Ciao a tutti,
ho appena pubblicato nella sezione Varie del mio sito la traduzione di un documento intitolato “Alieni sulla Terra. I rapporti d’incontri ravvicinati sono corretti?”.
Si tratta di un lavoro non nuovo, in quanto risale al 2012, di Pawel Sobkowicz pubblicato nel sito researchgate.net, un sito che ospita numerose pubblicazioni scientifiche. Interessante il fatto che l’autore sia uno scienziato, di cui il sito ospita una settantina di pubblicazioni su altri temi.
Nel suo lavoro Sobkowicz, parte dalla constatazione che i resoconti di IR3 descrivono atti piuttosto strani e/o incomprensibili commessi da supposti alieni. Alieni che non sono certo membri di delegazioni diplomatiche o commerciali ma quasi sempre solitari o in piccoli gruppi che interagiscono con terrestri singoli o in piccoli gruppi, sottoponendoli a pratiche bizzarre, quali le cosiddette abductions, spesso a scopo sessuale, oppure compiono atti strani e incomprensibili quali le mutilazioni animali, omicidi localizzati o addirittura si immischiano negli affari dei terrestri.
Dopo varie considerazioni sulla possibile esistenza di civiltà ET sviluppate alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, sulle spiegazioni per i bizzarri comportamenti dei supposti ET sulla Terra e sulle possibili caratteristiche di civiltà estremamente sviluppate e longeve (un milione d’anni) in grado di compiere viaggi interstellari, Sobkowicz arriva all’affermazione che: “La soluzione al Paradosso di Fermi è banale: esiste vita Aliena nella Galassia, ed è stata osservata sulla Terra. Per strani che possano sembrare, almeno alcuni dei rapporti d’incontri ravvicinati potrebbero essere veri, ma gli scienziati non vi credono. Ciò richiede un cambio di attitudine.“
Per quanto riguarda il tipo di visitatori che la Terra può ricevere poi, Sobkowicz deduce che “Tale il canale, tali gli spettatori: per ciò che d’interessante la Terra può offrire, noi otteniamo come visitatori dei predatori assassini, devianti sessuali, scienziati pazzi o, nel migliore dei casi, dittatori da strapazzo”.
Ciò richiede che “Invece di trattare la gente che riferisce di contatti con Alieni come problemi di salute mentale, noi (gli scienziati) dovremmo lavorare su una ipotesi molto meno tranquillizzante, cioè che i visitatori dallo spazio esterno possano probabilmente essere minoranze anomale (in base agli standard della loro stessa civiltà) invece che scienziati, diplomatici o addirittura comandanti militari.”
La conclusione dell’autore è che “Non conoscendo le capacità in termini di potere distruttivo nelle mani (o nei tentacoli?) di questi visitatori pazzi, dovremmo averne molta, molta paura”.
In conclusione, un lavoro interessante, tanto più che si tratta del prodotto di uno scienziato, che molto probabilmente non appartiene alle fila dei blasonati scienziati ufficiali, suppongo.
Bene, questo è tutto, come sempre grazie dell’attenzione e buona lettura.
__________________________________ PaoloG – sito web: paolog.webs.com
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