La legge Alfano (mi riuto di chiamarla "lodo" per rispetto della lingua italiana), prevedeva la "sospensione dei procedimenti" a carico di quattro delle cinque alte cariche dello Stato, ovvero Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera dei Deputati e Presidente del Cosiglio.
Non si comprende il motivo per il quale veniva lasciato fuori il Presidente della Corte Costituzionale.
In altri paesi europei questa norma esiste già da tempo ed il suo spirito tende a salvaguardare le principali figure dello Stato durante il loro mandato affinchè non debbano occuparsi di fatti privati mentre si occupano della cosa pubblica.
Oltretutto salvaguarda le stesse figure da possibili utilizzi della legge a fini squisitamente politici.
Un esempio.
L'ex Presidente della Repubblica francese Jacques Chirac era indagato per presunti illeciti commessi durante il periodo in cui è stato sindaco di Parigi.
Il procedimento è stato sospeso durante il periodo di presidenza della repubblica per poi riprendere al termine del mandato.
Fra parentesi il procuratore della repubblica a fatto richiesta di non luogo a procedere nei suoi confronti.
Oggi la Corte Costituzionale ha rigettato la legge Alfano (a maggioranza e non all'unanimità), attaccandosi alla forma dottrinale e non alla sostanza della legge stessa.
La legge Alfano non rispetterebbe l'art. 3 della Costituzione in quanto legge ordinaria e non legge costituzionale.
![Compiaciuto [8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif)
Un altro esempio.
L'immunità parlamentare mi indigna alquanto ma, guarda caso, non va contro lo stesso art. 3 in quanto è stabilita da una legge costituzionale.
Siamo figli del Diritto Romano per cui il noto detto "fatta la legge trovato l'inganno" calza perfettamente alla nostra attuale dottrina legislativa.
Mi astengo da ogni commento "politico" perchè anche i bambini hanno capito l'antifona.