Quoto³

Non proprio, per quanto ne so io o per quello che son riuscito a capire, di tamponi non ne vengono fatti quanti dovrebbero esserne fatti per un problema di strutture/personale, ovvero non riusciamo a effettuarne e analizzarne quanti dovremmo per stare dietro a tutte le richieste.

In pratica ci sono moltissime persone a casa con sintomi, vengono mandate richieste di tamponi dai medici di base alla sorveglianza epidemiologica solo per quelle messe peggio, a loro volta tra tutte le richieste che arrivano ne viene evasa solo una parte (più o meno grande a seconda delle infrastrutture).

Ciò non toglie che, almeno all'inizio quando si poteva, non siano stati fatti a tappeto per indicazioni precise del governo.

Volendo avremmo l'esercito. Sono pagati comunque, quindi tanto varrebbe utilizzarli anche per compiti di questo tipo. Ho visto in TV come fanno i tamponi, lo potrebbe fare chiunque. Io da quando c'è il coprifuoco sono uscito solo due volte per fare la spesa, ma non ho visto nemmeno una camionetta EI. Anzi, a dire il vero non ho visto nemmeno le forze dell'ordine...

Sembra che quando ci sono da fare adunate,celebrazioni, feste e sfilate ci siano uomini in abbondanza, mentre quando sono necessari non ci sono o non si possono utilizzare per chissà quali motivi...

Leggete questo strano caso:


Crescono i casi di coronavirus a ….x...….. Un anziano è stato trovato positivo al coronavirus ed è stato trasferito di urgenza alla rianimazione dell’ospedale di ...xxx..... L’uomo, che era ricoverato nel nosocomio ...x....., pare che provenga dal focolaio dell’ospedale di ...xx... dove è rimasto ricoverato per diversi giorni. Prima di essere dimesso dal "...xx...., è stato sottoposto al tampone faringeo e sarebbe risultato negativo. Poi è stato dimesso e mandato a casa a ….x......
Dopo qualche giorno, l’anziano si è sentito male con sintomi di respirazione e, con il 118, è stato trasportato al pronto soccorso del nosocomio….x.... dove ad un ulteriore controllo è risultato purtroppo positivo, dopo essere stato in contatto con medici, operatori sanitari e forse altri pazienti dell’ospedale, durante i due giorni di ricovero e di esami.
Trovato un posto letto, è stato trasferito d’urgenza alla rianimazione dell’ospedale di ...xxx.... Resta ora il problema del personale ospedaliero:....x.... sarà il caso di sottoporre tutti gli operatori agli esami del tampone perché hanno avuto contatti con il paziente infettato ? Questo è quanto si chiedono stamattina in tanti nell’ospedale ….x......
Con l’anziano, oggi sono….. le persone nel comune...x...colpite dal virus. Ben …. tutti legati al ceppo dell’ospedale ...xx... e in totale isolamento a casa propria ed uno proveniente dall’area di Bergamo, pure in quarantena.

Ma....dico.... a che serve il cervello?.

Eh purtroppo i tamponi non sono precisi al 100%...

Pero la PRUDENZA sarebbe d'obbligo!!

Be leggendo quello che hai riportato, il cervello pare che non serva a nulla!!!
Siamo veramente messi male.

PRIMA DI LASCIARVI, PER ONESTA' VERSO CHIUNQUE LEGGA (O NON CREDE AL VIRUS) VI LASCIO QUESTA TESTIMONIANZA:



Maurizio è guarito dal Coronavirus: "Effetti collaterali devastanti, mi sento miracolato"
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Un viaggio all’inferno, nel girone dei contagiati. È quello che ci racconta Maurizio, 44enne camuno. Proprio lui era stato il primo valligiano risultato positivo al Covid-19. Un calvario cominciato lo scorso 28 febbraio, quando all’ospedale di Esine era arrivata la conferma della positività al virus: “Avevo una polmonite bilaterale interstiziale: mi sono spaventato tantissimo e ho temuto di non farcela”, ci racconta.

Per fortuna, la sua battaglia è finita bene: è stato dimesso dopo 10 giorni trascorsi in tre ospedali diversi. Ora è a casa, con la sua famiglia: niente tosse, né febbre. Ma è ancora presto per cantare vittoria: “Finché il tampone, che effettuerò nelle prossime ore, non darà esito negativo non sarò del tutto tranquillo”.

In dieci giorni di ricovero - prima ad Esine, poi a Mantova e infine a Castiglione delle Stiviere - ha visto e vissuto l’emergenza sulla propria pelle e della lotta ne porta ancora i segni, nel corpo e nell’anima.

“Ho perso 10 chili in 10 giorni e ci sono stati attimi tremendi in cui non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto, ma ce l’ho fatta - racconta a Bresciatoday -. Sicuramente, il mio fisico da sportivo mi ha aiutato, così come il sostegno di amici e parenti: i loro messaggi, le loro chiamate mi hanno dato la forza nei momenti più difficili. Appena dopo il ricovero a Mantova, i dottori mi dissero che da un secondo all’altro avrei anche potuto smettere di respirare. Per fortuna non ho avuto bisogno del respiratore, ma la paura era davvero tanta e mi sento miracolato. I medici non sapevano cosa fare e procedevano a tentativi: sono stato curato con degli antivirali usati per l’Aids e l’Aviaria. Una terapia farmacologica che, mi hanno spiegato, era del tutto sperimentale. Con il senno del poi, mi sento di dire che abbia funzionato, anche se gli effetti collaterali erano davvero devastanti. I primi due giorni sono stato malissimo: avevo continui giramenti di capo, una forte diarrea e rimettevo spesso.”

Sotto gli occhi la triste sfilata delle barelle: “In un giorno dalla finestra della camera ho visto arrivare, uno dopo l’altro, almeno 10 nuovi pazienti positivi al Coronavirus. Alcune persone che erano con me non ce l’hanno fatta, altri invece sono stati dimessi. La situazione negli ospedali in cui sono stato era critica e a volte mi sono sentito trattato come un animale: per evitare di continuare a cambiare il vestiario, è capitato che il pranzo e la cena venissero messi in alcuni sacchetti di plastica e poi lanciati all’interno della stanza. Un comportamento che mi ha fatto arrabbiare parecchio.”

Un incubo per fortuna terminato venerdì 6 marzo, quando Maurizio è stato dimesso dall’ospedale di Castiglione delle Stiviere e ha potuto tonare a casa con la moglie e i figli. Ovviamente la sua vita non è tornata alla normalità: “Sono ancora rinchiuso in casa e lo sarò finché il tampone non sarà negativo. Questa bruttissima esperienza mi ha insegnato ad apprezzare le piccole cose: come aiutare i miei figli e fare i compiti, guardare il paesaggio fuori dalla finestra e ammirare la luce del sole”.

http://www.bresciatoday.it/attualita/co ... BLDP_qgPG4

PS Qui, nel mio quartiere, è un casino!

Bye

Immagino...

Comunque leggi qua
https://www.google.it/amp/www.meteoweb. ... 07227/amp/

"Più di 40.000 persone sono andate a San Siro, poi al bar il giorno dopo, il giorno prima, giorni prima, giorno dopo... "

Bisognava stringere la vite prima

Grazie.
Per come la vedo io andiamo oltre ... Natale!

Ciao

Puoi dirlo... Be careful!

E ogni tanto fai qualche "picchiata" da queste parti...

Stavo compilando il nuovo "lasciapassare" per uscire...
Bisogna dichiarare di non essere risultati positivi al covid, quindi previo tampone.

Ma se uno è positivo, non lo sa, ed esce lo stesso?
Ma a che serve sta roba se non si fanno tamponi a tappeto?!


Serve per beccare i furbetti, come deterrente, non per contenere il contagio.

Se leggi bene la frase dice:

e di non essere risultato positivo al virus COVID-19

Non mi sembra ambigua a meno che tu non sia in attesa di conoscere l'esito di un tampone.

Quindi, dove vedi il problema?

Bisogna dimostrare di non essere risultato positivo e quindi in quarantena.

così come è scritta potrebbe significare anche, o solo, che può uscire solo chi è risultato negativo al tampone, perchè se si è positivi al virus lo può dire solo il tampone,
volendo fare il pignolo, dato che le parole del modulo non lasciano tutto questo gran scampo

Se non trovavo il coraggio di chiudere tutto, tutte queste misure sono inutili.
Anche oggi un botto di gente ricoverata e tanti morti.....
A Milano devono fare qualcosa, quelli vanno a correre hanno davvero rotto le palle e idem quelli che scendono 50 volte a portare il cane.
Gli arabi poi sembra che abbiano regole diverse dalle nostre, per loro non esiste stare a casa.