Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 01:14
è arrivata anche da noi, la coppia di cinesi (originaria della provincia di Wuhan) era da qui da 10 giorni, la malattia richiede un incubazione di 15...
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 1dab8.html
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 1cb15.html
Mentre nella provincia di Hubei sono morte 42 persone in un solo giorno
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 926e0.html
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 1dab8.html
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 1cb15.html
Mentre nella provincia di Hubei sono morte 42 persone in un solo giorno
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 926e0.html
Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 07:19
Mah io pensavo che questa epidemia fosse l'ennesima buffonata mediatica, ma credo che non sia così... Ho la sensazione che si tratti di un attacco nèi confronti dell'economia cinese, le cui conseguenze saranno: riduzione delle importazioni dalla Cina e contrazione dei consumi sopratutto in Europa, demonizzazione del cinese in quanto appestato, (i neri che arrivano con la scabbia e l'hiv però vanno bene) la gente uscirà meno, spenderà meno, inquinerà meno, e sarà impaurita, per la gioia di Greta, della kommissione e dei sacerdoti del verde (tipo Blackrock) .
Insomma, putacaso le conseguenze della psicosi da coronavirus coincidono perfettamente con la volontà delle élite di deprimere i consumi e farci provare la "durezza del vivere", dopo troppi decenni di bagordi... Sarò troppo complottista?
Insomma, putacaso le conseguenze della psicosi da coronavirus coincidono perfettamente con la volontà delle élite di deprimere i consumi e farci provare la "durezza del vivere", dopo troppi decenni di bagordi... Sarò troppo complottista?
Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 11:43
vimana131 ha scritto:è arrivata anche da noi, la coppia di cinesi (originaria della provincia di Wuhan) era da qui da 10 giorni, la malattia richiede un incubazione di 15...
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 1dab8.html
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 1cb15.html
Mentre nella provincia di Hubei sono morte 42 persone in un solo giorno
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 926e0.html
premesso che trattasi di influenza standard
fatale per immunodepressi e debilitati,
non la peste del secolo,
questi hanno girato a SPASSO 10 giorni tra milano e roma..,
metro, hotel, negozi, ecc.
praticamente siamo fottuti !!
E CONTE MINIMIZZA..
Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 11:46
TheApologist ha scritto:Mah io pensavo che questa epidemia fosse l'ennesima buffonata mediatica, ma credo che non sia così... Ho la sensazione che si tratti di un attacco nèi confronti dell'economia cinese, le cui conseguenze saranno: riduzione delle importazioni dalla Cina e contrazione dei consumi sopratutto in Europa, demonizzazione del cinese in quanto appestato, (i neri che arrivano con la scabbia e l'hiv però vanno bene) la gente uscirà meno, spenderà meno, inquinerà meno, e sarà impaurita, per la gioia di Greta, della kommissione e dei sacerdoti del verde (tipo Blackrock) .
Insomma, putacaso le conseguenze della psicosi da coronavirus coincidono perfettamente con la volontà delle élite di deprimere i consumi e farci provare la "durezza del vivere", dopo troppi decenni di bagordi... Sarò troppo complottista?
giusto dopo i disordini di hong kong,
tipo staffetta..
finisce una cosa inizia l'altra,
che tempismo..
secondo me sono sotto attacco batteriologico..
Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 14:16
TheApologist ha scritto:Mah io pensavo che questa epidemia fosse l'ennesima buffonata mediatica, ma credo che non sia così... Ho la sensazione che si tratti di un attacco nèi confronti dell'economia cinese, le cui conseguenze saranno: riduzione delle importazioni dalla Cina e contrazione dei consumi sopratutto in Europa, demonizzazione del cinese in quanto appestato, (i neri che arrivano con la scabbia e l'hiv però vanno bene) la gente uscirà meno, spenderà meno, inquinerà meno, e sarà impaurita, per la gioia di Greta, della kommissione e dei sacerdoti del verde (tipo Blackrock) .
Insomma, putacaso le conseguenze della psicosi da coronavirus coincidono perfettamente con la volontà delle élite di deprimere i consumi e farci provare la "durezza del vivere", dopo troppi decenni di bagordi... Sarò troppo complottista?
Dovessi puntare il dito su una possibile speigaizone con la pistola puntata alla testa penso che opterei anche io per questa ipotesi. L'unica cosa hce mi induce un dubbio sono le dichiarazioni delle autorità cinesi che parlano di "DEMONE" e non sembrano averei l minimo dubbio in merito. I numeri al momento non giustificano nulla, nemmeno le precauzioni prese visto che la mortalità è praticamente trascurabile mentre dai media si continuano a diffondere notizie allarmanti per spaventare la gente, salvo dirgli: STATI CALMI EH, state per morire ma tranquilli è tutto sotto controllo. Il tutto causato da un virus che fa meno vittime delle scoregge domenicali.
P.s.: nella mia cittadina ci sono diverse attività cinesi, compreso un super mega store e vi lascio immaginare i discorsi che circolano tra concittadini e sulle varie pagine Facebook e tra l'altro il mega store forse per la prima volta da quando ha aperto non aveva nessuno all'interno ad acquistare, di solito è sempre pieno di gente.
La bufala del "Coronavirus creato in laboratorio dai cinesi" arriva in Parlamento europeo
Di certo l’Unione europea non è nuova a queste follie, basti pensare al sobrio Jean-Claude Juncker, allora Presidente della Commissione europea, il quale annunciava al Parlamento europeo che i "dirigenti di altri pianeti sono preoccupati per l'Europa”; ma l’iniziativa di Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare Cinque Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo lascia sbigottiti.
Ci riferiamo al suo annuncio (vedi sotto) di una interrogazione (“La Cina dia immediate spiegazioni”) sul Coronavirus sfuggito per un incidente dal laboratorio P4 di Wuhan “collegato al programma di armi biologiche segrete della Cina” (...) “…Notizia che gira anche, da alcune ore, sui profili Twitter di dissidenti cinesi e attivisti dei diritti umani.”
Una bufala talmente smaccata da essere stata raccolta in Italia solo da Paolo Liguori, direttore di TG-COM e da giorni smascherata da più parti, anche a seguito della ritrattazione di tale Dany Shoham, presunto ex ufficiale dei servizi israeliani che l’aveva diffusa su un iperscreditato sito.
Bufala talmente smaccata che, finora, non era riuscita a trovar posto nella campagna mediatica - alimentata da questa ennesima Arma di Distrazione di Massa del Coronavirus - contro la Cina. Bufala che ora trova un posto di rilievo grazie a Fabio Massimo Castaldo.
Francesco Santoianni
Su questo argomento:
Coronavirus e psicosi di massa contro la Cina
Le sei cose che non ti dicono sul Coronavirus
Testo del post Facebook di Fabio Massimo Castaldo (vedi anche screenshoot)
PRESENTERÒ UN'INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO!
Stasera voglio parlarvi, in maniera seria e puntuale, dell'epidemia relativa al BetaCoronavirus.
Ovviamente, dobbiamo utilizzare molta precauzione nell'affrontare l'argomento, ma la notizia che arriva oggi dalla Cina, se fosse confermata, avrebbe del clamoroso: secondo Dani Shoham, ex ufficiale dell'intelligence militare israeliana ed esperto in armi biologiche, il betacoronavirus potrebbe essere nato in laboratorio.
La notizia gira anche, da alcune ore, sui profili Twitter di dissidenti cinesi e attivisti dei diritti umani: il virus che si sta diffondendo a livello globale, contagiando centinaia di persone, potrebbe aver avuto origine in un laboratorio di Wuhan collegato al programma di armi biologiche segrete della Cina.
In questo laboratorio, secondo l’opinione di Shoham, verrebbe portato avanti un programma segreto collegato alle armi batteriologiche, all’interno del quale sarebbero stati creati virus e batteri pericolosi e aggressivi. In tal senso, anche secondo questo esperto, potrebbe esserci stata una contaminazione accidentale, di un tecnico o di uno scienziato, che potrebbe aver poi portato all’epidemia.
È chiaro che questa vicenda vada chiarita in ogni suo aspetto: intendo presentare, nel più breve tempo possibile, un’interrogazione parlamentare per chiedere un impegno dell’UE, nei confronti delle autorità cinesi, per conoscere a fondo la realtà dei fatti.
L’Unione Europea deve incalzare il governo cinese sull’esistenza di laboratori di questo tipo, e su una corretta informazione riguarda il numero dei contagi del virus e delle vittime.
Ci sono attualmente 8 casi di contagio in Europa, tra Francia e Germania, e per questo non possiamo permetterci una mancanza di trasparenza e di correttezza: quando sono in gioco delle vite umane i cittadini meritano di conoscere la verità, sempre.
Notizia del: 30/01/2020
fonte: [url]https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_bufala_del_coronavirus_creato_in_laboratorio_dai_cinesi_arriva_in_parlamento_europeo/6119_32848/
[/url]
Questa è un'altra anomalia, di solito i siti di contro informazione tendono ad enfatizzare i lati "oscuri delle vicende" in questo caso gettano acqua sul fuoco...
Certo che come arma batteriologica fa un pò ridere, tanto valeva prenderei il virus dell'influenza comune. L'EBOLA è un'arma batteriologica, il vaiolo ecc. sono virus che uccidono il corpo e la mente con gli effetti collaterali devastanti.
C'è qualcosa che no mi torma in tutto ciò.
Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 15:21
MaxpoweR ha scritto:Certo che come arma batteriologica fa un pò ridere, tanto valeva prenderei il virus dell'influenza comune.
Ciao @Max, apparentemente mi verrebbe spontaneo dire che il tuo ragionamento non fa una piega. Tuttavia facendo un'analisi più attenta viene spontaneo chiedersi: ma quali caratteristiche dovrebbe allora avere un'arma batteriologica per essere definita tale?? Di fatto un'arma viene concepita per avere scopi offensivi (o finanche difensivi), ma le sue conseguenze non debbono per forza collimare con un elevato numero di vittime. Per fare un esempio attuale, ad un paese come la Cina, cresciuto a dismisura negli ultimi anni, non farebbe assai più danno se la propria economia fosse messa letteralmente in ginocchio dalle conseguenze del Coronavirus? (che peraltro stiamo già vedendo a cominciare dai voli bloccati, dalle attività cinesi deserte etc).
Nb:logicamente a tal proposito andrebbe anche valutato quale eventuale impatto avrebbe tutto ciò sulle nostre società occidentali, oramai nettamente dipendenti dalle produzioni made in China. Ed è proprio quest'ultima conseguenza la ragione più valida per cui non ritengo possibile che tale virus possa nascere come arma batteriologica, poiché 1) se fosse stato creato dagli stessi cinesi rappresenterebbe un mero gesto di autolesionismo, 2) se fosse stato invece creato dai loro avversari (chi? ma sarebbero certamente degli occidentali), varrebbero le riflessioni di cui sopra.
Troverei interessante a tal proposito leggere le opinioni di tutti.
Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 18:27
In effetti tutto ciò è controproducente per i cinesi, nella maniera più assoluta.
(Già noto in giro del razzismo strisciante nei loro confronti che se fosse applicato ad altre razze o tribù, apriti cielo....)
Invece a Trump fa comodo una situazione così... Con la scusa della sicurezza e della prevenzione, si bloccano le esportazioni cinesi senza che nessuno abbia da ridire.
Prima di dire "a stato gli americani", ce ne vuole, e non mi azzardo.
Però è singolare che questo virus sia uscito proprio dalla Cina, quando quest'ultima è, diciamo così, una osservata speciale dall'impero anglosassone.
Aggiungo una cosa: come mai in Italia ci si fionda a chiudere gli aeroporti per un paio di cinesi, mentre i porti per le migliaia di africani con chissà quali patologie, HIV compresa, rimangono apertissimi? Qualcuno me lo spieghi... Tra l'altro ci sono migliaia di cinesi che lavorano in Africa... Quindi c'è pure la remota possibilità che un migrante lo contragga e ce lo porti in Italia sparendo poi in clandestinità. Chissà il ns governino come la pensa al riguardo.
(Già noto in giro del razzismo strisciante nei loro confronti che se fosse applicato ad altre razze o tribù, apriti cielo....)
Invece a Trump fa comodo una situazione così... Con la scusa della sicurezza e della prevenzione, si bloccano le esportazioni cinesi senza che nessuno abbia da ridire.
Prima di dire "a stato gli americani", ce ne vuole, e non mi azzardo.
Però è singolare che questo virus sia uscito proprio dalla Cina, quando quest'ultima è, diciamo così, una osservata speciale dall'impero anglosassone.
Aggiungo una cosa: come mai in Italia ci si fionda a chiudere gli aeroporti per un paio di cinesi, mentre i porti per le migliaia di africani con chissà quali patologie, HIV compresa, rimangono apertissimi? Qualcuno me lo spieghi... Tra l'altro ci sono migliaia di cinesi che lavorano in Africa... Quindi c'è pure la remota possibilità che un migrante lo contragga e ce lo porti in Italia sparendo poi in clandestinità. Chissà il ns governino come la pensa al riguardo.
Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 19:32
TheApologist ha scritto:Tra l'altro ci sono migliaia di cinesi che lavorano in Africa... Quindi c'è pure la remota possibilità che un migrante lo contragga e ce lo porti in Italia sparendo poi in clandestinità. Chissà il ns governino come la pensa al riguardo.
Il virus cinese in Africa?
Il professore vede con grande preoccupazione l’ipotesi della diffusione della malattia nel contenente africano: “Quando il virus arriverà in Africa, dove i Paesi non dispongono delle adeguate coperture sanitarie per fronteggiare l’epidemia, questa potrebbe propagarsi in modo potenzialmente catastrofico“. Si riferisce ai “sei milioni e mezzo di lavoratori cinesi” e alle “mille imprese in Africa, che creano un grande flusso di scambi con la Cina, in particolar modo con la zona industriale da cui ha avuto origine l’epidemia”, aggiunge. “Non oso immaginare che cosa potrebbe capitare in Africa”.
Il professore vede con grande preoccupazione l’ipotesi della diffusione della malattia nel contenente africano: “Quando il virus arriverà in Africa, dove i Paesi non dispongono delle adeguate coperture sanitarie per fronteggiare l’epidemia, questa potrebbe propagarsi in modo potenzialmente catastrofico“. Si riferisce ai “sei milioni e mezzo di lavoratori cinesi” e alle “mille imprese in Africa, che creano un grande flusso di scambi con la Cina, in particolar modo con la zona industriale da cui ha avuto origine l’epidemia”, aggiunge. “Non oso immaginare che cosa potrebbe capitare in Africa”.
https://www.ilprimatonazionale.it/appro ... ia-144334/
Re: A che servono queste 500.000 bare?
31/01/2020, 19:35
Coronavirus, a metà dicembre le prime trasmissioni uomo-uomo - SPECIALE
Lo indica l'analisi che ricostruisce le prime fasi dell'epidemia
I primi casi di trasmissione da uomo a uomo del coronavirus 2019-nCoV risalgono a metà dicembre e sono quindi precedenti perfino alla notifica dei primi casi dell'infezione. Lo indica l'analisi che ricostruisce le prime fasi dell'epidemia, nelle quali i contagi sono raddoppiati ogni 7,4 giorni. Pubblicata sul New England Journal of Medicine, l'analisi si deve al Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) ed è coordinata da Qun Li.
"I dati sono molto interessanti. Confermano la sensazione che l'epidemia fosse partita prima dei primi casi noti e sono stime importanti per programmare gli interventi di contenimento" dice all'ANSA Andrea Pugliese, dell'università di Trento, che elabora modelli matematici delle epidemie. Gli esperti hanno analizzato i dati sui primi 425 casi confermati a Wuhan per determinare le caratteristiche della diffusione della polmonite da coronavirus (Ncip) nella popolazione.
E' emerso che tra i primi 425 pazienti con polmonite da coronavirus confermata, l'età media era di 59 anni e il 56% era di sesso maschile. La maggior parte dei casi (55%) con esordio prima dell'1 gennaio 2020, erano collegati al mercato all'ingrosso di pesce e frutti di mare di Huanan, rispetto all'8,6% dei casi successivi. L'analisi ha calcolato anche il periodo di incubazione che nella media è risultato di 5,2 giorni e fino a 12,5 giorni in alcuni pazienti.
Questa sull'incubazione, secondo Pugliese, è fra le stime più interessanti dell'analisi: "è una stima abbastanza difficile da ottenere perché bisogna sapere quando una persona è stata infettata e quando è diventata effettivamente infettiva. Loro ci sono riusciti basandosi su 10 casi in cui sono stati in grado determinare l'occasione in cui queste persone sono state contagiate". Il risultato emerso, prosegue l'esperto, "ci dice che è coerente chiedere l'isolamento di due settimane delle persone che sono state in contatto o in possibile contatto con infetti". Un'altra misura importante, secondo Pugliese, è quella del cosiddetto 'intervallo seriale', cioè il tempo medio che passa tra l'insorgere dei sintomi nell'individuo che contagia e l'insorgere dei sintomi nell'individuo che è stato contagiato.
"Questo - spiega - ci dà la scala dei tempi della diffusione ed è il tempo richiesto perché l'infezione passi da un individuo al contatto successivo". In questo caso l'intervallo risulta di 7,5 giorni. E' stato calcolato anche il numero medio di persone che un malato infetterà che è in media 2,2. "Questo vuol dire - rileva - che se esistesse un vaccino contro questo virus bisognerebbe riuscire a vaccinare poco più del 50% della popolazione per riuscire a bloccare la diffusione".
Lo indica l'analisi che ricostruisce le prime fasi dell'epidemia
I primi casi di trasmissione da uomo a uomo del coronavirus 2019-nCoV risalgono a metà dicembre e sono quindi precedenti perfino alla notifica dei primi casi dell'infezione. Lo indica l'analisi che ricostruisce le prime fasi dell'epidemia, nelle quali i contagi sono raddoppiati ogni 7,4 giorni. Pubblicata sul New England Journal of Medicine, l'analisi si deve al Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) ed è coordinata da Qun Li.
"I dati sono molto interessanti. Confermano la sensazione che l'epidemia fosse partita prima dei primi casi noti e sono stime importanti per programmare gli interventi di contenimento" dice all'ANSA Andrea Pugliese, dell'università di Trento, che elabora modelli matematici delle epidemie. Gli esperti hanno analizzato i dati sui primi 425 casi confermati a Wuhan per determinare le caratteristiche della diffusione della polmonite da coronavirus (Ncip) nella popolazione.
E' emerso che tra i primi 425 pazienti con polmonite da coronavirus confermata, l'età media era di 59 anni e il 56% era di sesso maschile. La maggior parte dei casi (55%) con esordio prima dell'1 gennaio 2020, erano collegati al mercato all'ingrosso di pesce e frutti di mare di Huanan, rispetto all'8,6% dei casi successivi. L'analisi ha calcolato anche il periodo di incubazione che nella media è risultato di 5,2 giorni e fino a 12,5 giorni in alcuni pazienti.
Questa sull'incubazione, secondo Pugliese, è fra le stime più interessanti dell'analisi: "è una stima abbastanza difficile da ottenere perché bisogna sapere quando una persona è stata infettata e quando è diventata effettivamente infettiva. Loro ci sono riusciti basandosi su 10 casi in cui sono stati in grado determinare l'occasione in cui queste persone sono state contagiate". Il risultato emerso, prosegue l'esperto, "ci dice che è coerente chiedere l'isolamento di due settimane delle persone che sono state in contatto o in possibile contatto con infetti". Un'altra misura importante, secondo Pugliese, è quella del cosiddetto 'intervallo seriale', cioè il tempo medio che passa tra l'insorgere dei sintomi nell'individuo che contagia e l'insorgere dei sintomi nell'individuo che è stato contagiato.
"Questo - spiega - ci dà la scala dei tempi della diffusione ed è il tempo richiesto perché l'infezione passi da un individuo al contatto successivo". In questo caso l'intervallo risulta di 7,5 giorni. E' stato calcolato anche il numero medio di persone che un malato infetterà che è in media 2,2. "Questo vuol dire - rileva - che se esistesse un vaccino contro questo virus bisognerebbe riuscire a vaccinare poco più del 50% della popolazione per riuscire a bloccare la diffusione".
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecni ... 4c49f.html
Re: A che servono queste 500.000 bare?
02/02/2020, 18:19
Lo scienziato spiega un nuovo studio che rivela che il coronavirus può avere legami con l'HIV
Il dottor Eric Feigl-Ding ha approfondito la patologia del coronavirus su Twitter
Lo scienziato spiega un nuovo studio che rivela che il coronavirus può avere legami con l'HIV
L'epidemiologo e scienziato per la salute pubblica Dr. Eric Feigl-Ding ha preso su Twitter per spiegare un nuovo studio che afferma di aver trovato un collegamento tra il nuovo coronavirus cinese e l'HIV / AIDS.
Lo studio, che proviene da Bioxriv, si intitola "Somiglianza inquietante di inserti unici nella proteina del picco del 2019-nCoV con l'HIV-1 gp120 e Gag".
"Abbiamo trovato 4 inserimenti nella spike glycoprotein (S) che sono unici per il 2019-nCoV e non sono presenti in altri coronavirus", afferma la sezione Abstract del rapporto. "È importante sottolineare che i residui di aminoacidi in tutti e 4 gli inserti hanno identità o somiglianza con quelli dell'HIV-1 gp120 o dell'HIV-1 Gag."
Il rapporto menziona anche che "in modo interessante, nonostante gli inserti siano discontinui sulla sequenza primaria di aminoacidi, la modellazione 3D del 2019-nCoV suggerisce che convergono per costituire il sito di legame del recettore".
Il dottor Eric Feigl-Ding, epidemiologo cinese-americano e scienziato della sanità pubblica, ha fatto riferimento al documento in un lungo thread di Twitter spiegando la patologia del virus e la possibile disinformazione sull'epidemia fornita dal governo cinese.
" BOTTOMLINE: 1) Il mercato del pesce non è la fonte", ha scritto Feigl-Ding su Twitter. “2) Questo RC #coronavirus si trasforma molto velocemente. 3) ha un segmento medio insolito mai visto prima in nessun coronavirus. 4) Non dalla recente miscelazione. 5) Quel misterioso segmento centrale codifica per le proteine responsabili dell'ingresso nelle cellule ospiti. "
Il dottore ha aggiunto: “ESSERE CHIARI: non sto assolutamente dicendo che si tratti di bioingegneria, né sto supportando teorie del complotto senza prove. Sto semplicemente dicendo che gli scienziati devono fare più ricerche + ottenere più dati. E trovare l'origine del virus è un'importante priorità di ricerca. Buona notte."
Il medico ha continuato a discutere il possibile - ma non confermato - legame tra il nuovo coronavirus e il virus dell'immunodeficienza umana.
https://twitter.com/DrEricDing/status/1 ... 6723704832
17.… WHOA- gli autori hanno affermato che la scoperta era “inaspettatamente” correlata ai geni del virus dell'HIV. In particolare ci sono stati 4 inserimenti genici (vedi figura sopra post n. 16). E quindi, quali proteine del gene HIV sono state trovate nel nuovo #coronarvirus ? Proteine del vomito e proteine chiave dell'HP Gp120 ... pic.twitter.com/epN66WcObj
- Dr. Eric Feigl-Ding (@DrEricDing) 31 gennaio 2020
Lo studio Bioxrv conclude affermando che "La scoperta di 4 inserti unici nel 2019-nCoV, ognuno dei quali ha identità / somiglianza con i residui di aminoacidi nelle proteine strutturali chiave dell'HIV-1, è improbabile che abbia natura fortuita".
https://twitter.com/DrEricDing/status/1 ... 1300299782
Il documento è stato anche condiviso online da altri personaggi pubblici.
Oh mio Dio. Alcuni scienziati indiani hanno appena trovato inserzioni simili al virus HIV (AIDS) nel virus 2019-nCov che non si trovano in nessun altro coronavirus. Indicano la possibilità che questo virus cinese sia stato progettato ["non casualmente"]. Spaventoso se vero. Https://t.co/h6xPX1gYvj pic.twitter.com/kCpd1I00uE
- Anand Ranganathan (@ ARanganathan72) 31 gennaio 2020
Lo studio non è stato ancora sottoposto a revisione paritaria, e da venerdì è l'unico documento così importante che collega il coronavirus all'HIV.
Il dottor Eric Feigl-Ding ha approfondito la patologia del coronavirus su Twitter
Lo scienziato spiega un nuovo studio che rivela che il coronavirus può avere legami con l'HIV
L'epidemiologo e scienziato per la salute pubblica Dr. Eric Feigl-Ding ha preso su Twitter per spiegare un nuovo studio che afferma di aver trovato un collegamento tra il nuovo coronavirus cinese e l'HIV / AIDS.
Lo studio, che proviene da Bioxriv, si intitola "Somiglianza inquietante di inserti unici nella proteina del picco del 2019-nCoV con l'HIV-1 gp120 e Gag".
"Abbiamo trovato 4 inserimenti nella spike glycoprotein (S) che sono unici per il 2019-nCoV e non sono presenti in altri coronavirus", afferma la sezione Abstract del rapporto. "È importante sottolineare che i residui di aminoacidi in tutti e 4 gli inserti hanno identità o somiglianza con quelli dell'HIV-1 gp120 o dell'HIV-1 Gag."
Il rapporto menziona anche che "in modo interessante, nonostante gli inserti siano discontinui sulla sequenza primaria di aminoacidi, la modellazione 3D del 2019-nCoV suggerisce che convergono per costituire il sito di legame del recettore".
Il dottor Eric Feigl-Ding, epidemiologo cinese-americano e scienziato della sanità pubblica, ha fatto riferimento al documento in un lungo thread di Twitter spiegando la patologia del virus e la possibile disinformazione sull'epidemia fornita dal governo cinese.
" BOTTOMLINE: 1) Il mercato del pesce non è la fonte", ha scritto Feigl-Ding su Twitter. “2) Questo RC #coronavirus si trasforma molto velocemente. 3) ha un segmento medio insolito mai visto prima in nessun coronavirus. 4) Non dalla recente miscelazione. 5) Quel misterioso segmento centrale codifica per le proteine responsabili dell'ingresso nelle cellule ospiti. "
Il dottore ha aggiunto: “ESSERE CHIARI: non sto assolutamente dicendo che si tratti di bioingegneria, né sto supportando teorie del complotto senza prove. Sto semplicemente dicendo che gli scienziati devono fare più ricerche + ottenere più dati. E trovare l'origine del virus è un'importante priorità di ricerca. Buona notte."
Il medico ha continuato a discutere il possibile - ma non confermato - legame tra il nuovo coronavirus e il virus dell'immunodeficienza umana.
https://twitter.com/DrEricDing/status/1 ... 6723704832
17.… WHOA- gli autori hanno affermato che la scoperta era “inaspettatamente” correlata ai geni del virus dell'HIV. In particolare ci sono stati 4 inserimenti genici (vedi figura sopra post n. 16). E quindi, quali proteine del gene HIV sono state trovate nel nuovo #coronarvirus ? Proteine del vomito e proteine chiave dell'HP Gp120 ... pic.twitter.com/epN66WcObj
- Dr. Eric Feigl-Ding (@DrEricDing) 31 gennaio 2020
Lo studio Bioxrv conclude affermando che "La scoperta di 4 inserti unici nel 2019-nCoV, ognuno dei quali ha identità / somiglianza con i residui di aminoacidi nelle proteine strutturali chiave dell'HIV-1, è improbabile che abbia natura fortuita".
https://twitter.com/DrEricDing/status/1 ... 1300299782
Il documento è stato anche condiviso online da altri personaggi pubblici.
Oh mio Dio. Alcuni scienziati indiani hanno appena trovato inserzioni simili al virus HIV (AIDS) nel virus 2019-nCov che non si trovano in nessun altro coronavirus. Indicano la possibilità che questo virus cinese sia stato progettato ["non casualmente"]. Spaventoso se vero. Https://t.co/h6xPX1gYvj pic.twitter.com/kCpd1I00uE
- Anand Ranganathan (@ ARanganathan72) 31 gennaio 2020
Lo studio non è stato ancora sottoposto a revisione paritaria, e da venerdì è l'unico documento così importante che collega il coronavirus all'HIV.
https://nationalfile.com/scientist-expl ... ks-to-hiv/
Re: A che servono queste 500.000 bare?
02/02/2020, 18:32
Re: A che servono queste 500.000 bare?
02/02/2020, 19:48
Coronavirus: incidente all'istituto di virologia di Wuhan oppure atto di guerra degli USA ? ![[:296]](./images/smilies/UF/meditativo.gif "Meditativo")
A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina: USA
A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina: USA
Re: A che servono queste 500.000 bare?
02/02/2020, 21:17
"Loro" sanno cos'è questo virus e che può principalmente impiantarsi solo nei maschi asiatici. Anche in questo caso, la mortalità non è molto elevata, ma il fatto che sia effettivamente specifico per la razza e che sia noto, è più che interessante. Lo studio è qui.
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.26.919985v1.full
L'abstract è lungo. Ecco un riassunto di base di ciò che dice: afferma che i maschi cinesi hanno un tipo di cellula polmonare in cui il virus può impiantarsi, in quantità molto più elevate rispetto a qualsiasi altro gruppo di persone. È una questione di semplicevarianza genetica e i tipi di cellule che le persone hanno nei loro polmoni in base alla loro razza. Tutte le razze hanno il tipo di cellule in cui verrà impiantato il virus, ma i maschi cinesi hanno un rapporto 5 volte superiore rispetto ad altri gruppi. Lo studio ha previsto un tasso di mortalità del 15% ma, come sappiamo, è molto probabile che non sia superiore al 3%, anche nei maschi asiatici.
Lo studio è interessante principalmente perché implica che qualunque cosa sia successa in Cina potrebbe essere stata un'arma bio che è sfuggita ai laboratori.
Fonte
Re: A che servono queste 500.000 bare?
02/02/2020, 21:19
Xanax ha scritto:Coronavirus: incidente all'istituto di virologia di Wuhan oppure atto di guerra degli USA ?
A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina: USA
D' altra parte la Cina era "in scaletta"...
E sappiamo da altre ben note vicende che neanche l' ipotesi di auto-danneggiarsi ( in questo caso come effetto secondario di un domino globale ) potrebbe fermarli.
Re: A che servono queste 500.000 bare?
02/02/2020, 21:23
Angel_ ha scritto:"Loro" sanno cos'è questo virus e che può principalmente impiantarsi solo nei maschi asiatici. Anche in questo caso, la mortalità non è molto elevata, ma il fatto che sia effettivamente specifico per la razza e che sia noto, è più che interessante. Lo studio è qui.
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.26.919985v1.full
L'abstract è lungo. Ecco un riassunto di base di ciò che dice: afferma che i maschi cinesi hanno un tipo di cellula polmonare in cui il virus può impiantarsi, in quantità molto più elevate rispetto a qualsiasi altro gruppo di persone. È una questione di semplicevarianza genetica e i tipi di cellule che le persone hanno nei loro polmoni in base alla loro razza. Tutte le razze hanno il tipo di cellule in cui verrà impiantato il virus, ma i maschi cinesi hanno un rapporto 5 volte superiore rispetto ad altri gruppi. Lo studio ha previsto un tasso di mortalità del 15% ma, come sappiamo, è molto probabile che non sia superiore al 3%, anche nei maschi asiatici.
Lo studio è interessante principalmente perché implica che qualunque cosa sia successa in Cina potrebbe essere stata un'arma bio che è sfuggita ai laboratori.
Fonte
non ci resta che aspettare e vedere... Complimenti Angel, trovi sempre contributi interessantissimi.
Vederti apparire è una certezza.
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