MAJESTIC – NOVITA' 2018/19
Nell’edizione dello scorso dicembre del MUFON Journal è stata pubblicata la prima analisi dettagliata di un documento trapelato della DIA (Defense Intelligence Agency) di 47 pagine, e divulgato il 17 giugno 2017, che offre la sorprendente conclusione che sia autentico. Il documento della DIA fornisce un’ampia panoramica della storia ufficiale del contatto extraterrestre con la Terra e attribuisce l’inizio della moderna era degli UFO alle trasmissioni radio effettuate a Colorado Springs da Nikola Tesla, che spinsero gli extraterrestri a inviare qui dei velivoli interstellari per indagare. Il tutto culminò in alcuni crash UFO, come quello di Roswell (1947) e di Aztec (1948) e all’avvio di formali relazioni diplomatiche con un gruppo di extraterrestri dall’aspetto umano durante l’amministrazione Eisenhower.
I crash e le EBE
L’autore dell’articolo sul MUFON Journal, il Dr. Robert Wood, è il principale autenticatore del mondo per quanto riguarda i controversi documenti Majestic, materiale assai discusso che sembrerebbe contenere informazioni top-secret sulle attività del famigerato Majestic 12, istituito nel settembre 1947 per gestire la questione UFO/ET. Ex ingegnere aerospaziale per la McDonnell Douglas, con alle spalle una carriera di 43 anni, Wood ha iniziato le sue ricerche per l’autenticazione dei documenti Majestic nel 1995 con suo figlio Ryan. Nel suo articolo, intitolato “Forty-seven Pages From the DIA: Why Should We Care?”(Quarantasette pagine dalla DIA: perché ci dovrebbe importare?), Wood fornisce una breve panoramica del documento in esame: «Fondamentalmente, ci sono cinque parti di contenuto intellettuale: (1) obiettivo, storia e organizzazione del MJ-12; (2) dettagli sul recupero del crash di Roswell del 1947; (3) dettagli sul recupero del crash di Aztec del 1948; (4) conversazioni condensate con l’EBE di Aztec; e (5) questioni di sicurezza nazionale o rischio di disordini culturali, insieme a scambi diplomatici e culturali negli anni ‘70 e ‘80 nel visitare alcuni dei mondi delle EBE». Nel documento della DIA, Wood trova una serie di ragioni che ne indicherebbero l’autenticità e il motivo per cui sarebbe un errore limitarsi a liquidarlo, come molti ricercatori UFO hanno fatto fino a oggi. La sua analisi dettagliata della battitura, degli errori di ortografia, delle firme, delle persone citate, ecc., nel documento lo portano a concludere che si tratti di un briefing dettato da un membro del Majestic 12 a due dattilografi, che hanno battuto le 47 pagine, e una copia del documento è stata conservata su microfilm dalla DIA: «Se si riflette sul motivo per cui sono stati fatti così tanti errori in un documento ufficiale su microfilm – scrive Wood -, si pronuncia la parola o la frase sulla sinistra e si guarda quella corretta sulla destra, di solito sembrano la stessa cosa. Questo sarebbe coerente se il documento fosse il risultato della dettatura con due diversi dattilografi. Sarebbe coerente con il fatto che il MJ-12 (in questo caso un membro MJ-1) abbia dettato una volta sola un riassunto base informativo per un nuovo membro, perché a quanto pare non ce n’era uno disponibile da precedenti registrazioni scritte al tempo del presunto briefing ». La copertina del documento della DIA fa riferimento a un “briefing preliminare” creato dall’Office of Counter Intelligence della DIA l’8 gennaio 1989. Il titolo completo del pacchetto informativo è “Assessment of the Situation/Statement of Position on Unidentified Flying Objects” ed è indirizzato all’Ufficio del Presidente. Viene naturale dedurre che il briefing fosse destinato al presidente eletto George Bush, l’allora vicepresidente e vincitore delle elezioni presidenziali del 1988. Tuttavia, analizzando l’unica firma che appare sul documento, Wood conclude che il briefing fosse in realtà destinato a un illustre astrofisico del MIT, il Dr. Philip Morrison: «Questa è l’unica firma sul documento, e la prima cosa da domandarsi dovrebbe essere se si trattasse di un nuovo membro da mettere al corrente oppure se fosse colui che informava. Sembra molto più logico che fosse colui che veniva informato».
Morrison, Sagan e Menzel
Il Dr. Morrison iniziò la sua carriera come fisico nucleare lavorando al Progetto Manhattan e spostando la propria area di competenza in astrofisica, disapprovando la corsa agli armamenti nucleari. Divenne famoso per i suoi libri e documentari di astrofisica e continuò a fare il professore al MIT. Nel 1987, Morrison condusse una miniserie di astrofisica in sei parti per la PBS intitolata “The Ring of Truth”. Esistono significative prove circostanziali che il documento della DIA fosse un briefing dettato dal capo del Majestic-12 al Dr. Morrison. Nel suo articolo per il MUFON, Wood sostiene che Morrison fosse in rapporti amichevoli con Carl Sagan, che alcuni ritengono sostituì il Dr. Donald Howard Menzel come membro del Majestic-12 dopo il pensionamento e/o la morte di quest’ultimo nel dicembre 1976: «Philip Morrison era un professore molto illustre, protégé di Oppenheimer e molto probabilmente a conoscenza di questioni di sicurezza, anche se non ci sono prove. Ci sono prove, tuttavia, che fu molto collegiale con Carl Sagan durante la sua carriera, contribuendo a organizzare un simposio [UFO] a Boston al termine della ricerca in Colorado». Menzel era stato indicato come MJ-10 nel documento sul Briefing Eisenhower. Nel suo libro Top Secret/MAJIC, il famoso ricercatore UFO Stanton Friedman ha fornito prove dettagliate del fatto che il Dr. Menzel fosse effettivamente un membro del Majestic 12, sebbene abbia scritto diversi libri che sfatavano il fenomeno UFO ed è meglio conosciuto per i suoi libri di astronomia come Field Guide to the Stars and Planets (1964). Prima o subito dopo la morte di Menzel, il Majestic 12 stava cercando un astronomo/astrofisico che potesse sostituirlo, che avesse una solida formazione scientifica, fosse ben noto al pubblico e avesse ricevuto la raccomandazione di Menzel. Sagan rispondeva a questi requisiti scientifici, essendo ricercatore presso la Berkeley Universty quando il suo lavoro alle missioni della NASA su Venere e Marte ricevette un ampio riconoscimento scientifico. Il suo lavoro giunse all’attenzione del Dr. Menzel, che fece in modo che Sagan diventasse Assistant Professor all’Università di Harvard (1963-1968). Dopo che gli era stata negata la posizione di ruolo ad Harvard, ironicamente a causa della crescente popolarità che stava riscuotendo il suo approccio generalista alla scienza, Sagan si trasferì alla Cornell University, ma Menzel rimase comunque un suo deciso sostenitore. Sagan divenne una celebrità grazie ai suoi libri e documentari, incluso il suo pluripremiato Cosmos, trasmesso sulla PBS nel 1980, che venne visto da 500 milioni di persone in 60 paesi. Sembrava dunque proprio lui lo scienziato più adatto a sostituire Menzel. Allo stesso modo, nel gennaio 1989, quando il Majestic 12 stava cercando un sostituto a Sagan, a causa del suo imminente ritiro (probabilmente ricopriva quel ruolo almeno dal 1976) o per qualche altra ragione (Sagan morì il 20 dicembre 1996), il Dr Morrison fu una scelta sicura dato il suo pedigree scientifico, la sua notorietà pubblica e i suoi buoni rapporti con Sagan. Questa è una prova circostanziata importante a sostegno dell’autenticità del documento della DIA. Inoltre, il fatto che il documento del 1989 fosse solo un briefing dettato dal capo del Majestic 12 per un nuovo membro che aveva preso il posto di Sagan significa che non erano state impiegate molte risorse per preparare il briefing. La natura ad hoc del documento può spiegare le grosse incongruenze, gli errori di ortografia, il taglia e incolla di diversi documenti, ecc., come hanno sottolineato molti critici. Nel suo articolo, Wood conclude a favore dell’autenticità del documento della DIA: l’identificazione del Dr. Morrison come il destinatario del briefing, anziché il vicepresidente (presidente eletto) Bush, aiuta a corroborare l’autenticità del documento. Il briefing era per Morrison, che doveva prendere il posto di Sagan nel MJ-12 a causa del suo ritiro, dovuto allo scadere di qualche termine, dopo i suoi 13 anni o più di servizio come MJ-10?
Gli alieni in visita
Secondo le informazioni contenute nel documento qui in esame, il famoso scienziato serbo Nikola Tesla inviò pionieristicamente delle radiotrasmissioni nello spazio esterno alla fine dell’800, allertando lontane civiltà extraterrestri dell’esistenza dell’umanità e spingendole a intraprendere un viaggio fino al nostro pianeta. In seguito, nel 1954, il presidente Eisenhower avrebbe avviato delle relazioni diplomatiche con questi visitatori. Il documento è stato fatto pervenire, da un whistleblower rimasto anonimo, a Heather Wade, conduttrice dello storico programma radiofonico Midnight in the Desert, la quale ha rivelato la sua esistenza durante la trasmissione del 14 giugno 2017, dichiarando di conoscere il whistleblower che glielo aveva fornito e di ritenerlo una fonte attendibile, ma che non avrebbe rivelato la sua identità. Ulteriori informazioni sono state fornite anche a Linda Moulton Howe, e ci sono dunque due fonti, entrambe militari in pensione. Di seguito riporto i punti chiave del documento e il loro significato. L’ufficiale del briefing riportato nel documento come MJ-1, in base a precedenti storici, era l’allora direttore della CIA William Webster, che precedentemente era stato direttore dell’FBI, e a quanto pare l’unica persona ad aver mai ricoperto entrambi i ruoli. Nel documento si parla di quattro gruppi di visitatori extraterrestri, elencati in ordine di importanza per il nostro pianeta, specificando se fossero amichevoli o meno: A. Umanoidi simili ai terrestri. Ci sono diverse varianti, più o meno come noi. La maggior parte sono amichevoli e costituiscono la gran parte dei nostri contatti EBE. La maggior parte ha un alto livello di capacità psichiche e tutti usano scienza e ingegneria avanzata. B. Piccoli umanoidi o “Grigi”. I Grigi, così chiamati per la tonalità della pelle di gran parte di loro, sono una specie di droni, non dissimili dalle api o formiche operaie. Sono per lo più sotto il controllo psichico degli umanoidi simili ai terrestri, che li allevano come animali domestici (o una specie di schiavi Presupponendo che i Grigi siano sotto controllo benevolo, sono innocui. C. EBE non umanoidi. Ve ne sono diverse classi e provengono da mondi in cui la morfologia dominante ha seguito un diverso corso evolutivo. Molti sono pericolosi non perché abbiano intenzioni ostili organizzate, ma perché non considerano sacra la vita umana. Finora, il contatto è stato minimo, con solo una manciata di incontri sfortunati. D. Entità trasmorfiche. Di tutte le forme di EBE studiate finora dall’Operazione Majestic, queste sono le più difficili da comprendere o persino da descrivere. Sostanzialmente, non sono “esseri” o “creature”, ed esistono in un’altra dimensione o piano che non fa parte del nostro spazio o tempo. Non usano dispositivi né viaggiano nello spazio. In sostanza, queste entità sono composte da energie mentali pure. È stato detto (da altre EBE) che possono assumere qualsiasi forma fisica canalizzando energia.
L’era dei dischi
Come suggerisce la descrizione, gran parte delle interazioni extraterrestri sono descritte come amichevoli, in particolare quelle che coinvolgono le entità di aspetto umano, che si sono impegnate in una serie di interazioni non ostili con l’umanità sin dall’epoca della trasmissione radio di Nikola Tesla. Il documento continua: «Nel 1899, lo scienziato iugoslavo dell’elettricità Nikola Tesla, più noto per la sua introduzione della corrente alternata alla trasmissione di energia elettrica e un dispositivo da laboratorio che ha preso il suo nome (la bobina di Tesla), intraprese una serie di ricerche che hanno fatto di questo il secolo dei dischi. Tesla sosteneva da tempo che fosse possibile trasmettere direttamente energia elettrica pura a distanza senza perdita di potenza e senza fili. Nel 1899, e con il sostegno del governo e del mondo scientifico privato, Tesla aveva scelto un sito vicino a Colorado Springs, in Colorado, per condurre un esperimento massivo e mai ripetuto… Lo scopo di Tesla era raccogliere il campo magnetico della Terra e usare la Terra come enorme trasmettitore per inviare segnali nello spazio esterno nel tentativo di contattare chiunque ci potesse essere. Tesla non aveva idea che lo specifico tipo di energia che aveva generato stesse viaggiando nello spazio creando grande scompiglio a molti anni luce di distanza». Senza rendersene conto, l’uso del campo magnetico terrestre da parte di Tesla aveva creato una dirompente arma a energia, la prima arma a energia diretta del mondo, ma su scala planetaria! L’effetto è stato analogo allo sviluppo del Warp Drive nella serie Star Trek, e per la prima volta l’umanità veniva individuata nel radar galattico. Il documento descrive cosa è successo: «L’intelligenza extraterrestre (IE) ha tentato di rispondere alle sue trasmissioni in forma di codice binario che usano abitualmente per comunicazioni a lungo raggio (evidentemente queste energie agiscono istantaneamente a distanza e non si limitano alla velocità della luce) per chiedere che cessasse la trasmissione. Ovviamente Tesla non aveva modo di capire il messaggio ricevuto dallo spazio. Fortunatamente, la rabbia dei residenti locali per gli effetti collaterali della sua ricerca lo costrinse a chiudere gli esperimenti di Colorado Springs nello stesso anno in cui li aveva cominciati». Significativamente, il documento riconosce che le comunicazioni erano istantanee e che la velocità della luce non è un limite assoluto, almeno per il tipo di comunicazioni utilizzate dagli alieni. Sempre secondo il documento, sono stati gli esperimenti di Tesla a inaugurare l’era dei dischi volanti dell’epoca moderna: «Dal momento che era chiaro che la nostra gente fosse in procinto di un’esplosione di progresso tecnico, le IE stabilirono un programma a lungo termine di contatto attentamente calcolato e apparentemente casuale con l’obiettivo finale di aumentare la consapevolezza del nostro ruolo nella comunità galattica. Con l’avvento dell’era atomica, questo programma è stato intensificato per includere eventuali contatti diplomatici con molti governi della Terra. Venne scelto lo stesso approccio, in cui si inscenava un apparente contatto “casuale”, per il suo basso impatto psicologico sulla razza umana. Questa era la situazione nel caso degli Stati Uniti d’America (ossia: Roswell e Aztec, file del New Mexico, questo briefing)». Il documento fa riferimento al famoso UFO crash di Roswell e al meccanismo di sicurezza nazionale che era stato sviluppato per investigarlo e mantenere un sistema di segretezza.
Gli alieni caduti ad Aztec
Mentre il crash di Roswell è famoso, il caso successivo descritto nel documento non lo è. C’è stato l’«atterraggio controllato» di un disco volante il 25 marzo 1948 ad Aztec, nel New Mexico, che il documento così descrive: «L’atterraggio controllato si è verificato in un piccolo canyon nel deserto, nel pascolo di un allevatore locale… circa 12,2 miglia a nord-est di Aztec New Mexico. È stato stimato che la nave avesse un diametro di 99,983 piedi. Nella cabina superiore… la squadra ha trovato i corpi di due (2) piccoli umanoidi alti circa quattro piedi allacciati a sedili simili a quelli di una cabina di pilotaggio… Gli extraterrestri erano morti». Secondo il documento, gli extraterrestri erano morti a causa di una perdita di atmosfera in seguito all’impatto. Il rapporto descrive poi la scoperta di tubi criogenici con corpi di aspetto umano nel livello inferiore, quattro dei quali sono stati resuscitati con successo: «Uno sguardo più ravvicinato ai tubi sigillati che sembravano le porte degli asciugabiancheria in una lavanderia a gettoni ha rivelato che erano un complesso sistema di refrigerazione. Due erano vuoti e dodici contenevano i corpi di quelli che sembravano adulti, bambini e neonati, tutti congelati come se fossero conservati come campioni… Alla fine, il team medico è riuscito a rianimare un maschio umanoide simile ai terrestri e tre (3) neonati umanoidi simili a quelli terrestri, tutti di età pari a sei (6) mesi: due maschi e una femmina. Il resto dei bambini e un’altra EBE piccola, con la pelle grigia e la testa grande, sono morti». L’adulto sopravvissuto, secondo il documento, sembrava umano ma era chiaramente un extraterrestre con delle differenze fisiologiche, come due fegati. Il documento descrive l’inizio dei negoziati diplomatici con lui: «Dopo una frettolosa teleconferenza con il presidente Truman, è stato spiegato al visitatore che se le sue intenzioni si fossero dimostrate non ostili e avesse collaborato con uno scambio di informazioni, gli sarebbe stato concesso lo status diplomatico e presto sarebbe stato rimpatriato dalla sua gente una volta fatto l’accordo. Ha prontamente accettato, a condizione che non gli venisse chiesto di rivelare segreti scientifici che potessero alterare il corso naturale del nostro sviluppo culturale».
Par condicio
Quelli che eseguono sono i dettagli degli scambi diplomatici lunghi un anno tra il visitatore extraterrestre e l’amministrazione Truman, prima che fosse restituito al suo popolo: «Complessivamente, l’EBE di Aztec ha vissuto sotto la nostra custodia protettiva nel complesso di Los Alamos per quasi un anno, dalla fine dell’aprile 1948 fino al marzo del 1949. Dopo di che è stato confinato in una safehouse dell’Intelligence dell’Esercito, periodo durante il quale ha incontrato il presidente e altri responsabili governativi e militari di alto livello, prima di essere restituito al suo popolo nell’agosto del 1949. Ha dato agli scienziati e ai militari molte informazioni per lo più non tecniche sulla sua civiltà e le ragioni per cui si trovava sulla nostra Terra; sono state fatte un totale di seicentottantatre (683) pagine di trascrizioni di conversazioni registrate ». Il documento continua spiegando che la tecnologia data alle autorità militari statunitensi era stata data anche all’Unione Sovietica da parte degli extraterrestri: «L’EBE non vide un gran pericolo nel permetterci di tenere i resti della sua navicella a fini di studio, pensando che l’avremmo compresa solo gradualmente. Ha suggerito che il suo popolo avrebbe probabilmente dovuto farne cadere una in condizioni simili nei paraggi dell’Unione Sovietica - solo per mantenere l’equilibrio». Nel 1948, Stati Uniti e Unione Sovietica erano le uniche potenze nucleari al mondo e i leader dei due più potenti blocchi politici, quindi la cosa ha un senso. Ma ancora più sorprendente è quello che hanno detto gli extraterrestri sui bambini alieni: «Al team di scienziati è stato spiegato che i bambini simili a quelli umani erano destinati comunque al nostro mondo, e che potevamo tenerli. Il 21 agosto 1949, l’EBE di Aztec è stata restituita alla sua specie in un luogo di incontro a sudovest della base Aeronautica di Kirtland, e sono stati stipulati accordi per un incontro futuro nello stesso luogo, per avviare relazioni diplomatiche». Nel donare tre bambini extraterrestri di aspetto umano alle autorità statunitensi, l’apparente intento era di far crescere gli alieni nella società umana in modo che in futuro avrebbero aiutato a stabilire relazioni amichevoli tra i nostri due mondi. Presumibilmente, la stessa cosa è accaduta in URSS. Nel 1989, quando è stato redatto il documento, gli alieni dovevano avere più di 40 anni. È possibile, se davvero ci sono stati dei visitatori extraterrestri negli Stati Uniti e in URSS, che abbiano avuto un ruolo nel porre fine alla Guerra Fredda?
Articolo di Michael Salla