23/03/2020, 13:48
23/03/2020, 13:49
23/03/2020, 13:50
MaxpoweR ha scritto:È mai possibile che costoro, davanti allo scoppio dell’epidemia, abbiano pensato prima ai loro capitali invece che alla vita della popolazione?
23/03/2020, 13:56
TheApologist ha scritto:MaxpoweR ha scritto:È mai possibile che costoro, davanti allo scoppio dell’epidemia, abbiano pensato prima ai loro capitali invece che alla vita della popolazione?
Tutto il mondo è paese, insomma...
23/03/2020, 13:58
TheApologist ha scritto:Intanto negli Usa..
Se la situazione Coronavirus dovesse peggiorare in maniera grave, Trump sarebbe deposto e i suoi poteri passerebbero nelle mani del gen. Terrence J. O'Shaughnessy, sotto legge marziale.
https://www.google.it/amp/s/www.dailyma ... nment.html
23/03/2020, 14:02
I 7 segreti che hanno aiutato la Cina a sconfiggere il COVID-19
Mentre in Europa e negli Stati Uniti il numero di persone infette da coronavirus stabilisce nuovi record, in Cina, al contrario, la piaga del 2020 è in declino. Cosa ha aiutato Pechino a frenare la malattia che ha causato la morte di 13.000 persone finora in tutto il mondo?
Non ci sono stati nuovi casi di coronavirus in Cina negli ultimi tre giorni. Pertanto, la strategia cinese può cominciare ad essere analizzata. Lo storico russo Sergey Buranok, citato da KP.ru, evidenzia i sette segreti cinesi che hanno permesso a Pechino di sconfiggere l'epidemia di COVID-19.
Una grande esperienza nel trattamento di tutti i tipi di epidemie sia nel XXI secolo - ARS nel 2002-2003, sia nell'influenza stagionale - come in precedenza. In primo luogo, esperienza nella mobilitazione della società, dell'economia e della scienza per combattere queste minacce. Quando il famoso ospedale di Wuhan è stato costruito a febbraio in una sola settimana, lì c'è stata l'applicazione di quell'esperienza.
Investimenti nella scienza. Dalla fine degli anni '80, la Cina ha investito moltissimo in innovazioni, comprese quelle mediche. La lotta contro il virus non sta solo ottenendo il vaccino - che non è ancora disponibile - ma anche sviluppando e producendo test del virus, che sono stati effettuati da decine di università e centri di ricerca in Cina da gennaio. E la cosa più importante è fare previsioni mediche, sviluppare modelli matematici dell'epidemia. Perché è così importante? Il 21 febbraio scorso l'ambasciatore cinese in Russia Zhang Hanhui ha dichiarato: "Nel prossimo mese trionferemo sul virus". Il 21 marzo l'epidemia cinese è in declino. L'ambasciatore, come tutte le autorità cinesi, faceva affidamento su specifici modelli matematici e, come si può vedere, le previsioni si sono avverate. Il che ci porta al punto successivo.
Fiducia tra la popolazione e le autorità. A gennaio e febbraio, quando la diffusione del virus sembrava incontrollabile, la società cinese minacciava di esplodere. Ma poi la gente ha visto che funzionari, medici, militari e ingegneri hanno promesso e mantenuto le loro promesse, che hanno dato date specifiche e che le hanno rispettate. Tutto ciò ha portato le persone a credere che le misure dello Stato, anche quelle molto dure come la quarantena totale, erano davvero giustificate e che dovevano essere rispettate. Anche il sostegno statale ha aiutato molto. Ad esempio, un aumento del salario degli operatori sanitari.
La Cina non ha avuto paura di interagire con altri paesi e con organizzazioni internazionali come l'OMS.
Le autorità hanno esercitato il loro potere. In Cina non c'è solo il governo, ma anche il partito comunista. I suoi comitati distrettuali hanno acquisito un'enorme autorità, divennero centri di gestione delle crisi e permesso a Pechino di continuare a controllare il paese. Le decisioni chiave (per introdurre o indebolire la quarantena in un determinato territorio) non sono state prese dalle autorità locali, ma dal partito.
Nuove tecnologie. Un ruolo importante nella lotta alle infezioni è stato svolto dall'applicazione mobile Health Code. Ogni cinese è stato costretto a installarlo e usarlo. Mostra il tuo stato: se sei verde, tutto è in ordine; giallo, devi stare attento; rosso, sei in quarantena. Lo stato personale viene calcolato in base ai dati medici raccolti dal governo: ad esempio, quando un cinese entra in un negozio, viene misurata la sua temperatura e questo parametro entra immediatamente nel sistema. Dal momento che lo smartphone monitora la tua posizione, se hai uno stato rosso, non puoi lasciare il dipartimento e verrà multato se lo fai. Inoltre, questa applicazione ti consente di ricevere notizie verificate ufficiali sull'epidemia e mettere in quarantena localmente. Da parte loro, le autorità possono capire dove e quante persone si trovano in una situazione minacciosa. Se ci sono molti green, la quarantena in una determinata area potrebbe essere indebolita.
La strategia generale per il massimo isolamento delle aree infette. Fin dall'inizio, la Cina non ha avuto paura di sacrificare parzialmente la libertà dei suoi cittadini per un po' di tempo per frenare la malattia. E ha trionfato.
fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-i_7_segreti_che_hanno_aiutato_la_cina_a_sconfiggere_il_covid19/82_33754/
23/03/2020, 14:08
MaxpoweR ha scritto:Capito perchè l'occidente si è mosso tardi? C'era la manina dello zio sam nel "rassicurare" per tenere nascosto il suo enorme problema. O pensate che certe decisioni le prenda conte a seconda di come si sveglia la mattina?
I terroristi d'oltre oceano, grandi alleati ed amici, e si vede, ci hanno penetrato posteriormente di nuovo, a tutti cultori dell'aquila assassina chiedo: Com'è vi piace? Sopratutto in quel di Bergamo sventolano ancora le bandiere ammeregane si? Spero cominciate ad usarle per quel che servono e cioè pulircisi il sedere.
23/03/2020, 14:11
I Dati Dell'ISS Sui Pazienti Deceduti Con Coronavirus
di Mirko Busto
Ieri per la prima volta da oltre una settimana sono uscito di casa per fare la spesa. Sono rimasto davvero scioccato nel notare quante persona anziane camminavano per le strade per far compere o altre occupazioni.
I dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dimostrano che sono proprio le persone di età avanzata quelle più a rischio per l’infezione da #coronavirus e che dovrebbero quindi rimanere il più possibile lontano da ogni rischio di contagio.
Per questo nelle zone più colpite dal virus già da qualche settimana si moltiplicano le iniziative (in Veneto, Lazio e in molte altre Regioni) per aiutare le persone anziane a non uscire di casa con servizi a domicilio per alimentari e medicine.
Per questo ho pensato di riassumere i risultati dell’ISS in questo post e di promuovere tramite l’hashtag #tiportolaspesa tutte le iniziative di sostegno agli anziani.
L’età media dei deceduti è molto alta, 78,5 anni. Il 70% (2258) sono uomini di 79 anni di età media, mentre le donne (942) con in media 82 anni. Quasi la metà dei pazienti deceduti (48,6%) aveva almeno 3 patologie croniche pre-esistenti diagnosticate prima di contrarre l’infezione. Le più comuni sono l’ipertensione arteriosa (73,8%), diabete mellito (33,9% e cardiopatia ischemica (30,1%). Solo l’1,2% dei deceduti (6 casi) non aveva patologie croniche.
Sono 36 (1.1%) i pazienti deceduti in Italia con età inferiore a 50 anni. 9 di questi avevano meno di 40 anni e di questi 7 avevano gravi patologie pre-esistenti.
Dei 3200 deceduti la maggioranza è ovviamente in Lombardia (2175 casi , il 68%) con un numero di casi significativo in Emilia Romagna (524 casi, 16,4%) , Veneto (136 – 4,3%) e Piemonte (69 – 2,2%). Numeri decisamente più bassi nelle altre Regioni.
continua qui
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-i_dati_delliss_sui_pazienti_deceduti_con_coronavirus/82_33752/
23/03/2020, 14:11
MaxpoweR ha scritto:Non male, eh?
23/03/2020, 14:11
23/03/2020, 14:16
TheApologist ha scritto:Dio c'è
23/03/2020, 14:23
sottovento ha scritto:TheApologist ha scritto:Dio c'è
E per moltissimi in questo periodo è un grosso sollievo aver Fede, anzi, questa sarebbe proprio l'occasione per riflettere sulla brevità della vita o in generale sulla enorme fragilità dell'uomo.
Nb: preciso che non volevo buttarla sulla Religione ma da credente volevo dirlo.
Pino Arlacchi - Futuro del coronavirus: il confronto con l'Hubei fa ben sperare
di Pino Arlacchi*
Questo grafico, pubblicato da Il Sole 24 ORE, è davvero intrigante. Mostra le curve epidemiche del Coronavirus nello Hubei e in Italia a partire dal giorno in cui sono stati raggiunti i 200 casi: il 24 febbraio da noi e un mese prima nella regione cinese. I dati arrivano fino a oggi, 22 marzo, ventottesimo giorno dai 200 casi.
Le due curve sono assimilabili, nel senso che mostrano una forma un po' differente ma un punto di arrivo praticamente identico: a 28 giorni dal punto di partenza, c’erano 59.138 casi in Italia e 59.989 nello Hubei. Una differenza di poco superiore all’1%.
Osservando più attentamente, si può notare come oggi – ventottesimo giorno dall’inizio della fase più intensa dell’epidemia – è il punto di svolta dello Hubei. Dopo il ventottesimo giorno la curva dello Hubei perde bruscamente la sua inclinazione, e prosegue con tassi di crescita molto lievi, fino ad assumere una posizione quasi perfettamente orizzontale intorno al quarantunesimo giorno. Significa che anche l’Italia seguirà lo stesso andamento?
Si e no. Da un lato, la vicinanza che si è mantenuta finora tra le due curve può indurre a ritenere che esse siano state determinate da fattori comuni, la cui azione nel tempo potrebbe preludere ad uno stop della crescita dei casi italiani non limitato alla sola giornata di oggi. La coincidenza con il picco dello Hubei, e lo stop improvviso - dopo dieci giorni di rialzo ininterrotto - dei tassi di crescita dei casi a livello nazionale e nelle zone più colpite, fa ben sperare.
Dall’altro, lo sfasamento temporale tra l’inizio delle restrizioni più acute nei due contesti, circa un mese e mezzo tra il 9 marzo italiano e il 23 gennaio cinese, induce a pensare che il picco italiano possa non assumere la stessa forma di quello cinese ed essere seguito da un andamento altalenante, con alti e bassi per altri 2-7 giorni.
Più in prospettiva, è bene ricordare che questa è una epidemia di influenza che segue un tracciato ben conosciuto e ben studiato. E’ un epidemia stagionale, che è sempre terminata con l’estate. E che così terminerà.
*Post Facebook del 22 marzo 2020 pubblicato su gentile concessione dell'Autore
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-pino_arlacchi__futuro_del_coronavirus_il_confronto_con_lhubei_fa_ben_sperare/82_33757/
23/03/2020, 14:25
sottovento ha scritto:TheApologist ha scritto:Dio c'è
E per moltissimi in questo periodo è un grosso sollievo aver Fede, anzi, questa sarebbe proprio l'occasione per riflettere sulla brevità della vita o in generale sulla enorme fragilità dell'uomo.
Nb: preciso che non volevo buttarla sulla Religione ma da credente volevo dirlo.
23/03/2020, 15:06
23/03/2020, 15:32
Coronavirus, "non è nato in laboratorio, ecco le prove"
Pubblicato il: 23/03/2020 14:26
di Margherita Lopes
Duro colpo alle ipotesi di complotto. Il nuovo coronavirus Sars-Cov-2 emerso nella città di Wuhan, in Cina, lo scorso anno è il prodotto dell'evoluzione naturale e non un'arma biologica prodotta in laboratorio. E quanto emerge da uno studio genetico pubblicato su 'Nature Medicine' da un team internazionale. L'analisi dei dati della sequenza del genoma del nuovo virus e di altri microrganismi correlati non ha trovato prove del fatto che il virus sia stato prodotto in laboratorio o progettato dall'uomo. "Confrontando i dati disponibili sulla sequenza del genoma di ceppi di coronavirus noti, possiamo stabilire con certezza che Sars-Cov-2 ha avuto origine attraverso processi naturali", ha affermato Kristian Andersen, associato di immunologia e microbiologia presso Scripps Research Institute, fra gli autori dello studio.
Tra i firmatari del lavoro anche Robert F. Garry, dell'Università di Tulane; Edward Holmes, dell'Università di Sydney; Andrew Rambaut, dell'Università di Edimburgo; W. Ian Lipkin, della Columbia University. Il 31 dicembre dello scorso anno, le autorità cinesi hanno segnalato all'Organizzazione mondiale della sanità di un focolaio un nuovo ceppo di coronavirus che causava gravi malattie. Poco dopo l'inizio dell'epidemia, gli scienziati cinesi hanno sequenziato il genoma del virus rendendo disponibili i dati ai ricercatori di tutto il mondo. Ora il team internazionale ha utilizzato questi dati genetici per esplorare le origini e l'evoluzione di Sars-Cov-2 concentrandosi su diverse caratteristiche del virus. Gli scienziati si sono focalizzati su due importanti elementi della proteina spike, usata dal virus per penetrare nelle cellule: l'Rbd, una specie di uncino che si aggrappa alle cellule ospiti, e il sito di scissione, un apriscatole molecolare che consente al virus inserirsi al'interno.
Gli scienziati hanno scoperto che queste armi del virus si sono evolute per colpire efficacemente una caratteristica molecolare delle cellule umane chiamata Ace2, un recettore coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna. La proteina spike di Sars-Cov-2 è dunque il risultato della selezione naturale e non il prodotto dell'ingegneria genetica. Questa prova dell'evoluzione naturale è stata supportata dai dati relativi alla struttura molecolare complessiva del virus.
Se qualcuno stesse cercando di ingegnerizzare un nuovo coronavirus per usarlo come arma, lo avrebbe costruito a partire da elementi di un virus noto per causare malattie. Ma gli scienziati hanno scoperto che la struttura molecolare di Sars-Cov2 differiva in modo sostanziale da quella dei coronavirus già noti e assomigliava per lo più a virus correlati, trovati in pipistrelli e pangolini. "Queste due caratteristiche del virus escludono la manipolazione di laboratorio come potenziale origine del SarS-CoV-2", ha detto Andersen. Insomma, dal pipistrello all'uomo, aspettando (forse) di trovare l'animale intermedio.
fonte: https://www.adnkronos.com/salute/medicina/2020/03/23/coronavirus-nature-non-stato-sviluppato-laboratorio_Zqk7hrwLHdHXotmBpEmV5O.html
Se qualcuno stesse cercando di ingegnerizzare un nuovo coronavirus per usarlo come arma, lo avrebbe costruito a partire da elementi di un virus noto per causare malattie.