In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

02/04/2022, 13:12

Von der Leyen.jpg
Von der Leyen.jpg (2.5 KiB) Osservato 1502 volte
Von der Leyen

Biden.jpg
Biden.jpg (3.54 KiB) Osservato 1502 volte
Biden

Putin.jpg
Putin.jpg (2.2 KiB) Osservato 1502 volte
Putin

Chi può essere più sano di mente di questi tre personaggi per assicurarvi di mettere in salvaguardia la vostra vita?. [:D]
Non considerando questo conflitto. [:305]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

02/04/2022, 17:24

bleffort ha scritto:Chi può essere più sano di mente di questi tre personaggi per assicurarvi di mettere in salvaguardia la vostra vita?. [:D]
Non considerando questo conflitto. [:305]


Bleff...sinceramente Putin mi sembra stia per vomitare
in quella foto....ahahahah!messo vicino a quei parassiti.

Meglio ISOLArlo...poveretto !che è meglio.

Immagine

Ah!Si è "rinfrescato".... [:81] [:246]

[:306]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

02/04/2022, 17:31

Wolframio ha scritto:Immagine


Wolf...non ho davvero parole.....! [:o)] [:81]

Immagine

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

02/04/2022, 19:00

Bisogna iniziare a pensare a chi verrà dopo di lui, tanto tumore o veleno a breve lo toglieranno dalle palle [:246]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

02/04/2022, 19:42

Robiwankenobi ha scritto:Bisogna iniziare a pensare a chi verrà dopo di lui, tanto tumore o veleno a breve lo toglieranno dalle palle [:246]


Non credo proprio ,,,,scacchisticamente parlando siamo a una mossa vincente,

come avevo ampiamente previsto :


https://www.milanofinanza.it/news/la-ru ... 1227494860



La Russia torna agli accordi di Bretton Woods.

Una manna per il rublo


Nel New World Order, il nuovo ordine mondiale che sta emergendo dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, c'è un pezzo di storia passata che può spiegare oggi perché il rublo, che a febbraio si era quasi dimezzato rispetto al dollaro, sta risalendo ai livelli pre-guerra.

Oggi, infatti, il biglietto verde scambia a 82 sul rublo, lontano dal picco di 130 di fine febbraio e sempre più vicino a quota 72, dove si trovava lo scorso novembre.

Per quale ragione la valuta russa ha recuperato terreno così velocemente nonostante il fatto che Italia e Germania abbiano confermato che pagheranno il gas russo in euro e nonostante le sanzioni?


Per capire la situazione, è utile tornare indietro agli accordi di Bretton Woods, siglati nel 1944, rimasti in vigore fino al 1971. Questi ultimi determinarono un sistema di regolazione dei cambi internazionali in base ai quali il dollaro, valutato 35 dollari l'oncia, era l'unica divisa convertibile in oro e divenne quindi il punto di riferimento per gli scambi. Nel dicembre del 1971 lo Smithsonian Agreement mise fine agli accordi di Bretton Woods, svalutando il dollaro e dando inizio alla fluttuazione dei cambi. Questo perché la guerra del Vietnam era costata agli Usa 12mila tonnellate d'oro, mettendo a rischio le riserve del Paese. Il presidente Richard Nixon decise quindi di uscire dalla morsa, cancellando la convertibilità del dollaro in oro. E infatti nel febbraio del 1973 ogni legame tra dollaro e monete estere venne definitivamente reciso e lo standard aureo fu quindi sostituito dal sistema di cambi flessibili.


L'invasione dell'Ucraina ha però cambiato la geopolitica mettendo a confronto l'Occidente, composto da Usa, Ue, Uk, Canada, Australia, Giappone, Svizzera, con l'Oriente, quindi Russia, Cina, India, Iran, Siria, Brasile e i Paesi dell'Opec. Questi ultimi non hanno aderito alle sanzioni e mantengono rapporti commerciali con Mosca. Il Cremlino, dal canto suo, "sta cercando di collateralizzare il rublo con l'oro", spiega a milanofinanza.it Antonio Cesarano, strategist di Intermonte. L'esperto ricorda che "la Russia è il terzo estrattore al mondo di metallo giallo e il quinto detentore di riserve auree con circa 140 miliardi di dollari (il dato è di giugno 2021, ndr) che si trovano fisicamente in Russia" e quindi non raggiungibili dalle sanzioni.

L'operazione è stata avviata dalla Banca centrale di Mosca che sta rilevando, a un prezzo fisso fino a giugno, "tutte le riserve presenti negli istituti del Paese, una sorta di esproprio travestito, pagando l'oro 5.000 rubli al grammo, che corrisponde attorno a 50 dollari, quando il mercato internazionale oggi lo valuta 63 dollari", prosegue Cesarano. Per quale ragione? Secondo lo strategist, perché il governo si starebbe preparando a creare uno standard fisso rublo-oro come avveniva con gli accordi di Bretton Woods, ma avendo allora come riferimento il dollaro. Inoltre, dal primo marzo i cittadini russi possono acquistare oro senza pagare l'Iva del 20%.

"Il fatto che la Russia sia un Paese ricco di materie prime, non solo di metallo giallo, aiuterà in questo senso", riprende Cesarano. Ieri la Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha proposto al Cremlino di farsi pagare in rubli tutte le commodities che vengono esportate. Nel frattempo, la Russia starebbe cercando di vendere carichi di petrolio via nave all'India, scrive Bloomberg, con uno sconto di 35 dollari sui valori pre-guerra, "quindi attorno a 50 dollari in meno rispetto ai valori attuali scambiati a livello internazionale", calcola Cesarano. Questa mattina il Brent perde oltre il 5% a 101,5 dollari il barile dopo che è emersa la notizia di un piano dell'amministrazione Biden per immettere sul mercato le riserve strategiche per un milione di barili al giorno, la maggiore operazione degli ultimi 50 anni che ha come obiettivo quello di calmierare il greggio cercando di portarlo sotto la soglia dei 100 dollari al barile. (riproduzione riservata)



----------------------

L'esperto ricorda che "la Russia è il terzo estrattore al mondo di metallo giallo e il quinto detentore di riserve auree con circa 140 miliardi di dollari (il dato è di giugno 2021, ndr) che si trovano fisicamente in Russia" e quindi non raggiungibili dalle sanzioni.



Uhmmmmm , le notizie che io ho dal 1984 mi dicono la russia come MASSIMO possessore d' oro in lingotti in assoluto ....




zio ot [:305]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

03/04/2022, 05:31

barionu ha scritto:mossa vincente

è una mossa, che sia vincente dubito...con "il metallo giallo" NON ci compri "il pane", né "la farina" per farlo, né "il lavoro" per ottenere lo sfilatino cotto! certo che... [8]

SE "i mercati" reagiscono LINEARMENTE ad un'azione "petrosiana" di Soldatino POSSONO solo che andare A SPECULARE sul Rublo! con il CONSEGUENTE momentaneo rialzo, così come hanno fatto fino a ieri sul dollaro, che è legato al petrolio, e in altri momenti sull'Euro...ma QUELLO CHE FA LA FORZA VERA DI UN'ECONOMIA ahimé NON è SOLO "la verità" STATICA "gialla" del momento! ma BENSI' un insieme di fattori SOCIO-POLITICO-ECONOMICO-FINANZIARI che SOSTENGONO la stabilità e la SOSTENIBILITA' della vita, quella di tutti i giorni, in termini di UMANA dignità sociale, in una nazione, come in una confederazione... [:305]

https://www.forextradingitalia.it/costo ... ussia.html

quindi, pur essendo un cultore della "classicità", della "basicità" scacchistica, ho un'idea un po' più articolata del "sistema complesso" denominato Mondo, e della Vita che esso contiene...uno "sguardo" alla Nimzowitsch, ma non solamente, può aiutare... [:305]

[:295]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

03/04/2022, 10:32

razzi.jpg

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

04/04/2022, 01:07

L’India ha comprato petrolio russo con uno sconto di 35 dollari al barile
La Russia punta a far acquistare all'India 15 milioni di barili sotto contratto per quest'anno, solo per cominciare


Tra le crescenti pressioni derivanti dall’isolamento delle sanzioni imposte da Stati Uniti, Regno Unito e UE, tra gli altri alla Russia, un rapporto di Bloomberg ha rivelato che la nazione sanzionata ha offerto petrolio all’India a un prezzo fortemente scontato di 35 dollari al barile. Citando fonti dirette che hanno familiarità con la questione, Bloomberg ha riferito che la Russia ha fatto questa mossa poiché i suoi acquirenti tradizionali si sono tirati indietro dall’acquistare il suo petrolio.

Secondo il rapporto, la Russia vuole che l’India prenda 15 milioni di barili sotto contratto per quest’anno, solo per cominciare. I colloqui governativi sono in corso e dovrebbero essere finalizzati a breve. L’India è una di quelle nazioni che hanno raddoppiato l’import di greggio russo, sfidando le sanzioni internazionali e aumentando la pressione dall’Occidente.

Secondo un rapporto di Reuters, l’importatore di petrolio n. 2 dell’Asia ha acquistato almeno 13 milioni di barili di petrolio russo dal 24 febbraio, rispetto ai quasi 16 milioni di barili in tutto il 2021.


https://www.meteoweb.eu/2022/04/india-c ... o/1781713/


Gli Stati Uniti continuano ad acquistare petrolio russo nonostante il loro stesso divieto
Joe Biden ha vietato l'importazione di gas dalla Russia, ma nonostante questo gli USA continuano ad acquistane e a portarlo in patria



Nonostante siano stati uno dei primi paesi a introdurre un divieto sulle importazioni di energia dalla Russia, gli Stati Uniti continuano a importare grandi quantità di petrolio nonostante le proteste pubbliche. Perché gli USA continuano a importare petrolio soggetto a embargo? Dal 19 al 25 marzo, secondo un rapporto dell’Energy Information Administration (EIA) statunitense, Washington ha aumentato del 43% le sue importazioni di petrolio dalla Russia. I dati EIA mostrano che, ogni giorno, gli Stati Uniti acquistano fino a 100.000 barili di greggio dalla Russia. Nella settimana dal 19 al 25 febbraio, le importazioni di petrolio dalla Russia sono state sospese. Tuttavia, all’inizio di marzo, il volume delle importazioni di greggio statunitense dalla Russia è aumentato al livello più alto del 2022, a 148.000 barili al giorno (bpd).

Gli Stati Uniti hanno aumentato le importazioni di petrolio greggio da Mosca nonostante il divieto del presidente Joe Biden di importazioni e investimenti nel settore energetico russo. Nel 2021, la fornitura di petrolio della Russia agli Stati Uniti è più che raddoppiata rispetto al 2020, raggiungendo 72,6 milioni di barili, pari al 3,3% delle importazioni totali di Washington. La Russia fornisce anche il 20% di tutti i prodotti petroliferi agli Stati Uniti. Il divieto di importazione degli Stati Uniti prevede un periodo di esclusione di 45 giorni per i contratti esistenti. Gli importatori stanno approfittando di questo periodo per accumulare greggio dalla Russia. Secondo i dati di Greenpeace UK, da quando il divieto di importazione è stato annunciato dall’8 al 27 marzo, circa 10 petroliere russe sono arrivate negli Stati Uniti.

Immagine

La reazione della popolazione

Nei giorni successivi al divieto delle importazioni russe di petrolio e gas da parte degli Stati Uniti, Audrey Uhlmann e il suo team di Greenpeace UK hanno creato uno strumento per tracciare i movimenti delle petroliere dalla Russia a livello globale. “I politici dicono le cose giuste, ma non agiscono“, ha affermato Georgia Whitaker, attivista petrolifera di Greenpeace nel Regno Unito. “Ogni nave cisterna che arriva è un finanziamento extra per la guerra”. Le informazioni sulla posizione della nave vengono aggiornate automaticamente da Twitter, in base ai dati pubblicamente disponibili dal servizio API (Application Programming Interface) di Marine Traffic. Tali dati provengono dai computer di bordo e dai dispositivi di localizzazione, comprese le informazioni sulla loro identità, posizione e destinazione.

Secondo Uhlmann, il team di data science di Greenpeace UK ha iniziato compilando un elenco dei terminali petroliferi e del gas della Russia. Utilizzando i servizi dell’API del traffico marittimo, il team identifica automaticamente le navi in ​​partenza dai terminal russi ogni 15 minuti e segnala la loro posizione ogni due ore sul proprio account Twitter. Sebbene inizialmente monitorasse solo navi cisterna molto grandi, il progetto si è ampliato la scorsa settimana per aggiornare i dati di navi cisterna con una capacità di carico di almeno 10.000 tonnellate. Attivisti di Greenpeace hanno protestato contro l’arrivo di una petroliera russa a New York. In uno sforzo simile, un gruppo di attivisti nordici ha remato su piccole imbarcazioni e ha persino nuotato per affrontare due enormi petroliere russe e ha invitato l’Europa a rifiutarsi di importare combustibili fossili all’inizio di questo mese.


https://www.meteoweb.eu/2022/04/stati-u ... o/1781698/

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

04/04/2022, 03:28

vimana131 ha scritto:all’inizio di marzo, il volume delle importazioni di greggio statunitense dalla Russia è aumentato al livello più alto del 2022, a 148.000 barili al giorno

BENE! questo allora vuol dire UNA SOLA COSA, ed è CHIARO! sono TUTTI daccordo! dato che ai vertici sono al orrente di questi movimenti...quindi stanno prendendo le masse per i fondelli, raccontando UNA storia che NON è tale ma BEN ALTRO, da scoprire ancora... [:291]

[:295]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

04/04/2022, 10:49

FABIOSKY63 ha scritto:
vimana131 ha scritto:all’inizio di marzo, il volume delle importazioni di greggio statunitense dalla Russia è aumentato al livello più alto del 2022, a 148.000 barili al giorno

BENE! questo allora vuol dire UNA SOLA COSA, ed è CHIARO! sono TUTTI daccordo! dato che ai vertici sono al orrente di questi movimenti...quindi stanno prendendo le masse per i fondelli, raccontando UNA storia che NON è tale ma BEN ALTRO, da scoprire ancora... [:291]

[:295]

Ma....una delle cose più logiche è rivendere il Petrolio all'Europa a prezzo maggiorato. [:246]
E i filo-"Urcaini" che tout court credono in parola a tutto quello che dicono, si strappano i capelli. [:302] [:302]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

04/04/2022, 11:02

IL ”RUBLOGAS:” LA NUOVA VALUTA DI RISERVA MONDIALE BASATA SULLE RISORSE

Il Rublogas è la valuta mercantile del giorno e non è così complicata come sostiene la NATO

Immagine

Pepe Escobar
thecradle.co

Saddam, Gheddafi, Iran, Venezuela – tutti ci avevano provato e nessuno ci era riuscito. Ma la Russia è ad un livello completamente diverso.

La bellezza del rivoluzionario gas per rubli, il jujitsu geoeconomico applicato da Mosca, è la sua cruda semplicità.

Il decreto del presidente russo Vladimir Putin sui nuovi termini di pagamento per i prodotti energetici è stato, prevedibilmente, frainteso dal collettivo occidentale. Il governo russo non chiede affatto il pagamento diretto del gas in rubli. Quello che Mosca vuole è essere pagata alla Gazprombank in Russia, nella sua valuta di scelta, e non su un conto Gazprom in un qualsiasi istituto bancario nelle capitali occidentali.

Questa è l’essenza del poco che equivale a più sofisticatezza. Gazprombank venderà la valuta straniera – dollari o euro depositati dai suoi clienti – alla Borsa di Mosca e la accrediterà su diversi conti in rubli all’interno di Gazprombank.

Questo, in pratica, significa che la valuta straniera dovrebbe essere inviata direttamente in Russia, e non depositata in una banca all’estero – dove potrebbe essere facilmente tenuta in ostaggio, o congelata, se è per questo.

Tutte queste transazioni, d’ora in poi, dovranno avvenire sotto la giurisdizione russa – eliminando così il rischio che i pagamenti siano interrotti o completamente bloccati.

Non c’è da meravigliarsi che l’apparato servile dell’Unione Europea (UE) – attivamente impegnato a distruggere le proprie economie nazionali per conto degli interessi di Washington – sia intellettualmente incapace di comprendere la complessa questione del cambio degli euro in rubli.

Gazprom, questo venerdi, ha reso le cose ancor più facili inviando notifiche ufficiali alle sue controparti in Occidente e in Giappone.

Putin stesso è stato costretto a spiegare per iscritto al cancelliere tedesco Olaf Scholz come funziona il tutto.

Ancora una volta, è molto semplice: i clienti aprono un conto presso Gazprombank in Russia. I pagamenti vengono effettuati in valuta estera – dollari o euro – convertiti in rubli secondo il tasso di cambio corrente e trasferiti su diversi conti Gazprom.

Così è garantito al 100% che Gazprom verrà pagata.

Questo è in netto contrasto con quello che gli Stati Uniti stavano costringendo gli Europei a fare: pagare il gas russo nei conti Gazprom in Europa, che poi sarebbero stati immediatamente congelati. Questi conti sarebbero stati sbloccati solo alla fine dell’operazione Z, l’intervento militare della Russia in Ucraina.

Comunque gli Americani vogliono che la guerra vada avanti all’infinito, per “impantanare” Mosca, come se questo fosse l’Afghanistan degli anni ’80, e hanno severamente vietato al comico ucraino davanti ad uno schermo verde da qualche parte – certamente non a Kiev – di accettare qualsiasi cessate il fuoco o accordo di pace.

Così i conti di Gazprom in Europa potranno continuare ad essere congelati.

Mentre Scholz stava ancora cercando di capire l’ovvio, i suoi tirapiedi economici sono impazziti, facendo balenare l’idea di nazionalizzare le filiali di Gazprom – Gazprom Germania e Wingas – nel caso in cui la Russia decidesse di fermare il flusso di gas.

Questo è ridicolo. Sarebbe come dire che, secondo i funzionari di Berlino, le filiali di Gazprom producono gas naturale direttamente nei loro uffici tedeschi dotati di riscaldamento centrale.

Il nuovo meccanismo rubli-per-gas non viola in alcun modo i contratti esistenti. In ogni caso, come Putin ha avvertito, i contratti esistenti potrebbero effettivamente essere bloccati: “Se tali pagamenti [in rubli] non verranno effettuati, lo considereremo come un’incapacità degli acquirenti di adempiere ai loro impegni, con tutte le implicazioni del caso.”

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è stato categorico sul fatto che il meccanismo non sarà sospeso nelle attuali, disastrose circostanze. Ma questo non significa che il flusso di gas verrà immediatamente interrotto. È atteso il pagamento in rubli dai “poco amichevoli” – una lista di stati ostili che include, tra gli altri, Stati Uniti, Canada, Giappone e UE – nella seconda metà di aprile e inizio maggio.

Per la stragrande maggioranza del Sud globale, il quadro generale è chiarissimo: un’oligarchia atlantista si rifiuta di comprare il gas russo, essenziale per il benessere della popolazione europea, mentre è totalmente impegnata nella militarizzazione di tassi d’inflazione tossici nei confronti della sua stessa popolazione.

Oltre il Rublogas

Questo meccanismo gas-per-rubli – chiamatelo Rublogas – è solo il primo tassello concreto nella costruzione di un sistema finanziario/monetario alternativo, in tandem con molti altri meccanismi: il commercio rublo-rupia; il petroyuan saudita; il meccanismo Iran-Russia per l’aggiramento dello SWIFT; e il più importante di tutti, il progetto dell’Unione Economica Cina-Eurasia (EAEU) di un sistema finanziario/monetario completo, la cui prima bozza sarà presentata nei prossimi giorni.

E tutto questo è direttamente collegato all’emergere sbalorditivo del rublo come nuova valuta di riserva basata sulle risorse.

Dopo le prevedibili fasi iniziali di negazione, l’UE – in realtà, la Germania – dovrà affrontare la realtà. L’UE dipende da forniture costanti di gas (40%) e di petrolio russo (25%). L’isteria delle sanzioni ha già generato un contraccolpo notevole

Il gas naturale rappresenta il 50% del fabbisogno dell’industria chimica e farmaceutica tedesca. Non c’è un sostituto degno di questo nome, dall’Algeria, dalla Norvegia, dal Qatar o dal Turkmenistan. La Germania è la centrale industriale dell’UE. Solo il gas russo è in grado di mantenere la base industriale tedesca – ed europea – in movimento e a prezzi molto convenienti in caso di contratti a lungo termine.

Distruggete questo sistema e avrete turbolenze terrificanti in tutta l’UE ed oltre.

L’inimitabile Andrei Martyanov l’ha riassunto così: “Solo due cose definiscono il mondo: l’economia fisica reale e il potere militare, che è il suo primo derivato. Tutto il resto sono derivati, ma non si può vivere di derivati.”

Il casinò turbo-capitalista americano crede alla propria “narrazione” derivata – che non ha nulla a che fare con l’economia reale. L’UE, alla fine, sarà costretta dalla dura realtà a passare dalla negazione all’accettazione. Nel frattempo, il Sud globale si adatterà velocemente al nuovo paradigma: il Grande Reset di Davos è stato distrutto dal Reset Russo.

Pepe Escobar

Fonte: thecradle.co
Link: https://thecradle.co/Article/columns/8638

Fonte: https://comedonchisciotte.org/il-rublogas-la-nuova-valuta-di-riserva-mondiale-basata-sulle-risorse/

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

04/04/2022, 11:57

MaxpoweR ha scritto:
IL ”RUBLOGAS:” LA NUOVA VALUTA DI RISERVA MONDIALE BASATA SULLE RISORSE

Il Rublogas è la valuta mercantile del giorno e non è così complicata come sostiene la NATO

Immagine

Pepe Escobar
thecradle.co

Saddam, Gheddafi, Iran, Venezuela – tutti ci avevano provato e nessuno ci era riuscito. Ma la Russia è ad un livello completamente diverso.

La bellezza del rivoluzionario gas per rubli, il jujitsu geoeconomico applicato da Mosca, è la sua cruda semplicità.

Il decreto del presidente russo Vladimir Putin sui nuovi termini di pagamento per i prodotti energetici è stato, prevedibilmente, frainteso dal collettivo occidentale. Il governo russo non chiede affatto il pagamento diretto del gas in rubli. Quello che Mosca vuole è essere pagata alla Gazprombank in Russia, nella sua valuta di scelta, e non su un conto Gazprom in un qualsiasi istituto bancario nelle capitali occidentali.

Questa è l’essenza del poco che equivale a più sofisticatezza. Gazprombank venderà la valuta straniera – dollari o euro depositati dai suoi clienti – alla Borsa di Mosca e la accrediterà su diversi conti in rubli all’interno di Gazprombank.

Questo, in pratica, significa che la valuta straniera dovrebbe essere inviata direttamente in Russia, e non depositata in una banca all’estero – dove potrebbe essere facilmente tenuta in ostaggio, o congelata, se è per questo.

Tutte queste transazioni, d’ora in poi, dovranno avvenire sotto la giurisdizione russa – eliminando così il rischio che i pagamenti siano interrotti o completamente bloccati.

Non c’è da meravigliarsi che l’apparato servile dell’Unione Europea (UE) – attivamente impegnato a distruggere le proprie economie nazionali per conto degli interessi di Washington – sia intellettualmente incapace di comprendere la complessa questione del cambio degli euro in rubli.

Gazprom, questo venerdi, ha reso le cose ancor più facili inviando notifiche ufficiali alle sue controparti in Occidente e in Giappone.

Putin stesso è stato costretto a spiegare per iscritto al cancelliere tedesco Olaf Scholz come funziona il tutto.

Ancora una volta, è molto semplice: i clienti aprono un conto presso Gazprombank in Russia. I pagamenti vengono effettuati in valuta estera – dollari o euro – convertiti in rubli secondo il tasso di cambio corrente e trasferiti su diversi conti Gazprom.

Così è garantito al 100% che Gazprom verrà pagata.

Questo è in netto contrasto con quello che gli Stati Uniti stavano costringendo gli Europei a fare: pagare il gas russo nei conti Gazprom in Europa, che poi sarebbero stati immediatamente congelati. Questi conti sarebbero stati sbloccati solo alla fine dell’operazione Z, l’intervento militare della Russia in Ucraina.

Comunque gli Americani vogliono che la guerra vada avanti all’infinito, per “impantanare” Mosca, come se questo fosse l’Afghanistan degli anni ’80, e hanno severamente vietato al comico ucraino davanti ad uno schermo verde da qualche parte – certamente non a Kiev – di accettare qualsiasi cessate il fuoco o accordo di pace.

Così i conti di Gazprom in Europa potranno continuare ad essere congelati.

Mentre Scholz stava ancora cercando di capire l’ovvio, i suoi tirapiedi economici sono impazziti, facendo balenare l’idea di nazionalizzare le filiali di Gazprom – Gazprom Germania e Wingas – nel caso in cui la Russia decidesse di fermare il flusso di gas.

Questo è ridicolo. Sarebbe come dire che, secondo i funzionari di Berlino, le filiali di Gazprom producono gas naturale direttamente nei loro uffici tedeschi dotati di riscaldamento centrale.

Il nuovo meccanismo rubli-per-gas non viola in alcun modo i contratti esistenti. In ogni caso, come Putin ha avvertito, i contratti esistenti potrebbero effettivamente essere bloccati: “Se tali pagamenti [in rubli] non verranno effettuati, lo considereremo come un’incapacità degli acquirenti di adempiere ai loro impegni, con tutte le implicazioni del caso.”

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è stato categorico sul fatto che il meccanismo non sarà sospeso nelle attuali, disastrose circostanze. Ma questo non significa che il flusso di gas verrà immediatamente interrotto. È atteso il pagamento in rubli dai “poco amichevoli” – una lista di stati ostili che include, tra gli altri, Stati Uniti, Canada, Giappone e UE – nella seconda metà di aprile e inizio maggio.

Per la stragrande maggioranza del Sud globale, il quadro generale è chiarissimo: un’oligarchia atlantista si rifiuta di comprare il gas russo, essenziale per il benessere della popolazione europea, mentre è totalmente impegnata nella militarizzazione di tassi d’inflazione tossici nei confronti della sua stessa popolazione.

Oltre il Rublogas

Questo meccanismo gas-per-rubli – chiamatelo Rublogas – è solo il primo tassello concreto nella costruzione di un sistema finanziario/monetario alternativo, in tandem con molti altri meccanismi: il commercio rublo-rupia; il petroyuan saudita; il meccanismo Iran-Russia per l’aggiramento dello SWIFT; e il più importante di tutti, il progetto dell’Unione Economica Cina-Eurasia (EAEU) di un sistema finanziario/monetario completo, la cui prima bozza sarà presentata nei prossimi giorni.

E tutto questo è direttamente collegato all’emergere sbalorditivo del rublo come nuova valuta di riserva basata sulle risorse.

Dopo le prevedibili fasi iniziali di negazione, l’UE – in realtà, la Germania – dovrà affrontare la realtà. L’UE dipende da forniture costanti di gas (40%) e di petrolio russo (25%). L’isteria delle sanzioni ha già generato un contraccolpo notevole

Il gas naturale rappresenta il 50% del fabbisogno dell’industria chimica e farmaceutica tedesca. Non c’è un sostituto degno di questo nome, dall’Algeria, dalla Norvegia, dal Qatar o dal Turkmenistan. La Germania è la centrale industriale dell’UE. Solo il gas russo è in grado di mantenere la base industriale tedesca – ed europea – in movimento e a prezzi molto convenienti in caso di contratti a lungo termine.

Distruggete questo sistema e avrete turbolenze terrificanti in tutta l’UE ed oltre.

L’inimitabile Andrei Martyanov l’ha riassunto così: “Solo due cose definiscono il mondo: l’economia fisica reale e il potere militare, che è il suo primo derivato. Tutto il resto sono derivati, ma non si può vivere di derivati.”

Il casinò turbo-capitalista americano crede alla propria “narrazione” derivata – che non ha nulla a che fare con l’economia reale. L’UE, alla fine, sarà costretta dalla dura realtà a passare dalla negazione all’accettazione. Nel frattempo, il Sud globale si adatterà velocemente al nuovo paradigma: il Grande Reset di Davos è stato distrutto dal Reset Russo.

Pepe Escobar

Fonte: thecradle.co
Link: https://thecradle.co/Article/columns/8638

Fonte: https://comedonchisciotte.org/il-rublogas-la-nuova-valuta-di-riserva-mondiale-basata-sulle-risorse/


Sono certo che i vari governi Europei e non, leggeranno questo servizio di PEPE ESCOBAR e torneranno sui proprio passi [:246] [:246]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

04/04/2022, 13:03

i governi europei hanno poco da fare possono solo adeguarsi o farci morire di fame e freddo.

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

04/04/2022, 13:03

MaxpoweR ha scritto:i governi europei hanno poco da fare possono solo adeguarsi o farci morire di fame e freddo.


Chissà, vedremo come andrà a finire.
Sono convinto che sia tutta una messinscena.

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

04/04/2022, 13:31

Robiwankenobi ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:i governi europei hanno poco da fare possono solo adeguarsi o farci morire di fame e freddo.


Chissà, vedremo come andrà a finire.
Sono convinto che sia tutta una messinscena.

Ho perso il "collegamento", scusa cosa è una messinscena???? [:291]
Rispondi al messaggio