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Kufon ha scritto: Cita:
Enkidu ha scritto:
Devo argomentare? ok...
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Qualche tempo fa, su questo stesso forum, qualcuno ha avuto l'accortezza di riferire le parole che Enrico Ruggeri ha detto riguardo la serietà della sua trasmissione.... il suddetto cantante (che forse avrebbe fatto meglio a cantare e basta) ha dichiarato candidamente che la sua era una trasmissione di intrattenimento e basta, e che non si preoccupava di certo che i suoi servizi avessero una validità scientifica.... ne consegue che anche i servizi di argomento religioso della sua trasmissione non sono più seri di quelli di argomento scientifico.
questo fa parte della tua esperienza? O è una parafrasi fatta a modo tuo su quello che diceva?
... andiamo avanti...
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Di Medjugorje non si sentiva più parlare da anni, e per fortuna. Quando ero ragazzo, negli anni 80, l'argomento era di gran moda sui mass media, e milioni e milioni di persone ci credevano, compresa mia nonna, che correva dietro a ogni storia del paranormale e del miracoloso (faceva anche le sedute spiritiche), e mi faceva la testa come un cesto, parlando delle apparizioni di Medjugorje. Si aspettava la fine del mondo da un momento all'altro, lei.
vuol dire che quando eri piccolo avevi una testa già formata e sapevi di tutto lo scibile umano? talmente tutto lo scibile che con certezza SAPEVI che tua nonna era una fuffara?
... andiamo avanti...
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Sarà perché la sua vita non era stata molto felice, e quindi i suoi pensieri erano costantemente rivolti alla vità dell'aldilà.
Poi tutto si è spento a poco a poco, mia nonna credo sia rimasta abbastanza delusa.
ahhh qua capisco un poco + di te e della tua psiche....
Insomma, vuoi dire che uno/a che crede (o percpisce) il trascendente a modo suo è una persona triste? sono tutti tristi quelli che si affidano al trascendente (o che magari lo scambiano per quello)?
... andiamo avanti...
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Adesso per merito di Ruggeri la cosa è risaltata fuori...
Tu ti chiedi, Alexia: cosa pensano i cattolici di tutto questo?
Beh, vedi.... la Chiesa non ha mai detto che essere cattolici significa credere nelle apparizioni. Forse non ci crederete, ma per la Chiesa Cattolica, non è affatto un dogma di fede il credere nelle apparizioni mariane.
Se un cattolico non ci vuole credere, è liberissimo di farlo, e non va contro la dottrina della Chiesa, la quale insegna che la Rivelazione si è conclusa con l'insegnamento di Cristo, e nulla si può aggiungere ad essa, se non con il Giudizio Universale, quando l'umanità intera vedrà il Ritorno di Cristo. Neanche la Madonna, può aggiungere niente con le sue apparizioni e i suoi annunci apocalittici. Quindi non è necessario credere alle sue apparizioni, per essere cattolico coerente e obbediente ai dogmi della Chiesa.
La Chiesa insegna soltanto che, se uno vuole, può credere alle apparizioni mariane così come si crede ai vari miracoli dei Santi e nulla più.
Difatti, se avete notato, né il Papa né i Vescovi parlano mai di apparizioni mariane, anche se magari vanno anche loro in pellegrinaggio in luoghi come Lourdes e Fatima, ma considerandoli semplicemente come luoghi sacri come tanti altri, sul tipo di Santiago di Compostela o Assisi.
Luoghi di pellegrinaggio, quindi, e non luoghi di una Rivelazione "speciale" che completerebbe la Rivelazione di Cristo.
Inoltre, per la Chiesa Cattolica credo che valgano le parole evangeliche, in cui viene esplicitamente detto che nessuno, se non Dio, sa quando avverrà la fine del mondo.
Quindi penso che se un cattolico dichiara di sapere la data della fine del mondo, va contro l'insegnamento della Chiesa.
E per finire: ho constatato per esperienza con i miei colleghi cattolici, che anche loro fanno quel semplice ragionamento che ho sempre fatto anche io, e che dovrebbero fare tutte le persone di buon senso.
La fine del mondo, per tutti noi, coincide con il giorno della nostra morte, perché per ognuno di noi in quel giorno il mondo avrà fine, e poco potrà importarci se continuerà ad esistere ancora per milioni di anni.
Non ha senso domandarsi se il mondo continuerà ad esistere per tre anni, trenta o trentamila, se fra tre giorni potrei morire in un incidente d'auto che nessuno si è degnato di prevedere. La morte è vicina a tutti noi, sempre, e quindi anche la fine del mondo è sempre vicina, a tutti e per sempre, finché esisterà l'uomo sulla Terra.
Se si riflettesse di più su queste cose concrete ed immediate, ne migliorerebbe enormemente la nostra visione spirituale del mondo, che per molta gente è ancora primordiale, superstiziosa e piena di pregiudizi.
Se non avete visto "Donnie Darko", guardatelo, perché là viene fatto lo stesso ovvio ragionamento, quando al protagonista viene annunciato che fra pochi giorno il mondo finirà... per poi scoprire che in realtà gli era stato annunciato solo il giorno della sua morte.....
qua stendo un velo pietoso e non replico... perchè mi trovo a rispondere ad uno che ha un sacco di confusione in testa dettata dall PRESUNZIONE di avere fatto esperienza ed approfondito adeguatamente questi temi... ma (+ importante) non si pone il problema che non è la quantità del sapere l'importante, quanto la QUALITA' delle proprie esperienze/conoscienze senza le quali NON si avrà mai come risultato una conoscienza adeguatamente approfondita di ciò che ci circonda....
...riassumento io posso dire qualsiasi cosa ma prima di tutto devo ricordarmi che potrei essere IN ERRORE su quello che penso... in quanto baso quello che dico, ESCLUSIVAMENTE sulla mia capacità di INTENDERE (od elaborare) e di ciò che vedo.
Uno dei sistemi migliori per cercare di stancare l'avversario nella discussione, è quello di non affrontare minimamente né analizzare quello che dice. In pratica, di non ascoltare, parlando poi di tutt'altro e magari attribuendogli caratteristiche assolutamente infondate.
In pratica, parlare a vanvera per non affrontare il discorso seriamente con lui.
Che io presupponessi da ragazzo di essere onnisciente è una tua illazione, che non so da dove tiri fuori.... non lo pensavo allora e non lo penso adesso. Però penso che certe cose le so molto bene, e a te questo ti scoccia maledettamente, sembra....
Che io consideri tristi le persone che si affidano al trascendente, è una illazione tua. Spiacente, non hai capito. O meglio, hai capito ciò che hai voluto capire. Quello che volevo dire io, è che le persone tristi si affidano molto più volentieri alla speranza di una vita futura, dato che la vita presente non gli ha dato molte soddisfazioni. Non succede sempre così, ma succede. Io l'ho constatato in molti casi, anche se non tutte le persone tristi credono nell'aldilà.
Affidarsi al trascendente, però, caro mio, è una cosa diversa dal limitarsi a sperare nella vita dell'aldilà o nella fine del mondo che punisce i cattivi (gli altri) e premia i buoni (cioè sempre immancabilmente chi attende la fine del mondo). Affidarsi al trascendente, o Dio, o lo Spirito che dir si voglia, è vivere con pienezza la vita presente, prima che finisca tutto e ci resti il rimpianto di non aver approfittato del dono che ci è stato fatto.
Che io abbia le idee confuse è anch'essa una tua illazione. Non lo dimostri in alcun modo, dato che dici che non sono neanche degno di venire contraddetto. Ti limiti a dire che ho le idee troppo confuse, ed è morta là.... ti credi molto furbo, forse....
Poi però fai tu un discorso molto confuso sull'esperienza che secondo te farebbe parte necessariamente della conoscenza...
Beh, per me lo è anche la logica, che tu sembri avere buttato chissà dove.
La logica è quella che ci permette di acquisire conoscenze deduttive senza bisogno necessariamente di esperienza.
La logica poi è quella che ti permette di ragionare sui fatti, quelli di cui tu eviti accuratamente di parlare.
Ora, io credo che la logica e la ragione non sono nemiche della fede e della spiritualità, ma ne sono anzi un importante tramite.
Certo, qui non potrei esplicare tutto il mio pensiero, penso comunque che sono stato molto chiaro nello spiegare il mio pensiero e ciò che so sulla struttura della fede cattolica, e non sono stato affatto confuso.
O meglio, ne sono convinto, e sfido chiunque a trovare qualcosa che è confuso nel mio discorso.
Io, personalmente, cerco di usare sempre un linguaggio chiaro e comprensibile e di non arrampicarmi sugli specchi nel vano tentativo di criticare a vanvera, appigliandomi a cose che non esistono o attribuendo agli altri cose che non hanno mai detto.
Tu, nella tua replica, non hai portato nessuna argomentazione per dimostrare che quello che dicevo è sbagliato, ti sei limitato a parlare in modo vago di "esperienza", della mia "psiche" e altre vaghezze del genere.... non ti sei sforzato minimamente di capire cosa stavo dicendo.
E se io mi sforzo di capire ciò che dici tu, vi leggo per il momento solo un atteggiamento pregiudiziale ed ipercritico nei miei confronti.
Quindi sarebbe meglio che si tornasse a bomba e si tornasse a parlare dell'argomento iniziale, cioè le apparizioni di Medjugorje, che per la cronaca non sono mai state riconosciute dalla Chiesa Cattolica.
E oltre a questo, le attese apocalittiche sulla fine del mondo, nelle quali io non credo e penso che sarebbe bene non attendesse più nessuno.
Puoi anche non condividere le mie posizioni e le mie convinzioni, ma non puoi dirmi che avrei fatto meglio a non esprimerle.
Io continuerò ad esprimerle, e non saranno certo vaghe e confuse critiche come le tue a scoraggiarmi dal farlo.
E per quanto riguarda la conoscenza, tu dici che la qualità della conoscenza è superiore alla quantità. Beh, io dico che sono importanti tutte e due, perchè di cose importanti da conoscere a questo mondo ce ne sono tante, e sarebbe bene che leggessimo e studiassimo di più tutti quanti, oltre che pensare a fare "esperienze".... quali esperienze e di che cosa poi non si sà.....