17/09/2019, 13:57
17/09/2019, 14:31
Bravo!!Del resto solo questi due grandi paesi possono garantire la pace nel mondo!
17/09/2019, 17:15
17/09/2019, 20:58
18/09/2019, 13:27
Aramco, attacco droni: i sauditi non credono alle accuse Usa contro l'Iran
I sauditi sconfessano gli Usa e le loro accuse all’Iran per l’attacco all’Aramco avvenuto sabato scorso. Gli Stati Uniti hanno condiviso le informazioni in loro possesso sull’attacco con i sauditi, ma questi hanno affermato che non erano sufficienti ad accusare l’Iran.
Ne scrive l’autorevole Wall Street Journal, in un articolo nel quale si legge che esponenti della Sicurezza “statunitensi hanno condiviso con l’Arabia Saudita i rapporti di intelligence e la loro valutazione secondo la quale sabato l’Iran ha lanciato più di 20 droni e almeno una dozzina di missili contro alcuni impianti petroliferi sauditi”.
Ma, continua il Wsj, “i sauditi hanno affermato che gli Stati Uniti non hanno fornito prove sufficienti per concludere che l’attacco è stato portato dall’Iran, indicando che le informazioni statunitensi non erano esaustive. Gli esponenti degli Stati Uniti hanno dichiarato che condivideranno maggiori informazioni con i sauditi nei prossimi giorni”.
C’è qualcosa, anzi tanto, che non quadra.
Se non ci sono prove esaustive, perché accusare subito l’Iran? Il rischio di una manipolazione è sempre più alto, dato che le pressioni per incolpare l’Iran – già condannato prima ancora che sia iniziato il processo -, sono fortissime. A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina.
Certo, domani i sauditi, ora increduli, potrebbero diventare credenti, ma ad oggi, nonostante la loro accesa rivalità con Teheran, hanno respinto di aderire al dogma di fede anti-iraniano. Vedremo.
Nel breve periodo, la soluzione esiste e può arrivare solamente dalla geopolitica.
Da questo punto di vista, il licenziamento del Consigliere per la Sicurezza Nazionale USA, John Bolton (fortemente anti-iraniano), da parte del Presidente Donald Trump avvenuto il 10 settembre, rivela che la maggioranza dell’attuale Amministrazione a Washington desidera raggiungere un accordo con Pechino, allentando le tensioni, sia con l’Iran (paese fondamentale nel progetto della Via della Seta), sia nel Mar cinese Meridionale.
Nel contempo, non è stato un caso se l’Amministrazione statale cinese dei cambi ha implementato nuove misure finanziarie, specificando che d’ora in poi il tetto degli investimenti nel mercato finanziario cinese da parte degli investitori stranieri sarà illimitato, mentre in precedenza era di 300 milioni di dollari.
Da un punto di vista politico, questi due aspetti potrebbero voler dire finanza in cambio di – un arco di tempo (dalla durata ignota) – di pace!
Il 16 settembre, il Brent è schizzato verso l’alto a 71,15 $/b e il WTI a 64,41 $/b in seguito all’attacco con droni all’impianto petrolifero saudita di Abqaiq e al giacimento di Khurais. Tuttavia, questa volta la produzione dell’Arabia Saudita è crollata di 5.700.000 b/g, circa il 5% della produzione mondiale, con il rischio che i prezzi aumentino sino a 100 $/b.
Il Segretario di Stato USA, Mike Pompeo, ha immediatamente puntato il dito contro l’Iran. Dopodiché, il Presidente Donald Trump ha autorizzato il rilascio di un ammontare non ben precisato dei 645 milioni di barili di Riserve Strategiche Petrolifere.
Premesso che non è ancora chiaro se gli attacchi siano giunti dallo Yemen, dall’Iran o dal Kurdistan iracheno o siriano, probabilmente, gli Houthi ricevono droni militarmente equipaggiati dall’Iran, ma non si può nemmeno escludere che qualcuno desideri boicottare l’ipotizzato faccia a faccia tra il Presidente Donald Trump e il suo omologo iraniano, Hassan Rouhani, a latere della conferenza ONU che si terrà alla fine di settembre.
18/09/2019, 13:31
18/09/2019, 13:35
L’output di greggio statunitense, dopo il precedente picco di 9.627.000 b/g raggiunto ad aprile 2015, è decresciuto fino al minimo di 8.428.000 b/g toccato il 1° luglio 2016. Dopodiché, esso ha ripreso ad aumentare fino a record stimato di 12.500.000 b/g toccato il 23 agosto 2019, prima di calare nuovamente a 12.400.000 b/g il 6 settembre 2019 (previsioni settimanali).
Secondo le statistiche divulgate da Baker Hughes il 6 settembre 2019, le 898 trivelle attualmente attive negli Stati Uniti, di cui 738 (82,2%) sono petrolifere e 160 (17,8%), risultano essere 36 in meno rispetto a quelle rilevate il 9 agosto 2019, il minimo dall’11 marzo 2017.
Il 3 settembre, Raymond James ha scritto che “Nel lungo termine, riteniamo che il fattore più importante che influenzerà i prezzi del petrolio e il mercato dell’energia nei prossimi cinque anni sarà il cambiamento nella produttività dei pozzi statunitensi”. [...]. Trattasi di “un fattore molto rialzista per i prezzi del petrolio del prossimo anno”.
Il 9 settembre, Oilprice.com ha evidenziato che “Dal 2010, quando è iniziata davvero la rivoluzione dell’olio di scisto, la produttività media dei pozzi orizzontali è aumentata in media del 30% fino al 2018, ma i guadagni di produttività dei pozzi di petrolio si sono quasi fermati nel 2019. Solo qualche mese fa […] Raymond James aveva previsto un aumento della produttività del 10% per quest’anno e del 5% nel 2020. Altri analisti avevano stime perfino più elevate”.
A giugno 2019, le importazioni di greggio da parte degli USA sono calate di 17.000 b/g a complessivi 7.141.000 b/g. Quest’ultime erano state 7.158.000 b/g a maggio, 7.025.000 b/g ad aprile, 6.759.000 b/g a marzo 2019, 6.652.000 b/g 2019 a febbraio 2019 e 7.520.000 b/g gennaio 2019. Nel corso del 2019, la media dell’import di greggio statunitense è stata di 7.042.000 b/g, in diminuzione rispetto ai 7.757.000 b/g nel 2018 e ai 7.969.000 b/g nel 2017.
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cambi_di_scenario_nel_mercato_petrolifero/82_30684/
18/09/2019, 13:36
MaxpoweR ha scritto:Veramente i Sauditi nemmeno ci credono che sia stato l'Iran, di che parli?
18/09/2019, 13:54
18/09/2019, 13:55
MaxpoweR ha scritto:dipende da quali media ti informi, se sono "LIBERO", "IL TEMPO", "LA VERITA'". "REPUBBLICA" e compagnia cantante tanto vale che ti guardi un porno.
18/09/2019, 14:07
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