
Oggi 6 gennaio,
a partire dalle ore 18, segui la lunga
diretta speciale dagli Stati Uniti su tutti i nostri canali: su questa pagina, su
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Dalle 18, ora italiana, seguiremo con il nostro corrispondente
Roberto Mazzoni gli sviluppi delle elezioni presidenziali. Oggi 6 gennaio potrebbe essere il giorno fatidico in cui avremo la conferma di chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America. Nel frattempo
una folla oceanica è arrivata a
Washington per manifestare in favore di
Donald Trump.
Il Congresso apre le buste con i voti dei grandi elettoriIl Senato e la Camera, riuniti nel Congresso, sotto la presidenza di
Mike Pence (l’attuale vice di Trump), apriranno le buste con i
voti dei grandi elettori. Sappiamo che in
sette Stati (Georgia, Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Nevada, Arizona e New Mexico) dove il voto è contestato per presunte irregolarità e brogli ci sono voti doppi, cioè voti validi sia per eleggere
Joe Biden che per eleggere
Donald Trump.
Grandi elettori doppi. Cosa significa?I grandi elettori nominati dai
Governatori degli Stati contestati hanno votato per Biden, mentre i
Parlamenti di questi stessi Stati hanno nominato altri grandi elettori che hanno espresso il loro voto in favore di Trump.
84 sono
i grandi elettori in ballo tra i due candidati. Questa crisi istituzionale tra i parlamenti dei sette Stati e i governatori dei rispettivi Stati nasce dal fatto che i parlamenti contestano le leggi e le procedure con cui gli americani hanno votato il 3 novembre, modificate unilateralmente dai Governatori senza il coinvolgimento degli
organi legislativi stessi.
Il punto centrale è capire quali di questi 84 grandi elettori il Congresso accetterà e ratificherà: quelli pro Biden o quelli per Trump?
Altro scenario possibileUna terza possibilità è che il
Congresso scarti sia i voti di Biden che quelli per Trump. A questo punto sarebbe lo stesso
Congresso degli Stati Uniti a eleggere il presidente. In questo caso, però, la
Camera dei Deputati vota non per teste, cioè per singolo parlamentare, ma per Stato, cioè si assegna un voto a ogni singolo Stato.
Nell’attuale situazione, poiché la maggioranza degli
Stati sono sotto il controllo repubblicano, dovrebbe vincere Trump, salvo sorprese e ribaltoni di alcuni repubblicani.
La possibilità che si sta delineando nelle ultime ore è che un gruppo di senatori repubblicani, guidati da
Ted Cruz, chiederà un
audit, cioè un
controllo di 10 giorni negli Stati campo di battaglia per esaminare le numerose accuse di frodi elettorali.
La vicenda quindi potrebbe protrarsi ancora e rimanere in bilico per altri giorni.
Le manifestazioni a WashingtonIntanto a
Washington si sono riuniti i manifestanti che
Trump ha chiamato in raccolta. Alla manifestazione nella capitale sarà presente anche un nostro corrispondente,
Fabrizio Ciancio, che raccoglierà le voci della piazza.