Apre a Torino il primo bordello con ragazze robot d‘Italia.
La novità verrà importata a settembre nel capoluogo piemontese dall’azienda Lumi Dolls. Già presente all’estero (soprattutto in Spagna), sarà proposta per la prima volta nel nostro Paese all’ombra della Mole.
A curare il progetto, di cui la location viene ancora mantenuta in gran segreto, è un gruppo di amici torinesi.
Nello specifico, l’iniziativa metterà a disposizione sette ragazze e un modello, tutti realizzati con materiali come il silicone, di altezza indicativa tra un metro e cinquanta e un metro e sessanta centimetri. Non persone vere e proprie, bensì riproduzioni molto realistiche di attraenti giovani, con i quali sarà possibile appartarsi per fare sesso.
Il tutto avverrà a pagamento. Per i clienti che avranno intenzione di provare questa esperienza, infatti, si va da un tariffario di 80 euro per mezz’ora a 100 euro per un’ora, fino ad arrivare a 180 euro per due ore.
Chi, invece, ricerca rassicurazioni sull’igiene, può stare tranquillo. La catena è in possesso di certificazioni europee e di materiali idonei per l’igienizzazione dei modelli ogni volta che ne viene fatto utilizzo.
Occorre infine precisare che, con questa pratica, non si commette nessun reato. Il fatto di avere rapporti sessuali con questi modelli, infatti, non è paragonabile allo sfruttamento della prostituzione. Questo perché non sono coinvolte persone in carne ed ossa, ma semplici “bambole”. Modelli anche reperibili sul web, con un costo che può variare dai 700 ai 2mila dollari.
Insomma, una novità che farà parecchio discutere, ma potrebbe senz’altro riscuotere tanto successo. Questo settore è in crescita, e potrebbe anche insidiare il mercato della prostituzione.