Bah. In ogni caso io son stato al seggio un'ora fa e non c'era praticamente NESSUNO!

Spero che i populisti/sovranisti governativi puzzolenti ecc, non abbiano disertato le urne... Anche perché si sa che GLI ALTRI a votare ci vanno pure con neve, grandine e terremoti.


Sono speranzoso, ma in verità credo che l'affluenza sia stata veramente scarsa.

Secondo i primi exit poll delle europee in Francia, pubblicati sul sito del quotidiano belga Le Soir, il Rassemblement National di Marine Le Pen sarebbe il primo partito. La lista guidata da Jordan Bardella dovrebbe attestarsi tra il 23 e il 25%. Al secondo posto arriverebbe la lista Renaissance - espressione del partito del presidente Emmanuel Macron, "La Rèpublique en Marche" - guidata da Nathalie Loiseau. La formazione europeista dovrebbe ottenere un risultato compreso tra il 19 e il 22%.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 01647.html

Invece di far la guerra agli eurocrati insieme, lega e 5s..
Giggino si è messo a sparare sull'alleato politico..
Passando quasi tra le fila dei filo europeisti..

Mah..

Che koglione..

Beh, allora la mia previsione di qualche mese fa era azzeccata! In Germania la Merkel ha preso una sonora batosta, ora vediamo cosa accade in Italì.

non sono per nulla informato e andrò a votare entro le 23
se posso chiedere quale "partito" bisogna votare per mandare
a fare in kkll le proposizioni transnazionali della
grande latrina evropa?
contro chi ci sarebbe? si enumera cinquestelle, lega e poi?

pensavo a Pierluigi Ighina, che era del "partito di chi se ne frega", ma purtroppo non basta...

In teoria gli sfanculatori uscisti radicali sono: DESTRE UNITE, se sei di destra, COMUNISTI se sei di sinistra.

Poi ci sono i "cambiatori dal di dentro", LEGA e 5stelle. O Fratelli d'italia e PD.

Non sapevo del partito di Ighina...

TheApologist, grazie...

vedrò se ci sono qui da me quei partiti, che si riducono ad uno: Destre Unite... o equivalenti nel nome

come più che "cambiatori dal di dentro" penso più precisamente che quelli che hai citato siano
più che altro "cambiatori dal di dietro" soprattutto 5esse e PD= ma che possa pussare via nella melma sua
Fratelli d'Italia? chi sono costoro? vado ad informarmi... saranno nostalgici, club di pensionati?

sì, IGHINA, ce lo vedrei bene a venire con un apparecchio ad elica orizzontale saltellante a svolazzare tra gli assembramenti politici, parlo di quelli negativi ovviamente, con grande rumore di motore diesel a farli scappare tutti come oche e galline

Io ho votato Salvini giusto per non "disperdere" il voto.
Avrei scelto Casapound/destre unite perché hanno dichiarato d volere fare gruppo con l'uscista inglese Farage all'europarlamento. E perlomeno hanno parlato chiaro.
Ma dubito che riusciranno ad arrivare al 4%, quindi stavolta nisba... Meglio Salvini, che se arriverà al 35% sarà più legittimato a respingere i diversamente pigmentati.

Magari la Lega a sto giro ci ha pure guadagnato, non credo che i loro elettori siano così fessi da accettare una giravolta dietro l'altra. Forse stavolta si sono astenuti o hanno votato Salvini.
Di sicuro c'è che se i 5stelle prenderanno il 15%, il guaglió d'ora in poi se ne starà zitto.

Complimenti ai 5stelle per avere resuscitato il PD!

Bravi koglioni!!!!!

Lega al 34% !!

5s al 17% !!!!

Nonostante il terrorismo mediatico..

Quanti mi perculavano ........! (Bovino di qua, bovino di là ...)
Il bello che sono tutti RIENTRATI nel PD! (Compagni ... di sempre!)

Il Rassemblement national di Marine Le Pen si avvierebbe a diventare il primo partito in Francia. È quanto emergerebbe da alcuni exit poll condotti mentre le urne sono ancora aperte (chiudono alle 20), citati dalla stampa belga.
L’Rn avrebbe tra il 23 ed il 25 per cento, mentre la lista Renassaince che si richiama al presidente Emmanuel Macron sarebbe attestata tra il 19 ed il 22 per cento. Il capolista della destra francese alle elezioni europee, Jordan Bardella, dovrebbe parlare alle 20.05, mentre l’intervento della Le Pen è previsto mezz’ora più tardi.
Il Rn della Le Pen dato tra il 23 e il 25%

Se confermato dalle urne, il trionfo elettorale della leader della destra d’Oltralpe avrebbe un effetto clamoroso e potrebbe produrre conseguenze oggi impensabili nello scenario politico continentale. Con l’appannarsi della stella della tedesca Angela Merkel, infatti, la figura più fresca e giovanile di Macron diventata una sorta di ultima speranza per gli europeisti senza “se” e senza “ma”, cioè per coloro (sempre di meno, per fortuna) che sostengono che l’attuale impalcatura della Ue non vada rivista, se non in minima parte. Per questo, una sconfitta “casalinga” del presidente ad opera della sLe Pen, sua tenace avversaria anche nel ballottaggio del 2017 per la conquista dell’Eliseo, rischierebbe di privare i sostenitori dello status quo dell’unico autorevole punto di riferimento.
Con la sconfitta di Macron finisce l’asse franco-tedesco

Ma a risentirne sarebbe anche l’asse franco-tedesco intorno al quale ruota da sempre la politica europea. Con la Le Pen sul podio più alto della politica francese e con una Cdu tedesca ridotta nel consenso a meno di un terzo dei consensi è chiaro che quel “sole” non splenderà più come in passato. Tanto più che l’affermerai un po’ ovunque delle liste sovraniste spingerà i Popolari a guardare più alla loro destra che alla loro sinistra. Soluzione, questa, che potrebbe risultare addirittura fatale per formazioni ibride e prive di profonde radici come quella di Macron.

https://www.secoloditalia.it/2019/05/fr ... -il-primo/

MI AUTO-CITO!

Dici che non manderà più a dire al polentone: "meno str... e più lavoro".
Certo che detto da lui, ci vuole una bella "facia de tola", neanche Masaniello lo avrebbe detto.
E si che lui non era così 'nteliggggggente.