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Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

06/05/2022, 16:30

bleffort ha scritto:Draghi, Macron, Olaf Scholz, in seguito otterranno l'effetto contrario da quello che avevano previsto di allontanare l'Europa dalla Russia,perchè in ognuna delle nazioni Europee quello che in fondo conta sono salvaguardare gli interessi economici vitali della propria nazione. [:305]


Sono pessimista. Quelli sopra non sono statisti, ma marionette, camerieri, fratelli massoni, eseguono gli ordini, costi quel che costi.
Quindi se i loro "capi" gli dicono di ridurci alla fame, questi eseguono.
Tanto non hanno nessun timore; il cosìddetto "Popolo" è imbelle, oltre che imbecille: hanno accettato tutti il vaccino, il green pass, le chiusure..
Adesso, sempre gli stessi PD/FI atlantissimi tifano Ucraina e odiano Putin, preferiscono pagare tutto il triplo, stare al freddo e girare a piedi pur di dar contro al tiranno di turno, in una guerra che non è nemmeno nostra.

Per fortuna che il vaxxino se li sta portando via uno ad uno... Speriamo che la "operazione vaccinale speciale" n.4 contribuisca ulteriormente a decoglionizzare e depiddinizzare il Paese :)

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

06/05/2022, 16:36

TheApologist ha scritto:Sono pessimista. Quelli sopra non sono statisti, ma marionette, camerieri, fratelli massoni, eseguono gli ordini, costi quel che costi.

Ricordami un politico che non sia una marionetta [:291]
Non credo che esista nessun politico, passato o presente, che non sia un sottoposto dell'elite.

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

06/05/2022, 16:39

La Russia in questo intervento vuole le due Repubbliche autoproclamate del Donbass, ma se tramite la Polonia gli Occidentali alimentano la guerra mandando armi, è facile capire che continuando ancora cè il pericolo per l'Ucraina che tutti i territori che la Russia conquista con le armi non saranno più ceduti.

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

06/05/2022, 16:49

TheApologist ha scritto:.
Adesso, sempre gli stessi PD/FI atlantissimi tifano Ucraina e odiano Putin, preferiscono pagare tutto il triplo, stare al freddo e girare a piedi pur di dar contro al tiranno di turno, in una guerra che non è nemmeno nostra.


E già!.. ancora non ho letto in nessun programma che hanno tutti i Partiti Politici Italiani chi fra questi non si vuol allineare al Sistema anglo-americano+NATO e prendere una strada propria Europea senza imposizioni che vengano da Oltre Oceano e oltre Canale della Manica. [:305]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

06/05/2022, 17:23

bleffort ha scritto:E già!.. ancora non ho letto in nessun programma che hanno tutti i Partiti Politici Italiani chi fra questi non si vuol allineare al Sistema anglo-americano+NATO e prendere una strada propria Europea senza imposizioni che vengano da Oltre Oceano e oltre Canale della Manica. [:305]


Faranno sempre in tempo a cambiare casacca, appena ci saranno le condizioni giuste, d'altronde è una specialità tipica italiana!

Piuttosto mi stavo chiedendo... Ma quando la Russia ci taglierà il gas (o ce lo taglieremo noi da soli per fargli un dispetto), oltre a prodotti petroliferi vari, tutte quelle aziende che lavorano col metano, penso alle vetrerie o alle industrie della porcellana, ceramica, ecc, che fine faranno?!
E il settore chimico?! Tutti quelli che verranno licenziati andranno felici in piazza con quel nasone di Landini a sventolare le bandiere della Nato?

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

07/05/2022, 12:31

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Zitti e Mosca –

Il Fatto Quotidiano


di Marco Travaglio







L’attacco criminale di Putin all’Ucraina è un post scriptum degli imperialismi del XX secolo, totalmente fuori sincrono rispetto al comune sentire delle opinioni pubbliche mondiali. Non solo per le nuove generazioni che la guerra, fredda o guerreggiata che fosse, l’hanno letta sui libri di storia, ma anche per quelle che l’hanno vissuta e poi archiviata. Per questo lascia la gente senza parole e rende false e vuote le parole dei governanti che ne sono prodighi.

Quelli che menano le danze, Putin e Biden, sono due cascami del Novecento che stanno per compiere 70 e 80 anni, formattati mentalmente nel vecchio mondo che ora rispunta dalla tomba come gli zombi.

Con una differenza: Putin parla a un popolo che non dimentica nulla, tantomeno la sua vocazione nazionalista ancora frustrata dal crollo dell’Urss e dalle provocazioni dell’Occidente che ha fatto di tutto per umiliarlo, violando l’impegno di non allargare la Nato a Est; Biden parla a un popolo che non ricorda quasi nulla, salvo i tributi di sangue pagati a far guerre in giro per il mondo, perdendole drasticamente tutte dal 1945.

Quindi la guerra non toglie consensi a Putin (a meno che la perda), ma ne toglierebbe parecchi a Biden (che già ne ha pochi) col rischio che ne approfitti la terza potenza, quella tragicamente più al passo coi tempi: la Cina. Quanto a noi, cittadini della cosiddetta Europa, pagheremo il solito tributo di soldi per conto terzi, passando da uno stato d’emergenza (sanitario) a un altro (bellico). Con l’aggravante – per noi italiani – di doverci pure sorbire il cinepanettone delle Sturmtruppen in servizio permanente effettivo, che trasformano le peggiori tragedie nell’eterna commedia all’italiana.

“Noi l’avevamo detto”. È il mantra dei Nando Mericoni a mezzo stampa (“Pronto-Amerega-me-senti?”), che da tre mesi si calano l’elmetto sul capino e rilanciano ogni giorno le veline della Cia sull’invasione russa “tra oggi e domani” e ora, dopo aver fatto e rifatto lo stesso titolo fasullo, si vantano di averci azzeccato. Come se il compito dell’informazione fosse ripetere cento volte una fake news sotto dettatura (“oggi piove”) e poi, quando la centunesima volta si avvera, fingere che fosse sempre stata vera (“visto che oggi piove?”).

E come se drammatizzare urlando “Al lupo! Al lupo!” non fosse il modo migliore per sdrammatizzare: un regalo al lupo che, quando arriva, non ci crede o non si scandalizza più nessuno. Ora semmai qualcuno si chiede come mai l’amico americano, se sapeva tutto da mesi, ha lasciato l’Ucraina così impreparata e sola dinanzi all’attacco.



“Legalità internazionale”. Bei tempi quando qualche governo poteva insegnarla agli altri.

Oggi non ci sono “buoni” titolati a dare lezioni ai “cattivi” russi, visto che Usa e Ue si sono macchiati di guerre illegali e criminali (peggio ancora se avallate dall’Onu) in ex-Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Somalia e via bombardando.

“Ci vorrebbe l’Europa”. Fa il paio col “non ci sono più le mezze stagioni”. L’Europa politica e militare non è mai nata per non dispiacere al residuato bellico della Nato (a 31 anni dalla fine del Patto di Varsavia), con alleati indecenti come la Turchia (impegnata a sterminare i curdi nel silenzio degli atlantisti).

Finché accetteremo che lo Zio Sam faccia casini in giro lasciandoci il conto da pagare, in termini di migranti (Libia e Afghanistan), terrorismo (Iraq), affari mancati (Cina) e bollette (Ucraina), resteremo il vaso di coccio fra due potenze che si rafforzano a scapito nostro. E piangere sull’Europa che non c’è non sarà solo inutile: sarà ridicolo.

“Tremenda vendetta!”. Posto che, in base ai trattati, la Nato non può inviare truppe in Ucraina, la reazione sarà in forma di parole e di sanzioni. Le parole abbondano e mettono tutti d’accordo. Ma Putin lesnobba, anzi le capitalizza agli occhi del suo popolo e del suo establishment(che l’altroieri era tutt’altro che allineato e coperto).


Altra cosa sono le sanzioni, che per la Ue escludono gas e banche, per gli Usa no. Su questo conta Mosca: quando si passerà dalle parole ai fatti, il fronte occidentale si rivelerà pura finzione.

“Abbasso i putiniani!”. La caccia agli amici di Putin scatenata dai giornaloni e dal Pd c’entra poco con la guerra in Ucraina e molto con le guerricciole da buvette di Montecitorio: serve a screditare Salvini (che con e sulla Russia ne ha dette e fatte di tutti i colori, ma Putin manco lo conosce) e Conte (reo di un approccio multilaterale in politica estera, peraltro in linea con la tradizione diplomatica italiana, da Moro ad Andreotti, da Prodi a D’Alema allo stesso Frattini).


Altrimenti sul banco degli imputati ci sarebbe anzitutto B., quello dei festini con l’amico Vlady nella dacia e a villa Certosa, delle sceneggiate a base di lettoni e plaid trapuntati, delle leccatine alle democrazie-modello di Putin e Lukashenko. Invece è tutto prescritto, in vista del campo largo di Letta (zio e nipote).



“Finché c’è guerra non si tratta”. È la linea di Biden, dunque di Draghi. Ma quando si dovrebbe trattare: in tempo di pace? I negoziati servono quando si combatte, per ottenere tregue e poi trattati. E a mediare non è adatto chi è intruppato in una fazione. Perciò servirebbe, in Europa, qualcuno che tenga una postura più terza e meno appiattita sugli Usa. O almeno che si levi l’elmetto, guardi al di là del proprio naso e scopra ciò che è ovvio dalla notte dei tempi: gli amici te li puoi scegliere, i nemici no.


Sorgente: Zitti e Mosca – Il Fatto Quotidiano

https://www.leggimarcotravaglio.it/2022 ... uotidiano/

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

07/05/2022, 14:48

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L’intervista censurata da Der Spiegel

alla signora ucraina evacuata da azovstal


L’intervista rimossa da Der Spiegel alla signora ucraina evacuata da azovstal,

nella quale affermava che i nazionalisti ucraini non facevano uscire le persone, con sottotitoli in italiano.



https://grandeinganno.it/2022/05/07/lin ... -azovstal/

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

08/05/2022, 11:29

Guerra Russia Ucraina, l’ex manager Gazprom: “Così fabbricavamo fake news per il Cremlino. Putin? Faranno qualcosa per rovesciarlo”

L'intervista a Repubblica di Igor Volobuev, ex manager di Gazprom, che racconta la macchina della propaganda del Cremlino: "Gli oligarchi? Putin li ha intimiditi. Se l’Ue impedisce loro di entrare nel territorio e continua con le sanzioni, presto cominceranno a fare qualcosa per rovesciarlo"

“Ho visto la cucina dall’interno, so come funziona”. Lo dice in un’intervista a Repubblica Igor Volobuev, ex manager di Gazprom, riferendosi alla macchina della propaganda del Cremlino. Volobuev, 50 anni, è a Kiev. È fuggito da Mosca all’inizio di marzo, lasciandosi alle spalle una vita per metà vissuta in Russia e una poltrona comoda. “Dentro Gazprom mi occupavo di insegnare la ‘politica dell’informazione‘”, afferma Volobuev, spiegando che la loro attività era fare operazioni di propaganda “contro l’intera Ucraina, il Paese più importante per il transito del gas russo. Il centro di controllo è ed è sempre stato nell’ufficio del Presidente. Uno degli uomini che muoveva i fili era Aleksej Gromov (vice capo dello staff di Putin e addetto alla propaganda, ndr). Durante la guerra del gas del 2008-2009 l’obiettivo principale del servizio stampa di cui ero capo era dimostrare che gli impianti dell’Ucraina avevano un tasso altissimo di guasti, che Kiev non investiva nell’ammodernamento e che, dunque, era più conveniente bypassarli. Un modo per screditare l’Ucraina e toglierle lo status di principale Paese di transito”.

Gli ordini di diffondere queste fake news li dava “il ceo di Gazprom, Aleksej Miller. Lui li riceveva direttamente dal Cremlino. Davamo alle operazioni la veste del confronto economico, in realtà la guerra del gas era una conseguenza dei problemi che la leadership russa aveva con Kiev”. Che tipo di problemi? “La Rivoluzione arancione, Viktor Yushenko al potere, la volontà di aderire alla Nato”. E sull’attuale propaganda russa, Volobuev dice che “mentono in continuazione. Sostengono che siano le truppe ucraine a bombardare le città e il popolo russo ci crede. Non dimentichiamo mai la regola base: qualsiasi informazione che proviene da fonti ufficiali russe è di default una bugia fino a quando non sia provata”.

L’ex manager di Gazprom rivela: “Quando lavoravo là sapevo che milioni di dollari erano stati investiti per corrompere ‘agenti di intelligence‘ perché diffondessero sui media una visione favorevole al governo. Apparentemente, lo stesso meccanismo è in vigore adesso”. E aggiunge: “In Gazoprom e in Gazprombank ci sono persone consapevoli che tutto questo porterà la Russia alla catastrofe. Più l’Europa è unita nel fare pressione, più velocemente abbandoneranno”. E gli oligarchi? “Putin li ha intimiditi, dopo l’arresto di Khondorkovsky hanno capito la lezione. Se però l’Ue impedisce loro di entrare nel territorio e continua con le sanzioni, presto cominceranno a fare qualcosa per rovesciarlo”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/0 ... 84098/amp/

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

08/05/2022, 11:59

testimonianza imparziale, neh!!
ma d'altronde dopo aver riparato
tra le braccia dell'occidente, un pò di lenticchie
e forse proposte irrifiutabili (minacce a lui e alla famiglia)
un pò di ciccia
la deve dare in cambio, no?

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

08/05/2022, 12:39

cari amici

Vendite giornali gennaio 2022, la metà di gennaio 2012 ma le copie on line sono solo un terzo di quelle perse

https://www.blitzquotidiano.it/media/ve ... cc11a1f5de

Per le poche migliaia di copie guadagnate, unica eccezione, dalla Verita, ci sono Libero e il Fatto che ne perdono ben di più. Il Fatto lascia sul campo, anno su anno, un bel 20% di copie, fa il 60% in 10 anni. Il Corriere della Sera fa meno 9% sull’anno, meno 54% nel decennio.


Quotidiani
Gennaio 2022 Gennaio 2021 Gennaio 2012 2022 su 2021
Il Fatto Quotidiano 23.679 29.626 54.199 0,79

La Verità 29.569 25.475 —— 1,16

ciao
mauro

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

08/05/2022, 14:13

è assurdo che ci sia ancora qualcuno che compri i giornali

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

08/05/2022, 14:38

cioè per essere perkulato
e farmi rovinare pure la giornata
devo pagare??


corriere, fatto e altre carte da cesso
si fottano pure..

al massimo la verità di giordano, toh..

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

08/05/2022, 16:27

Energia, la Germania sta per ricevere migliaia di barili di petrolio russo
820.000 barili di greggio russo che erano destinati ai Paesi Bassi stanno invece per essere consegnati alla Germania

Immagine

La Germania sta per ricevere oltre 820.000 barili di greggio russo via mare per la prima volta in quasi due mesi. Il tutto accade dopo pochi giorni dalla decisione del governo tedesco di aderire al divieto europeo di importazione di petrolio russo. La destinazione originale del petrolio il questione era Rotterdam, nei Paesi Bassi, ma è improvvisamente cambiata nei giorni scorsi.

Una consegna di petrolio che risulta alquanto ambigua in un momento in cui tutta Europa preme per affrancarsi dalla Russia, e la stessa Germania aveva dichiarato pochi giorni fa che l’embargo era una soluzione praticabile.

In Italia, intanto, si corre ai ripari per coprire i ‘buchi’ dovuti ad anni di errori, nel corso dei quali si è pensato soltanto a ridurre la produzione di gas, ma senza progredire nella produzione di energie alternative e sostenibili. Questo non ha fatto altor che portare ad una dipendenza sempre più forte dai Paesi esteri, Russia in primis. “Il rigassificatore lo piazzeremo nel posto che ci permetterà di fare più in fretta“. Lo ha detto il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, intervenendo ad un dibattito al Festival Città Impresa, che si chiude oggi a Vicenza. “Che sia nel Tirreno o nell’Adriatico – ha precisato il Ministro – si è parlato dell’area di Piombino e di quella di Ravenna”. “Si tratta di una scelta meramente tecnica – ha aggiunto Cingolani – alla quale stiamo già provvedendo. Nel primo semestre del 2023 dovrà essere al lavoro“.


https://www.meteoweb.eu/2022/05/energia ... o/1791022/

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

08/05/2022, 16:44

vimana131 ha scritto:
Energia, la Germania sta per ricevere migliaia di barili di petrolio russo
820.000 barili di greggio russo che erano destinati ai Paesi Bassi stanno invece per essere consegnati alla Germania

Immagine

La Germania sta per ricevere oltre 820.000 barili di greggio russo via mare per la prima volta in quasi due mesi. Il tutto accade dopo pochi giorni dalla decisione del governo tedesco di aderire al divieto europeo di importazione di petrolio russo. La destinazione originale del petrolio il questione era Rotterdam, nei Paesi Bassi, ma è improvvisamente cambiata nei giorni scorsi.

Una consegna di petrolio che risulta alquanto ambigua in un momento in cui tutta Europa preme per affrancarsi dalla Russia, e la stessa Germania aveva dichiarato pochi giorni fa che l’embargo era una soluzione praticabile.

In Italia, intanto, si corre ai ripari per coprire i ‘buchi’ dovuti ad anni di errori, nel corso dei quali si è pensato soltanto a ridurre la produzione di gas, ma senza progredire nella produzione di energie alternative e sostenibili. Questo non ha fatto altor che portare ad una dipendenza sempre più forte dai Paesi esteri, Russia in primis. “Il rigassificatore lo piazzeremo nel posto che ci permetterà di fare più in fretta“. Lo ha detto il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, intervenendo ad un dibattito al Festival Città Impresa, che si chiude oggi a Vicenza. “Che sia nel Tirreno o nell’Adriatico – ha precisato il Ministro – si è parlato dell’area di Piombino e di quella di Ravenna”. “Si tratta di una scelta meramente tecnica – ha aggiunto Cingolani – alla quale stiamo già provvedendo. Nel primo semestre del 2023 dovrà essere al lavoro“.


https://www.meteoweb.eu/2022/05/energia ... o/1791022/

Dicono il 2023 perchè voglino essere ottimisti,avremo un po di Gas pagandolo a peso d' ORO dopo che il 50% di Industrie Italiane,Artigianato,Agricoltura e Pesca chiuderanno i battenti. [:303]

Re: Russofobia: è possibile individuare la cura

08/05/2022, 17:48

MaxpoweR ha scritto:è assurdo che ci sia ancora qualcuno che compri i giornali

Incredibile davvero e non sono solo i vecchi rimasti a farlo.....
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