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MessaggioInviato: 31/01/2009, 16:03 
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damomars ha scritto:

Concordo con The Guardian, anche se devo ammettere che non tutti sono clandestini irregolari. Ma forse quello che più ci fa incazz. è l'aumento della criminalità grazie agli extracomunitari....! Ed è per questo che involontariamente si diventa razzisti! [B)] [:(!]


Anche su questo ci sarebbe un bel da parlare.

Se mi fermo a quanto esprimono i media (giornali e Tv) non ci sono dubbi che siano come dici tu.

Ma per fortuna (o purtroppo) ho avuto modo di vedere dal vivo le statistiche di reati della mia città (Bologna).

A quanto risultava, meno del 40% del furti erano commessi da immigrati. Meno del 22% gli stupri commessi da immigrati (la MAGGIOR PARTE circa il 58% erano commessi tra le mura domestiche da italiani...).

Persino la statistica sugli incidenti d'auto (mortali) faceva notare come solo il 12% era commesso da immigrati. (Se è per questo c'erano anche le statistiche sull'uso di alcool tra gli incidenti mortali ed erano meno del 20% quelli risultati positivi al test....mentre se guardi per TV sembra che tutti gli incidenti siano fatti da tossici ubriachi e clandestini...).

Insomma attenzione a prendere i dati che ci vengono dati come oro colato, perchè spesso non sono molto veritieri. O meglio, fanno leva solo su UNA PARTE della verità, quella che gli interessa di più....


Ultima modifica di Marco Fava il 31/01/2009, 16:06, modificato 1 volta in totale.

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estraterrestre ha scritto:

PER LA SERIE TUTTO IL MONDO E' PAESE...
NOI CON I NOSTRI IMMIGRATI LORO CON NOI...

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero


Operai inglesi contro gli italiani: ci rubano il lavoro. Il video
di Leonardo Maisano

commenti - 3| | 30 gennaio 2009


Guarda il video


Leggi l'articolo e i commenti degli operai inglesi






Uomini contro, sulle banchine dell'Humber, l'ampio estuario del Lincolnshire. Inglesi versus italiani per lavorare in una raffineria francese (Total). Ovvero, storia europea ricca di metafore in questa congiuntura che comincia a svelare la bava di rabbia dopo aver riempito la testa di parole. Da tre giorni centinaia di operai inglesi sfilano davanti alla raffineria di Lindsey, la seconda del Regno Unito con 200mila barili al giorno. Contestano l'arrivo degli italiani, dipendenti della Irem di Siracusa che ha vinto un'asta come sub contractor dell'americana Jacobs, chiamata da Total per costruire un impianto.

Novantatre anime del Mezzogiorno mandano il sangue alla testa delle Trade Union inglesi, d'improvviso riemerse dal letargo ordinato da Margaret Thatcher, pronte a sventolare l'improbabile bandiera del "nazionalismo proletario". «No, non è così - spiega Bernard Mcauley leader locale di Unite il sindacato più attivo - noi contestiamo un'altra cosa. Manovali stranieri, italiani e portoghesi, sono qua per fare un lavoro che avrebbe potuto svolgere la comunità locale.

L'asta è stata vinta dall'impresa italiana (contro cinque inglesi Ndr) è vero, ma devono impiegare personale della zona. Abbiamo perso cinquecento posti in questo fazzoletto di terra nel solo mese di dicembre. E invece sfruttano gli stranieri. Oggi sono 93, ma ne arriveranno 400. Li fanno dormire in quattro in una stanza, li portano in cantiere al mattino, li riportano a pranzo a casa, poi ancora in cantiere fino a sera. E poi non li fanno uscire». Ci dà dentro con le tinte forti il battagliero Bernard, ma sulla previsione di quanto accadrà potrebbe anche prenderci. Mercoledì erano trecento i dimostranti, ieri novecento. «Lunedì arriveranno delegazioni da tutta l'Inghilterra in segno di solidarietà».

A Grimsby, 87mila anime, maggior centro della contea, la notizia sta facendo rumore. Sul Telegraph, testata locale, la protesta lievita e perde ogni pudore. «Quanto sta succedendo darà la sveglia a questo Governo e metterà fine all'invasione di stranieri a prezzi di saldo...» scrive Mick al sito del giornale. «Non c'è lavoro per noi inglesi e ci tocca darlo a questi immigrati...» replica JB, madre di un sedicenne che teme essere destinato a sicura disoccupazione. «Non è vero che si tratta di un lavoro specialistico, lo potrebbero fare maestranze britanniche» insiste Fred manager, fra l'altro, del progetto di rinnovamento della raffineria.

Voci di un mondo globale che si risveglia piccolo piccolo, chiuso com'è nel particolare di un salario bruciato dalla crisi. Umano, fin troppo umano.

Eppure, la crepa nel modello di sviluppo che la Gran Bretagna ha contribuito a esportare è profonda, è dolorosa. «È semplicemente ingiusto che sia negato il lavoro a chi paga le tasse. Per darlo ad altri» conclude Bernard. La crisi come un binocolo rovesciato cambia la percezione del mondo, in Inghilterra.

Resta da capire l'effetto che fa, in Italia, scoprire che sulle banchine dell'Humber gli "immigrati" torniamo a essere noi.




Scusate ma l'Inghilterra non fa parte dell'Unione Europea?



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Sirius ha scritto:

non monetariamente


Ma tecnicamente ne fa farte, questa Unione e stata fatta troppo in fretta. Ci hanno pensato per 50 anni, ma non hanno messo le basi per farne una stabile e creare pochi problemi, primo tra tutti abbattere la barriere linguistiche. Invece e stata fatta un'Europa in fretta e furia solo per le banche, con i vari stati che pensano ancora a livello nazionale e non ha livello europeo, ed ognuno che bada solo hai suoi piccoli interessi. Francia e Germania che vogliono dettare legge e l'Inghilterra che si tiene la sua sterlina. Valeva la pena di farla?



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MessaggioInviato: 31/01/2009, 19:21 
Sul rapporto criminalità / immigrazione riporto alcuni dati parziali
fonte: Prefettura di Milano

SOGGETTI DENUNCIATI A MILANO

ITALIANI
anno 2004 9083 35,58%
anno 2005 9045 29,50%
anno 2006 9110 31,21%

COMUNITARI
anno 2004 349 1,37%
anno2005 453 1,48%
anno 2006 655 2,24%

EXTRACOMUNITARI / CITTADINANZA IGNOTA / APOLIDI
anno 2004 16094 63,05%
anno 2005 21168 69,03%
anno 2006 19425 66,55%

SOGGETTI ARRESTATI A MILANO

ITALIANI
anno 2004 2084 31,87%
anno 2005 2114 25,19%
anno 2006 2202 25,92%

COMUNITARI
anno 2004 123 1,88%
anno 2005 174 2,07%
anno 2006 269 3,17%

EXTRACOMUNITARI / CITTADINANZA IGNOTA / APOLIDI
anno 2004 4332 66,25%
anno 2005 6105 72,74%
anno 2006 6025 70,92%



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MessaggioInviato: 31/01/2009, 20:02 
Cita:
Marco Fava ha scritto:

Cita:
damomars ha scritto:

Concordo con The Guardian, anche se devo ammettere che non tutti sono clandestini irregolari. Ma forse quello che più ci fa incazz. è l'aumento della criminalità grazie agli extracomunitari....! Ed è per questo che involontariamente si diventa razzisti! [B)] [:(!]


Anche su questo ci sarebbe un bel da parlare.

Se mi fermo a quanto esprimono i media (giornali e Tv) non ci sono dubbi che siano come dici tu.

Ma per fortuna (o purtroppo) ho avuto modo di vedere dal vivo le statistiche di reati della mia città (Bologna).

A quanto risultava, meno del 40% del furti erano commessi da immigrati. Meno del 22% gli stupri commessi da immigrati (la MAGGIOR PARTE circa il 58% erano commessi tra le mura domestiche da italiani...).

Persino la statistica sugli incidenti d'auto (mortali) faceva notare come solo il 12% era commesso da immigrati. (Se è per questo c'erano anche le statistiche sull'uso di alcool tra gli incidenti mortali ed erano meno del 20% quelli risultati positivi al test....mentre se guardi per TV sembra che tutti gli incidenti siano fatti da tossici ubriachi e clandestini...).

Insomma attenzione a prendere i dati che ci vengono dati come oro colato, perchè spesso non sono molto veritieri. O meglio, fanno leva solo su UNA PARTE della verità, quella che gli interessa di più....


Sono totalmente d'accordo con te ma voglio comunque far notare che la percentuale di reati commessi da italiani è nettamente inferiore rispetto a quelli comessi da immigrati.
Gli immigrati in Italia sono circa il 5% della popolazione totale, questo significa che il 5% di immigrati compie quasi tanti furti quanti quelli commessi dal restante 95% di italiani, tanti stupri quanto quelli commessi dal 50% degli italiani restanti, e si potrebbe andare avanti. Insomma, son comunque numeri incredibili, anche se esagerati dai media che pretendono di far credere che questi reati siano commessi solo da loro..



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MessaggioInviato: 31/01/2009, 20:47 
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Thethirdeye ha scritto:

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Sirius ha scritto:


Adesso è ufficiale: abbiamo bisogno di un Nuovo Ordine Mondiale, equo e sostenibile. No, non ho assunto cocaina di prima mattina, sono le parole del Primo Ministro Cinese, Wen Jiabao, sentite a SKYTG24 stamattina, comunicate al Forum Davos.



Beh..... questo è sempre stato il loro vero obiettivo.
Ne parliamo ormai da ANNI.

Anche perchè chi ha messo in moto tutto questo.... una finalità ben precisa, dovrà pur averla no? O c'è qualcuno che pensa ancora che questa CRISI MONDIALE sia il frutto del CASO?

Cita:
secondo l'ONU sono a rischio 50 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo.


Se si dovesse verificare tale previsione...... allora vuol dire ne vedremo davvero di tutti i colori.... [V]


Sono talmente convinti di essere vicini all' obiettivo, che non si curano più dei rischi di una precoce esposizione pubblica. [xx(]



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MessaggioInviato: 31/01/2009, 20:52 
Cita:
Lawliet ha scritto:

Cita:
Marco Fava ha scritto:

Cita:
damomars ha scritto:

Concordo con The Guardian, anche se devo ammettere che non tutti sono clandestini irregolari. Ma forse quello che più ci fa incazz. è l'aumento della criminalità grazie agli extracomunitari....! Ed è per questo che involontariamente si diventa razzisti! [B)] [:(!]


Anche su questo ci sarebbe un bel da parlare.

Se mi fermo a quanto esprimono i media (giornali e Tv) non ci sono dubbi che siano come dici tu.

Ma per fortuna (o purtroppo) ho avuto modo di vedere dal vivo le statistiche di reati della mia città (Bologna).

A quanto risultava, meno del 40% del furti erano commessi da immigrati. Meno del 22% gli stupri commessi da immigrati (la MAGGIOR PARTE circa il 58% erano commessi tra le mura domestiche da italiani...).

Persino la statistica sugli incidenti d'auto (mortali) faceva notare come solo il 12% era commesso da immigrati. (Se è per questo c'erano anche le statistiche sull'uso di alcool tra gli incidenti mortali ed erano meno del 20% quelli risultati positivi al test....mentre se guardi per TV sembra che tutti gli incidenti siano fatti da tossici ubriachi e clandestini...).

Insomma attenzione a prendere i dati che ci vengono dati come oro colato, perchè spesso non sono molto veritieri. O meglio, fanno leva solo su UNA PARTE della verità, quella che gli interessa di più....


Sono totalmente d'accordo con te ma voglio comunque far notare che la percentuale di reati commessi da italiani è nettamente inferiore rispetto a quelli comessi da immigrati.
Gli immigrati in Italia sono circa il 5% della popolazione totale, questo significa che il 5% di immigrati compie quasi tanti furti quanti quelli commessi dal restante 95% di italiani, tanti stupri quanto quelli commessi dal 50% degli italiani restanti, e si potrebbe andare avanti. Insomma, son comunque numeri incredibili, anche se esagerati dai media che pretendono di far credere che questi reati siano commessi solo da loro..


Quoto, e aggiungo che è solo questione di cultura, di senso civico e di istruzione. Il numero di reati commessi da extracomunitari è da imputare all' ipocrita buonismo di chi non sà che per integrarli serve offrir loro dignità e non la carità.


Ultima modifica di greenwarrior il 31/01/2009, 20:53, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/01/2009, 22:14 
Io son d'accordo sul fatto che gli operai inglesi abbiano il diritto di lavorare in inghilterra,
come gli operai italiani hanno il diritto di lavorare il Italia.
Il problema non sta nelle proteste, il problema l'hanno creato i politici che vogliono una
"globalizzazione" forzata, che pensano di farci spostare da una nazione all'altra solo per lavorare,
come se fossimo bestie da lavoro senza il diritto di vivere una vita decente e "umana".
Anche gli Italiani vorrebbero un lavoro in Italia, e non vogliono che un inglese prenda il loro posto.
Del resto come dargli torto? insomma un inglese lavora 20 anni nella zona, e poi lo licenziano e prendono uno straniero.

Queste cose mi sembrano "forzature volute" dai vari potenti, per farci credere che siamo europei e basta.
Oppure è un gioco di furbizia, fatto dai privati per pagare sempre di meno i lavoratori.
Ad esempio, in Inghilterra assumono italiani perchè li pagano meno degli Inglesi;
in Italia assumono Rumeni perchè li pagano meno degli Italiani.
Già questa "globalizzazione" mi sa tanto di furberia per renderci tutti come i Cinesi.
Se si continua così ci faranno lavorare 14 ore al giorno per 400 euro al mese.
Proprio come schiavetti con i soldi giusti per sopravvivere e continuare a lavorare...


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MessaggioInviato: 31/01/2009, 22:30 
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero

Nel web dilaga il dibattito sulla protesta dei lavoratori inglesi

31 gennaio 2009

Londra- Il punto lo ha centrato Abidemi Bello da Lagos . "Se gli inglesi dicono british job to british people", le decine di migliaia di lavoratori inglesi impegnati nell'industria petrolifera nigeriana dovrebbero fare i bagagli e andarsene. "Nigerian job to Nigerian people".
Più di 4.000 navigatori hanno già inviato i propri commenti al sito della Bbc sulle proteste accese dall'assegnazione di una commessa all'impresa italiana Irem e ai suoi lavoratori nella raffineria di Lindsey nel nord Lincolnshire. "Io credo che uno Stato debba dare opportunità agli stranieri di crearsi una vita diversa", scrivono Maria Rita e Chiara da Reggio Calabria, la città italiana che sembra dare il maggior contributo al dibattito della Bbc. "Abbiamo avvertito i nostri politici per decenni sui rischi di svendere le nostre potenzialità agli stranieri. Ora i polli stanno arrostendosi !!! Supporto totale ai nostri lavoratori. Dateci dentro ragazzi ". Baz, ha una visione da stadio del conflitto esploso in Lincolnshire. E non è affatto il solo.
Le voci dalla Gran Bretagna sono tante e sono diverse. Si passa dai toni più brutalmente xenofobi, al semplice sostegno per i dimostranti, al "no" verso ogni forma di autarchico protezionismo. Molti commenti anche sul sito del Sole 24 Ore, che per primo in Italia ha raccontato la storia ai lettori italiani.
La contestazione ha scatenato un dibattito che ormai dilaga e il web è ancora una volta incredibile contenitore di contento e di dissenso, barometro di un fenomeno sociale che rischia di paralizzare il Regno Unito e di allargarsi molto oltre il Regno Unito. I commenti dei lettori riempiono i siti dei giornali locali ( per primo il Grimsby Telegraph distribuito nel Lincolnshire ) e anche quelli nazionali, ma è la Bbc, ancora una volta, a dare più spazio al dibattito. Un confronto che, come la protesta, sembra destinato a proseguire per molto tempo ancora.


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MessaggioInviato: 01/02/2009, 10:20 
2009-01-31 17:45
Telecom: da domani aumenta canone

Sara' 16, 08 euro al mese, riduzione del 50% per bassi redditi
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Da domani, primo febbraio, aumenta il canone Telecom. Per tutti gli abbonati residenziali il nuovo costo e' pari a 16,08 euro (Iva inclusa). Si tratta del primo aumento dal luglio 2002. Resta in vigore la riduzione del 50% del canone per i nuclei familiari con particolari condizioni di reddito. Agevolazioni anche ai titolari della 'Carta acquisti'. Per coloro che beneficiano della 'social card', dietro esplicita richiesta, il costo dell'abbonamento a Telecom restera' invariato.
-----------------------------------------------------------------------------------

OBAMA: AIUTI A FAMIGLIE E IMPRESE, MUTUI MENO CARI
ROMA - Più credito alle imprese e alle famiglie, ma anche una stretta decisa ai maxi-bonus per i dirigenti di Wall Street
. Il neopresidente degli Stati Uniti, Barak Obama, non si fa spaventare dal crollo del Pil dell'ultimo trimestre del 2008 e tira dritto per la strada annunciata sin dalla campagna elettorale, nell'intento di risollevare l'America da una recessione sempre più profonda.

Prestiti più facili per le imprese e mutui più leggeri per le famiglie, quindi. E' questo il compito principale del nuovo piano che l'amministrazione Obama sta mettendo a punto per scongelare il mercato del credito a stelle e strisce, e ridare slancio all'economia. L'annuncio, nel corso del suo tradizionale discorso settimanale alla radio, arriva dallo stesso presidente, che ha spiegato come il nuovo piano "aiuterà a ridurre i costi dei mutui e ad aumentare i prestiti alle piccole imprese, così che possano creare posti di lavoro".

Allo stesso tempo, il progetto cui sta lavorando il nuovo ministro del Tesoro, Timothy Geithner, prevede che "gli amministratori delegati non prosciughino i fondi che dovrebbero venire destinati alla ripresa". Il riferimento è ai 18,4 miliardi di dollari che, secondo diversi rapporti usciti in settimana, sarebbero stati versati in bonus lo scorso anno ai propri dirigenti dalle società di Wall Street, nonostante la recessione sempre più incombente. Geithner "avrà qualcosa da dire" sulla pratica dei bonus già nella prossima settimana, ha promesso Obama, che si schiera dalla parte dalle famiglie non solo con politiche di sostegno ai mutui, ma anche con scelte che possono apparire controcorrente agli occhi dei colossi finanziari. "Abbiamo appreso questa settimana che, nonostante abbiano richiesto l'aiuto dei contribuenti, le società di Wall Street hanno versato in modo vergognoso circa 20 miliardi di bonus nel 2008", ha detto Obama, sottolineando: "sebbene io rimarrò impegnato a fare ciò che serve per conservare un adeguato livello di credito, il popolo americano non scuserà o tollererà più un livello simile di arroganza e ingordigia".

Obama ha quindi ribadito la sua intenzione di premere per "una trasparenza senza precedenti, una sorveglianza rigorosa e una contabilità chiara" per i fondi che sono stati stanziati per riportare il sereno sui mercati finanziari. Allo stesso tempo, Obama ha nuovamente ripetuto che "gli americani sanno che per la ripresa della nostra economia serviranno anni, non mesi". Ma il pacchetto di stimoli varato dalla neo eletta amministrazione consentirà di salvare o creare almeno tre milioni di posti di lavoro "nei prossimi anni".

(almeno questo ci prova ad aiutare le famiglie, e non bome Mister B. che ci dice spendete spendete spendete è tutto a posto - oddio che visione allucinante alla Zombie di Carpenter)
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Banche: Codacons avvia azione legale
Addebiti illegittimi con commissioni su massimo scoperto

(ANSA) - BARI, 31 GEN -Il Codacons e l'associazione Comitas hanno avviato azione legale contro le banche chiedendo rimborsi per la commissione di massimo scoperto. Appellandosi a una sentenza della Cassazione (n.870/2006), il Codacons e il Coordinamento delle micro-piccole-medie imprese per la tutela e l'assistenza sostengono che per anni le banche hanno addebitato troppo spesso in modo illegittimo la commissione di massimo scoperto sui fidi concessi.
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GAZA: RAZZI SU ISRAELE MINISTRO: OCCORRE REAGIRE TEL AVIV - Due razzi tirati da militanti palestinesi dalla Striscia di Gaza sono esplosi domenica nel sud di Israele, senza fare vittime né danni. Lo ha annunciato l'esercito israeliano. Israele intende "reagire" agli ultimi lanci di razzi subiti dalle milizie palestinesi della Striscia di Gaza, in violazione del cessate il fuoco seguito alla guerra delle scorse settimane, e farlo eventualmente anche in modo "non proporzionale". Lo ha affermato oggi il primo ministro, Ehud Olmert, citato dalla radio militare. Olmert non ha fornito alcuna precisazione ulteriore sull'argomento, limitandosi a dire che la reazione ci sarà "nel luogo e nel momento che Israele riterrà più opportuni". Avvertimenti del genere sono stati ribaditi a più riprese dallo stesso premier e da altri esponenti del governo negli ultimi giorni, in coincidenza con la ripresa delle tensioni al confine con la Striscia dopo il doppio cessate il fuoco unilaterale proclamati da Israele e da Hamas il 18 e il 19 gennaio scorsi. In un riunione del gabinetto di sicurezza di Gerusalemme, la settimana scorsa, è stato in particolare confermato che lo Stato ebraico si riserva di "non lasciare senza risposta alcun attacco di Hamas", quand'anche isolato, al di là degli sforzi diplomatici in atto da parte egiziana per cercare di consolidare la tregua.

"Occorre reagire con la massima serietà, senza alcun indugio": lo ha detto alla radio militare il ministro delle infrastrutture Benyamin Ben Eliezer, laburista. "Hamas deve pagarla - ha proseguito il ministro - e che nessuno ci venga a raccontare che i lanci sono condotti da gruppuscoli indisciplinati. Noi sappiamo che Hamas ha il controllo della situazione".

Secondo l'emittente nelle zone agricole israeliane vicine alla striscia di Gaza sono esplosi oggi almeno quattro razzi. Uno di essi è caduto in prossimità di un asilo nido. Non si ha notizia di vittime. Ieri miliziani palestinesi avevano colpito con un razzo anche la città israeliana di Ashqelon.

SCONTRO A FUOCO SUL CONFINE A KISSUFIM - Miliziani palestinesi hanno aperto il fuoco contro una pattuglia israeliana che perlustrava la linea di confine con la striscia di Gaza all'altezza dell'ex valico di Kissufim. I soldati israeliani hanno risposto al fuoco. Lo riferiscono fonti locali. In precedenza da Gaza erano stati sparati quattro razzi in direzione della stessa zona. Finora non si ha notizia di vittime.

HAMAS, MESHAAL A TEHERAN PER CONSULTAZIONI - Il leader politico di Hamas, Khaled Meshaal, che fa base a Damasco, è arrivato oggi a Teheran per consultazioni con i vertici iraniani dopo l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia Isna. Un responsabile dell'ufficio di Teheran dell'organizzazione palestinese ha detto che Meshaal, accompagnato da diversi collaboratori, avrà incontri tra gli altri con la Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, e con il presidente, Mahmud Ahmadinejad. L'Iran è con la Siria il principale sponsor di Hamas, così come delle milizie sciite di Hezbollah in Libano. Sia dopo la guerra in Libano dell'estate 2006 sia dopo la recente offensiva israeliana a Gaza, le autorità di Teheran hanno festeggiato la fine delle ostilità salutandola come una "vittoria" delle forze anti-israeliane.
------------------------------------------------------------------------------------

http://www.ansa.it


Ultima modifica di Sirius il 01/02/2009, 10:24, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

Io son d'accordo sul fatto che gli operai inglesi abbiano il diritto di lavorare in inghilterra,
come gli operai italiani hanno il diritto di lavorare il Italia.
Il problema non sta nelle proteste, il problema l'hanno creato i politici che vogliono una
"globalizzazione" forzata, che pensano di farci spostare da una nazione all'altra solo per lavorare,
come se fossimo bestie da lavoro senza il diritto di vivere una vita decente e "umana".
Anche gli Italiani vorrebbero un lavoro in Italia, e non vogliono che un inglese prenda il loro posto.
Del resto come dargli torto? insomma un inglese lavora 20 anni nella zona, e poi lo licenziano e prendono uno straniero.

Queste cose mi sembrano "forzature volute" dai vari potenti, per farci credere che siamo europei e basta.
Oppure è un gioco di furbizia, fatto dai privati per pagare sempre di meno i lavoratori.
Ad esempio, in Inghilterra assumono italiani perchè li pagano meno degli Inglesi;
in Italia assumono Rumeni perchè li pagano meno degli Italiani.
Già questa "globalizzazione" mi sa tanto di furberia per renderci tutti come i Cinesi.
Se si continua così ci faranno lavorare 14 ore al giorno per 400 euro al mese.
Proprio come schiavetti con i soldi giusti per sopravvivere e continuare a lavorare...


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Perchè gli Inglesi non protestavano quando migliaia di Italiani vi emigrarono per fare lavori che loro non volevano fare più in quanto degradanti e nelle Miniere a sputare sangue?.
Forse sarebbero più contenti se importassero Mafia?.
Sto notando che l'Unione è a convenienza,nelle mie zone gli Inglesi hanno acquistato migliaia di abitazioni in piccoli paesi molto di più quelli adiacenti al mare, cosa ci stanno fare quì questi "extracomunitari"?.Dovremmo cacciarli ?.
Hanno voluto con forza con la Globalizazione, che la rispettino!!!!.


Ultima modifica di bleffort il 01/02/2009, 11:46, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 01/02/2009, 12:34 
La globalizzazione è una brutta bestia...! Purtroppo ci stiamo facendo la guerra a vicenda e tutto grazie a quei quattro bast...i che ci sfruttano per i loro interessi! Sono concorde nel dire che la stessa reazione la possiamo avere noi se gli inglesi vengono a "fregarci" i posti di lavoro e possiamo anche dire che già subiamo la stessa cosa con gli extracomunitari, ma ritengo che la cosa più sensata (anche se mi rendo conto che potrei essere banale, retorico e sognatore) è quella di opporci a tutto ciò, però, tutti assieme, anche se capisco che è impossibile! [B)]



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MessaggioInviato: 01/02/2009, 18:20 
(ANSA) - WASHINGTON, 30 GEN - Il Mount Redoubt, un vulcano a circa 200 chilometri da Anchorage, in Alaska, e' sul punto di dar vita a un'eruzione.

Secondo l'Alaska Volcano Observatory, l'esplosione puo' avvenire in qualsiasi momento, e potrebbe creare una pioggia di ceneri anche su luoghi abitati e provocare problemi al traffico aereo. Il vulcano, alto 3.100 metri, e' stato protagonista di un'eruzione l'ultima volta 20 anni fa; le ceneri caddero per settimane su Anchorage e sul villaggio di Kenai.


Redoubt Volcano Latest Observations
2009-02-01 03:58:41


Seismic unrest continues at Redoubt. Activity is still well above normal background levels. Nothing new to report -- seismic levels have again remained about the same over the last few hours. AVO continues to observe potential activity with seismic, satellite and radar data. The volcano has not erupted. An AVO observation flight this afternoon reported no sign of ash emission, but observed significant steaming from a new melt depression at the mouth of the summit crater near the vent area of the 1989-90 eruption. The Aviation Color Code remains at ORANGE and the Volcano Alert Level remains at WATCH.

http://www.avo.alaska.edu/activity/Redoubt.php


Ultima modifica di Sirius il 01/02/2009, 18:49, modificato 1 volta in totale.

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