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U.F.O.
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 Oggetto del messaggio: un UFO si schiantò sulla meteora di Tunguska per ?
MessaggioInviato: 28/05/2009, 13:12 
dal sito CUT (http://centroufologicotaranto.wordpress ... -la-terra/) traggo una traduzione di un articolo davvero interessante!

Artu [;)]ro

Cita:
Uno scienziato russo: “un UFO si schiantò sulla meteora di Tunguska per salvare la Terra”

La notizia che vi proponiamo sembra fantascienza, ma è stata riportata da innumerevoli organi di stampa internazionali, inclusi la “FoxNews”. Secondo quanto riportato nei dispacci stampa, un UFO si sarebbe “sacrificato” il giorno 30 giugno 1908, collidendo con la meteora di Tunguska per salvare il pianeta. Lo afferma un certo dottor Yuri Labvin, presidente della Tunguska Spatial Phenomenon Foundation. Egli ha riferito che lo scontro ha portato a ciò che conosciamo come “evento di Tunguska”, una esplosione stimata in potenza a circa 15 megatoni, che ha raso al suolo circa 80 milioni di alberi, in un area di circa 100 miglia quadrate. Tuttavia nessun essere umano morì. Labvin sostiene che sul luogo dell’esplosioni si sono rivenute delle lastre di quarzo, con strani segni incisi. Labvin sostiene che sono i frammente di un “pannello di controllo extraterrestre”, che cadde a terra dopo che l’UFO si schiantò con la gigantesca meteora. Labvin sostiene che non esiste nessuna tecnologia in grado di incidere quei segni sui cristalli e si è trovato anche silicato di ferro, che può essere prodotto in grande quantità solo nello spazio. Nick Pope, ufologo britannico ed ex impiegato del Ministero delle Difesa inglese ha dichiarato che l’evento di Tunguska è uno dei più grandi misteri del mondo ed afferma che teorie precedenti per spiegare l’evento parlavano di impatti cometari, un mini buco nero o un pezzo di antimateria. La teoria extraterrestre è ancora più strana. Pope conclude dicendo che abbiamo bisogno di fare delle analisi sulla lastre al quarzo per avere delle prove positive o negative sulla questione.

Fonte di informazione (in inglese) su http://www.thaindian.com/newsportal/wor ... 97820.html



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MessaggioInviato: 01/06/2009, 10:12 
Se si potessero avere almeno delle foto di quelle lastre di quarzo, e venire a sapere dove si trovano.....


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MessaggioInviato: 01/06/2009, 10:49 
A mio avviso è una bufala, le lastre di quarzo quando sono saltate fuori, 101 dopo l'esplosione? Chi le ha trovate e perchè sono rimaste nascoste per così tanto tempo?
La zona di Tunguska è stata setacciata da tantissime spedizioni, non sono mai stati trovati dei frammenti associati all'esplosione e adesso questo signore si presenta con un pezzo della plancia di controllo di un astronave... [xx(] [8)]



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MessaggioInviato: 02/11/2009, 11:08 
http://sites.google.com/site/dresda99/n ... -meteorite

Tunguska… UFO, antimateria, buchi neri o caduta di un meteorite?

Alle ore 7:14 locale, 0:14 T.U., del 30 giugno 1908 un evento catastrofico ebbe luogo nelle vicinanze del fiume Podkamennaja Tunguska, abbattendo 60 milioni di alberi su 2150 chilometri quadrati.

Il rumore dell’esplosione fu udito a 1000 chilometri di distanza. A 500 chilometri alcuni testimoni affermarono di avere udito un sordo scoppio e avere visto sollevarsi una nube di fumo all’orizzonte. A 65 chilometri il testimone Semen Semenov raccontò di aver visto in una prima fase il cielo spaccarsi in due, un grande fuoco coprire la foresta e in un secondo tempo notò che il cielo si era richiuso, udì un fragoroso boato e si sentì sollevare e spostare fino a qualche metro di distanza.

L’onda d’urto fece quasi deragliare alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana a 600 km dal punto di impatto. Si ritiene in base ai dati raccolti che la potenza dell’esplosione sia stata compresa tra 10 e 15 megatoni (40-60 petajoule). Altri effetti si percepirono persino a Londra, dove, in quel frangente, pur essendo mezzanotte era talmente chiaro e illuminato da poter leggere un giornale senza l’ausilio della luce artificiale.

L’ipotesi più accreditata come causa del fenomeno è l’esplosione di un asteroide sassoso di circa 30 metri di diametro che si muoveva ad una velocità di almeno 15 chilometri al secondo. La deflagrazione del corpo celeste sarebbe avvenuta ad una altezza di 8 chilometri. La resistenza offerta dall’atmosfera può aver frantumato l’asteroide la cui energia cinetica è stata convertita in energia termica. La conseguente vaporizzazione dell’oggetto roccioso ha causato un’immane onda d’urto che ha colpito il suolo.

Grazie ad una simulazione, alcuni scienziati della NASA e dell’Università del Wisconsin, Christopher Chyba e Kevin Zahnle con Paul J. Thomas, escludono che l’asteroide fosse di natura ferrosa o carbonacea. Nel primo caso, il corpo celeste avrebbe raggiunto il suolo senza frantumarsi, nel secondo caso, la deflagrazione sarebbe avvenuta troppo in alto nell’atmosfera per devastare una zona così ampia di taiga. Per ragioni analoghe e per considerazioni sulla densità, i tre studiosi ritengono improbabile che l’evento di Tunguska sia stato generato da una cometa.

Simulazioni più recenti, come quella effettuata da N.A. Artemieva per conto dell’Istituto per la dinamica della geosfera di Mosca hanno confermato la probabile vaporizzazione dell’asteroide avvenuta 5-10 chilometri sopra Tunguska, mentre nel 2007 Mark Boslough per conto del Sandia National Laboratories ha calcolato che l’esplosione fu di circa 3-5 megaton.

La frequenza media di impatti terrestri con oggetti simili a quello caduto su Tunguska è all’incirca di uno ogni 600 anni.



Il mineralologo russo Leonid Alekseevi#269; Kulik credette di identificare il luogo dell’impatto in una foresta abbattuta presso il bacino del fiume Podkamennaja Tunguska alle coordinate 60° 53#8242; 40#8243; di latitudine Nord e 101° 53#8242; 40#8243; di longitudine est.

Tra il 1927 e il 1939 Kulik organizzò 4 spedizioni, ma non fu mai trovato il cratere o altre evidenze dell’impatto.

Per iniziativa di Kulik, e sotto la sua direzione, fu realizzata nel 1938, la prima ripresa aerofotografica della zona colpita dalla catastrofe.

Le stesse foto della foresta abbattuta, fatte da Kulik nel 1927 e 1928, non sono prove convincenti: vi si vedono tronchi abbattuti in perfetto stato di conservazione dopo 20 anni dall’evento, mentre gli unici alberi ancora in vita sono giovani alberelli che possono avere al massimo pochi anni di vita, l’aspetto è quello di una normale foresta appena abbattuta dai boscaioli. La foresta fotografata da Kulik probabilmente fu abbattuta dagli abitanti del luogo, gli evenki, per fare il pascolo per le renne, costruire le loro caratteristiche capanne coniche fatte di tronchi e procurarsi legna da ardere.

Tra le altre evidenze: i crateri si dimostrarono essere una formazione naturale del luogo dovuta al disgelo, e un grosso masso identificato con il meteorite fu riconosciuto come un masso morenico. Kulik e i suoi collaboratori comunque si impuntarono nell’affermazione di aver trovato il luogo esatto per non mettere a rischio la loro reputazione di scienziati.

Nonostante la mancanza assoluta di prove oggettive che identificano quel luogo come l’origine dell’evento del 1908, sono state organizzate numerose spedizioni scientifiche dal 1950 fino ai nostri giorni. Mediante sofisticate analisi chimiche è stata rilevata la presenza di polveri con elementi rari come Nichel ed Iridio che peraltro si possono ritrovare in natura, specie in zone vulcaniche e in formazioni geologiche antiche come in quel luogo. Ancora oggi si possono osservare in quella foresta vecchi tronchi d’albero abbattuti e sradicati, che peraltro sono presenti comunemente in qualsiasi foresta naturale non frequentata dall’uomo, altre particolarità che potrebbero far pensare alla catastrofe non si notano.

A partire dal 1991 il dipartimento di fisica dell’Università di Bologna ha intrapreso una serie di spedizioni in Siberia allo scopo di studiare in loco l’evento e raccogliere campioni da analizzare in laboratorio. La spedizione è costituita da esperti in varie discipline, tra le quali geodinamica, scienze marine, geofisica, geochimica, paleobotanica, provenienti da varie università italiane e russe.

Le ricerche, tuttora in corso, hanno permesso di ricostruire una mappa più dettagliata sull’orientamento centrifugo degli alberi abbattuti ed il riconoscimento di anomalie negli anelli di crescita degli alberi in corrispondenza dell’anno 1908.

Le ricerche indicherebbero come localizzazione del cratere d’impatto del meteorite il lago Cheko, situato a circa 8 km a nord-ovest dall’epicentro stimato dell’esplosione, La morfologia del lago, la struttura dei sedimenti suggeriscono che questo lago sia il sito d’impatto di un meteorite. Il fatto che testimoni oculari dell’evento ricordino il fiume Kimchu, ma nessuno nomini il lago Cheko, confermerebbe l’ipotesi che il lago si sia formato in seguito all’evento di Tunguska. È strano però notare come intorno all’area non siano comunque stati ritrovati reperti di nessun tipo che possano essere ricollegati allo scoppio di un meteorite o di una cometa.

L’evento di Tunguska ha alimentato una ricca letteratura pseudoscientifica viva ancor oggi: attorno alle cause sono stata avanzate numerose ipotesi implicanti UFO, l’antimateria, i buchi neri o altri fenomeni mai dimostrati.

Tiberio De Cladio



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MessaggioInviato: 02/11/2009, 11:24 
bèh, gicché ci siamo ecco quello che ho sempre saputo fin da piccolo... (Già postato)

Quello che ho sempre saputo su
TUNGUSKA

Un dramma dello Spazio deve essere accaduto 70 anni fa nella piana di Tunguska, in Siberia.
Il 30 Giugno del 1908 alle ore 07.17, un Globo luminoso attraversò il cielo della Siberia da Sud a Nord. Negli ultimi istanti della sua caduta modificò, o cercò di modificare, il più possibile la sua traiettoria, evitando per poco il contatto con il suolo; ma pochi chilometri d'altezza esplose con inaudita violenza sopra la taiga...
Un'imensa colonna di luce si alzò sulla pianura, fino a 80 Km. di altezza! Presto si sviluppò uno spaventoso incendio che devastò gran parte della regione.
Gli alberi, tutti in torno all'esplosione, furono tutti rasi al suolo, mentre quelli direttamente sotto lo scoppio restarono in piedi, ma spogli di tutto.
Una nube radioattiva si creò tutt'intorno. I sismografi di tutto il mondo registrarono la tremenda onda d'urto prodotta dall'alto verso il suolo. A 900 Km. dal luogo del sinistro, il bilanciere del sismografo di Irkoustk oscillò per quasi un'ora....
In molti Paesi d'Europa, durante le settimane che seguirono, le notti furono illuminate da strane nubi ddorate, come un'aurora boreale; i quotidiani dell'epoca riferirscono che in molte capitali europee si poteva leggere all'aperto in piena notte senza nessuna fonte d'illuminazione ausiliaria...
Nel 1961 e nel 1963, l'Accademia delle Scienze di Mosca, inviò a Tunguska delle missioni scientifiche di ricerca, condotte da eminenti scienziati e specialsisti, dotati di attrezzature ultramoderne.
Tenendo come al solito poco conto delle testimonianze della gente del posto, si era sempre ritenuto che fosse stato un meteorite od una cometa di enormi dimensioni adesplodere.
Ma alcune tracce di radioattività,la mancanza di un cratere e di qualsiasi frammento meteorico, portò a riesaminare le testimonianze degli abitanti del posto.
Così si venne a conoscenzadella deviazione avvenutaquasi al termine della veloce caduta di quel Globo Infuocato, cosa che nessun meteorite poteva fare...
Così, niente niente cratere, niente frammenti! L'unico impatto che ci fu, è stato prodotto dalla tremenda esplosione, o meglio, dall'onda d'urto, proprio come ad Hiroshima!
La deviazione dell'Oggetto luminoso fu confermata da tutti itestimoni, sia del luogo (che ora non abitano più lì) sia dalle regioni limitrofe.
E' stato calcolato, in base a rilievi effettuati sul posto e a descrizioni dell'epoca, che l'esplosione deve essere avvenuta a circa 6000 m. d'altezza. La sua potenza, pari ad una bomba "H" da 100 Megaton!
Un meteorite del genere sarebbe giunto per forza di cose fino al suolo, con estreme conseguenze...
Secondo lo scienziato sovietico, Felix Ziegel, a provocare la formidabile esplosione sarebbe stato un ordigno Extraterrestre proveniente dallo Spazio, con un'avaria a bordo...
L'affermazione dello scienziato è doppiamente importante, in quanto conferma ufficialmente che taluni scienziati sovietici, come alcuni occidentali, non secludono a priori l'esistenza di simili Oggetti Volanti.
In un'intervista all'Agenzia "TASS", il professor Zigel ebbe a dire che " Più si conoscono i dati della catastrofe di Tunguska e più si è certi che un U.F.O. esplose sulla foresta, nel 1908." Lo scienziato si basa sul fatto che eminenti coleghi hanno potuto appurare che l'oggetto, prima di disintegrarsi, cercò di evitare l'impatto con il suolo, descrivendo un'ampia virata di risalita, puntando prima verso Nord, poi ad Ovest!
Ma c'è di più: l'esplosione ah lasciato sul suolo un notevole quantitativo di zinco, bromo, sodio e ferro; elementi spiegabili in strutture artificiali.
La "TASS", da parte sua, pur non pronunciandosi in modo esplicito sembra dar ragione al professor Zigel.
Nel 1978, con l'ultima spedizione scientifica, sembra aver fatto emergere ulteriori prove che danno torto a quanti ancora vorrebbero spiegare naturalmente il fenomeno; come in molti testi di Astronomia è riportato...



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Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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