Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
Rispondi al messaggio

Re: a che serve quel secchiello?

06/09/2020, 03:01

Ho letto chi paragona il secchiello alle borsette degli astronauti

Re: a che serve quel secchiello?

06/09/2020, 13:11

Sembrano più oggetti di uso comune come potrebbe essere uno smartphone o un portatile, chissà magari in quelle borsette tenevano i "ME" di uso quotidiano o i loro corrispettivi delle varie "fazioni" di elohim\anunnaki\neteru\igigi ecc. ecc. in giro per il mondo.

Re: a che serve quel secchiello?

06/09/2020, 15:17

Guarda su youtube.com




Guarda su youtube.com




venerdì 23 novembre 2018

LA MISTERIOSA BORSA DEGLI DEI

23 nov, 13:13


Immagine

Foto: la STELE DEGLI AVVOLTOI dal sito paleolitico di GOBEKLI TEPE (12.000 a.C.). Evidenziata la raffigurazione della BORSA DEGLI DEI.


Il concetto racchiuso in ogni antico simbolo che non riusciamo a decifrare, in realtà risiede nei sotterranei della psiche, nella sua parte addormentata, che apparentemente ignoriamo. Da millenni la mente umana è caduta in preda ad un'amnesia che l'allontana dalla sua realtà infinita, e dalla ritualità iniziatica che l'ha accompagnata fin dalla notte dei tempi. Nessun errore di percorso: l'oblio era necessario affinchè l'uomo potesse comprendere e sperimentare in quale tragica calamità consiste la separazione da se stesso e dalla totalità cosmica, per concretizzare la sua essenza spirituale, per compiere il prossimo passo evolutivo.

La cosiddetta BORSA DEGLI DEI (che in ambito accademico viene considerata uno strumento di peso e misura, o "weight", anche se è palesemente un'attribuzione un po' forzata) è senza dubbio uno dei simboli più misteriosi di questa ritualità, appunto per la sua forma simile a quella di una "borsetta" o, in ogni caso, un contenitore, qualcosa che viene tenuto con sè, conservato gelosamente. Questo oggetto viene rappresentato sia su bassorilievi e dipinti, sia in forma autonoma, come manufatto a tutto tondo. La sua raffigurazione più antica si trova presso il TEMPIO PALEOLITICO DI GOBEKLI TEPE, certamente il più importante sito megalitico del mondo, che testimonia l'origine ancestrale ed intuitiva delle conoscenze che la nostra epoca sarà destinata a dimostrare sempre più mediante l'indagine scientifica.

TESTIMONIANZA DELL'ANTICA CONNNESSIONE UNIVERSALE

Quest'immagine della BORSA DEGLI DEI non è altro che una delle innumerevoli ed incontestabili testimonianze di un'antichissima CULTURA UNIVERSALE, condivisa da tutti i popoli del mondo e custodita, in seguito, gelosamente da caste sacerdotali e culti segreti. Possiamo portare ad esempio l'ALBERO DELLA VITA, le cui profonde radici (nel mondo della manifestazione) permettono la realizzazione spirituale; la SVASTICA, presente nei reperti paleolitici di MEZIN, in Ucraina, risalenti a 15.000 anni fa e simboleggiante la ciclicità e l'equilibrio cosmico; il CADUCEO, simbolo di conciliazione degli opposti, guarigione e pacificazione, presente dalla CIVILTA' VEDICA, agli EGIZI, agli HITTITI, agli EBREI, ecc...inoltre lo stesso abusato simbolo del CUORE, presente fin dal Paleolitico, ad esempio sul corpo di un mammuth dipinto nella CAVERNA DEL PINDAL, in SPAGNA (risalente a 23.000 anni fa), e moltissime altre testimonianze di una cultura universale comune a tutti i popoli e tutte le civiltà, le cui divinità, culti e manifestazioni esteriori non erano altro che diverse espressioni degli stessi principi e delle stesse conoscenze profonde ed intuitive delle leggi universali e dei segreti nascosti dietro il velo dei fenomeni materiali.

SIMBOLO DI CONOSCENZA E POTERE?

Questo simbolo misterioso (la BORSA DEGLI DEI) si trova in ogni luogo e in ogni tempo, a partire dal già citato tempio di GOBEKLI TEPE (11.000 a.C.) fino alle raffigurazioni dei SUMERI, degli EGIZI, nelle iconografie delle DIVINITA' VEDICHE, nei petriglifi preistorici nel canyon di COSO MOUNTAIN, in California, risalenti a 10.000 anni fa; nel sito archeologico di LA VENTA, in Messico (testimonianza della civiltà degli OLMECHI), la borsa si trova in una raffigurazione di QUETZACOATL, il SERPENTE PIUMATO, simbolo di morte e resurrezione; inoltre nelle decorazioni tribali dei MAORI della NUOVA ZELANDA, presso gli insediamenti neolitici della cultura JIROFT, in IRAN. La borsa si trova effigiata nel geroglifico indicante il nome della regina NEITHOTEP, moglie di Re NARMER, della I Dinastia egizia, la prima donna di cui si conosce il nome della storia. Ad esempio, presso i SUMERI le "borse" erano associate all'iconografia degli ANUNNAKI (divinità simboleggianti i 7 archetipi fondamentali mediante i quali l'infinito si manifesta nella realtà fenomenica). Dunque, l'oggetto misterioso è sempre impugnato da entità legate all'idea del potere, della conoscenza e al mistero dell'esistenza. La CONOSCENZA è POTERE, consapevolezza che proviene dalle profondità recondite della psiche aprendo le porte dei segreti e dei misteri del Cosmo; Conoscenza e potere che vengono trasmessi, consegnati di generazione in generazione a tutti coloro che ne sono degni e, nello stesso tempo, gelosamente custoditi nella propria interiorità. Dunque, la BORSA, più che uno scrigno, diventa uno strumento di "trasmissione", indicante un "passaggio di consegne" da una generazione all'altra, o da un individuo all'altro. "CHI HA OCCHI PER VEDERE VEDA, CHI HA ORECCHI PER INTENDERE, INTENDA": questo sembra suggerire il misterioso oggetto impreziosito da simboli ancestrali, simile ad una capsula del tempo.

UNA RAPPRESENTAZIONE DELL'UNITA' COSMICA?

L'interessante teoria della scrittrice statunitense KERRY SULLIVAN, della Boston University, suggerisce l'interpretazione della BORSA DEGLI DEI come una rappresentazione semplice e diretta del COSMO, ricordando che ogni cultura e civiltà del pianeta ha sempre considerato il semicerchio (che in questo caso è raffigurato dal cinturino della borsa) come simbolo celeste, immateriale e spirituale, mentre il quadrato (la borsa in questo caso) è associato alla materialità e al mondo della rappresentazione. Possiamo spingerci ancora più in là, osservando che quest'oggetto non è soltanto un "quadrato" bidimensionale, ma anche un contenitore, perchè custodisce il segreto dell'esistenza nascosto nella materia. Possiamo ricordare, a questo proposito, le immagini della dea ISIDE velata o il CUBO di SATURNO, Signore del Cosmo primordiale. E in cosa consiste la conquista della pienezza e, dunque, del potere sulla realtà fenomenica? Nella consapevolezza dell'unità fra materia e spirito, nella visione della continuità e dell'unità fondamentale dei fenomeni e di tutto ciò che vive ed esiste nell'universo. Quello che possiamo definire: la conquista dell'Infinito, la concretizzazione dello Spirito, la liberazione del Cuore pulsante del Sè interiore dalle scorie dell'illusione.

UNA REMINISCENZA DELLA PREISTORICA BORSA DEL CACCIATORE?

L'origine di questa rappresentazione, poi elevata a funzione rituale, potrebbe anche affondare le radici nell'importanza che assumeva il ruolo del CACCIATORE PREISTORICO e del bottino trasportato dal suo zaino, anche se ci rendiamo conto che questa può essere un'ipotesi troppo semplicistica, ma dobbiamo ricordare che ogni funzione pratica e materiale trova sempre, per estensione, una corrispondenza superiore e spirituale. Dunque l'iconografia dell'antica "BORSA DA CACCIA" potrebbe, per l'importanza vitale della sua funzione nei millenni, essere stata tradotta come un simbolo cosmico di ricchezza e abbondanza. Possiamo notare, infatti, come nella maggior parte delle raffigurazioni, la borsa non sia raffigurata come un mero simbolo astratto, ma ne vengano indicati i particolari degli anelli uniti al cinturino e dell'intreccio della legatura. Quindi, si suppone che fosse un oggetto concreto.


In CONCLUSIONE: gli antichi simboli sono rappresentazioni di concetti inconsci che accompagnano un percorso iniziatico universale lungo millenni, non sono astrazioni mentali, ma provengono dal CUORE, dalla profondità, dagli abissi interiori. La loro funzione è quella di condurre alla comprensione, al riconoscimento della radice infinita di ogni realtà, al risveglio della Coscienza. I simboli non sono antichi, nè moderni, nè appartenenti ad un luogo o ad un altro, ad un'epoca o ad un'altra: essi semplicemente SONO, assoluti, eterni e vivi, e ci osservano attendendo il momento propizio per svelarci il loro segreto.

Alessia Birri



GALLERIA FOTOGRAFICA:


Immagine

Frammento di un elmo di bronzo dell'era di ARGISTIH I, del REGNO DI URARTU (ARMENIA). Vi è raffigurato l' '"ALBERO DELLA VITA" e i personaggi che lo affiancano, divini o regali, recano con sè la BORSA DEGLI DEI. L'elmo fu scoperto durante gli scavi della fortezza di Teyshebaini a Karmir-Blur (Collina Rossa). 786 a.C. – 764 a.C.



Immagine

Rappresentazione della BORSA DEGLI DEI in un manufatto litico mesopotamico. Non ho potuto trovare fonti che ne riportano la datazione precisa, ma potrebbe essere dal 3000 al 2000 a.C. La grande casa raffigurata sull'oggetto potrebbe simboleggiare il corpo del dio TELIPINU, reggitore dell'ordine cosmico e della Natura, equiparato ad una grande casa, metafora del Cosmo.



Immagine

Louvre Museum. Rilievo di "GENIO ALATO" Periodo neo Assiro, 721-705 a.C. PALAZZO DI SARGON II a Khorsabad, antica DURSHARRUKIN, IRAQ. Periodo del Regno di Sargon II, (721-705 a.C.); nella mano reca la BORSA DEGLI DEI.



Immagine

Manufatto mesopotamico come rappresentazione della BORSA DEGLI DEI, risalente a circa 3000 - 2000 a.C. La divinità raffigurata possiede zampe caprine o taurine e tiene a bada due leoni a voler rappresentare l'equilibrio delle forze opposte. Ai lati due scorpioni, simboli di protezione e, allo stesso tempo, delle profondità della Terra. Forse la scena è legata alle storia dell'EPOPEA DI GILGAMESH. Stile interculturale.



Immagine

BORSA DEGLI DEI in pietra, dalla città sumera di UR, risalente al 2500 a.C., decorata con gli occhi, stelle e rosette a forma di stella a otto punte, simbolo sia di Inanna che del biblico Salomone.



Immagine

Statuetta appartenente alla cultura TAIRONA. I TAIRONA erano un gruppo tribale stanziato in COLOMBIA dal 900 al 1600 d.C. La BORSA DEGLI DEI nella sua mano destra.



Immagine

La borsa è raffigurata nel geroglifico indicante il nome della regina NEITHOTEP, moglie di Re NARMER, della I Dinastia egizia, la prima donna di cui si conosce il nome della storia.



Immagine

Frammento di vaso con il nome della regina NEITHOTEP. La BORSA DEGLI DEI si trova effigiata nel geroglifico indicante il nome della regina Neithotep, moglie di Re NARMER, della I Dinastia egizia, la prima donna di cui si conosce il nome della storia.



Immagine

Nel sito archeologico messicano di LA VENTA, troviamo una stele di pietra raffigurante l'antico dio mesoamericano QUETZACOATL, sulla quale compare la misteriosa "BORSA DEGLI DEI". 1200 a.C. circa, civiltà degli OLMECHI.



Immagine

Nell'antico tempio indiano di GANGAICONDA CHOLAPURAM, risalente al 1025 d.C, su un bassorilievo raffigurante il dio SHIVA, pendente dai rami di un albero, compare la misteriosa BORSA DEGLI DEI.



Immagine

La BORSA DEGLI DEI si bassorilievi della STELE DELL'AVVOLTOIO del TEMPIO PALEOLITICO di GOBEKLI TEPE, risalente a 11.000 a.C.



Immagine

Una raffigurazione della BORSA DEGLI DEI in un bassorilievo del PALAZZO DI ASSURNASIRPAL, nella capitale dell'impero assiro NIMRUD.



Immagine

Il Dio MAYA della pioggia, adorato in Messico dal 300 al 900 d.C. La BORSA DEGLI DEI si trova fra le sue mani.



Immagine

Collage di divinità assire recanti la BORSA DEGLI DEI.



Immagine

Placca votiva in lamina bronzea dal REGNO DI URARTU - ARMENIA (risalente all'860 - 585 a.C.)



Immagine

La BORSA DEGLI DEI raffigurata in un altorilievo in avorio, dall'antico regno di URARTU, situato tra la Mesopotamia e l'Asia Minore, che successivamente divenne Armenia, risalente all'860 - 585 a.C. Mus.of Anatolian Civ., Ankara, TÜRKİYA.



Immagine

Rappresentazione della BORSA DEGLI DEI sulle statue del TEMPIO TOLTECO di TULA, in Messico, risalente all'VIII secolo d.C.



Immagine

Totem dall'isola indonesiana di SUMBA, sui bassorilievi del quale si trova la BORSA DEGLI DEI.



Immagine

Un rilievo del del XIV secolo a.C. raffigura un "uomo-pesce" con una pala e un secchio. Il suo nome è DAGON: l'uomo-pesce, ed appartiene ad un'iconografia comune a tutti i continenti e a tutte le epoche storiche e preistoriche, simbolo della connessione universale esistente in epoche remote fra tutti i popoli della Terra, la cui ritualità è da sempre sopravvissuta, divenendo segreta, presso i culti iniziatici di ogni tempo. Tempio di Adda, dio delle tempeste, da Aleppo.



Immagine

Manufatto litico a forma di BORSA DEGLI DEI, da TEPE YAHYA. Tepe Yahya è un sito archeologico nella provincia di Kermān, in Iran, Tepe Yahya fu occupato, con interruzioni, dal tardo Neolitico (circa 5.500 aC) al primo periodo sasanide (300 d.C).



Immagine

La BORSA DEGLI DEI in un manufatto litico dal sito neolitico di TEPE YAHYA, IRAN. Tepe Yahya è un sito archeologico nella provincia di Kermān, in Iran, Tepe Yahya fu occupato, con interruzioni, dal tardo Neolitico (circa 5.500 aC) al primo periodo sasanide (300 d.C).



Immagine

Louvre Museum. Rilievo di "GENIO ALATO" con la BORSA DEGLI DEI. Periodo neo Assiro, 721-705 a.C. Palazzo di SARGON II a Khorsabad, antica DURSHARRUKIN, Iraq.



Immagine

Pannello con bassorilievo dal PALAZZO REALE ASSIRO, raffigurante il dio alato NISROCH, recante con sè la BORSA DEGLI DEI. (Nimrud, ca. 883–859 a.C.)



Immagine

Manufatto litico rappresentante la BORSA DEGLI DEI, dalla cultura neolitica di JIROFT, Iran, risalente a circa 5500 a.C. Sono presenti simboli ancestrali come lo SCORPIONE, l'UOMO-PESCE, le CORNA sul capo delle divinità gemelle come simbolo di energia vitale e potenza. Le figure contrapposte possono simboleggiare la dualità cosmica.



Immagine

Immagine

Manufatto litico raffigurante la BORSA DEGLI DEI, risalente al 3° millennio a.C. ed appartenente alla cultura di JIROFT, Iran.



Immagine

Uno degli antichi manufatti dalla cultura neolitica di JIROFT, IRAN, dai 5000 ai 7000 anni a.C.



Immagine

Questa BORSA DEGLI DEI mesopotamica in clorite raffigura il comune tema dell'AMMAESTRATORE DI ANIMALI, che in realtà rappresentano FORZE, dal profondo valore simbolico; il disegno è quasi identico a quello di una grande nave trovata in Iraq, e ora nel British Museum. Il pezzo è di circa 22,5 cm di altezza. Periodo 5000 anni.



Immagine

Bassorilievo sumero raffigurante la divinità OANNES, metà uomo e metà pesce, simboleggiante la profondità della conoscenza iniziatica che risiede negli abissi della psiche. Con sè reca la famigerata BORSA DEGLI DEI. 3000 o 2000 a.C.



Immagine

Frammento dell'altare della dea assira di YANOUH, 700 - 800 a.C. raffigurante la BORSA DEGLI DEI. Beirut National Museum.



Immagine

Un team di ricercatori giapponesi e peruviani scopre, nel 2015, a nord del Perù, la cosiddetta TOMBA DEL GIAGUARO, in cui sono stati inumati i corpi di due sacerdoti appartenenti alla cultura PACOPAMPA, risalente ad almeno 2700 anni fa. In questa foto il ritrovamento di una BORSA DEGLI DEI sotto forma di manufatto litico. La scoperta è avvenuta nella regione di Cajamarca, 800 chilometri a nord di Lima.



Immagine

Placca etrusca raffigurante il dio ARISTAIOS, divinità minore nel pantheon greco ed etrusco, legato al mondo agricolo. Nella mano regge la BORSA DEGLI DEI. VII secolo a.C.



Immagine

I petroglifi di COSO ROCK, in Nord America, un canyon che si estende da Mojave Desert e Coso Range, in California, nei quali è raffigurata la BORSA DEGLI DEI. I petroglifi preistorici risalgono ad almeno 10.000 anni fa, se ne contano almeno 100.000 lungo tutto il Canyon; è difficile affermare da quali popolazioni siano stati realizzati e costituiscono uno scenario quasi onirico di animali e simboli.



Immagine

Placca d'avorio con guerriero barbuto con BORSA DEGLI DEI e pigna. VIII secolo a.C., Mesopotamia. Fine arts Museum of San Francisco.




Immagine

Sigillo cilindro, Periodo: Mitanni Data: ca. XV-XIV secolo a.C. , in cui è presente LA BORSA DEGLI DEI nella mano di una divinità alata. Il REGNO DI MITANNI apparteneva alla stirpe indo-ariana, un'elite aristocratica che si impose sulla popolazione hurrita, che non apparteneva nè al ceppo indoeuropeo, nè a quello semitico. L'aristocrazia mitannica era depositaria dell'antichissima conoscenza e saggezza vedica e in un trattato fra Regno di Mitanni e Hittiti vengono invocate le divinità dei VEDA: MITRA, VARUNA, INDRA, NASATYA.



Immagine

Manufatti raffiguranti la BORSA DEGLI DEI, provenienti dal territorio della BACTRIANA, nell'odierno nord dell'Afghanistan. (CA. 2800-2400 A.C.)



Immagine

Manufatti raffiguranti la BORSA DEGLI DEI, provenienti dal territorio della BACTRIANA, nell'odierno nord dell'Afghanistan, purtroppo mancanti della parte superiore. (CA. 2800-2400 A.C.)



Immagine

Dalla cultura neolitica di JIROFT, LA BORSA DEGLI DEI raffigurata da un raffinatissimo manufatto litico cerimoniale, risalente ad almeno il 3000 a.C. IRAN.



Immagine

Dalla cultura neolitica di JIROFT, raffigurazione della BORSA DEGLI DEI come manufatto litico. Terzo Millennio a.C. Museo dell'Azerbaijan.



Immagine

Purtroppo ho trovato solo questa piccola foto di questo manufatto appartenente alla cultura tardo neolitica di JIROFT, IRAN, circa 3000 a.C. Lo stesso simbolo dei serpenti intrecciati con la testa di leone si trova nei sigilli sumeri e sulla tavoletta del primo Re egizio, NARMER. Importante simbolo iniziatico indica probabilmente il raggiungimento della completezza.



Immagine

Il Complesso Archeologico BACTRIA MARGIANA (o BMAC, noto anche come civiltà Oxus) è il nome dato ad una cultura dell'età del bronzo dell'Asia centrale. Datato a ca. 2300-1700 aC, e centrato sull'Amu Darya superiore (fiume Oxus), si trova nell'attuale Afghanistan settentrionale, nel Turkmenistan orientale, nell'Uzbekistan meridionale e nel Tagikistan occidentale. Da Susiana alla Persia centrale e alla Persia orientale (Bactria), hanno portato i loro simboli di draghi come quelli trovati nel Distretto di Kerman a sud del Mar Caspio: Questo è il simbolo ormai consacrato dei DRAGHI GEMELLI CON LA FENICE, un glorioso uccello mitico che viene spesso mostrato con un drago o il simbolo del drago gemello . Qui è lavorato in steatite, una pietra tenera. In altri tempi e luoghi, è stato prodotto in giada, specialmente in quelle che oggi sono le moderne zone autonome della Cina: la Mongolia Interna e la provincia dello Xinjiang nelle vicinanze.



Immagine

Manufatto appartenente alla cultura tardo neolitica di JIROFT, IRAN, circa 3000 a.C., cosiddetto BORSA DEGLI DEI con bassorilievi raffiguranti una FENICE e due SERPENTI DALLA TESTA LEONINA.



Immagine

Artefatto della civiltà JIROFT del 3500 a.C. che raffigura due ghepardi che circondano un uomo in abito sacerdotale. IRAN.



http://alessia-birri.blogspot.com/2018/ ... i-dei.html

Re: a che serve quel secchiello?

07/09/2020, 06:35

ottimo Wolf! mi hai anticipato su alcune foto con le quali volevo fare dei collegamenti...BENE, farò riferimento alle tue senza rimetterle se NON necessario... [:290] [:264]

cinque o sei di queste, tra l'altro, NON le conoscevo!..quella del "dio della pioggia" dei Maya è assolutamente devastante! bellissima icona 3D di un personaggio INEQUIVOCABILMENTE identificabile come NON coevo alle cività succitate, così POI come anche per le antecedenti... [:246] [:305]

se non sono PROVE INCONTESTABILI queste! è lapalisse...NON confutabile... [:300] [:305]

[:295]

Re: a che serve quel secchiello?

07/09/2020, 11:39

caro Wolf,
qui sembra un po' più grande [:296]

Immagine

https://www.pinterest.it/pin/333407178658872499/

ciao
mauro

Re: a che serve quel secchiello?

07/09/2020, 12:08

cari amici ,
naturalmente potremmo formulare , congetture e illazioni su cosa servissero, tuttavia
volevo porre l'accento su molti oggetti del recente passato di cui si è dimenticata la funzione
https://bestlifeonline.com/old-household-objects/

ce ne sono tanti altri [;)]

mi sono poi venuti in mente
Immagine

di cui anche molti utenti del forum , non hanno mai fatto uso [:D]

e, se trovati tra migliaia di anni , potrebbero essere interpretati come "elementi decorativi" [8D]

ciao
mauro

Re: a che serve quel secchiello?

07/09/2020, 12:44

Infatti, è proprio il ragionamento che faccio io. Penso alle foto di gente col cellulare in mano che oggi ci sdembrano socntate ma venissero ripescate tra qualche centinaio di anni o migliaio chissà...

Re: a che serve quel secchiello?

07/09/2020, 16:52

Intanto ringrazio Wolframio per la stupenda carrellata di immagini delle borsette.
I mnufatti che si vedono sono ovviamente repliche di ciò che i terrestri di ogni luogo osservarono nelle mani degli Dei extraterrestri scendendo dalle loro navi.

Questo e' quanto ci spiegarono riguardo alle borsette gli stessi utilizzatori di tali apparecchietti portatili.
Strumento per rimanere in contatto con la nave.
Del resto e' una cosa abbastanza semplice produrlo oggi, ma qualche migliaio di anni fa era una diavoleria [:299]

Immagine

A: PULSANTI MULTIFUNZIONI

B: RISOLUZIONI IMMAGINI

ANALISI SUOLO

ANALISI AMBIENTE

ANALISI MAGNETICHE

C: COMUNICAZIONI VOCALI TERRESTRI

D: ANTENNA COLLEGATA ALLA NAVE

Per chi vuole leggere l'intera comunicazione ricevuta:

https://oannes.myblog.it/2017/01/02/una-leggenda-molto-reale/

Re: a che serve quel secchiello?

07/09/2020, 19:27

L'ultimo Shamir rimasto diventato Santo Graal. [:296]

Re: a che serve quel secchiello?

08/09/2020, 04:46

lo Shamir non era una borsetta ma una sorta di pettorina con dei pulsanti, ovviamente come oggi potrebbero esserci diversi modelli dello stesso strumento, quindi chissà...

Re: a che serve quel secchiello?

08/09/2020, 07:38

MaxpoweR ha scritto:lo Shamir non era una borsetta ma una sorta di pettorina con dei pulsanti, ovviamente come oggi potrebbero esserci diversi modelli dello stesso strumento, quindi chissà...

Come fai ad affermare questo?, se anche tu mi contesti che la capitale di Atlantide nel Canale di Sicilia non vi sono prove palesi e neanche indizi?.

Re: a che serve quel secchiello?

08/09/2020, 10:17

sta scritto su Impronte degli Dei, di Hancock

Re: a che serve quel secchiello?

08/09/2020, 14:01

se non ricordo male era tipo l'EFOD biblico col quale si metteva in comunicazione l'esercito a terra con il khavod di YHWH.

Re: a che serve quel secchiello?

08/09/2020, 17:24

Secondo una interpretazione più moderna (Mauro Biglino) l'efod sarebbe anche potuto essere un oggetto che veniva usato per comunicare con Yahweh e riceverne delle risposte brevi di tipo Si No, ad esempio di tipo strategico per il da farsi in battaglia o altre situazioni di grande importanza. Il saggista a titolo d'esempio e di chiarificazione fa anche una sorta di parallelismo tra l'efod e l'iPhone.
https://it.wikipedia.org/wiki/Efod

Oh! ma questi antichi Ebrei sapevano tutto più degli antichissimi Egizi!. [:291]
Chissà se per comunicare usavano Carte prepagate!. [:D] [:o)]

Re: a che serve quel secchiello?

09/09/2020, 05:20

bleffort ha scritto:questi antichi Ebrei sapevano tutto più degli antichissimi Egizi


Mosè era egiziano, per adozione...numero 2(due) d'Egitto... [:290] [;)]

https://it.wikipedia.org/wiki/Mos%C3%A8

ed era stato iniziato dai sacerdoti egizi...tanto da dimostrare poi, nell'esodo dall'Egitto, di saperne PIU' di loro... [:305]


un lampo, una reminiscenza..."storica", indimenticabile... [:D]

Guarda su youtube.com



[:295]
Rispondi al messaggio