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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 01/05/2022, 15:30 
mik.300 ha scritto:
si infatti..
il peccato dei russi e cinesi, ecc.
è che non si piegano a servire
i gringo e chi gli sta dietro..


A fine mese faccio vedere il bonifico che arriva da Bidennnn [:246]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 01/05/2022, 23:11 
Ero su La7 e ho dovuto spegnere la TV degnato, in quanto quelle fogne di giornalisti Italiani che si fanno Paladini dell'Informazione pluralistica che si reputano onesti e non di parte, tappano la bocca sistematicamente ai giornalisti Russi intervistati senza mai farci concludere un discorso e buttandola in caciara!!. [:303] [:303]

COME SI CAPISCE CHE IN ITALIA RESIDUI DI m@@@@e NAZI-FASCISTI FILO-AMERICANI NE ESISTONO ANCORA BEN INSERITI NELLLA PUBBLICA INFORMAZIONE E NEI VARI FORUM. [:303]


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 11:09 
Ho aprrezzato ieri sera Rete4 che ha fatto parlare Lavrov in modo integrale senza che il conduttore l'abbia interrotto.
Qualcuno scettico in Italia si stà ravvedendo perchè la verità a poco a poco stà venendo a galla. [:306]


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 13:48 
secondo me era registrato Lavrov e comunque così servono a poco le interviste, sarebbe interessante il confronto per far capire alla gente che razza di nani sono i nostri politici rispetto a quelli russi a prescindere dalla posizione che si sostiene.


Mettendo Lavrov a confronto con Di Maio le persone avrebbero potuto confrontare la versione sua con quella russa e valutare quale fosse LOGICA e quale IDEOLOGICA. così facendo può dire qualunque cosa Lavrov ma per chi ascolta resta solo l'opinione del nemico.



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 13:58 
MaxpoweR ha scritto:
secondo me era registrato Lavrov e comunque così servono a poco le interviste, sarebbe interessante il confronto per far capire alla gente che razza di nani sono i nostri politici rispetto a quelli russi a prescindere dalla posizione che si sostiene.


Mettendo Lavrov a confronto con Di Maio le persone avrebbero potuto confrontare la versione sua con quella russa e valutare quale fosse LOGICA e quale IDEOLOGICA. così facendo può dire qualunque cosa Lavrov ma per chi ascolta resta solo l'opinione del nemico.


Effettivamente è già tanto che abbia parlato in una tv degli stati del "regime occidentale" [:305]
Non come loro, che giornalmente invitano giornalisti e politici del regime per discutere in maniera amichevole senza pregiudizi [:306]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 15:53 
MaxpoweR ha scritto:
secondo me era registrato Lavrov e comunque così servono a poco le interviste, sarebbe interessante il confronto per far capire alla gente che razza di nani sono i nostri politici rispetto a quelli russi a prescindere dalla posizione che si sostiene.


Mettendo Lavrov a confronto con Di Maio le persone avrebbero potuto confrontare la versione sua con quella russa e valutare quale fosse LOGICA e quale IDEOLOGICA. così facendo può dire qualunque cosa Lavrov ma per chi ascolta resta solo l'opinione del nemico.


Si ma come si vede fin dall'nizio della Guerra i nostri Politici e i nostri Giornalisti si fanno le domande e si danno da se le risposte sfacciatamente di parte senza un minimo di obiettività, per il fatto che devono per forza essere obbligati ad essere allineati alla politica di Bidet.


Su questo discorso di Lavrov cos'è che non risponde a verità?.


Lavrov: «Italia in prima fila contro la Russia. Guerra nucleare? Non avrebbe vincitori. Zelensky? Anche Hitler aveva origini ebree»

«Una guerra nucleare non avrebbe vincitori, e quindi non ha senso parlarne». Lo ha detto questa sera il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca di Rete 4. Tuttavia, ha aggiunto, occorre «essere cauti, e non sottovalutare i rischi che esistono». Quanto alle affermazioni del presidente Vladimir Putin, secondo cui se minacciata la Russia risponderebbe «con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora», Lavrov ha precisato che si tratta dei missili ipersonici. «Abbiamo cominciato ad interessarcene - ha aggiunto - dopo che gli Usa hanno stracciato l'accordo sulle armi missilistiche. E sappiamo che i missili americani non sono diretti alla Corea del Nord o all'Iran, ma contro la Russia e la Cina. Noi eravamo pronti a un nuovo accordo, che avrebbe incluso anche i nuovi sistemi, ma sono state interrotte da parte americana».

Il ruolo dell'Italia

Sul ruolo dell'Italia Lavrov sostiene che «alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche». «L'Italia - ha aggiunto Lavrov - è in prima fila tra coloro che adottano e promuovono le sanzioni anti-russe. Per noi è stata una sorpresa. Eravamo abituati all'idea che l'Italia, grazie alla sua storia, sapesse distinguere il bianco dal nero».

Il pagamento del gas in rubli

I Paesi europei importatori del gas russo, come l'Italia, devono pagarlo in rubli perché «hanno rubato» a Mosca le sue riserve valutarie in dollari e euro depositate presso le banche europee imponendo un congelamento nell'ambito delle sanzioni. Ha detto il ministro degli Esteri russo. «Voi pagherete comunque nella valuta prevista dai contratti - ha aggiunto - ma le forniture verranno considerate pagate quando queste somme saranno state convertite in rubli, che non possono essere rubati. Per gli acquirenti non cambierà nulla, pagheranno stesse somme previste dai contratti».

Zelensky

«Non vogliamo rovesciare Zelensky. Non puntiamo a un cambio di regime a Kiev, questa è una specialità degli americani. Non chiediamo nemmeno che si arrenda. Quello che chiediamo è che interrompa le ostilità e lasci andare i civili. Vogliamo fare in modo che dall'Ucraina non vengano più minacce per la Russia», ha detto Lavrov riferendosi al presidente ucraino. «Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche», ha risposto alla domanda se non ritenga paradossale accusare il presidente ucraino di essere a capo di un Paese che, secondo le affermazioni di Mosca, deve essere «denazificato». Lavrov ha ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze «neonaziste» come il battaglione Azov. «Gente - ha affermato - che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf».

Negoziati

Lavrov ha poi sostenuto che dopo l'incontro di Istanbul il 29 marzo tra delegazioni russa e ucraina, Kiev si era detta pronta ad «accettare la neutralità» e il fatto che un accordo «non dovesse riguardare il futuro della Crimea e del Donbass». Cosa che la Russia aveva «apprezzato». Poi «ha cambiato posizione e ora cerca di condurre le trattative in direzione diversa».

La data del 9 maggio

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha infine negato implicitamente che Mosca preveda di dichiarare la fine della guerra in Ucraina in occasione dei festeggiamenti del 9 maggio per la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. «I nostri militari - ha sottolineato - non pianificano le azioni in base a una data. I ritmi dipendono dalle necessità di minimizzare i rischi per la popolazione civile e per i militari russi».


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 18:09 
MaxpoweR ha scritto:


Mettendo Lavrov a confronto con Di Maio le persone avrebbero potuto confrontare la versione sua con quella russa e valutare quale fosse LOGICA e quale IDEOLOGICA. così facendo può dire qualunque cosa Lavrov ma per chi ascolta resta solo l'opinione del nemico.


Lavrov e Di Maio... È come paragonare Cr77 al il buon vecchio bidone Maicosuel Reginaldo de Matos.. :)



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 18:16 
TheApologist ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:


Mettendo Lavrov a confronto con Di Maio le persone avrebbero potuto confrontare la versione sua con quella russa e valutare quale fosse LOGICA e quale IDEOLOGICA. così facendo può dire qualunque cosa Lavrov ma per chi ascolta resta solo l'opinione del nemico.


Lavrov e Di Maio... È come paragonare Cr77 al il buon vecchio bidone Maicosuel Reginaldo de Matos.. :)


I politici sono politici dovunque, raccontano balle per intortare le persone, qualcuno ci riesce di più altri meno.
Il buon "Lavrov il guercio", è riuscito a fare notizia con una delle balle più colossali della storia, ossia Hitler di origini ebraiche.
Come detto, i politici sono politici in ogni paese, quello fanno di mestiere, raccontano balle e se uno racconta balle non è credibile in nessuna cosa dica.



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 18:42 
L'affermazione di Lavrov che ha detto che Hitler è di origine Ebraica,si può indagare andando a ritroso consultando l'albero genealogico storico della sua famiglia. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 18:54 
MaxpoweR ha scritto:
secondo me era registrato Lavrov e comunque così servono a poco le interviste, sarebbe interessante il confronto per far capire alla gente che razza di nani sono i nostri politici rispetto a quelli russi a prescindere dalla posizione che si sostiene.


Mettendo Lavrov a confronto con Di Maio le persone avrebbero potuto confrontare la versione sua con quella russa e valutare quale fosse LOGICA e quale IDEOLOGICA. così facendo può dire qualunque cosa Lavrov ma per chi ascolta resta solo l'opinione del nemico.

Si è già capito che un confronto in diretta nelle Tv Itagliane non è possibile,i nostri giornalisti gli taglierebbere la voce parlandoci sopra in modo di non farci capire il discorso o le frasi che non gradiscono. [:303]

Ripeto: gli Americani si calmerebbero i bollenti spiriti e a non mandare più armi per alimentare la guerra se avessero sentore anche se la sola Italia togliesse la sanzioni e a non mandare più armi agli Ucraini.
Capirebbero che per volersi "prendere" quel pezzettino di Russia che è l'Ucraina potrebbero spaccare l'Unione interna della NATO.


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 19:30 
bleffort ha scritto:
L'affermazione di Lavrov che ha detto che Hitler è di origine Ebraica,si può indagare andando a ritroso consultando l'albero genealogico storico della sua famiglia. [:305]


c'è tutto un capitolo dedicato nel libro di pizzuti..
pare che la madre (o la nonna) di adolfo facesse la serva in una villa dei rotschild
e il padrone come si usava nel tempo
se la scop.asse a piacimento.

una volta incinta,
venne allontanata
e in seguito convolò a nozze col signor hitler (padre o nonno di adolfo)
che si prese in carico il pargolo
ricevette a quanto pare un vitalizio per il mantenimento del figlio illegittimo
da un misterioso benefattore..
indovinate chi?

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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 19:33 
bleffort ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
secondo me era registrato Lavrov e comunque così servono a poco le interviste, sarebbe interessante il confronto per far capire alla gente che razza di nani sono i nostri politici rispetto a quelli russi a prescindere dalla posizione che si sostiene.


Mettendo Lavrov a confronto con Di Maio le persone avrebbero potuto confrontare la versione sua con quella russa e valutare quale fosse LOGICA e quale IDEOLOGICA. così facendo può dire qualunque cosa Lavrov ma per chi ascolta resta solo l'opinione del nemico.

Si è già capito che un confronto in diretta nelle Tv Itagliane non è possibile,i nostri giornalisti gli taglierebbere la voce parlandoci sopra in modo di non farci capire il discorso o le frasi che non gradiscono. [:303]

Ripeto: gli Americani si calmerebbero i bollenti spiriti e a non mandare più armi per alimentare la guerra se avessero sentore anche se la sola Italia togliesse la sanzioni e a non mandare più armi agli Ucraini.
Capirebbero che per volersi "prendere" quel pezzettino di Russia che è l'Ucraina potrebbero spaccare l'Unione interna della NATO.


lavrov non è scemo..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 20:23 
Dalle origini ebraiche di Hitler alle fake news su Bucha, fino al Wagner Group: le bugie di Lavrov nella sua intervista a Rete4

L'intervento del braccio destro di Vladimir Putin e la difficoltà di interromperlo, legata al fatto che si trovava in collegamento web da Mosca, hanno trasformato la sua prima intervista a un canale europeo dallo scoppio della guerra in un comizio propagandistico ricco di affermazioni false e antistoriche. Ecco quali sono:

Era un’intervista difficile sia per lo spessore del personaggio sotto i riflettori, il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov, che per l’atteggiamento tenuto da quest’ultimo nel corso dei ben 40 minuti di conversazione andata in onda domenica sera negli studi di Zona Bianca, su Rete4. Ma l’intervento del braccio destro di Vladimir Putin e la difficoltà di interromperlo, legata al fatto che si trovasse in collegamento web da Mosca, hanno trasformato la sua prima intervista a un canale europeo dallo scoppio della guerra in un comizio propagandistico ricco di affermazioni false e antistoriche. Così dalle parole sull’eccidio di Bucha, definito “una fake news colossale”, alla balla sulle origini ebraiche di Adolf Hitler, fino alla presa di distanza dai paramilitari del Wagner Group, sono molte le affermazioni smaccatamente false dette dal capo della diplomazia russo nel corso della diretta. Tanto che la stessa Mediaset, rivendicando il diritto di ospitare membri dell’esecutivo russo, ha sentito la necessità, per bocca del suo Direttore Generale Informazione Mauro Crippa, di fornire una motivazione alle proprie scelte: “Le deliranti affermazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov a Zona Bianca – ha dichiarato – rivestono particolare importanza perché confermano chiaramente la mancanza di volontà da parte di Putin di arrivare a una soluzione diplomatica della guerra dei russi contro l’Ucraina. E comunque la si pensi, oggi sappiamo qualcosa in più della Russia e di chi la governa. L’intervista è un documento che fotografa la storia contemporanea“.

“Gli ebrei sono i principali antisemiti. Hitler aveva origini ebraiche”
L’affermazione più pesante è certamente quella pronunciata in risposta a una domanda sulla presunta ‘denazificazione’ dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca. Quando da studio si è fatto notare che un’affermazione del genere cozzava con il fatto che lo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è ebreo, Lavrov ha risposto affermando che “anche Hitler mi risulta avesse origini ebraiche. D’altra parte, i maggiori saggi ebrei sostengono che i principali antisemiti sono proprio gli ebrei“. Di saggi o studiosi dell’ebraismo accreditati che sostengono questa tesi non vi è traccia apparente. Inoltre, quando parla delle origini ebraiche di Adolf Hitler, Lavrov non fa altro che riproporre un falso storico che continua a circolare riguardo al cancelliere del Reich nazista. Come spiega all’Agi lo storico della Shoah, Amedeo Osti Guerrazzi, sono numerose le bufale su presunti legami o origini ebraiche del Führer messe in giro soprattutto dagli ambienti antisemiti e neonazisti per trasformare il popolo ebraico da vittima in carnefice e giustificare così l’Olocausto.

Hans Frank, avvocato di Hitler e governatore nazista della Polonia occupata, ad esempio, al processo di Norimberga dichiarò di avere delle prove, mai fornite, delle origini ebraiche del dittatore. Si è sostenuto che la nonna paterna, Maria Schicklgruber, fosse rimasta incinta di un ebreo, un certo Frankenberger da cui lavorava come donna di casa a Graz. Versione totalmente priva di fondamento. Sempre sui suoi antenati, si è anche detto che la madre, Klara Pölzl, portasse un nome tipico degli ebrei convertiti al cattolicesimo a cui l’imperatrice Maria Teresa aveva concesso la cittadinanza austriaca. “Sono esternazioni che si nutrono di leggende metropolitane e di complottismi nati in ambienti neonazisti e negazionisti”, afferma Osti Guerrazzi aggiungendo che gli unici rapporti dimostrati di Hitler con persone di origine ebraica sono quelli con “il medico Eduard Bloch che curò sua madre e con l’ufficiale ebreo che durante la prima guerra mondiale lo propose per la croce di ferro, l’unica onorificenza ricevuta dal Fuhrer”.

“Bucha? Una fake news colossale”
L’altra grande bufala non smentita è quella che riguarda l’eccidio di Bucha, uno degli episodi più cruenti registrati fino ad ora dall’inizio del conflitto, con decine di civili uccisi a sangue freddo, con le mani legate dietro la schiena e con evidenti segni di tortura sul corpo. Una mattanza che i racconti della popolazione, prima, e le immagini satellitari confrontate con i video girati per le strade della cittadina, poi, hanno attribuito proprio ai soldati regolari russi o filo-russi occupanti. Lavrov, nel suo discorso, ha sostenuto che il 30 marzo i militari di Mosca hanno lasciato Bucha, con il sindaco che allora dichiarò la vittoria e il ritorno alla vita normale. E che solo tre giorni dopo iniziarono a circolare le immagini dei massacri che, sostiene, non possono che essere stati opera delle milizie ucraine.

Ciò che non viene detto è che proprio il sindaco della città, già il 28 marzo, quindi tre giorni prima della ritirata definitiva dei russi, denunciava “fosse comuni e corpi in strada. Orrori da Seconda Guerra Mondiale”, attribuendoli all’unica forza militare allora presente in quel territorio, ossia quella russa. A confermare la versione del primo cittadino c’è anche un’inchiesta del team Visual del New York Times che, confrontando i video girati dalle persone entrate in città dopo la ritirata degli uomini del Cremlino e quelle satellitari scattate nelle settimane dell’occupazione, hanno dimostrato che alcuni dei corpi ritrovati si trovavano allo stesso posto e nella stessa posizione già dall’11 marzo, durante la presenza russa. Segno che da settimane andava ormai avanti la carneficina commessa dagli uomini della Federazione.

“Razzi su Kiev durante la visita di Guterres? Colpiamo solo obiettivi militari”
Quando gli è stato chiesto se la decisione di Mosca di lanciare razzi sulla capitale ucraina proprio nel giorno in cui era lì in visita il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, fosse una provocazione voluta del Cremlino, Lavrov ne è uscito sostenendo che la Russia aveva già avvertito tutti gli attori in campo: “Colpiamo solo obiettivi militari per evitare attacchi ucraini. Non abbiamo mai lanciato attacchi contro obiettivi civili, come fa Kiev nel Donetsk“. A parte il fatto che le sue dichiarazioni sono smentite dalle immagini che da mesi ormai circolano su tutti i media, con città come Mariupol o Kharkiv ormai rase al suolo dall’artiglieria di Mosca. Ma anche nel caso specifico del bombardamento durante la visita di Guterres, quello che non si dice è che le bombe della Federazione hanno colpito anche edifici civili, uccidendo almeno una persona. In particolare, è stato colpito un palazzo residenziale in una zona centrale di Kiev, accanto al quale sorge una clinica odontoiatrica con tutti i vetri ridotti in frantumi. Si tratta del raid russo più vicino al centro della capitale dall’inizio della guerra. Il luogo dell’esplosione è a soli 4 chilometri dalla cattedrale di San Michele, considerato un luogo simbolo. Uno dei razzi, inoltre, è caduto vicino all’hotel in cui pernottava il segretario generale delle Nazioni Unite che in quel momento non si trovava nell’edificio.

“Wagner Group? Non è come Azov, sono una milizia privata”
Nel corso della sua invettiva contro l’esecutivo ucraino e le infiltrazioni naziste nel Paese, Lavrov ha più volte ricordato l’estremismo che caratterizza un’ampia fetta degli appartenenti all’ormai famigerato battaglione Azov e non solo. Tutto vero, tutto verificato, ma quando gli viene fatto notare che problemi simili si ritrovano anche tra i mercenari del Gruppo Wagner, la sua risposta è stata: “A differenza del battaglione Azov (che è stato inglobato nell’esercito ucraino, ndr), il Wagner Group è una milizia privata” che non ha alcun legame con la Federazione. Una balla smentita dalla storia del gruppo. Innanzitutto il suo fondatore è Evgheni Prigozhin, imprenditore soprannominato lo chef di Putin per i suoi stretti legami con il presidente e per le cene alle quali quest’ultimo ha più volte partecipato nei suoi locali o ai suoi catering. Inoltre, il gruppo è intervenuto più volte in contesti di guerra sempre dalla parte degli eserciti schierati con Mosca, dalla Siria di Bashar al-Assad alla parte di Libia che sostiene il generale Haftar.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/0 ... 77489/amp/



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 02/05/2022, 20:40 
mik.300 ha scritto:
c'è tutto un capitolo dedicato nel libro di pizzuti..
pare che[b][size=150] la madre (o la nonna) di adolfo facesse la serva in una villa dei rotschild


Già.
Chissà, magari Lavrov ha voluto alludere a qualche parentela celebre di Zelé... Più di qualcuno ha fatto notare la somiglianza di Mr.Maglietta con Soros.
Ma sono allusioni che lasciano il tempo che trovano, senza prove è inutile fare i complottisti.
Quella su Adolfo la sapevo anch'io, non è una novità. E del resto basta guardare una sua foto per capire che di "ariano" non aveva proprio una mazza.



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MessaggioInviato: 03/05/2022, 09:28 
Hans Frank, l'avvocato dietro alla leggenda di "Hitler ebreo": come nasce il falso mito

Il Terzo Reich è una fucina immensa di leggende. Finito sotto le macerie nel 1945, lì il discorso si poteva sotterrare. Invece è diventato un oggetto bollente. Ma siamo sicuri che Hitler sia morto nel bunker? No! Per tutto il dopoguerra i giornali hanno ospitato storie, dichiarazioni sensazionali e fotografie sull'esistenza in vita del Führer. Era scappato da Berlino in fiamme su aereo. Imbarcato su un sommergibile, aveva raggiunto le Americhe del Sud. Anche Stalin - in possesso delle prove della morte - dubitava fossero vere. Almeno questo lasciava trapelare. Invece (oggi lo sappiamo) era strasicuro della scomparsa. Ma si divertiva a spaventare gli occidentali, tenendoli sulla corda. Nonostante sia defunto il Terzo Reich è sempre vivo e vegeto. Nell'editoria. Nella cinematografia. Nella televisione. Anche nella moda.

HUGO BOSS
Non tutti sanno che le divise delle SS vennero disegnate da Hugo Boss. Oggi si chiama «total black». È quello sgangherato dei Blues Brothers. O anche quello criminale delle «iene» di Tarantino. O, ancora, quello fantascientifico dei «men in black». L'ultima storia strampalata in ordine di tempo l'ha tirata in ballo nientepopodimeno che il ministro degli esteri russo. Una bomba davvero pesante. Deflagrata nelle mille sfaccettature della sfera mediatica. Hitler era ebreo. Ebreo?

Cerchiamo di capire da dove nasce la «balla». Innanzitutto, chiariamo un punto. I nazionalsocialisti fra di loro si accusavano a vicenda di essere ebrei. Non sfuggìall'accusa - priva di fondamento - forse il prodotto più ariano della «nomenklatura» hitleriana: Reinhard Heydrich. Portamento marziale, divisa attillata, magro, slanciato, spietato: invece di ripararsi nell'attentato di cui fu vittima a Praga, estrasse la pistola e fece fuoco. Il coraggio gli costò la vita. Anche il teorico dell'antisemitismo, Alfred Rosenberg, dovette giustificarsi. A chi notava nel suo cognome un chiaro riferimento al giudaismo rispondeva: sono un baltico di origine tedesca.

Ma veniamo al Führer. A diffondere la bufala fu un nazionalsocialista di primissimo piano, Hans Frank, governatore della Polonia durante l'occupazione. Al processo di Norimberga, dove venne condannato a morte, giurò di avere dei documenti inoppugnabili per dimostrare che nelle vene di Hitler aveva scorso sangue giudaico. Il padre di Hitler era figlio illegittimo di un ebreo (il nonno) di cui non si conosceva l'identità. Frank sosteneva di conoscerla: si chiamava Leopold Frankerberger. Hitler stesso lo sapeva. Ma aveva occultato le prove. Tutti i ricercatori che seriamente hanno affrontato la materia sono giunti alla medesima conclusione: non è vero niente.

PERCHÉ?
Sul perché Frank abbia tirato in ballo la questione, le scuole di pensiero sono due. La prima: voleva attirarsi la benevolenza della corte, sapendo che stavano per stringergli il cappio al collo. La seconda: voleva concludere l'esistenza con un ultimo atto di perfidia, indicando in Hitler un figlio degenere del giudaismo, il più spietato persecutore e sterminatore di ebrei. Conclusioni difformi, legate però da una verità certa: Hitler non era ebreo.

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