Grazie sottovento; (non ti cito perchè qui la gente .. s'innervosisce).
Tra poco tumuleranno il mio consuocero; a me hanno impedito di andarci ...
Mi dispiace perché non possono andare nè i suoi due figli nè la moglie; è andata mia figlia con i miei due nipoti. Che tristezza!
Anche questa è la tragedia nella tragedia ...
Però, mia figlia, ha voluto onorarlo comunque sulla sua pag. di FB così (gli altri mi perdoneranno; ma intanto che campo ancora ....):
"Un uomo buono.
Ecco. La pagina del Giornale di Brescia piange i suoi morti e Lei fa parte di quella schiera anonima di persone degli anni trenta che ci salutano.
Allora mi sento chiamata a rivolgerLe un tributo personale perché Lei non è un dato statistico, ma una persona.
Lei è il mio suocero, il signor Agostino, e mi piace continuarmi a rivolgermi nei suoi confronti con questa forma che molto ha che vedere con il rispetto, ma che non ha impedito la nostra relazione di affetto durata quasi trentun anni.
Lei è il papà dell'uomo che amo da sempre e grazie agli insegnamenti provenienti dal suo esempio più che da tanti sermoni, ho ricevuto il dono di uno sposo autentico e amato. Di questo gliene sono da sempre grata.
Negli anni l'ho sempre vista disponibile e generoso nei confronti di chiunque, senza mai sentire dalle Sue parole un motivo di vanto. Tanto bene compiuto nella riservatezza e senza autocompiacimento di cui venivo a sapere sempre dall'esterno.
Abbiamo condiviso gioie e dolori in tutta una vita insieme, ma ora vorrei descriverla come La ricordo in un momento semplice che rivela molto del Suo cuore grande e mite.
La ricordo nel giorno dell'orale della maturità di Luca. Senza essere d'accordo avevamo avuto la stessa pensata di essere presenti, ognuno con il proprio stile. Io, sempre esagerata ed piena di giovanile esuberanza fuori dalla porta per origliare gli umori della Commissione, Lei, uomo alto e possente, seduto piccolo piccolo, inosservato, sui gradini dell'entrata della scuola. Era il Suo stile. Non sapevamo nemmeno che fosse lì, senza clamori né esibizionismo, pervaso dal pudore tipico degli uomini di altri tempi.
Luca, quando La vide, all'uscita, pianse di emozione ed orgoglio e mi stupii di quel legame virile, fatto di poche parole, ma di gesti dolcissimi.
Lei, che viveva da quarant'anni fuori dal Quartiere, era rimasto un gnaro del Viuli' ed era facile vedere sfilare, sempre molto lenta, la sua auto che la portava a passare il tempo al bar con gli amici di gioventù, i quali, se non La vedevano per qualche giorno, mi chiedevano premurosi circa la Sua salute. Non gliel'ho mai detto, ma io sono fiera da sempre di essere entrata nel Quartiere, giovane sposa come la nuora di Agostino e di esserlo tuttora!
Nell'ultimo anno, ogni volta che ci salutavano , tratteneva le sue mani tra le mie e mi guardava con un rinnovato e struggente affetto che mi scaldava il cuore. Non avevamo bisogno di parole aggiunte per sottolineare il legame.
Domani sarà tumulato in una tomba, ma Lei è già altrove, noi qui sulla terra ferita da questa tremenda battaglia, rinnoveremo sempre il Suo ricordo affinché i suoi nipoti possano, essere a propria volta degli uomini buoni, miti e affettuosi come Lei.
A Dio, Agostino e grazie dal profondo del nostro cuore ..."
Marina Staccioli
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