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Ufetto
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MessaggioInviato: 20/01/2009, 17:55 
Cita:
certo xò c'è da dire che sti americani hanno 1 senso della patria senza eguali. Mai vista na folla così per un capo di stato. Da noi dubito succederebbe mai, tranne quando tirerà le quoia qualche duno.......


da noi subito ci sarebbero i giornali che si scannerebbero per dire che li c'erano si e no 10mila persone [:D]

Cita:
Comunque " cambiando argomento " oggi Berlusconi ( no, nn stavo parlando di lui prima eh? perchè l'avete pensato?? ) ha dichiarato alla televisione che la crisi economica non è così drammatica come tutti dicono.


sicuramente per lui non sarà drammatica visto che è uno degli uomini più ricchi del mondo [:27]

a guardare i dati delle banche e il nostro debito pubblico che sta schizzando di nuovo alle stelle, pensando anche a un paio di milioni di disoccupati nei prossimi mesi, credo che bisognerebbe fare qualcosa di concreto per poterla arginare ma è talmente immensa questa crisi globale che non si può combatterla con messaggi di ottimismo....


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Grigio
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MessaggioInviato: 20/01/2009, 18:01 
(ironia) ma come fabry! mi cadi sul bagnato? mi spari sulla crocerossa? .. è ovvio la soluzione è facile: non cambiare i nostri stili di vita, lo dice Silvio dopo tutto no? --.-- poveri noi.. comunque secondo me, almeno in italia, ci sarà 1 tendenza diffusa al suicidio e aumenteranno le rapine e gli scippi.


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MessaggioInviato: 20/01/2009, 18:15 
attenzione, a mio avviso Obama ha appena ufficialmente detto che ci sono - e le useranno - le tecnologie per sganciarsi definitivamente dal petrolio


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Marziano
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MessaggioInviato: 20/01/2009, 19:14 
http://www.wallstreetitalia.com/articol ... _id=659490

LO SCANDALO DELLE BANCHE: SALVATE DAI GOVERNI, NON FANNO CREDITO

Aumentano risentimento e controlli. Summers, capo dei consiglieri economici di Obama, dice che la seconda tranche del TARP sarà dedicata al supporto ai consumatori ed alle imprese piuttosto che al settore finanziario.


FINALMENTE L'HANNO CAPITO! i soldi devono andare alle imprese a ai consumatori!!!


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MessaggioInviato: 20/01/2009, 19:23 
http://www.wallstreetitalia.com/articol ... _id=659506

STERLINA AI MINIMI DI UN MESE, PAURA RECESSIONE
Il secondo piano di salvataggio del sistema bancario britannico in 3 mesi ha alimentato i timori di un deterioramento della crisi finanziaria, spingendo la valuta inglese ai minimi. Testata soglia $1.40 per prima volta da 2001.


Ma non dicevano 1 anno fa che l'economia Britannica fosse la più sicura forte e solida? [:o)]


http://www.wallstreetitalia.com/articol ... _id=659547

CICLONE SUI BANCARI, LLOYDS AI MINIMI DI 20 ANNI
Proseguono le perdite nel comparto bancario, ondata di Sell sui titoli Usa ed europei. La britannica LLoyds Banking scende del 33% dopo l'analisi negativa di Merrill Lynch.


Io spero vivamente ad un ritorno alle Banche Nazionali, le banche private come si è visto sono senza scrupoli e pensano solo al profitto,
ed inoltre perdono soldi a palate in investimenti ad alto rischio, come se stessero giocando d'azzardo, fregandosene dei soldi della gente.
Ricreare le Banche Nazionali sarebbe un bel passo avanti contro la crisi economica.


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MessaggioInviato: 20/01/2009, 21:56 
LA LIBERA CORSA DI ISRAELE E' ALLA FINE

DI MICHELLE GOLDBERG
The Guardian
13.01.2009

Mentre Israele polverizza Gaza, dubbi e domande sulla politica israeliana stanno iniziando a dominare nei media statunitensi

E' una osservazione comune, quasi un cliché, che i media statunitensi siano meno critici sulla politica di Israele rispetto ai media israeliani. Nelle descrizioni americane mainstream della miseria senza fine del Medioriente, l'onestà di Israele e la violenza araba sono comunemente enfatizzate. La realtà degli insediamenti israeliani e della sofferenza palestinese sono, nel migliore dei casi, una nota a margine.

I conservatori spesso si lamentano che le notizie non siano persino più orientate in favore dello Stato ebraico, o verso gli elementi più estremisti al suo interno, ma tali lamentele oscurano e rinforzano l'autentica distorsione nella copertura mediatica americana del Medioriente e funzionano da avvertimento preventivo per qualunque mezzo di informazione che voglia mostrare troppa simpatia per i palestinesi. (La crudezza dei più chiassosi detrattori di Israele nell'estrema sinistra non aiuta, dal momento che marginalizza ulteriormente la critica di Israele come riservata ai tipi che non trovano differenza tra Dachau e Jenin.)

Lentamente però qualcosa sta cambiando. Mentre Israele polverizza Gaza, domande e dubbi sulla politica israeliana stanno diventando più evidenti nei media americani.

Il fallimento della guerra in Iraq e il concomitante discredito dei neoconservatori ha aperto un nuovo spazio nella conversazione americana. Mentre la destra americana è indebolita e demoralizzata, vi è meno pressione sulla stampa perché mostri quel genere di rozze posizioni a senso unico che i conservatori compiaciuti di se stessi amano definire "chiarezza morale". La sproporzionata rappresaglia israeliana contro Gaza viene sempre più riconosciuta come tanto brutale quanto, con tutta probabilità, estremamente futile. Nel distruggere Gaza, Israele sta anche distruggendo il tabù americano che ha assicurato al paese una copertura mediatica favorevole a tempo pieno.

Il 31 dicembre la CNN ha affrontato la controversa domanda se sia stato Israele o Hamas a rompere il cessate il fuoco facendo precipitare la situazione verso gli attuali combattimenti. In primo luogo la rete televisiva ha trasmesso un filmato del parlamentare liberale palestinese Mustafa Barghouti che affermava: " la comunità della stampa mondiale o dei media è soverchiata dalla narrazione israeliana che è sbagliata. I portavoce israeliani hanno diffuso bugie ovunque. La realtà e la verità è che la parte che ha rotto questa tregua e questo cessate il fuoco è stata Israele. Due mesi prima che la tregua finisse Israele iniziò ad attaccare Rafah, iniziò ad attaccare Hamas e non ha mai tolto l'embargo su Gaza". Ordinariamente i giornalisti televisivi farebbero seguire a tale filmato, se proprio lo avessero mandato come primo, un filmato in cui Israele porta le sue ragioni, e si sarebbero fermati su di esso lasciando un pubblico già predisposto contro i palestinesi a decidere la verità. Invece il conduttore Rick Sanchez ha fatto qualcosa che dovrebbe essere pratica comune ma tristemente non lo è: si è sforzato di scoprire chi avesse ragione.

"E sapete cosa ho fatto? Ho controllato insieme ad alcune delle persone qui al nostro ufficio internazionale, e sono andato da loro e gli ho chiesto: 'di cosa sta parlando? Abbiamo qualche informazione in proposito?'" ha detto Sanchez. E ha riferito che le sue fonti confermavano che Barghouti aveva ragione [vedi filmato sotto, N.d.t.].

Da allora il mettere in discussione e il condannare apertamente le azioni di Israele è diventato sempre più comune nella stampa dell'establishment. L'otto gennaio la pagina degli editoriali 'op-ed' del New York Times riportava tre pezzi di opinione critici di Israele. "Quando viene bombardato dai suoi vicini Israele deve fare qualcosa", ha scritto l'editorialista Nick Kristof. "Ma il diritto di Israele di fare qualcosa non significa che abbia il diritto di fare qualunque cosa". La scorsa settimana è uscita una nuova edizione della rivista Time, la sua copertina mostrava una stella di Davide dietro a del filo spinato e il titolo "Perchè Israele non può vincere". La pagina degli editoriali del fortemente conservatore Wall Street Journal riportava un articolo di George Bisharat dal titolo " Israele sta commettendo crimini di guerra". "L'attuale assalto di Israele contro la striscia di Gaza non può essere giustificato dall'autodifesa", iniziava. "Piuttosto, esso implica serie violazioni della legge internazionale, compresi i crimini di guerra... anche i combattenti di Hamas hanno violato le leggi di guerra, ma i loro misfatti non giustificano le azioni di Israele".

Non c'è alcun dubbio che alcuni dei più aggressivi sostenitori di Israele saranno allarmati da questo improvviso cambiamento nei discorsi americani. Essi sono soliti accantonare le critiche del mondo a Israele come borbottii di antisemiti e terzomondisti benpensanti. Gli USA sono stati un bozzolo che ha protetto Israele e i suoi sostenitori dal fronteggiare duri giudizi. Ma Israele ha ricevuto un cattivo servizio dall'indulgenza senza fine dell'America. Ciò che sta accadendo a Gaza mette in pericolo, in primo luogo e soprattutto, le sfortunate persone che vivono lì e che stanno morendo a centinaia. Mette in pericolo anche lo stesso Israele, spingendo le già elusive prospettive di pace sempre più fuori portata. Un mezzo d'informazione americano che chiuda un occhio di fronte all'espansionismo e agli abusi dei diritti umani da parte di Israele alla fine rende lo Stato ebraico meno, e non più, sicuro. Senza che gli Usa facciano pressioni su Israele perchè smantelli gli insediamenti e allenti l'embargo su Gaza, i leader israeliani non hanno né l'incentivo né la copertura politica necessaria a fare ciò. Ora che la stampa americana sta mostrando un briciolo di coraggio nel fronteggiare una catastrofe in corso che viene favorita dalla leadership americana, forse i nostri politici avranno spazio per fare lo stesso.

Titolo originale: "Israel's free ride ends"

Fonte: http://www.guardian.co.uk/
Link: http://www.guardian.co.uk/commentisfree ... srael-gaza
13.01.2009


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MessaggioInviato: 20/01/2009, 22:22 
Il coraggio di fare critiche un po' meno faziose alla politica violenta di israele deriva secondo me dalla nuova situazione politica che si sta delineando in usa con l'elezione di obama.
Personalmente sono molto fiducioso in questa nuova amministrazione che proverà a soverchiare il sistema quasi totalitaristico a mio avviso posto in atto da bush, la rice e company.Dal dopoguerra in poi solamente feroci dittature come quella cinese o sovietica hanno invaso stati sovrani senza che questi ultimi gli dichiarassero guerra .In iraq è successa la stessa cosa.
La tortura era diventata una cosa normale,praticata da tutte le agenzie assoldate dall'esercito usa.
Obama smantellerà guantanamo la prima settimana dopo l'insediamento alla casa bianca,
Destinerà ingenti risorse per lo studio di energie alternative.
Perseguirà una politica più attenta al sociale e cercherà di riportare l'attenzione della società civile verso quei valori e ideali calpestati in questi anni da una politica finalizzata alla sistematica prevaricazione dell'uomo sugli altri uomini in nome del proprio tornaconto economico.
Obama sicuramente proverà a cambiare rotta ed è per questo che cercheranno di eliminarlo per poi riprendersi il potere...



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"Bisogna cercare orizzonti lontani non solo per scopi pragmatici, ma perché l'immaginazione e l'anima vengano nutrite dalla meraviglia e dalla bellezza".
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MessaggioInviato: 20/01/2009, 22:27 
Butto segno, le borse USA oggi nel giorno di insediamento di Obama in grave caduta:

Dow Jones -4.01%
S&P500 -5.28%
Nasdaq -5.78%

Veramente non capisco perchè nel giono di insediamento di Obama le borse sono crollate...
...mi puzza un pò...


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MessaggioInviato: 20/01/2009, 23:21 
eh che c'è da puzzare, i quattrinos la gente se li tiene in tasca, e le borse vendono..


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MessaggioInviato: 21/01/2009, 14:56 
Segnalo questa serie di video (in italiano):

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... LY_ID=6140

Da vedere assolutamente.....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 22/01/2009, 11:01 
Giappone, -1,8% Pil 2008, -2% in 2009
TOKYO - La Bank of Japan prevede una recessione dell'economia giapponese più profonda delle attese e taglia drasticamente le sue stime, prevedendo una contrazione del Pil dell'1,8% nell'anno fiscale in corso, il 2008-2009 che si chiude a marzo, e del 2% in quello successivo, il 2009-2010. Le esportazioni, si legge nella lunga nota della BoJ di spiegazione del cambio di scenario diffusa al termine della riunione del board monetario di due giorni, ''sono diminuite in modo sostanziale riflettendo il rallentamento delle economie internazionali, la domanda interna e' diventata piu' debole in un contesto di declino dei profitti aziendali e di peggioramento per occupazione e redditi delle famiglie''. Le condizioni dei mercati finanziari, in aggiunta, sono diventate piu' ''difficili''.

In precedenza, la banca centrale aveva previsto - a ottobre 2008 - un aumento del Pil dello 0,1% per l'anno in corso e dello 0,6% in quello successivo. Le attese di ripresa sono quindi rinviate al 2010-2011, con una crescita dell'1,5%, contro l'1,7% precedente, mentre il periodo biennale di grave recessione per la seconda economia mondiale dovrebbe essere accompagnata, secondo la banca centrale, da un ritorno della deflazione: i prezzi al consumo dovrebbero ridursi dal 1,1% nel 2009-2010 e dello 0,4% nel 2010-2011, dopo l'aumento dell'1,2% nel 2008-2009. L'economia giapponese e' gia' ufficialmente in recessione dal terzo trimestre del 2008, a causa del crollo delle esportazioni verso gli Stati Uniti, Europa e Asia in scia alle conseguenze della crisi economica. Il board della BoJ ha deciso con voto unanime di mantenere invariati i tassi di riferimento allo 0,1%, dopo il taglio dello 0,2% deciso il 19 dicembre. L'istituto ha pure annunciato l'acquisto fino a 3.000 miliardi di yen (circa 25 miliardi di euro) di commercial paper e di asset-back commercial paper a partire dal 30 gennaio, negli sforzi per sostenere la liquidita' delle aziende.

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BCE: RECESSIONE GRAVE, CALO DOMANDA DURERA' ''L'economia mondiale sta attraversando una fase di recessione grave e sincronizzata'' mentre ''l'acuirsi e del diffondersi delle turbolenze dei mercati finanziari freneranno probabilmente la domanda su scala mondiale e nell'area dell'euro per un periodo di tempo prolungato''. E' l'analisi che arriva dalla Banca Centrale Europea nel proprio bollettino mensile. L'Eurotower sottolinea come gli ultimi dati disponibili mostrano ''chiaramente un ulteriore calo dell'attivita' economica'' alla fine del 2008, ''che segnala il concretizzarsi di rischi al ribasso gia' identificati''.Alla luce dei rischi al ribasso per la crescita previsti anche nei prossimi trimestri, per la Bce diventa di ''primaria importanza mantenere un atteggiamento disciplinato e una prospettiva di medio periodo nella conduzione delle politiche macroeconomiche perseguendo un approccio sostenibile e orientato alla stabilita'. E' questo il modo migliore di preservare e promuovere la fiducia''.

Infatti, prosegue l'istituto di Francoforte, ''la situazione economica corrente richiede di fatto particolare cautela nell'adottare vaste misure di stimolo fiscale, tenendo conto delle particolari condizioni di bilancio di ciascun paese. Il funzionamento degli stabilizzatori automatici conferira' un impulso fiscale relativamente ampio e vigoroso a un'economia in fase di rallentamento, sommando i suoi effetti alle gia' annunciate politiche di bilancio espansive a agli interventi pubblici a sostegno del settore bancario''. Secondo l'Eurotower, pero', le manovre sinora avviate dai singoli governi ''dovrebbero contribuire ad assicurare l'affidabilita' del sistema finanziario e ad allentare le limitazioni nell'offerta di credito a imprese e famiglie''.

BCE: RALLENTANO PRESTITI BANCHE A IMPRESE E FAMIGLIEROMA - ''L'inasprimento delle condizioni di finanziamento ha contribuito negli ultimi mesi al rallentamento del flusso dei prestiti delle istituzioni finanziarie monetarie al settore privato non finanziario''. Anche la Bce, nel proprio bollettino mensile, conferma la stretta creditizia ''dovuta all'acuirsi delle tensioni finanziarie'' globali

BCE: RIASSORBIRE AIUTI STATO O PESERANNO IN FUTUROROMA - ''I provvedimenti straordinari decisi sinora'' per fronteggiare la crisi ''comportano oneri considerevoli per le finanze pubbliche in numerosi Paesi dell'are dell'euro. Se non saranno riassorbiti a tempo debito, peseranno in modo particolarmente negativo sulle nuove generazioni e su quelle future''. E' il monito ai governi di Eurolandia contenuto nel bollettino mensile della Bce, che sottolinea come sia ''indispensabile ristabilire un impegno credibile a favore degli obiettivi di bilancio a medio termine''

BCE: INFLAZIONE ANCORA GIU', RIPRESA SOLO DOPO META'ROMA - Nei prossimi mesi l'inflazione ''si dovrebbe ridurre ulteriormente e a meta' anno si potrebbe collocare su livelli molto bassi'', per poi ''riprendere ad aumentare nella seconda meta' dell'anno''. E' quanto si legge sul bollettino della Bce, secondo il quale l'ulteriore flessione dei prezzi sara' collegata ''principalmente agli effetti base connessi ai passati andamenti dei prezzi dei beni energetici''. L'istituto di Francoforte non intende pero' abbassare la guardia sull'inflazione e sottolinea che ''i rischi per la stabilita' dei prezzi sono sostanzialmente bilanciati''. Perche' se da un lato premono al ribasso possibili ''riduzioni inattese'' dei valori delle materie prime, dall'altro e' sempre possibile ''un'inversione di tendenza'' di tali prezzi. Nel complesso, ribadisce la Bce, ''il livello di incertezza resta eccezionalmente elevato'', sia sul fronte dei prezzi che su quello dello scenario economico futuro. ''I rischi per la crescita, che nel complesso restano chiaramente orientati al ribasso, sono connessi principalmente alla possibilita' di un piu' forte impatto delle turbolenze finanziarie sull'economia reale, a nuove spinte protezionistiche e ad una correzione disordinata degli squilibri mondiali''. Dal lato dei consumatori, la Bce ''si attende che il calo dei prezzi delle materie prime sostenga il reddito disponibile reale nel prossimo periodo'', mentre Eurolandia ''dovrebbe beneficiare appieno degli effetti delle misure di politica monetaria annunciate nelle ultime settimane''.

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Bce: "La recessione è grave"
"Verso prolungato calo della domanda"
"L'economia mondiale sta attraversando una fase di recessione grave e sincronizzata". E nei prossimi mesi assisteremo ad un ristagno della domanda interna e a tensioni finanziarie. Insomma la crisi si protrarrà ancora a lungo. E' l'allarme lanciato dalla Bce che invita i governi a "riassorbire in fretta i provvedimenti straordinari decisi finora" perchè, gravando sui conti pubblici, rischiano di "pesare sulle nuove generazioni e su quelle future''.


Dalle banche meno prestiti alle famiglie
Per la Bce "le tensioni nel sistema bancario si sono tradotte in un inasprimento dei criteri per la concessione del credito al settore privato non finanziario, in un rapido deterioramento del clima di fiducia e in un crollo dei valori azionari".
"L'ulteriore peggioramento della situazione economica internazionale in dicembre è principalmente riconducibile al settore manifatturiero, nel quale la produzione cala a ritmo sostenuto. Il settore dei servizi, invece, non ha continuato a deteriorarsi, pur restando debole in termini storici".

Prolungato calo della domanda interna
La crisi più lunga del previsto porterà anche ad un deciso calo della domanda interna su scala mondiale. Contestualmente, però, il Consiglio direttivo si attende che il calo dei prezzi delle materie prime sostenga il reddito disponibile reale nel prossimo periodo. Inoltre l'area dell'euro dovrebbe, nel tempo, beneficiare appieno degli effetti delle misure di politica monetaria annunciate nelle ultime settimane". Il Consiglio direttivo ritiene che "l'incertezza riguardo lo scenario economico prospettato permanga eccezionalmente elevata. I rischi che nel complesso restano chiaramente orientati al ribasso - proseguono gli esperti dell'Eurosistema - sono connessi principalmente alla possibilità di un più forte impatto delle turbolenze finanziarie sull'economia reale, nonchè ai timori di nuove e crescenti spinte protezionisitiche e a eventuali andamenti sfavorevoli dell'economia mondiale dovuti a una correzione disordinata degli squilibri mondiali".

"A rischio le generazioni future"
La Bce invita i governi europei alla cautela nelle scelte di politica economica contro la crisi, ristabilendo al più presto l'equilibrio nella finanza pubblica con impegni credibili. "I provvedimenti straordinari decisi finora - afferma la Banca centrale europea - comportano oneri considerevoli per le finanze pubbliche in numerosi paesi dell'area euro. Se non saranno riassorbiti a tempo debito, peseranno in modo particolarmente negativo sulle nuove generazioni e su quelle future. E' quindi indispensabile ristabilire quanto prima un impegno credibile a favore degli obiettivi di bilancio a medio termine".
"La situazione economica corrente - aggiunge l'Eurotower - richiede di fatto particolare cautela nell'adottare vaste misure di stimolo fiscale, tenendo conto delle particolari condizioni di bilancio di ciascun paese. Il funzionamento degli stabilizzatori automatici conferirà un impulso fiscale relativamente ampio e vigoroso a un'economia in fase di rallentamento, sommando i suoi effetti alle già annunciate politiche di bilancio espansive a agli interventi pubblici a sostegno del settore bancario".

Inflazione ancora in discesa
Calerà ancora nel corso del 2009 l'inflazione nell'area euro, toccando "livelli molto bassi" a metà anno "in prospettiva il calo dei prezzi delle materie prime e l'indebolimento della domanda".
"Ci si attende tuttavia - aggiunge la Bce - che, per i medesimi effetti base, i tassi d'inflazione riprendano ad aumentare nella seconda metà dell'anno. E' quindi probabile che l'inflazione registri brusche oscillazioni nel corso del 2009". "La variabilità di breve periodo - evidenzia il bollettino - non è però rilevante in una prospettiva di politica monetaria. Nell'orizzonte di medio termine, adottato come riferimento, ci si attende che l'inflazione sia in linea con la stabilità dei prezzi. I rischi per la stabilità dei prezzi nel medio termine - aggiunge la Bce - sono sostanzialmente bilanciati".
Il consiglio direttivo dell'Eurotower, quindi, "seguiterà a preservare il saldo ancoraggio delle aspettative di incremento dei prezzi in linea con l'obiettivo a medio termine di mantenere i tassi d'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2%, favorendo in tal modo la crescita sostenibile e l'occupazione e contribuendo alla stabilità finanziaria".

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fonte: http://www.ansa.it
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MessaggioInviato: 22/01/2009, 12:00 
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=102146

Obama: pronti a parlare con l'Iran "senza precondizioni"

...è giunto il tempo di usare il potere della diplomazia Usa per fare pressioni sull'Iran perché fermi il suo programma nucleare illegale, cessi di sostenere il terrorismo e di minacciare Israele...


In pratica Obama=BUSH
Credevate che Obama fosse diverso dagli altri Presidenti, ma come era prevedibile,
dice le stesse identiche cose di Bush, alla faccia del cambiamento...
Gli USA saranno sempre uguali, quando si accorgeranno di non avere nemmeno i soldi
per il Gasolio dei Carri Armati forse la smetteranno di fare Guerre....


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MessaggioInviato: 22/01/2009, 12:46 
Forse Obama qualcosa la cambierà sulla politica interna,ma per quella Estera credo che cambierà sostanzialmente poco.
Gli USA sono legati a doppio filo con Isdraele al punto di farsi condizionare e indirizzare su scelte sbagliate,non abbandonerà mai Isdraele fino a quanto trascinerà l'America nel baratro.
Finquanto si sentiranno i padroni del mondo stanene certi che le guerre e i massacri non finiranno.
Mi dispiace per gli USA perchè senza questa influenza negativa che la condiziona potrebbe diventare di nuovo il mito della Democrazia come lo è stato nei tempi passati.


Ultima modifica di bleffort il 22/01/2009, 12:47, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 22/01/2009, 13:25 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=102146

Obama: pronti a parlare con l'Iran "senza precondizioni"

...è giunto il tempo di usare il potere della diplomazia Usa per fare pressioni sull'Iran perché fermi il suo programma nucleare illegale, cessi di sostenere il terrorismo e di minacciare Israele...


In pratica Obama=BUSH
Credevate che Obama fosse diverso dagli altri Presidenti, ma come era prevedibile,
dice le stesse identiche cose di Bush, alla faccia del cambiamento...
Gli USA saranno sempre uguali, quando si accorgeranno di non avere nemmeno i soldi
per il Gasolio dei Carri Armati forse la smetteranno di fare Guerre....



Caspita come corri.....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Vedrai TTE, vedrai se non ho ragione...


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