08/12/2009, 07:44
Werther ha scritto:
Il Dio dell'antico testamento non è un Dio misericordioso, anzi, è un Dio vendicativo, infatti non è l'amore ma il timor di Dio che rappresenta le leggi.
Gesù stesso ribadì questo concetto: Dicendo che le leggi dure furono fatte per un cuore duro.
Solo nel nuovo testamento vi è una visione vera di un Dio misericordioso, che immola se stesso per la salvezza dell'umanità intera, provando su stesso, la morte, la sofferenza, e tutto quello che compete a l'uomo.
Per il resto negare il popolo di israele e negare l'esistenza stessa del progetto di Dio e del suo redentore.
Il resto non spetta a noi giudicarlo, non possiamo decidere se lo stato di israele debba esistere o no, come lo stato palestinese.
tocca alle loro coscienze comprendere che la terra promessa non è un territorio che si delimita da fiumi, ma un terra dove si deve convivere pacificamente .
Bisogna confidare nel progetto di Dio, sia come credenti che come uomini saggi.
(non giudicare e non sarete giudicati). Cristiani musulmani o ebrei .
questo concetto vale per tutti.
08/12/2009, 10:10
Werther ha scritto:
Il Dio dell'antico testamento non è un Dio misericordioso,anzi ,è un Dio vendicativo ,infatti non è l'amore ma il timor di Dio che rappresenta le leggi.
Gesù stesso ribadì questo concettoicendo che le leggi dure furono fatte per un cuore duro.
Sono nel nuovo testamento vi è una visione vera di un Dio misericordioso,che immola se stesso per la salvezza dell'umanità intera,
provando su stesso ,la morte, la sofferenza, e tutto quello che compete a l'uomo.
08/12/2009, 11:47
Werther ha scritto:
guardate che quello è accadutto non è nuovo leggete il libro dei numeri : 51 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: Quando passerete il Giordano, per entrare nel paese di Canaan, 52 scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi. 53 Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà.
08/12/2009, 12:19
Veritas ha scritto:Werther ha scritto:
Il Dio dell'antico testamento non è un Dio misericordioso, anzi, è un Dio vendicativo, infatti non è l'amore ma il timor di Dio che rappresenta le leggi.
Gesù stesso ribadì questo concetto: Dicendo che le leggi dure furono fatte per un cuore duro.
Solo nel nuovo testamento vi è una visione vera di un Dio misericordioso, che immola se stesso per la salvezza dell'umanità intera, provando su stesso, la morte, la sofferenza, e tutto quello che compete a l'uomo.
Per il resto negare il popolo di israele e negare l'esistenza stessa del progetto di Dio e del suo redentore.
Il resto non spetta a noi giudicarlo, non possiamo decidere se lo stato di israele debba esistere o no, come lo stato palestinese.
tocca alle loro coscienze comprendere che la terra promessa non è un territorio che si delimita da fiumi, ma un terra dove si deve convivere pacificamente .
Bisogna confidare nel progetto di Dio, sia come credenti che come uomini saggi.
(non giudicare e non sarete giudicati). Cristiani musulmani o ebrei .
questo concetto vale per tutti.
Sin dal momento in cui ho deciso di iniziare le mie ricerche (1994-95), io mi sono riproposto innanzitutto la ricerca della verità sulle origini del cristianesimo. Una verità tenuta fraudolentemente celata per oltre 19 secoli dagli imprenditori religiosi cattolici, al fine di nascondere l'allucinante cumulo di menzogne mediante il quale i 'padri della chiesa' (o, per meglio dire, i 'padri fondatori') hanno dato vita al culto cattocristiano, costruendolo attorno ad una figura storica, quella di Gesù di Nazareth, la quale NULLA ebbe a che vedere con l'attuale religione cattolica, dal momento che Gesù di Nazareth (di cui alcuni, in modo del tutto anacronistico, ne contestano l'esistenza storica, ostentando esilaranti pseudo sillogismi) fu un MAESTRO GNOSTICO!
La ricerca della verità, dunque, e non la voglia di emettere sentenze e giudizi verso questo o quel popolo, o mondi religiosi.
"..Per il resto negare il popolo di israele è negare l'esistenza stessa del progetto di Dio e del suo redentore."
Quello che vive oggi in Palestina è il POPOLO di ISRAELE, comunque esso si sia formato. Tuttavia, in Palestina NON vive SOLO il popolo di Israele, ma anche quello dei palestinesi, inteso come componente musulmana dell'umanità che vive in quei territori. Affermare il diritto del popolo israeliano a vivere in Palestina è, nello stesso tempo, affermare il diritto del popolo islamico-palestinese a vivere anch'esso in quelle terre: CON GLI STESSI DIRITTI E LA STESSA DIGNITA' del popolo israeliano!
E' per tale motivo che NON si deve negare il 'popolo di Israele', e NON perchè la sua esistenza è necessaria affinchè si compia il 'disegno divino'!... Del resto, a mortificare tragicamente tale 'disegno divino', hanno provveduto ampiamente i fondatori della religione cristiana, circa 19 secoli fa, i quali, dopo aver depredato al popolo d'Israele i suoi testi 'sacri', ne hanno stravolto il contenuto al fine di dimostrare improbabili profezie riguardo al 'messia' Gesù di Nazareth.
"..Solo nel nuovo testamento vi è una visione vera di un Dio misericordioso, che immola se stesso per la salvezza dell'umanità intera "
Questa è un'allucinante panzana inventata dagli imprenditori religiosi catto-cristiani. Attraverso essa il clero cattolico ha costruito le sue fortune: sia in termini di potere che di ricchezza!
Gesù NON si immolò affatto per la 'salvezza dell'umanità', nè tantomeno venne crocifisso!... Semplicemente egli venne riconosciuto colpevole di aver partecipato, in qualità di capo ribelle (uno dei tanti), alla ribellione armata contro Roma, la quale sfociò nella prima guerra giudaica, quella del 66-70, con effetti devastanti per gli abitanti della Palestina del tempo. Da qui la rabbia e l'odio da parte dell'elite di potere giudaica, sia politica che religiosa, la quale, subito dopo la conclusione della guerra, scatenò una vera e propria caccia all'uomo nei confronti dei responsabili della rivolta i quali erano sfuggiti alla distruzione di Gerusalemme. Gesù fu tra questi. Egli, intorno al 72, venne catturato presso la città di Tiberias e trasferito poi a Lydda, per essere giudicato dal Bet-Din.
L'accusa di cui sopra, che gli provocò la condanna a morte mediante LAPIDAZIONE, si intuisce dalla sentenza emessa dal Bet-Din (tribunale sinedriale) di Lydda, laddove è citato: "...e per aver condotto Israele fuori della retta via": vale a dire quella della sottomissione pacifica al potere romano. Nella stessa sentenza figurano anche accuse di 'stregoneria' e magia(*). Tuttavia, per un tale motivo nessuna corte romana lo avrebbe mai condannato a morte, visto che nell'impero di allora pullulavano 'maghi' e persone che si definivano 'figli di Dio'! (v. Plinio il vecchio)
"...Bisogna confidare nel progetto di Dio, sia come credenti che come uomini saggi."
Gli uomini saggi, al limite, possono 'confidare' in Dio, ma non certo nel 'suo' progetto: UN PROGETTO DI UOMINI e non di Dio!!...
Saluti
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Nota:
(*) - di primo acchito si potrebbe pensare che le due accuse riguardassero un medesimo aspetto. Ma in realtà non fu così, dal momento che l'accusa di 'stregoneria' rifletteva le straordinarie capacità ipnotico-illusionistiche; tecniche che Gesù aveva apprese ed affinate durante la sua permanenza in Egitto: patria di coloro che esercitavano una tale 'arte'. Attraverso il dispositivo ipnotico, Gesù induceva nei singoli o in intere masse di gente, delle visioni surreali, le quali NULLA avevano a che vedere con i miracoli!!.. La magia, invece, risiedeva nell'attività di produzione di filtri 'magici' ed amuleti 'portentosi'. Queste sono le stesse accuse che gli eresiologi cattolici del II secolo (v. Ireneo ed altri) rivolsero all'eretico 'Marco', il quale aveva fondato in Gallia (area di Lyone) una setta che, dal suo pseudo mome, venne chiamata setta dei 'marcosiani'. Il Marco in questione altri non fu che il Giovanni 'Marco' citato negli Atti degli Apostoli: al secolo, il SECONDOGENITO di Gesù di Nazareth e di Maria Salomè di Magdala.
Veritas
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08/12/2009, 16:30
Enkidu ha scritto:Werther ha scritto:
guardate che quello è accadutto non è nuovo leggete il libro dei numeri : 51 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: Quando passerete il Giordano, per entrare nel paese di Canaan, 52 scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi. 53 Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà.
Penso che non si possano fare paragoni fra quello che è successo più di tremila anni fa, in un'epoca di cui si sa ancora troppo poco, e quello che sta succedendo adesso o è successo da poco.
A quel tempo, il popolo ebraico era completamente diverso da adesso, e diverso era anche il contesto storico.
Riguardo il fatto che gli Ebrei provenienti dall'Egitto abbiano sterminato i Cananei al loro arrivo in Palestina, non ci sono prove, e alcuni pensano che in realtà la cosa non sia veramente accaduta. Lessi anni fa che in realtà sarebbe stata una sorta di "finzione letteraria" scritta secoli dopo, per indicare quanto terribile era il Dio degli Ebrei. Le popolazioni conquistate quindi non sarebbero state sterminate, ma bensì semplicemente sottomesse e probabilmente assimilate in parte.
Quando gli Ebrei giunsero in Palestina la prima volta, erano semplicemente uno dei tanti popoli che a quel tempo emigravano e conquistavano le terre altrui, come di fatto facevano molti popoli a quel tempo, magari spinti dalla fame, o dal bisogno di spazi propri.
Che poi gli Ebrei abbiano dato una giustificazione religiosa alla loro conquista, questo è un altro discorso. D'altra parte a quel tempo tutti i grandi eventi venivano considerati frutto della volontà degli Dei.
Oggi ovviamente la cosa è diversa. Certamente suona male il fatto che gli ebrei, da religione abbiano voluto diventare nazione e stato, d'altra parte la colpa è stata anche dei non-ebrei che li hanno perseguitati e considerati appunto una "razza" o un "popolo" anziché una religione, spingendoli a cercare di stabilire una nazione dove fossero loro ad essere maggioranza, e mettersi così al riparo da ogni persecuzione.
Se non ci fosse stato il Nazismo, probabilmente il Sionismo non avrebbe prevalso.
E se gli arabi non fossero stati anch'essi condizionati da spirito antisemita, forse gli ebrei immigrati in Terra Santa avrebbero potuto integrarsi nella società palestinese e adesso ci sarebbe uno stato ebreo-musulmano in pace... non dimentichiamoci che i musulmani, perlomeno quelli attuali, non brillano per tolleranza (neanche nei confronti dei cristiani).
Che fare, dunque? Beh, ormai lo Stato d'Israele c'è, ed è inutile rivangare gli errori del passato, sia da parte degli ebrei che degli arabi e anche da parte degli occidentali (forse i più colpevoli di tutti, in questa storia, perché è da loro che parte sempre tutto, in questo mondo moderno).
Si tratta di vedere come Israele e il mondo arabo possano convivere, ma mi sa che ci vorranno secoli ancora....
Bisognerebbe che le religioni monoteistiche non contassero ancora così tanto.... ma è un'opinione mia che so che non troverebbe molta approvazione....
08/12/2009, 18:22
12/12/2009, 08:25
Werther ha scritto:
La religione a differenza di qualsiasi altra forma di verità che ogni giorno mettiamo nel piatto nel mondo ,non si basa ne sulle opere,ne sulle testiomonianze, ma sulla "FEDE" .
E questo che dobbiamo ricordarci .
ora protrei fare come te, facendo un elenco di argomentazioni che riportano il contrario di quello che tu dici ,e sulla veridicità del cristo storico ,e di questo mistero che cambia totalmente la visione di Dio .
Ma non servirebbe a molto ,perchè non esiste più sordo di chi non vuol sentire.
La fede non è una cosa che si acquista e che si spiega.
La fede è un abbandonarsi totalmente,
un buttarsi senza paure,.
La fede spesso si acquista nel momento io cui si fa come fai te ,si nega
qualsiasi progetto Divino ,per omnipotenza dell'uomo.
E allora io ti dico ,
non credere a Cristo ma ama il tuo fratello come ami te stesso ,
fa si che il tu comportamento sia giusto ,
che le tue azioni partano dal cuore,e non siano di scandalo per i piu piccoli,
abbi sempre una parola di concoforto ,per chi viene deriso,offeso ,ed emarginato perchè diverso.
Dai sempre un po della tua vita per chi ha bisogno .
Se tu fai tutto questo e lo fai non perchè ti viene chiesto,
o perchè imposto da una legge ma perchè ti vieni dal cuore..
allora in quel momento ,non avrai bisogno di capire chi è Dio
perchè e nell'amore che Dio è in te.
Questo è il vero mistero che cambia tutte le visioni Dure di un popolo pieno di ignoranza e di sete
di potenza.
13/12/2009, 12:48
13/12/2009, 14:35
Enkidu ha scritto:
Tutto sta nel distinguere fra religioni dogmatiche ed organizzate e religiosità o spiritualità come atteggiamento della persona o di una comunità.
Fintanto che una religione viene in qualche modo imposta a una popolazione o a una singola persona, diventa inevitabilmente una forma di oppressione. Se invece si lascia la gente libera di credere e di interpretare le varie religioni come gli aggrada, il problema di cosa è "fede" o "non-fede" o "religione" non si pone.
E' perfettamente inutile star lì a discutere su quello che la gente deve credere o deve pensare, su come bisogna concepire la fede o la religione. Ognuno deve semplicemente credere ciò che si sente di credere. E deve lasciare gli altri fare altrettanto.
Questo è l'unico principio che si può discutere, altrimenti si sta lì a discutere di ciò che è indimostrabile, dato che la ragione è assolutamente incapace, almeno al momento, di dimostrare ciò che Dio è o non è, o se esiste o non esiste.
13/12/2009, 17:18
Veritas ha scritto:Enkidu ha scritto:
Tutto sta nel distinguere fra religioni dogmatiche ed organizzate e religiosità o spiritualità come atteggiamento della persona o di una comunità.
Fintanto che una religione viene in qualche modo imposta a una popolazione o a una singola persona, diventa inevitabilmente una forma di oppressione. Se invece si lascia la gente libera di credere e di interpretare le varie religioni come gli aggrada, il problema di cosa è "fede" o "non-fede" o "religione" non si pone.
E' perfettamente inutile star lì a discutere su quello che la gente deve credere o deve pensare, su come bisogna concepire la fede o la religione. Ognuno deve semplicemente credere ciò che si sente di credere. E deve lasciare gli altri fare altrettanto.
Questo è l'unico principio che si può discutere, altrimenti si sta lì a discutere di ciò che è indimostrabile, dato che la ragione è assolutamente incapace, almeno al momento, di dimostrare ciò che Dio è o non è, o se esiste o non esiste.
Questo potrebbe essere un 'modello' per una valida tesi difensiva per Wanna Marchi!
Nessuno, infatti, era obbligato a credere in ciò che la fantasiosa 'imprenditrice' proponeva. In base a quanto sopra, la legge sbaglierebbe a perseguitare tali ameni individui. Eppure la Marchi è stata condannata a vari anni di galera!...Un ingiustizia?..francamente penso di no!
Se le religioni, e per loro i vari 'imprenditori' religiosi, hanno il diritto di proporsi, a maggior ragione dovrebbe coesistere il diritto di chi cerca di aprire gli occhi ai 'creduli devoti', mostrando loro, come meglio uno può, di 'che lacrime grondi e di che sangue', parafrasando il poeta (Ugo Foscolo), le varie 'industrie' religiose!..
Saluti
Veritas
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05/12/2011, 12:25