotta alla povertà, i quotidiani scoprono che il Reddito di cittadinanza tiene lontani i furbetti, che con il Reddito non potrebbero evadere il fisco o lavorare in nero. Si rischiano infatti anche 6 anni di carcere.
Poi c’è il Pd sempre pronto a metterci del suo. La Serracchiani scambia per numeri ufficiali dei Caf le stime del tutto ipotetiche del Messaggero sui possibili rinunciatari. E attacca il Governo, sostenendo che le cifre erogate sono troppo basse. Ma i numeri hanno la testa dura: la media è di 520 euro, il 50% dei beneficiari percepisce tra i 300 e i 750 euro, il 21% più di 750 euro. Tutto questo mentre il Pd presenta disegni di legge per aumentare gli stipendi…dei parlamentari!
Quindi il Pd si occupa dei soliti privilegi, i giornali si preoccupano per il destino dei furbetti che, man mano, scoprono che il Reddito di cittadinanza conviene solo ai cittadini onesti e i Briatore del Paese pontificano a pancia piena dai loro yatch bollando come “pistolinata” uno strumento che sta permettendo a tanti cittadini di rialzarsi, il MoVimento 5 Stelle rimane concentrato nella sua lotta contro l’evasione e a favore delle famiglie. Ben venga la fuga di evasori e furbetti dalle risorse per il Reddito di cittadinanza. Come ha detto Luigi Di Maio le risorse risparmiate torneranno alle famiglie italiane. Andranno a chi ha paura di fare un figlio perché le condizioni economiche non glielo permettono, a quelle coppie che stentano ad arrivare alla fine del mese. È questo il Paese che ci interessa.
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Il Zinga ci riprova (visto mai che nessuno si accorga che le sto provando tutte «avrà “pensato”»).
Zingaretti difensore dei privilegi della casta
di MoVimento 5 Stelle
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Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha gettato finalmente la maschera. Ha dichiarato: “I parlamentari non guadagnano troppo e, visto che c’è una polemica sull’iniziativa del tesoriere del PD, dico che se le indennità sono troppo basse, alla fine la politica la fanno solo i ricchi”.
Ma sì, dai Zingaretti, alziamo tutti gli stipendi dei parlamentari, 13-14 mila euro al mese sono troppo pochi! Il segretario del Partito Democratico si è palesato per quel che è: il difensore dei privilegi della casta. Evidentemente, Zingaretti sosteneva davvero la vergognosa proposta del suo tesoriere Zanda e l’ha fatta ritirare solo perché lo abbiamo pressato noi davanti all’opinione pubblica, denunciando quella proposta indegna. Non vedevano l’ora di alzarsi lo stipendio a 19 mila euro, di reintrodurre i vitalizi, di mettere le mani nelle tasche degli italiani per gonfiare le loro! Ora capiamo anche il perché del voto al Senato del Partito Democratico contro la nostra legge che taglierà 345 parlamentari con un risparmio per lo Stato di 500 milioni a legislatura!
Per Zingaretti, quindi, i parlamentari non guadagnano troppo se fanno bene il proprio lavoro. È giusto che sul loro conto corrente arrivino tutti quei soldi, alla faccia di tutti quegli italiani che si sacrificano dalla mattina alla sera per portare il pane a casa e che 13 -14 mila euro non li vedono neanche in un anno, figuriamoci in un mese!
Una domanda sorge spontanea: Zingaretti e i suoi voteranno la nostra proposta di taglio degli stipendi dei parlamentari che sono tra i più alti d’Europa o continueranno a difendere i privilegi della Casta come stanno facendo?
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FonteZingaretti e i suoi voteranno la nostra proposta di taglio degli stipendi dei parlamentari che sono tra i più alti d’Europa o continueranno a difendere i privilegi della Casta come stanno facendo?
La seconda opzione? Eh si.
07/05/2019, 09:15
Zingaretti e' una testa di legno..
L'altro giorno zanda ha ritirato l'emendamento per l'aumento degli stipendi..
Passate le europee lo ripropone..
Chr avevate capito??
Cretini che pensano di fare fessi gli italiani..
07/05/2019, 14:01
.. e si alleerano con i ..."pan di stelle"!
07/05/2019, 14:25
Salvini si sta dimostrando grossomodo uguale al PD se non per i temi quanto per la forma mentis, la continua propaganda inconcludente ed il suo sostegno a mafiosi e corrotti e maneggioni vari quindi non credo cambierebbe granché

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L'uno vale l'altro purchè si faccia ciò che vogliono i 5 stelle, il resto deve metterci solo il voto.
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