28/11/2009, 20:22
29/11/2009, 18:41
29/11/2009, 18:51
Ufologo 555 ha scritto:
Dopo molto ho deciso di postare uno dei documenti del mio archivio, quando prestavo ancora servizio in A.M.; logicamente ho tolto i nomi dei piloti ...
Si tratta di un avviso di "mancata collisione" con un UFO!
29/11/2009, 20:44
29/11/2009, 20:48
29/11/2009, 22:00
Lawliet ha scritto:
Grazie mille Daedalus!
Ecco, spero sia utile;
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Prima inquadratura dell'oggetto;
Prima cosa da notare è l'area marcata in rosso. Le fotocamere del Rover in realtà riprendono la prospettiva in (se non erro) 180°, e per far quadrare l'immagine nell'angolo mostrato in figura, viene curvata (non crederete mica che quello è l'orizzonte che vero che si vede).
Questo spiega lo "stretch" dell'immagine, di cui avevo avuto un forte dubbio fin dall'inizio.
Cosa comporta? Comporta una dilatazione dello spazio.
In pratica, quando un oggetto è vicino la sua distanza è realistica, ma man mano che si allontana, la sua distanza viene distorta e compressa più del dovuto. Ecco perchè l'immagine B (i famosi sassi), risulta essere più o meno della stessa grandezza in entrambi gli scatti, mentre l'immagine A risulta notevolmente ingrandita.
Scatto n°2;
Si può subito identificare la traiettoria del Rover marcando nuovamente le distanze tra i tre oggetti (A, B, C).
Il rover si è mosso in alto, ed un po' a sinistra (basta osservare la traiettoria della distanza tra A e B nel primo scatto, seguire la linea, e verificare la posizione nel secondo scatto).
Ecco che la distanza tra A e C, oggetti relativamente vicini alla camera, risulta notevolmente dilatata. La distanza tra A e B, invece, risulta pressochè la stessa, sempre perchè l'immagine è in realtà distorta.
Nella prima immagine, attraverso un cerchio rosso, è individuata la zona in cui si trova il Rover nel secondo scatto.
A me risulta tutto molto più chiaro. Il rover si è spostato in avanti, ed un po' a sinistra, la sua visione dell'ambiente circostante è notevolmente cambiata, e ora si può giustificare la strana distanza degli oggetti B. Perchè?
Ecco;
Questa è l'inquadratura della zona da un punto di vista perpendicolare.
1 = Posizione Rover 1° scatto;
2 = Posizione Rover 2° scatto;
Linee verdi = Visione dell'oggetto B nel 1° scatto;
Linee blu = Visione dell'oggetto B nel 2° scatto.
In realtà i due sassi B son separati e distanti fin dall'inizio! Ciò che ostacola la vista del rover, nel 1° scatto, non è altro che l'angolo di visione.
Per il resto, ciò che trae in inganno è la distorsione angolare delle foto. In realtà, tuttavia, la grandezza e la distanza degli oggetti vengono distorte con più intensità a seconda della distanza stessa degli oggetti dal punto dello scatto e quindi.. la loro struttura risulta non-veritiera, proprio per la natura degli scatti (notare linea orizzonte).
P.S. Ovviamente l'ombra è dovuta alla differente posizione del sole.
Ciao!
30/11/2009, 11:46
30/11/2009, 13:50
30/11/2009, 14:52
30/11/2009, 16:02
30/11/2009, 18:15
Ufologo 555 ha scritto:
Sì, grazie voglio_crederci; ma non credo con tutta la "storia"di come è avvenuto ... Arctic, potresti aggiungerla per piacere (non ricordo però se l'ho messo nei "fenomeni" unari ...)
30/11/2009, 20:25
30/11/2009, 20:52
30/11/2009, 22:13
2di7 ha scritto:
1959: il misterioso OBNI (Oggetto Biologico Non Identificato) del Portogallo
Il 2 Novembre 1959, intorno a mezzogiorno, una formazione di UFOs sorvolò il sud del Portogall. Il passaggio coincise con la caduta di una pioggia brillanti di filamenti bianchi (che cadde da uno di questi oggetti). Questi filamenti si posarono sopra le linee telefoniche, sui tetti e su altri oggetti costruiti dall’uomo. Dopo di che (non è chiaro come) una squadra di ricerca portoghese si recò sul luogo dell’accaduto, raccolse del materiale e lo mise in una provetta. Questi campiono furono esaminati con la tecnica della microfotografia, rivelando la presenza di strani organismi nei filamenti, i quali erano caratterizzati da movimenti rotatori che emettevano luce propria (come le lucciole). L’analisi chimica cercò di determinare la loro natura, ma la piccola quantità di campioni fece fallire questo tentativo. Allora venne fatta un’altra analisi, quello dello studio microscopico. Fu così che la squadra di ricercatori scoprì che i filamenti apparivano simili a tubi capillari trasparenti, di consistenza gelatinosa. I campioni vennero poi isolati per permettere un’ulteriore studio a proposito. Dopo numerosi tentativi, i ricercatori portoghesi rimasero sopresi nello scoprire che, in una nicchia d’analisi ed esame, era presente un organismo microscopico anormale. Sembrava una specie di medusa con tentacoli in posizione di difesa. Dieci tentacoli che non sembravano collegati al corpo centrale ed erano animati da un moto ondulatorio (Vedere la prima foto in alto a sinistra). Ecco di seguito le dimensioni dell’organismo biologico:
Diametro del corpo centrale: 375 micron (0,375 millimetri); larghezza tentacoli: 225 micron (0,225 millimetri); lunghezza dei tentacoli: 2000 micron (2 millimetri); lunghezza totale del corpo: 4375 micron ( 4,375 millimetri).
Questo organismo si mantenne in vita per due anni senza riprodursi o alimentarsi (fotosintesi?). Lo studio non determinò esistenza di cellule. Allo stesso modo, il fatto che i tentacoli non fossero collegati al corpo rimane un enigma. La scoperta risale al 1959, ma non è stata comunicata prima del 1978 quando un gruppo di ricercatori uscì a galla con questa storia, rimanendo nel più completo anonimato. Cosa era dunque questo organismo non cellulare? Una variante di medusa, depositata sopra gli UFOs che hanno fatto una capatina sotto le acque marine oppure un organismo biologico non terrestre?
Fonte di informazione (in francese) su http://www.rhedae-magazine.com/L-OBNI-O ... _a108.html
Fonte: centroufologicotaranto.wordpress.com
01/12/2009, 12:32