Questo è un omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita perché si erano avvicinati troppo alla verità riguardante il fenomeno Ufo. Le loro vite sono state stroncate per evitare che venisse rivelato ciò che temono tanto diventi di dominio pubblico. Hanno seguito una strada che consapevolmente sapevano poteva essere una strada ad unico senso, senza ritorno, ma l’hanno fatto perché credevano profondamente in ciò che facevano e perché volevano regalare a tutti il diritto di sapere quale effettivamente fosse la verità. Ci hanno insegnato che bisogna cercare sempre la verità pur sapendo che potremmo non raggiungerla, ma loro evidentemente l’avevano raggiunta ecco perché sono stati assassinati. Se inizi a toccare certe tematiche e a pensare in un certo modo allora diventi scomodo e non resta altro che fare in modo che tu taccia per sempre. Non lasciamo che siano morti invanamente, continuiamo quello che hanno iniziato.
Frank Edwards, giornalista e ufologo, stroncato da un’apparente attacco cardiaco nel 1967. Fu uno dei principali sostenitori dell’esistenza degli Ufo e si era prodigato affinché il pubblico e il governo prestassero attenzione a questo fenomeno. Aveva gettato le basi per il rispetto dovuto all’argomento, grazie alla sua ottima reputazione di giornalista.
George Adamski, uno dei più famosi contattasti della comunità ufologia mondiale,vittima, nel1965, di un attacco di cuore (secondo il certificato di morte), morì nel giro di poche ore nonostante il ricovero d’urgenza. Adamski affermava di aver visto un disco volante nel sud della California e di aver parlato con il suo pilota, un Venusiano, di fronte a testimoni, fra i quali George Hunt Williamson che scomparve misteriosamente nel 1965. Adamski dichiarava di aver viaggiato su Venere e di essere in comunicazione telepatica con gli occupanti del disco, egli girò il modo diffondendo messaggi provenienti dai nostri fratelli dello spazio, a vivere in fratellanza e in pace.
Gorge Hunt Williamson, scomparso durante una spedizione antropologica in Perù nel 1965. Restano famose le sue esplorazioni di antichi siti indiani nelle Ande, che egli sospettava ospitassero dischi volanti, campi di atterraggio e basi sotterranee, dove era convinto si fossero insediati. Effettuò esperimenti mediante contatti radio a onde corte, dichiarando nel 1952 di aver stabilito comunicazioni con gli Ufo.
Phil Schneider, Fu ritrovato massacrato a casa sua il 17 gennaio 1996, e strangolato col catetere che lui aveva, arrotolato attorno al collo così profondamente che si accorse solo il becchino. Era un geologo dilettante ed un esperto in esplosivi. Le sue rivelazioni fatte pubblicamente prima di morire Delle 129 installazioni sotterranee, che secondo lui il governo USA aveva costruito già dalla SGM, lui dichiarò di aver lavorato su almeno 13 di esse. Due di queste basi erano grandi, ed includevano la famosa base di Dulce, New Mexico, dove si sospetta da tempo si faccia della retro-ingegneria aliena. Schneider diceva che i Grigi lavoravano insieme a tecnici USA. Nel 1979 ci fu un fraintendimento tra i due gruppi. Come conseguenza vi fu una sparatoria in cui gli alieni presero in ostaggio alcuni tecnici e scienziati terrestri e 66 tra agenti segreti, FBI, e Berretti Neri, perirono nello scontro assieme a dei Grigi. Fu lì che fu colpito anche lui al petto, cosa che gli causò un cancro anni dopo. Alcune accuse che lui faceva sono degne di attenzione: 1) il governo USA fece un patto con gli alieni Grigi nel 1954. Questo accordo è chiamato il Grenada Treaty; 2) molta della tecnologia degli stealth è stata sviluppata con la retro-ingegneria dagli UFO alieni schiantatisi al suolo; 3) l'AIDS era un virus da laboratorio per controllare la popolazione inventato dal National Ordinance Laboratory di Chicago, Illionois; 4) all'insaputa di tutti il governo USA possiede un dispositivo che causa terremoti, il Kobe quake, che non ha onde pulsanti, (il terremoto di San Francisco del 1989 non presentava onde pulsanti). Credeva che 11 suoi grandi amici fossero stati assassinati negli ultimi 22 anni, 8 dei quali erano stati dichiarati suicidi.
Ron Rummel, ex-agente dell'intelligence dell'USAF e direttore della rivista 'Alien Digest' dal 6 agosto 1993. Rummel presumibilmente si sparò in bocca. Gli amici però dicono che sulla pistola non c'era sangue e questa era completamente priva di impronte digitali. Stando ad altre informazioni, la nota lasciata dal presupposto suicida era scritta da una persona mancina, cosa che lui non era. Dal corpo promanava un'esalazione di sodio pentothal, o per lo meno, così si sostiene. Una cosa è sicura: il suo giornale toccava argomenti scottanti come l'aspetto predatore/preda delle relazioni umani/alieni, e l'uso di umani come fonte di cibo e per riciclare parti dei corpi degli alieni. Molto interessante il fatto che un suo amico era proprio, guarda caso, Phil Schneider ed i due avevano lavorato assieme.
Ron Jerrold Johnson, allora vice-direttore delle Indagini del MUFON. Aveva 43 anni e godeva di eccellente salute. Aveva fatto delle analisi mediche dalle quali era risultato che tutto era a posto. Però, un giorno, il 9 giugno 1994, mentre si trovava ad una riunione della Society of Scientific Exploration ad Austin, Texas, Johnson, morì di colpo e in modo strano. Durante la proiezione di un filmato, alcuni seduti vicino a lui udirono un gorgoglio. Quando le luci si riaccesero, Johnson era caduto dalla sedia col volto purpureo, ed un'emorragia nasale copiosa. Sotto il suo tavolo, una lattina di soda. Era morto di un colpo apoplettico, o per una reazione allergica alla bibita? Lui ultimamente lavorava alla propulsione degli UFO insieme all'Institute of Advanced Studies. Prima lavorava presso la Earth Tech Incorporated di Austin, Texas, diretta da Harold Puthoff. Sembrerebbe che lui avesse dei lasciapassare altamente segreti che gli permettevano di viaggiare spesso tra San Antonio e White Sands, e nell'ultimo anno aveva parecipato a due incontri segreti della NATO, uno dei quali, voci e mormorii bisbigliano, parlava di comunicazioni ET.
Ann Livingston, che morì agli inizi del 1994 di un cancro alle ovaie molto rapido. La donna era una ragioniera che si dedicava all'ufologia come membro del MUFON. Difatti in questa veste aveva pubblicato un articolo: "Electronic Harassment and Alien Abductions" sul 'Mufon Journal' del novembre 1993. L'articolo criticava duramente Julianne McKinney, direttrice dell'Electronic Surveillance Project of the Association of National Security Alumni, la quale non credeva agli UFO, e li riteneva velivoli governativi sperimentali. Alcuni fatti rilevanti per il nostro caso emergono. Alle ore07:15 del 29 dicembre 1992, l'appartamento della Livingston vicino all'aeroporto O'Hare, Chicago, Illinois, fu illuminato a giorno da un lampo luminoso bianco-argentato. Più tardi fu avvicinata in pieno giorno nel parcheggio da 5 MIB, coi volti non distinguibili, che avevano oggetti neri che parevano flash. Fu fatta svenire. Ammesso che ciò sia vero, cos'ha a che fare questo con la sua forma avanzata di cancro che la uccise? E' arcinoto che Ann Livingston era stata rapita dagli alieni tempo prima. La sua amica, Fran Heiser, affermò che Ann aveva incontrato due belle persone, un uomo ed una donna, in un viaggio in Messico. Con sua grande sorpresa, l'uomo le disse che la donna era la figlia. Potevano gli esami ginecologici fatti dagli alieni aver causato il cancro di Ann? Così la pensava KARLA TURNER, l'ufologa autrice di 'Masquerade of Angels', 'Taken', e 'Into the Fringe', morta a sua volta di cancro. Sia pubblicamente che privatamente, la Turner smascherava lo spettro della rappresaglia aliena, esposto soprattutto nel libro 'Maquerade of angels'. Non sappiamo quanto di fondato c'era nei suoi sospetti.
Danny Casolaro, un giornalista investigativo che ficcanasava nella minaccia di un software, chiamato Project Promise, che poteva rintracciare chiunque in qualunque parte del mondo, morto per uno strano suicidio nel 1991. Casolaro investigava anche la base di Pine Gap, l'Area 51 e la bioingegneria portata avanti dal governo USA
Mae Bussel, una coraggiosa investigatrice che conduceva programmi radio, morì di cancro fulminante. Anche lei s'interessava di UFO.
Deck Slayton, l'astronauta, era pronto a parlare pubblicamente delle sue esperienze ufologiche, ma anche a lui il cancro tappò la bocca.
Brian Lynch, un giovane sensitivo contattista, morì nel 1985 di overdose, si disse. Stando alla sorella Geraldine, un anno prima era stato avvicinato da un agente segreto che lavorava per la PSI-tech Company di Austin, Texas, che gli disse che stavano facendo esperimenti su armi da guerra di tipo psichico. Dopo la sua morte, tra i suoi effetti personali fu ritrovato uno scritto che diceva: 4 milioni dal Pentagono per il Progetto Scanate.
Don Elkin , pilota per le Eastern Airlines negli anni '80, morì suicidandosi dopo aver indagato per più di 10 anni il cover-up ufologico e dopo aver iniziato ad approfondire il materiale Ra.
Dorothy Kilgallen, giornalista, scrisse due articoli che forse firmarono la sua condanna a morte. Il primo del febbraio 1954, parlava di un incontro segreto dei capi militari mondiali programmato per l'estate successiva. L'altro del 1955, pubblicato poco prima della sua morte per overdose accidentale di barbiturici ed alcool (alla Marilyn Monroe-style, tanto per intenderci), parlava di un ignoto ufficiale inglese di gabinetto, che avrebbe detto: - Gli UFO sono fatti da piccoli omini alti meno di un metro. È spaventoso, ma non si può negare che gli UFO vengano da altri pianeti! –
James McDonald, fisico dell'Institute of Atmospheric Physics e professore presso il Department of Meteorology dell'Università dell'Arizona, tentò il suicidio nel 1971. Nessun altro negli anni '60 aveva combattuto duramente come lui per convincere il Congresso a prendere seriamente il problema UFO, della cui esistenza era più che convinto. McDonald, presumibilmente depresso, si sparò alla testa. Ma, purtroppo, non morì subito, e rimase cieco, ma non al 100%. Però, in qualche modo, alcuni mesi dopo il primo tentativo, sabato 14 giugno 1971, riuscì ad uscire dall'Istituto ov'era ricoverato, salì su un taxi che lo portò ad un negozio di armi, dove comprò una calibro 0.38 spagnola, poi si fece portare verso nord, nel deserto, dove si fece lasciare alle ore 16:00 in un'intersezione. Poi sembra che lui avesse camminato per un miglio fino al Canyon del Oro, luogo a lui familiare, e si sparò. Il suo corpo fu trovato da un signore sotto un ponte il giorno dopo, domenica 13 giugno 1971 a mezzogiorno. Quando fu ritrovato, la polizia dichiarò che era morto già da 8-10 ore. Ciò suggerirebbe che era vivo quando era stato lasciato all'intersezione isolata. In teoria poteva essere stato trovato nel deserto proprio lo stesso giorno che era sparito se qualcuno avesse chiamato la polizia immediatamente, e se le efficientissime squadre di ricerca e soccorso di Tucson fossero state messe all'opera. Ma nessuno le chiamò mai. Infatti, due amici di famiglia, una coppia, che era stata chiamata dai familiari del dottore agli inizi della ricerca, li avvisò che lo avrebbero ritrovato. La donna, che si presentò solo come Dottoressa Martin, scoprì dove il taxi lo aveva lasciato nel deserto, e chiamò diverse volte da una casa isolata ad un miglio dal Canyon del Oro. Perché mai questi due 'amici' insistettero col cercarlo invece di chiamare squadre esperte nelle ricerche che forse l'avrebbero trovato prima? Questo non è mai stato chiarito né i due 'amici' furono mai identificati. Un altro particolare desta inquietudine. La sua collega Margaret Sanderson-Rae disse che non appena McDonald tornò dall'ospedale, era entrata nel suo ufficio ed aveva eliminato tutti gli oggetti acuminati. una volta morto, il Dr. Kassander la fece andare nel suo ufficio per prendere alcune cose e vi trovò uno dei suoi libri sugli scaffali senza copertina. Il Dr. McDonald non avrebbe mai tenuto un libro senza copertina, e se non c'erano, le rifaceva fare. Tutti i suoi libri erano perfettamente tenuti. La donna rimase perciò molto stupita, così lo guardò meglio e si accorse che c'era qualcosa sul retro: era la copertina tutta accartocciata come se avesse avvolto qualcosa. Da ricerche effettuate dopo, non avvoltolava la sua pistola. Ma cosa? Non era per caso il suo diario segreto che scriveva, riempendolo di note confidenziali sugli UFO, rilasciategli da personaggi altolocati che lui intervistava? E se così fosse, dov'è finito? Aveva confidato di essere vicino alla soluzione del problema, aveva avuto accesso a files molto segreti. Non voleva certo morire. I suoi amici dissero che nonostante la cecità, aveva molti progetti in serbo per i mesi a venire ed era sicuro che sarebbe tornato ad insegnare con l'aiuto di un assistente.
Morris Ketchum Jessup, astronomo ed archeologo commise anche lui un suicidio sospetto nel Dade County Park, Florida, nel 1959. Anna Genzlinger investigò a fondo la sua morte. E così conlcuse: l'uomo era stato messo sotto un certo tipo di controllo mentale. Non fu fatta l'autopsia sul corpo, che per legge si deve fare su ogni sospetto suicida. Il Sergente Obenclain, che era sul posto poco dopo il ritrovamento del cadavere, disse: - Tutto sembrava così professionale -. Il tubo era legato con filo spinato allo scappamento e stranamente era di un annaffiatoio meccanico, non manuale. L'uomo era morto nelle ore di traffico più intenso.
Sappiamo che la Marina era molto interessata ai suoi studi sul Philadelphia Experiment, ed è noto che era stato l'ONI (=Office of Naval Investigations) a capo del cover-up sugli UFO già fin dagli inizi. E cosa interessante lui investigava proprio sul progetto top-secret effettuato dalla Marina USA, il Philadelphia Experiment. Frank Edwards, il noto commentatore radiofonico, morì di un supposto infarto il 24 giugno 1967, proprio l'anniversario dell'avvistamento di Kenneth Arnold. Una mera coincidenza? Forse no. Alcuni ufologi prominenti morirono lo stesso giorno: ARTHUR BRYANT, contattista; RICHARD CHURCH, membro consigliere del CIGIUFO, e lo scrittore di fantascienza WILLIE LEY. Le circostanze della morte prematura di Edwards, che, come James McDonald stava premendo per avere udienze da parte del Congresso sugli UFO, sollevarono enormi domande. Una conferenza sul tema fu tenuta a New York City presso il Commodore Hotel proprio quel giorno, retta dall'ufologo e scrittore Gray Barker, il quale pubblicamente affermò di aver ricevuto due lettere ed una telefonata secondo cui Frank Edwards, che non partecipava al meeting, non sarebbe rimasto vivo fino alla fine dello stesso. Era come se qualcuno stesse mandando un messaggio. Come conseguenza infelice a questo, Rep. Rouse, che sosteneva Edwards nella sua campagna per fare interessare il Congresso agli UFO, morì di un attacco di cuore simile poco dopo di lui.
James Forrestal , ex-segretario della difesa morto per presunto suicidio, precipitando dal 16° piano dell'ospedale dov'era ricoverato? DAMON RUNYON JR scrittore ufologo che si gettò da un ponte di Washington nel 1988, lo fece per volontà sua? dr. B. NOEL OPAN che, nel 1959, dopo una presunta visita di misteriosi MIB, sparì, così come fece EDGAR JARROLD, l'ufologo australiano l'anno dopo.
John Mack, psichiatra della Harvard University e massima autorità mondiale sul fenomeno Abduction. Il 28 Settembre 2004 muore a Londra investito da una Peugeot 306 alla cui guida apparentemente si trovava un conducente ubriaco.Mack era sulle strisce pedonali e stando a quanto dichiarato dalla polizia di Londra è morto sul colpo. Negli ultimi tempi era stato mosso soprattutto dall’urgenza di divulgare la sua opinione in merito alla guerra e alle sorti di milioni di persone coinvolte in conflitti voluti da poteri forti e occulti.
Paul Bennewitz, ingegnere elettronico. Il suo nome è collegato alle installazioni sotterranee, in particolare quella di Dulce New Mexico, dove sarebbero stati ospitati velivoli alieni recuperati. Bennewitz dichiarò di essere in possesso di alcune fotografie di tali oggetti. In seguito alle sue dichiarazioni Paul fu internato per 4 volte in un istituto psichiatrico e indotto ipnoticamente in uno stato alterato di coscienza. Le fotografie, che egli continuava a mostrare a tutti, furono sequestrate e gli agenti vi sovrapposero una creatura aliena di loro creazione, con del sangue verde che fuoriusciva abbondante. La coscienza di Paul fu indotta in uno stadio alfa, di totale asservimento mentale. Bennewitz fu ridotto a paranoico, non si è mai accertato in quale istituto psichiatrico sarebbe stato ricoverato e dove sarebbe morto il 23 giugno 2003.
Mario Cingolati, presidente del CUN, si era a lungo occupato dell’ipotesi ufologia nella strage di Ustica. Muore il 3 Settembre 1996 stroncato da un infarto.
Philip K. Dick, famosissimo scrittore di fantascienza, muore il 2 marzo 1982 per una strana combinazione di insufficienza respiratoria e attacchi cardiaci. Stava scrivendo un saggio sulle sue esperienze di contatto alieno, il libro non è mai stato dato alle stampe e il manoscritto è scomparso.
Ron Bonds,editore, viveva di cospirazioni, si era occupato di ogni tipo di misteri e fenomeni inesplicabili. Nell’Aprile 2001, 15 ore dopo aver pranzato a base di carne di manzo in un ristorante messicano di Atlanta, dopo un accesso di vomito e diarrea, era stato ricoverato al Grady Memorial Hospital, dove ne fu constatato il decesso. L’autopsia rivelò che Bonds era morto per una peritonite intestinale e il medico legale passo un campione di sangue al Georgia Public Health Laboratori di Decatur che scoprì una presenza elevata del Clostridio Type A, un batterio a volte riscontrato in piccole quantità di carne bianca e rossa. In grandi quantità produce tossine in grado di causare mortali emorragie.
Jim Keith, autore di molti libri, è stato il primo ricercatore ad aver scritto della connessione CIA-Men in Black, in merito ai fenomeni del cosiddetto Uomo Falena nella zona di Point Pleasant in West Virginia. Keith è morto il 7 Settembre 1999 dopo il ricovero in ospedale a causa di una banale frattura alla gamba. Sembra che durante l’operazione chirurgica un grumo sanguigno avesse raggiunto il suo cuore causando un edema polmonare.
Dean Stonier, organizzatore del Global Sciences Congress che aveva visto la partecipazione di ricercatori come Phil Schneider e Al Bielek, considerato il solo superstite del Philadelphia Experiment. Dean è morto nell’Agosto 2001 pochi mesi dopo il Denver Global Sciences Congress.
Della Larson, contattista, dichiarava che i Venusiani stavano vivendo già sulla Terra, tra gli uomini, Nell’Ottobre 1965 si suicidò in una casa di riposo impiccandosi con una calza di Nylon. Marie Ford, suicida. Giovane appassionata di ufologia, fu lei a scoprire il corpo senza vita di Della Larson.
Philip Corso, l’unico alto ufficiale dell’intelligence militare americana ad aver dimostrato, attraverso la sua testimonianza in vita, che l’incidente UFO accadde realmente nel luglio 1947 a Roswell in New Mexico. Apparentemente il Colonnello Corso morì di infarto ad 83 anni il 16 luglio 1998.
Come ci spieghiamo la lunga serie di infarti che uccise Edwards, Rep. Rouse, lo scrittore H. T. Wilkins, Henry E. Kock (direttore della pubblicità dell'Universal Research Society of America), il gionalista Frank Scully ed il famoso contattista George Adamski? E come spiegarci la lunga serie di suicidi: la scrittrice Gloria Lee (, l'ufologo Doug Hancock, , l'ufologo Feron Hicks? E che dire dei cancri maligni e fulminanti che portarono velocemente alla tomba l'ufologo canadese, Wilbert B. Smith, l'ufologo brasiliano il Dr. Olavo Fontes, Jim e Coral Lorenzen, il biologo Ivan T. Sanderson ed il fondatore del CUFOS il Dr. Joseph A. Hynek? Anche se non era nel fior fiore degli anni, forse anche la morte del Dr. Hynek fu causata da 'strane circostanze', sospetto dovuto al grande numero di ufologi morti di cancro al cervello. Cosa lo uccise veramente possono essere numerose cause non naturali. Oggi come oggi è facile causare infarti con prodotti chimici e radiazioni pulsanti. E' facile indurre un infarto ed altri mali fisici, come cancri rapidi. Comunque Ron Johnson è stato eliminato da una tossina a rapidissimo effetto, forse un agente che agiva sul sistema nervoso. La vera causa della sua morte non la sapremo mai, comunque. L'autopsia è stata dichiarata inconcludente. Un'infermiera tornando a casa da Austin poco dopo la morte di Johnson, denunciò un'altra morte del tutto simile avvenuta a bordo del suo aereo. Quando tentò di offrire la sua assistenza, fu costretta a non farlo. Poteva essere che un agente che per fatalità era finito vittima delle sue stesse macchinazioni?
Forse alcune morti sono davvero avvenute per cause naturali o per suicidio. Ma, come Otto Binder notava già 25 anni fa, ce ne sono decisamente troppe. La logica, il buon senso ci portano a credere che tutte queste morti premature in un campo che conta pochi investigatori sono decisamente sproporzionate.
Porgo le mie scuse nell’eventualità che abbia dimenticato di citare qualcuno, questo omaggio è per tutti coloro che hanno perso la vita per diffondere la verità che siano stati citati o meno.
Grazie!
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