Bastion ha scritto:
[wbf]Michio Kaku:«La prova sugli UFO spetta ai militari»
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L’armonia dell’universo, l’esistenza di Dio, la presenza di civiltà avanzate nello spazio e la possibilità che siano già entrate in contatto con noi… Sono questi i temi affrontati dal fisico teorico Michio Kaku in una lunga intervista rilasciata ad una testata spagnola. Lo studioso americano di origini giapponesi, da molti considerato l’erede di Einstein, all’inizio di settembre si trovava infatti in Spagna, per partecipare ad un importante convegno ufologico.
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Già il fatto che uno scienziato del suo calibro fosse presente ad un evento del genere fa capire che forse stiamo vivendo un momento davvero molto particolare, come lo stesso Kaku ha sottolineato: secondo lui, le chance di scoprire se esiste la vita oltre la Terra sono considerevolmente aumentate nell’ultimo anno.
bè non c'era bisogno di Kaku per quantomeno sub-odorarlo...
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L’occasione per fare questa e altre affermazioni strabilianti
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è stata la tre giorni del Congresso Mondiale di Ufologia che si è svolto a Barcellona e nel quale sono intervenuti come relatori molti nomi noti della ricerca alternativa...
Ma comprensibilmente, l’ospite più atteso era proprio lui, uno dei padri della Teoria delle Stringhe, l’unica che riesca a far dialogare la Relatività Generale con la Meccanica Quantistica, apparentemente inconciliabili perché si basano su diversi principi matematici e fisici. «Perché Dio dovrebbe creare un universo con due mani
Dio certo non se lo è chiesto, non è che arriva a metà e cambia idea di come fare, piuttosto sono gli scienziati come lui e altri che devono capire, sempre che Dio possa rientrare nelle loro dimostrazioni, prima di tutto, evidentemente vista la ricerca... mah... comunque... andiamo avanti vah...
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che non parlano tra loro? La Teoria delle stringhe unisce entrambe le teorie», ha spiegato Michio Kaku al reporter di ABC, uno dei principali quotidiani di Madrid (https://www.abc.es/ciencia/abci-michio- ... ticia.html).
Anche se in Dio il fisico teorico non crede, almeno non in quello cristiano che ascolta le preghiere dei fedeli e compie miracoli. Proprio come il suo illustre predecessore Albert Einstein, anche Kaku quando parla di Dio intende il Dio dell’ordine, dell’armonia, della bellezza, della semplicità e dell’eleganza. . costui ha una visiione
UNIVERSITARIA E SAGGISTICA DELL'UNIVERSO E QUINDI DI DIO, il chè è in linea col background pensieristico
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«L’universo potrebbe essere brutto, casuale, caotico, ma invece il nostro è un universo ordinato: le leggi della fisica, tutte, stanno scritte su un foglio di carta», dice.
altrimenti saresti a pelare non patate ma detriti e forse neanche quelli, visto il caos,
prendi i dati e considerali senza rendertene proprietario e gestore!
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Il suo è un approccio agnostico, perché di Dio non si può né provare né confutare l’esistenza. «Dimostrare un negativo è impossibile.»
uhm... sembra ragionevole
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Nei suoi libri e nelle sue trasmissioni- negli Stati Uniti è un divulgatore scientifico molto noto- dimostra un’ incrollabile fiducia nel progresso e nello sviluppo della tecnologia che ci porteranno a raggiungere mete fino ad oggi considerate fantascientifiche.
bè non è sicuro ma visto l'andazzo è probabile e letterale che quando si scopriranno e spiegheranno fatti inaspettatamente organizzati le cose cambieranno, è come dire che l'acqua calda è superiore ai 50°-60°
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Un concetto ribadito nell’intervista al quotidiano madrileno: «Ci sono tre tipi di civiltà. Il tipo 1 è quello planetario, nel quale si controllano il clima, i vulcani o i terremoti. Il tipo 2 è stellare: si riesce a usare la potenza di una stella, colonizzare diversi pianeti, controllare il Sole. Poi ci sono le civiltà di tipo 3, quelle galattiche: gestiscono le galassie, viaggiano da una all’altra.» Uno scenario alla Star Trek *che per Kaku è invece alla nostra portata, in un tempo relativamente breve, ovvero nel volgere di pochi secoli.
*
io ci andrei MOOOOOLTO PIU' PIANO, non sai nemmeno i passi intermedi che già segni che le civiltà del tipo debbano:
1. controllare i pianeti
2. controllare le stelle ( :mascella aperta: !)
3. gestire le galassie
![Molto divertito [:297]](./images/smilies/UF/molto_divertito.gif)
, cioè? che si organizzano i viaggi tra i sistemi stellari?
quasi quasi stavo sospettando che prevedesse con schiocco di dita controllare l'affare centrale delle galassie, e allora io rimango
DELUSO dal punto 3! che non è in linea con le sue grossolane, molto, previsioni, parlando solo di viaggi e non "
controllo fisico delle galassie"
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Spiega infatti: «Sulla base della quantità di energia in più che consumiamo ogni anno, possiamo calcolare quanto tempo ci vorrà per diventare una civiltà di tipo 1, 2 o 3. Tra 100 anni, entro il 2100, controlleremo tutto il pianeta.
Kaku guarda che l'energia in più ti sta conducendo il pianeta a ramengo, il tuo entusiasmo è da clochard negativo
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Internet è la prima tecnologia di tipo 1, accidentalmente
ah sì, non è certo stato immediatamente conseguente, ma poteva avvenire quando non c'era ancora la corrente elettrica, quantomeno?
quindi i bit venivano consegnati per lettera di posta, o con lancio di pietre nelle pianure preistoriche...
e raffigurati su pianure di sabbia aggiornate da schiavi alla frequenza di un quadro ogni al mese, a tenersi stretti, molto!
o da pittori di corte su affreschi refreshati
mah!
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avvenuta in questo secolo. La lingua planetaria sarà l’inglese oppure il cinese mandarino. Stiamo raggiungendo un’economia planetaria ed
![Dubbioso [:291]](./images/smilies/UF/dubbioso.gif)
esiste già una cultura planetaria, il rock and roll.
qui mi casca il cervello, sarà forse fan del "rockandroll"? MAH!
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Tra altri 100 anni saremo stellari e immortali.
buahahahahhfhahauamauaahahhahah, ti sei dimenticato dei passi intermedi al tuo futuro presunto, non ne conosci manco quanti sono i passi intermedi, e manco uno di questi passi di ciò che non sai ancora, evidentemente
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Nulla di ciò che chiamiamo scienza può distruggere una civiltà di tipo 2. Comete e asteroidi possono essere allontanati. Anche se il sole muore, ci si può spostare in un altro sistema solare. Per raggiungere poi la civiltà di tipo 3, che è galattica, avremo bisogno di ulteriori 100 anni.»
moderati Kaku, perchè non sai di cosa stai parlando nel dire 100 anni,
stiamo ancora aspettando le auto che volano da 19 anni, e le auto elettriche ancora sono per pensionati o commercianti di quartieri metropolitani o per manifestatori dell'ambiente con servizio giornalistico che li segue come fenomeni multimediali o da pochi privilegiati professionisti che l'auto la usano per "status symbol ambientalista futurista", forse
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Dalla teoria, alla pratica: perché, nello spazio attorno a noi, quelle forme di civilizzazioni ultra-evolute sarebbero già una realtà. Se davvero provengono da mondi lontani le astronavi che tanti testimoni sostengono di aver visto con i propri occhi, per lo scienziato americano devono appartenere a civiltà di tipo 2
oppure 3
, in ogni caso migliaia di anni più avanzate della nostra. moderati MIchio, ti stai basando su supposizioni
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Ma è alla domanda più semplice- “perché è venuto al convegno ufologico di Barcellona?”-che Michio Kaku ha dato la risposta più sorprendente: «Per spiegare che l’onere di dover dimostrare l’esistenza della vita al di fuori della Terra non è più a carico di chi ci crede, ma dei militari.
è venuto lì tipo per non parlare di quello che non sa e fare solamente supposizioni
![Dubbioso [:291]](./images/smilies/UF/dubbioso.gif)
* in un'ipotesi ottimistica...
un compito che non appartiene alla sua professione e ai suoi obiettivi...
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Ora abbiamo le prove… Nell’ultimo anno il gioco è cambiato.»
Il fisico teorico si riferisce, ovviamente, all’ammissione da parte della US Navy della frequente presenza di mezzi volanti non identificati intercettati in volo dai propri top-gun. Incontri inquietanti, immortalati in alcuni filmati resi pubblici a partire dal 2017. «I piloti militari hanno documentato con video e immagini oggetti che si muovono fino a 20 volte la velocità del suono, con un’andatura a zig-zag che provoca una forza centrifuga tale da uccidere qualsiasi essere vivente. Non sono palloni, non sono gas, non sono anomalie climatiche e nemmeno un’eco nel radar», dice sicuro. [b]E allora, cosa sono?[/b]
Due le possibili spiegazioni: o si tratta di una civiltà extraterrestre di tipo 2 o 3, [size=150]oppure sono droni ipersonici prodotti da un governo.[/size]
e se il governo e la scienza dello zimbabwe fosse il responsabile di quei droni, o fossero i cinesi o i russi?
tu Michio Kaku dovresti cambiare lavoro, già superato!
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Un obiettivo perseguito dagli Stati Uniti- che avrebbero poi rinunciato al progetto in seguito a vari incidenti di volo- ma anche dalla Russia e dalla Cina. Come fare per capire la vera origine di questi velivoli misteriosi? Per Michio Kaku, la risposta è lampante, visto che la scienza si basa su ciò che si può comprovare, ripetere o smentire. «Ora che sappiamo che questi mezzi esistono, dobbiamo riprodurli.
moderati Michio, sull'esistenza di una tecnologia sconosciuta non sai niente, la puoi riprodurre solo con videoshop
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Se non siamo in grado di farlo, non vengono dal nostro mondo.
prendo per buono il dubbio, in quanto sì si potrebbe sospettare che sia un governo e scienza non occidentale autori di quanto si parla, ma INEVITABILMENTE tu saresti superato e dovresti cambiare lavoro o fare l'apprendista nel campo
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Non siamo mai arrivati fino a questo punto prima.
avevamo bisogno di Kaku per giungere a questa conclusione
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Adesso, l’onere della prova spetta all’esercito. Dimostrino che non sono i droni ipersonici sui quali lavorano da 15 o 20 anni.»
se ti arrivano gli ultrafonti dagli ultraspazi davanti al portone dell'università non avrai manco tempo tu e i militari di renderti conto di cosa stavi parlando e nulla di cosa starai vedendo, e per questo riserva ai militari solo quello che vedono loro, non quello che potrebbe essere una rivelazione evidente di milioni di persone, sempre che la "politica degli UFO" sia volutamente traumatizzante, che a quanto pare comunque non è, e non ci sono solo i militari quindi a rilevarli e comunque è vero, hanno più obiettività, all'interno purtroppo, per dire di cosa si tratta, visto che non si sa comunemente nemmeno quello che hanno loro militari terrestri.